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Step 3 - N° 70

Gli Spirituali sono tutti VEGANI? (3 parte)

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Negli articoli precedenti ho specificato le differenze fra pazzi e spirituali, sinceri e truffatori, creduloni e diffidenti, ma ci sono altri punti che bisogna sapere sul mondo degli spirituali. Infatti la spiritualità è un tema molto delicato e purtroppo qualunque motivo è buono per andargli contro. Basti pensare che c’è chi crede che gli spirituali siano tutte persone ignoranti, ferme all’età della pietra, analfabete o casalinghe insoddisfatte, che non sapendo cosa fare o non essendo abbastanza colte credono a queste “dicerie” paranormali. La verità è che fra gli spirituali ci sono molte più persone con studi alle spalle e moderne che disoccupati annoiati o ignoranti e poco colti. Il problema nasce quando gli scettici, pur di buttare fango addosso alla spiritualità, criticano le scelte di una singola persona e incolpano tutti gli spirituali del mondo come se fossero tutti uguali. Sebbene si facciano chiamare spirituali, ognuno fa scelte proprie e segue diverse fonti, un po’ come esistono medici che curano le persone, medici che curano animali, medici che curano la psicologia, medici che si occupano dell’autopsia, medici che si occupano della chirurgia plastica puramente estetica e così via; ma come si possono incolpare tutti questi medici se un cagnolino in cura è morto? Che senso ha incolpare tutti i medici del mondo se un preciso veterinario non è riuscito a salvare la vita ad un cucciolo? Non c’entrano assolutamente nulla, perché non tutti i dottori sono uguali, non seguono tutti lo stesso indirizzo né hanno fatto le stesse scelte di vita. Infatti, ci sono veterinari che non amano affatto aiutare le persone, ritenendo che gli animali siano migliori dell’uomo (sebbene si possa credere che debbano saper curare anche le malattie umane!) mentre invece ci sono medici che sono specializzati nella cura delle malattie dell’uomo perché sperano di poter aiutare più persone possibili, eppure non amano gli animali. Quindi, non si deve pensare che siccome si chiama “dottore” allora sappia per forza curare qualunque genere di paziente, o che conosca perfettamente anche la psicologia o la chirurgia plastica per migliorare la bellezza estetica di una persona. Ognuno ha fatto le sue scelte e potrebbe pensarla in maniera completamente diversa da altri dottori: per esempio un medico di famiglia potrebbe essere completamente contrario alla chirurgia estetica. Allo stesso identico modo gli spirituali sono tutti diversi, specialmente perché essere spirituale non è un mestiere, non è un indirizzo di studio, ma è uno stile di vita che riunisce tante persone ma non le rende assolutamente identiche. Ci sono tantissime persone che si definiscono spirituali ma sono in profondo disaccordo anche sugli stessi temi mistici, figuriamoci poi negli argomenti della sfera sociale. Bisogna necessariamente ricordare che molti di coloro che si autodefiniscono spirituali non lo sono davvero, ma si fingono tali solo per entrare nei gruppi e chiacchierare con la gente. Fine. Perciò, non hanno un vero senso di spiritualità, ma gli interessa soltanto partecipare alle conversazioni di gruppo e dire la loro, pur non avendo alcuna cultura spirituale. Ecco perché nel mondo degli spirituali possiamo trovare pensieri completamente opposti che si scontrano e fanno credere, a chi non conosce bene questo mondo, che tutti gli spirituali siano uguali. 

Mi sono spesso sentita dire che non puoi essere spirituale se non sei vegano, oppure che non puoi essere sposato se decidi di intraprendere la via spirituale. Allo stesso modo, mi sono sentita dire che uno spirituale veramente evoluto deve obbligatoriamente diventare gay, anche se è di nascita etero, altrimenti la sua anima non si evolverà mai. A causa di queste persone che inseriscono i loro problemi personali nella spiritualità, o che sfruttano i temi spirituali per raggiungere scopi del tutto perversi, chi non conosce la verità — e a maggior ragione gli scettici — finisce per credere e dire in giro che gli spirituali siano tutti pazzi, maniaci, sfasati e addirittura da rinchiudere in galera. Nessuno dovrebbe permettersi di sfruttare il nome della spiritualità per obbligare gli altri a seguire le proprie scelte, a cambiare il proprio modo di vivere, a cambiare gusti sessuali, inducendo a credere che i due argomenti siano strettamente legati. Diciamoci la verità: a Dio non frega un bel niente se a te piace il maschio o la femmina, se mangi verdura o carne, perché queste sono scelte strettamente personali che solo tu, per te stesso, devi fare. Quindi smettiamola di usare il nome di Dio per farci dare ragione dalla gente, come fanno i preti. 

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Purtroppo è nota la follia di tanti che cercano di convincere la massa a scegliere una precisa via facendo credere che sia Dio a volerlo, o sfruttando la manipolazione psicologica per obbligarli a fare ciò che non vorrebbero o che non è di loro natura. Per questa ragione oggi voglio sfatare alcuni miti nati per distruggere la vera spiritualità. Partiamo dalla tanto discussa dieta vegana. 

Gli spirituali sono tutti vegani?


Assolutamente No. Essere vegani è una scelta personale che non deve essere associata alla spiritualità, giudicando gli spirituali per le scelte alimentarie anziché per le esperienze sovrannaturali. Gli spirituali si occupano di evolvere la propria psiche e di avere esperienze paranormali, perciò non si deve assolutamente credere che una persona sia evoluta spiritualmente solo perché vegana, nonostante non abbia nessunissima esperienza paranormale; né tantomeno che una persona sia poco evoluta non essendo vegana, nonostante lei abbia doti psichiche che sa utilizzare al meglio e con tantissima esperienza paranormale alle spalle. Stiamo perdendo il significato di spiritualità! Partiamo dal presupposto che nemmeno tutti i vegani conoscono il significato dell’alimentazione vegana, né tantomeno sono d’accordo fra loro riguardo questo stile di vita. Innanzitutto, la scelta di un’alimentazione vegana si basa sulla decisione di non assumere alcuna sostanza proveniente dagli animali, quindi eliminando la carne, le uova, il latte (e i suoi derivati), il pesce, così come anche il miele. A prescindere dai motivi, che possono essere diversi, varie persone hanno scelto di diventare vegane per un periodo della loro vita; alcune, dicono, anche per sempre. Poi naturalmente saranno i fatti a parlare. Infatti sempre più vegani stanno cambiando rotta e ritornando ad una dieta onnivora a causa dei gravi problemi di salute che gli sono giunti durante la dieta vegana. I motivi sono tanti e non si può assolutamente credere che tutti i vegani siano uguali, perché, ricordiamo, stiamo parlando di persone che hanno vite e personalità diverse, non di oggetti creati in fabbrica su misura con lo stampino. Alcuni di loro hanno scelto di diventare vegani a causa della loro impossibilità personale di mangiare la carne o i latticini, perché hanno disfunzioni causate da malattie, problemi agli organi, oppure allergie che gli impediscono di mangiare questi alimenti; quindi più per obbligo che per scelta diventano vegani, così mangiano solo verdura, cereali, frutta, eliminando del tutto carne e latticini. 

Altri scelgono di diventare vegani perché non gli piace il sapore della carne, non gli piace come si sentono dopo averla assunta, perché il loro organismo non la digerisce e li fa sentire eccessivamente pesanti. Sebbene si creda che tutti gli organismi siano uguali, in realtà ogni persona è diversa e c’è chi non digerisce un alimento, per esempio il peperone, nonostante tutti le altre persone lo possano mangiare e lo ritengano molto salutare. Quindi, non possiamo credere che siccome qualcuno non digerisce un alimento allora questo sia nocivo per tutti. Proprio per questa ragione, alcune persone scelgono di eliminare la carne dalla loro vita, ma continuano a bere il latte o a mangiare le uova, ritenendole più leggere. Eppure decidono di farsi chiamare vegani. Da questo si parte già con la prima contraddizione. Comunque, altre persone decidono di non mangiare carne e derivati animali pur potendola digerire, perché dicono di amare troppo gli animali e che mangiare la loro carne li fa sentire in colpa, quindi seguono il loro pensiero, e in questo caso anche i sentimenti, ed è giusto che sia così. 

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Altri ancora, invece, dicono di essere vegani perché ritengono che la carne sia dannosa per il nostro corpo, che noi non siamo nati per mangiare altri animali (sebbene scientificamente l’umano sia onnivoro; ma la “scienza” viene considerata solo quando fa comodo) e che per questo bisogna assolutamente evitare di mangiare gli animali, favorendo un’alimentazione a base di sola frutta, verdura e pesce. Eppure i pesci non crescono sugli alberi, ma vengono definiti da sempre una specie animale, dato che, guarda caso, sono davvero animali! Eppure alcuni si fanno chiamare vegani nonostante mangino il pesce, ossia carne. 

Proprio come nella spiritualità, vediamo anche nel mondo dei vegani una grandissima differenza di pensiero sebbene tutti si autodefiniscano con lo stesso titolo. Infatti, ci sono vegani che seguono un loro principio fisico salutare, ad esempio non mangiano carne (e sono coerenti ogni giorno nei fatti, con le parole che dicono) perché ritengono che faccia male alla salute; altri, per amore degli animali, decidono di non mangiare carne di terra, ma di mangiare il pesce pensando che esso non soffra quando viene ucciso quanto soffrono le galline, le mucche o i maiali; altri ancora dicono di essere vegani da una vita, ma non si fanno problemi a mangiare la carne quando gli viene offerta sotto diverse forme, per esempio la pizza con la salsiccia (o anche solo con la mozzarella, che è fatta di latte!) o la frittata con i piselli, che contiene derivati animali (chiaramente mi riferisco alle uova, non ai piselli!). Quindi vediamo vegani che dicono e seguono una loro dieta, e falsi vegani che dicono di esserlo pur non seguendo abitualmente le scelte di vita prefissate, nonostante si convincano e facciano di tutto per convincere gli altri di essere perfetti vegani. Personalmente conosco decine su decine di cosiddetti vegani, sempre pronti a discutere con il prossimo per tentare di convertirlo al “vegan”, ma che per primi mangiano uova, latte o pesce, oppure i loro derivati come ad esempio la panna sulla torta, la torta stessa, la crema, lo yogurt, il miele, le uova di pesce (es. la bottarga, il caviale, etc). Come succede per la spiritualità, tante persone si autodefiniscono vegan solamente per darsi un titolo, che in realtà non li identifica affatto. Anche in questo caso ci sono tante persone che non sono davvero vegane e poco gliene frega della salute fisica o dell’amore verso gli animali: pur di entrare in qualche gruppo e conoscere nuove persone si fingono pure amanti degli animali! Così puoi trovare persone, come tante che conosco, che dicono di essere diventate vegane per amore verso gli animali, ma appena ne vedono uno passare per strada lo schifano – e nemmeno ci pensano ad accarezzarlo per quanto lo disgustano – e non hanno animali a casa perché gli fa schifo doverli pulire o avere il loro pelo in giro, anche in caso si tratti di piccoli animali che non spargono sporco, come pesci d’acquario o roditori e uccellini che stanno nella loro casetta. Questo è ben diverso dall’amare gli animali. 

Addirittura, c’è chi dice che il pesce non sia carne, ed è davvero convinto di ciò che pensa, ritenendo il pesce ben diverso dall’animale e quindi mangiabile. Infatti, un conto è dire che non si vuole mangiare la carne (intesa come pollo, suino, etc.) e che si preferisce mangiare solo il pesce per motivi personali ritenendolo più leggero (ed è giusto), ma altro conto è affermare che il pesce si possa mangiare pur essendo vegani perché non è carne di animale ma è… pesce. Si tratta di ignoranza allo stato puro. Sebbene io rispetti profondamente le scelte altrui, proprio come rispetto i veri vegani che scelgono di non mangiare gli animali perché li amano troppo (a patto che seguano davvero le loro parole con i fatti!), non apprezzo che si diventi fanatici a tal punto da insultare e aggredire chi non segue la stessa dieta per ragioni altrettanto personali. Basti pensare a tutti i fanatici vegani che passano ore e ore a importunare le persone a cui non interessa seguire la stessa scelta, inventando anche teorie scientifiche inesistenti pur di convertire gli altri alla propria cultura. Però, siccome si usa il termine scienza o scientificamente, ci si sente molto più intelligenti e sicuri che gli altri crederanno a qualunque cosa completi la frase. 

Oramai tra i testimoni di Geova che ti fermano per strada e ti seguono sino a casa pur di convertirti alla loro religione e i vegani fanatici che ad ogni boccone che mangi ti ricordano quante vite siano state uccise per servirti una sola coscia di pollo, non c’è più alcuna differenza. A causa di queste persone, quindi, tutti i vegani vengono infine disprezzati, ridicolizzati e presi per pazzi, proprio come succede con gli spirituali a causa degli esaltati o dei truffatori che si fingono evoluti. 

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Purtroppo non è un segreto che tantissimi di coloro che si definiscono vegani siano soltanto degli esaltati – e nemmeno vegani – e che inventino qualunque cosa e sfruttino qualunque ragione pur di apparire e litigare pesantemente con le altre persone. A causa loro tutti i vegani – compresi quelli sinceri e dalle buone intenzioni – vengono poi derisi e ridicolizzati facendoli passare per pazzi. Il fatto che alcune persone scelgano di essere vegane non crea problemi a nessuno (se non agli ignoranti, ma loro odiano tutti, quindi chissenefrega). Ciò che spinge i non vegani a detestare questa via, che tra l’altro per molti oggigiorno è una moda più che una scelta di vita – dato che puoi definirti vegano anche se mangi derivati animali – è la loro continua e prolissa insistenza nel voler convertire tutti al dio vegan. 
Ciò che spinge molte persone a odiare la dieta vegana non sono le verdure, ma il modo in cui i vegani si pongono davanti agli altri: loro sono i più evoluti, coloro che sanno tutto, coloro che mangiano sano e vivranno per sempre (sebbene su questo ci sia molto da obiettare). 

Senza bisogno di ripetere che tantissimi vegani mangiano derivati animali – perlomeno potrebbero essere sinceri e definirsi vegetariani, che è diverso, invece insistono a farsi chiamare vegani – continuano a ripetere che la carne fa male perché porta malattie, problemi di salute, la morte, e per questo bisogna eliminarla definitivamente dalla propria vita. Si vantano di essere salutisti, di mangiare sano e vivere sano, di tenerci molto alla salute fisica del proprio corpo e della propria anima, e per questo non mangiano carne, però si spaccano di fumo, alcool e droga. La grandissima maggioranza dei vegani, infatti, fuma, beve alcool o peggio ancora si droga. Questa non è assolutamente la vita salutare di cui si vantano, perché decidere di mangiare sano è un conto, e lo si può fare anche mangiando carne; scegliere di non mangiarla è una scelta del tutto personale, ma vantarsi di essere persone ricche in salute e poi fumare e spaccarsi il fegato di alcool, con tanto di droga alla porta, non si deve assolutamente definire evoluto o sano. Sono sicura che dopo questa affermazione molti vegani drizzeranno le orecchie e diranno “Non è vero! Io sono vegana e non ho mai provato a convertire qualcuno al veganesimo, sei tu che sbagli a mangiare la carne perché è scientificamente provato che blablabla” ed ecco che tenterà di convertirmi al vegan, nel mentre che si accende una bella sigaretta fumante per alleviare lo stress. 

Partiamo dal principio che mangiare troppa carne fa male (perché tutto fa male se assunto in dosi eccessive) e che ci sono tipi di carne più leggeri e digeribili di altri, proprio come c’è carne di alta qualità e carne di scarsa qualità (quindi tossica, a seconda di come l’animale è stato allevato o di come il prodotto è stato lavorato), senza dimenticare che purtroppo, sempre per via del business, gli animali vengono allevati senza più rispetto verso la natura e il loro benessere, facendoli ingrassare anche a costo di rendere l’animale malato e quindi dalla carne poco sana, maltrattandoli senza pietà e facendoli soffrire come all’inferno. È tutto vero! Oltretutto, le misure quotidiane del consumo di carne sono del tutto sfasate, perché purtroppo in tanti credono che mangiare poca carne significhi consumare almeno una bistecca da mezzo chilo a settimana, poi spaghetti alla carbonara, sugo all’amatriciana il giorno dopo, panino con il salame per merenda, pollo al forno a cena, pesce, crostacei il giorno dopo, uova all’occhio di bue o frittata la sera, passando tutti i giorni per mangiare almeno un pasto carne, pesce o derivati. È chiaro che così faccia male! Non bisogna mangiare carne tutti i giorni! Certo è però che noi siamo di natura onnivora, ovvero possiamo mangiare, digerire e trarre grande nutrimento dalla carne, proprio come gli animali carnivori o onnivori possono e devono mangiare la carne per stare bene. È la natura: non si può rendere un leone vegano senza rischiare di fargli del male; certo, si può costringere a fargli mangiare solo vegetali con l’obbligo, ma questo non significa che faccia bene al suo organismo e che sopravvivrà. Anche l’umano è un’animale e ha bisogno del suo giusto nutrimento, non dimentichiamocene. C’è però da dire che non tutti hanno delle pessime abitudini alimentari tanto da mangiare tutti i giorni carne o derivati, anzi, ci sono tantissime altre persone che hanno una migliore alimentazione, per esempio mangiando carne e derivati solo 2-3 volte a settimana, mentre per il resto dei giorni mangiano tantissimi ortaggi, legumi, semi, radici, alghe, eccetera. 

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Sfatiamo il mito che chi mangia la carne mangia solo carne! Sebbene si voglia far passare gli italiani per quelli che mangiano troppa carne, in realtà siamo quelli che mangiano più sano rispetto alle altre nazioni; a differenza di altri paesi, inoltre, abbiamo la carne della qualità più alta, e questo è un nostro punto a favore, perché anche quando mangiamo carne stiamo assumendo sostanze meno tossiche di quanto si pensi. Noi siamo noti per la carne migliore, non perché ne mangiamo di più. Al contrario dei luoghi in cui mangiano hamburger tutti i giorni e colazioni a base di carne e uova, noi italiani abbiamo una cucina molto più variegata e usiamo tantissimo le verdure, non soltanto come accompagnamento. Siamo capaci di cucinare piatti spettacolari senza l’utilizzo di carne. Ma non sono qui per convertire i vegani e obbligarli a mangiare la carne, perché sinceramente non mi interessa cosa mangiano le altre persone; rispetto le loro scelte e le accetto, perché non mi cambiano assolutamente la vita, a differenza loro che cercano continuamente di imporre la dieta vegan a chi non è assolutamente d’accordo. La verità è che le persone sono diverse, e ritengo sia giusto che chi non si sente a suo agio a mangiare carne, o addirittura non la digerisce, non debba mangiarla solo perché tutti gli altri la mangiano o per non sentirsi a disagio quando si trova in loro compagnia. Ognuno deve rispettare il proprio corpo e le proprie esigenze, che sono diverse dagli altri, ed è giusto che non vengano definiti diversi o pazzi soltanto perché decidono di vivere un’abitudine alimentare che non è condivisa da tutti. Il problema nasce quando qualcuno, che ritiene di stare meglio senza un alimento, vuole imporre il suo pensiero obbligando forzatamente (e intendo proprio con forza e violenza psicologica!) a seguire la stessa strada. Parliamo infatti di quanti genitori vegani obbligano i loro figli piccoli a non mangiare carne e derivati, andando incontro a malattie e problemi gravi di salute durante la crescita a causa di una dieta squilibrata, che purtroppo porta diversi bambini alla morte. È pessimo che la grandissima maggioranza dei vegani sia opprimente verso chi invece mangia carne, vomitandogli addosso qualunque genere di insulto e di odio solamente perché l’altra persona ha deciso di seguire la sua natura. Che i vegani non debbano essere derisi per le loro scelte è un diritto, ma che i vegani non debbano insultare chi non sceglie la loro strada è un dovere. 

Ogni volta che in una cena di gruppo si trova un vegano, questo passerà tutta la cena a guardare con odio chi mangia la pizza con il prosciutto, elencandogli per tutta la durata del pasto – oltre quanti cadaveri sta mangiando o ha mangiato – quanto dolore hanno provato gli animali del suo piatto, quanti migliaia di animali sono morti per cucinare quella pizza con due fette di prosciutto. Sia chiaro che quasi tutti al mondo, se potessero, eviterebbero di uccidere gli animali e di farli soffrire se non fosse che è la fame a motivare queste azioni, proprio come tantissime razze di animali che ogni giorno, per nutrirsi, uccidono altri animali. Non è mia intenzione difendere le persone che uccidono gli animali, ma poiché non sono vegana, ma onnivora di natura e quindi per necessità, non posso che essere coerente e sincera, ammettendo che mangio carne e i suoi derivati cercando di rispettare la vita per quanto mi è possibile e di non abusare della carne di cui non ho davvero necessità. Ho un grande rispetto verso chi decide di non mangiare animali, e quindi accetta anche di stare male (perché non è vero che i vegani sono tutti in ottima salute, anzi!!), pur di non contribuire all’uccisione di animali; ma non sono altrettanto d’accordo con i vegani che si comportano come i testimoni di Geova, tartassandoti di commenti negativi pur di farti passare alla loro religione. Per questo ripeto che non è la scelta vegana ad essere criticata, e smettiamola di fingere che sia quello il problema; sono le persone che si comportano da pazze pur di convertirti al loro pensiero, ad esserlo. A causa loro tutti i vegani vengono presi di mira, proprio come a causa dei drogati tutti gli spirituali vengono presi per sfasati. Tutti i vegani negano di essere opprimenti, eppure moltissimi di loro tentano ogni giorno di convertire quanta più gente possibile, passando ore a disprezzare la dieta onnivora e chi la segue senza rendersi conto di essere talmente pesanti da ottenere l’effetto opposto. Naturalmente i vegani negano e rispondono con la solita frase: “Io sono vegano e non ho mai provato a convincere nessuno” oppure “Io ho tanti amici vegani che rispettano gli onnivori e non provano a convertirli”. Beati voi, invece noi altri conosciamo molti più vegani che tentano ogni giorno di convertirci! Sarebbe bello conoscere persone come le descrivete voi. Le persone non sono stanche della dieta vegana, ma di sentirsi dire ogni giorno che bisogna diventare vegani per forza. Quando i vegani capiranno questo concetto e smetteranno di essere pressanti, sono sicura che molte più persone apprezzeranno la dieta vegana. 

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Per raggiungere la vera salute bisogna introdurre nella propria vita abitudini alimentari sane, sport e fare in modo che ci sia poco stress. Partiamo subito dal principio che la dieta vegana forzata non è adatta a tutti, come ad esempio a chi vuole aumentare la massa muscolare attraverso la palestra, perché la dieta vegana non aiuta ad aumentare i muscoli; a meno che non si facciano di doping, allora è “facile” avere i muscoli anche da vegani: sono finti! Chi pratica sport costante lo sa, che ha bisogno di maggiore nutrimento. L’uomo infatti deve compiere attività fisica per stare bene e in salute, sia fisica che mentale. La sedentarietà è una delle principali cause della cattiva salute psico-fisica delle persone, dato che atrofizza i muscoli, rallenta il metabolismo, aumenta lo stress e diminuisce la possibilità di esternarlo, facendone quindi subire le conseguenze agli organi interni. Credere che basti soltanto essere magri per essere in perfetta salute non è corretto, non a caso la malattia stessa tende a far dimagrire le persone malate, ma questo non significa che essi siano in ottima salute. Questo non significa che essere grassi equivalga a stare in salute, tutto al contrario, equivale a fare poco movimento, che servirebbe proprio ad attivare il metabolismo e stare in buona salute; né tantomeno significa che tutti i magri siano ammalati. Chi pratica sport attivamente riduce la possibilità di contrarre tantissime malattie rispetto a chi invece, per svariati motivi e\o scusanti, non pratica attività fisica. Sebbene si possa essere in perfetto peso forma, l’attività motoria non serve solo per mantenere il peso giusto, anche se oggi si crede che sia l’unica ragione; lo sport serve per tenerci in vita! Tanti di coloro che scelgono la via vegana non hanno la forza sufficiente per compiere attività fisica se non i pochi movimenti quotidiani che sono obbligati a fare per andare al lavoro o portare i figli a scuola. 

Ora tutti i vegani diranno che non è vero, che da quando seguono la vita vegana forzata si sentano pieni di energie e più forti di prima, eppure durante il giorno lamentano i dolori, l’affaticamento, la stanchezza, e tanti altri problemi che poco prima hanno negato. Questo perché dire di essere vegani non significa stare seguendo una dieta corretta ed equilibrata, infatti non assumono le sostanze che gli darebbero la forza per aumentare le energie motorie. Oltre a questo, un corpo muscoloso, quindi con veri muscoli, ha necessità di essere nutrito con sostanze presenti nella carne (perché le proteine presenti nei legumi non rendono i muscoli corposi quanto invece fanno i derivati animali?), non bisogna negare l’evidenza con la paura di sembrare arroganti. Guardando in faccia una persona che mangia abitualmente sano (e ripeto sano, non prendiamo l’esempio del tipico americano obeso) e un qualsiasi soggetto che segue seriamente e da tanti anni la sua dieta vegana, possiamo chiaramente notare una vistosa differenza di forza fisica, di energia per compiere qualunque attività, oltre che della più evidente definizione muscolare. Il che rende il corpo della prima persona più forte e attivo, mentre il secondo molto più debole e delicato, anche al più semplice e banale malanno. Oggi però, a causa della moda vegana, vedi sempre che criticano i corpi muscolosi, come se il muscolo fosse improvvisamente passato di moda e diventato brutto. Non assumere certi nutrienti necessari al corpo debilita il fisico e porta come conseguenza una corporatura esile e fragile. Ridicolo è che tanti critichino il corpo muscoloso con le chiare intenzioni di creare una nuova moda, secondo cui il corpo bello sia quello esile e senza muscoli. La verità è che un corpo muscoloso equivale ad un corpo forte e resistente, che durerà negli anni. Il muscolo non è solo un fattore estetico, è la nostra salute! Avere un corpo attivo porta a diventare muscolosi, mentre un corpo fermo, stagnante e senza energie, porta a diminuire la massa muscolare e quindi la forza fisica. Non associamo il concetto dei muscoli al tipico esempio degli uomini dopati. La persona muscolosa non deve obbligatoriamente avere i bicipiti scolpiti e gli addominali vistosi: può anche averli poco definiti, ma il suo organismo e le sue attività interne funzioneranno molto meglio di tutti coloro che fanno poco movimento giornaliero. Chi assume carne in giuste dosi non sta andando contro la sua natura, come oggi la moda vegana vuole farci credere. 

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Come ogni dieta, anche quella vegana deve essere scelta con attenzione, perché in tanti eliminano la carne di punto in bianco per poi ammalarsi da lì a pochissimo, diventando magri, deboli, e molto instabili emotivamente. La forza fisica rende forti anche mentalmente, mentre una dieta squilibrata porta le persone a diventare ansiose, nevrotiche, sempre con i nervi a fior di pelle. Noi siamo quello che mangiamo. Si può fingere che non sia vero, eppure molte persone vegane sono molto più stressate e nevrotiche rispetto a chi segue una dieta variegata: le donne subiscono gli effetti emotivi e comportamentali anche più degli uomini, cadendo in crisi anche molto forti. Bisogna guardarsi intorno e\o guardarsi allo specchio e rendersi conto che è vero, mettendo da parte il proprio orgoglio che impedisce di rendersi conto della propria fragilità mentale ed emotiva che spinge ad essere più isterici e aggressivi verbalmente. Questo non dipende dal fatto che le verdure non siano positive per il nostro organismo, ma dipende dal fatto che non siano tutto ciò che basta a nutrirci completamente: abbiamo bisogno di una dieta equilibrata, per avere benefici fisicamente ed emotivamente. È sbagliato iniziare una dieta vegan fai da te, perché le persone che non conoscono i benefici e i principi di tutti gli alimenti rischiano di non saper sostituire bene la carne con i vegetali, convinti che basti mangiare verdure a caso per riempirsi. Il punto non è riempirsi la pancia, ma nutrire il proprio corpo delle sostanze giuste. In pochi sanno come sostituire gli alimenti di origine animale in modo corretto, non essendo affatto semplice dato che dipende anche da persona a persona, a seconda di come reagisce il proprio corpo ai nuovi alimenti e quindi dal suo organismo che può essere anche molto diverso da quello degli altri. Di sicuro non si può pensare di sostituire il contenuto di una fettina di carne con una lattuga, sebbene a mangiarla potrebbe apparentemente riempirti. Infatti sempre più vegani poi si ritrovano a dover assumere tanti integratori per riprendere un po’ di forma, e questo non va bene. 

Oltretutto, c’è la strana idea che chi mangia carne mangi soltanto carne, mentre i vegani mangiano tutto ciò che esiste, tranne, appunto, la carne. Sfatiamo subito questo mito. La maggior parte dei vegani non mangia davvero tutto, ma si limita a mangiare il seitan che va di moda e non è così sano quanto viene stranamente fatto sembrare, perché non nasce in natura ma viene lavorato ricavandolo dal glutine di grano; poi, mangiano anche la verdura. Tantissimi vegani non mangiano la frutta quanto invece dovrebbero, nonostante sia un alimento importantissimo. Il grande aiuto alla dieta vegana è la sigaretta, perché aiuta nella riduzione della fame e fa dimenticare quanto sia stressante per il corpo e per la mente quello stile di vita. Per aumentare il successo della dieta vegana, o dieta e basta, molti assumono alcool, che permette anch’esso di bloccare la fame e quindi di non sentire la necessità di mangiare pasti sostanziosi. La fame e l’esigenza di alimenti che si continuano ad evitare, ma di cui il corpo ha bisogno, spinge le persone ad essere terribilmente nervose e stressate con tutti e per tutto. Mi dispiace che queste affermazioni facciano pensare che questo sia un articolo contro i vegani, perché non lo è affatto, ma sto esponendo senza peli sulla lingua tutto ciò che va detto, perché c’è bisogno di mettere le cose in chiaro. Se scegliere una vita vegana ti impone di dover bloccare la fame con fumo e alcool, non si può parlare di una dieta che può essere vissuta per tutta la vita senza che crei danni alla salute. Il problema non è mangiare verdure, il problema è che mangiando soltanto verdure – senza frutta e senza carne – porta stress mentale e fisico che poi si cerca di soffocare con l’uso del fumo e dell’alcool, talvolta anche della droga, ma non è questa la soluzione per stare bene. Si finisce per forzare una dieta che potrebbe portare bene alla salute, distruggendo i suoi lati positivi con l’inserimento di altre sostanze che vanno ad annullarla. 

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In altre parole, è inutile parlare di vita salutare se poi fumi e bevi per placare la fame e lo stress che ti reca la dieta vegana. Ti stai dimenticando l’obiettivo originale che era quello di stare meglio fisicamente, ora invece, per seguire il tuo orgoglio, sacrifichi la tua salute pur di seguire la dieta vegana che ti sei imposto. È questo il problema: non la dieta vegana, ma come si diventa pur di seguirla, testardi come muli e capaci di negare l’evidente anche davanti ai fatti e alle prove. In altre parole, se la dieta vegana venisse davvero seguita alla perfezione, mangiando tutto ciò che la natura ci offre per soppiantare la necessità della carne, potrebbe anche aiutare a superare malattie dovute all’obesità o all’eccesso di carne, del colesterolo alto etc, ma dato che la grandissima maggioranza dei vegani (non tutti, ma quasi tutti) non seguono davvero una dieta studiata per il loro personale organismo, ma solo una dieta fai da te che poi cercano di superare con sigarette e alcool, non si può accettare che i vegani insultino gli onnivori e si aspettino che tutti debbano cambiare dieta per seguire la loro. Se fosse vero che la maggior parte dei vegani sono perfettamente sani, che la dieta vegan elimina tutte le malattie del mondo compreso il tumore, e che cura qualunque dolore e problema fisico, allora sarebbe la dieta miracolosa che tutti dovrebbero seguire. Ma purtroppo non è così. 

I vegani lamentano di quanto sia stressante andare a mangiare fuori con amici che non siano vegani, perché li deridono e continuano a fare domande fastidiose sulla loro dieta, come ad esempio: “Ma tu mangi solo lattuga?” oppure “Ma tu quindi non mangi niente?”, ed è perfettamente comprensibile e inaccettabile che chi sceglie di seguire una propria dieta debba sempre ricevere ostacoli che vanno contro le proprie decisioni, ma è altrettanto fastidioso andare a cena con vegani che continuamente guardano il tuo piatto anziché il loro e criticano ogni singola portata, anche la semplicissima pizza margherita perché ha la mozzarella, facendoti penare per ore, durante le quali ti terranno a parlare di quanti cadaveri morti sono presenti nel tuo piatto, di quanto tu sia una persona orribile a mangiare carne morta come fanno gli avvoltoi, che stai mangiando carcasse putrefatte e che presto morirai di tumore per averlo fatto, mentre loro si fumano pacchi e pacchi di sigarette e bevono come alcolisti incalliti e vogliono insegnarti come vivere in salute. Ovviamente non mancano mai quei discorsi profondi a cena dove spiegano come preferirebbero salvare la vita ad un animale piuttosto che ad una persona che sta morendo, o che prima di salvarla le chiederebbero se segue la vita vegana altrimenti la lascerebbero morire per evitare che durante la sua vita mangi altra carne di animali per sfamarsi. Sia chiaro che gli stessi veri vegani con la testa a posto si vergognano e criticano i finti vegani elencati qui sopra (e che purtroppo rischiano di essere la maggioranza) perché riconoscono le assurdità delle loro parole e delle loro azioni, specie perché a cause delle loro scemenze ci passano poi anche tutti gli altri. Purtroppo in tanti, quando si parla di vegani, pensano subito a quella specie. Perciò non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, perché è ovvio che ci sono vegani che seguono la loro dieta senza farne una religione: semplicemente si sentono meglio e mangiano ciò che gli pare tranne i derivanti della carne, senza sentire la necessità di disturbare nessuno per imporgli il loro pensiero. In questo articolo ho elencato gli esempi di chi, continuamente, opprime gli onnivori per convertirli al vegan. 

In tutto ciò, che cosa c’entrano i vegani con la spiritualità? 
In pratica niente. Alcuni vegani sinceri seguono questa dieta perché credono nell’idea per cui non bisogna uccidere nessun essere vivente, specialmente se si può scegliere di farne a meno mangiando altro, seguendo anche un ideale per il quale non si può essere evoluti se si continua ad uccidere; personalmente ritengo che sia giusto e anche molto bello, purché non diventi una ragione per insultare chi non segue la stessa identica dieta, perché a quel punto cambia tutto. Questo testo è scritto da una persona che non ne può più di sentire persone parlare di amore e poi insultare e aggredire verbalmente chiunque, solo perché non segue la stessa dieta vegana. Questo perché se tutto il mondo si convertisse al vegan, molti di loro smetterebbero di esserlo per iniziare un altro tipo di moda. 

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Tanti vegani sfruttano queste parole soltanto per facciata – dato che nel profondo non gliene frega niente della salute degli animali, ma cercano solo un pretesto per litigare, creare zizzania e andare contro gli altri – utilizzando termini spirituali per infilarsi anche fra i gruppi di questo genere e convertire i partecipanti alla loro via del vegano. Infatti, come prova del nove abbiamo che tantissimi vegani non hanno esperienze paranormali, non ne hanno mai avute e non gli interessa assolutamente averne. Quindi cosa c’entrano i vegani con la spiritualità? Nulla, non possiamo associare i due termini, possiamo dire che fra gli spirituali ci sono anche persone vegane, ma non possiamo assolutamente credere che si tratti di sinonimi, perché tantissimi spirituali non sono vegani. È un po’ come insistere con il dire che il proprio colore preferito è il 5. Non ha alcun senso! Fra gli spirituali ci sono anche persone vegane, perché oltre alla spiritualità vista come ricerca di esperienze paranormali, pratiche psichiche e meditazione, abbiamo anche la scelta di non uccidere perché contro la propria etica, ed è un bel messaggio. Ritenere però che gli spirituali che mangiano carne siano poco evoluti soltanto perché non sono vegani, non è accettabile. Evolversi spiritualmente significa avere esperienze paranormali e sfruttare le proprie doti psichiche per ampliare la propria Coscienza. Non ha nulla a che vedere con mangiare o no la carne. 

È vero che mangiare sano e tenere il proprio corpo in salute aiuta anche a sensibilizzarsi e quindi ad elevare le proprie sensorie, a differenza di chi invece si nutre esclusivamente di spazzatura tossica, perché è chiaro che pretendere di evolversi se poi ci si spacca il fegato di alcool non è possibile. Eppure i vegani non ne fanno a meno. Nonostante questo, mantenere una dieta sana aiuta anche la propria energia, perché evita pesi che rallenterebbero la propria evoluzione spirituale. Sì, ma la carne e le uova non sono spazzatura, è il metodo attraverso cui vengono lavorate (es. grassi hamburger) che può renderle tali. Non si può però ritenere che una persona sia poco evoluta spiritualmente, nonostante sappia utilizzare molto bene le sue doti e abbia avuto tante esperienze paranormali, solamente perché un vegano, che non ha nessuna nozione di spiritualità (nemmeno sa cosa significa meditare) dice che per risvegliarsi bisogna mangiare vegan. 

Sebbene questo articolo potrebbe sembrare contro la dieta vegana, e seppure io non reputi di essere un modello riguardo la dieta da seguire, né tantomeno oserei mai prescrivere una dieta a qualcuno (non avendone né le capacità e né tantomeno l’interesse di farlo), ritengo che la dieta vegana sia perfetta se rispettata per 3-4 giorni a settimana, sia perché (quella vera) è molto variegata e piena di sostanze fondamentali per la salute, sia perché noi siamo onnivori e non carnivori. Inoltre se cucinata dalle mani giuste è buonissima. Un minimo di carne o di derivati a settimana però ci devono essere. Oltretutto, credo che nessuno morirebbe se passasse anche 2 settimane al mese senza toccare una bistecca o una fettina di prosciutto, perché ritengo che in media si mangi almeno il triplo di carne o di derivati in più di quanto invece se ne dovrebbero assumere per stare bene. Questo però non significa che a tutti faccia bene eliminarla per sempre, anzi, reputo che, a parte coloro che non possono mangiarla per disfunzioni o problemi personali, a quasi nessuno faccia bene eliminarla del tutto, e che, al contrario, li renda deboli e un pochetto instabili. Tuttavia, un’alimentazione a base di verdura e tantissima frutta è incredibilmente importante per la nostra salute, a prescindere che questi alimenti ci piacciano di sapore oppure no, molto più della carne, sebbene quest’ultima non debba essere eliminata; anzi, dovremmo dedicarci a mangiare molta più frutta di quanto già facciamo abitualmente. 

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Oltretutto ritengo che passare un periodo breve della propria vita seguendo una dieta vegana, non sia assolutamente negativo, oppure seguire alcuni giorni in cui a tavola serviamo piatti leggeri a base di legumi evitando la carne, sarebbe un bene perché ti permetterebbe di ripulire l’organismo dai danni che l’eccesso può creare. Se ogni tanto si decide di andare a letto bevendo solo una centrifuga al posto della cena, non può che farci bene. Bisogna però capire la differenza tra ogni tanto e ogni giorno. Quindi aggiungere alle proprie abitudini un’alimentazione vegana è positivo, perché noi siamo onnivori e non carnivori ma nemmeno erbivori, dobbiamo mangiare tutto e non solo la carne, purché non si esageri e non ci si dimentichi della propria salute solo per seguire un’idea imposta dalla massa, quindi una moda. Continuo a ripetere però che non si può giudicare la Spiritualità o tutti gli spirituali come fossero un ammasso di sfasati, solo perché alcuni di loro (finti spirituali) utilizzano questi termini per pubblicizzare la moda del vegan, costringendo gli altri a cambiare le proprie abitudini alimentari facendo pressione psicologica. 

Di sicuro coloro che seguono una dieta perfetta al caso loro, non si sentiranno toccati o colpiti da queste parole, che mirano soltanto a far ragionare i così detti vegani estremisti. Chi non cerca di costringere gli onnivori a diventare vegani contro voglia non si sentirà criticato, anzi approverà questo testo. 

Gli spirituali sono tutti ambientalisti e animalisti?


Assolutamente no. Essere spirituali significa anche rispettare ciò che ci viene dato e tutti gli altri esseri viventi, compresi gli animali e la natura che “madre Terra” ci offre. Questo però non significa che tutti seguano quest’idea e la rispettino; in realtà nemmeno la maggior parte dei vegani è ambientalista e animalista, se proprio vogliamo dirla tutta. Sebbene si creda che ambientalisti significhi solamente non buttare le cartacce a terra, in realtà si tratta di una scelta di vita, un po’ come l’essere vegani, quindi si evita di fare scelte che possano inquinare l’ambiente e si lotta per il suo bene, per esempio decidendo di andare al lavoro in bici anziché in auto per non inquinare, facendo delle campagne per mantenere l’ambiente pulito e sano e non distruggere le foreste, e tanto altro ancora. Allo stesso modo essere animalisti non significa solamente amare i propri animali domestici, ma diventa uno stile di vita per cui vivi per aiutare gli animali di tutto il mondo in tutti gli aspetti, per esempio svolgendo delle raccolte fondi per sfamare gli animali che non hanno un tetto, aprire dei canili per accogliere i randagi, e ancora, lottare per evitare l’utilizzo delle pellicce animali come abbigliamento (perciò impegnandosi per ridurre l’uccisione di animali). Spesso gli animalisti diventano vegani per ovvie ragioni, che personalmente ritengo incriticabili, poiché dimostrano di essere davvero coerenti nei fatti con le parole che dicono: amano davvero gli animali! Questo non significa che anche tutti i vegani siano animalisti, specie perché in tanti usano il discorso dell’amore degli animali ma loro per primi non li amano ma anzi ignorano le sofferenze senza preoccuparsene durante il giorno. Molti spirituali iniziano ad amare di più la natura e tutto ciò che ci circonda specie dopo aver iniziato un percorso meditativo, perché la meditazione permette di unirsi di più alla natura, alla vita, a tutti gli esseri viventi, e quindi a rispettarli. Oltretutto gli spirituali (quelli veri) tendono ad essere più empatici e sensibili verso la vita, quindi amano un po’ di più la natura rispetto a chi invece è scettico e non crede nell’energia. Da qui a diventare ambientalisti o animalisti però la strada è lunga e non è una costrizione, essendo questo non solo un senso di rispetto, ma proprio una scelta di vita. Infatti, rispettare la vita della natura è ben diverso dall’impegnarsi ogni giorno per lottare e fare campagne per la salvaguardia dell’ambiente; un po’ come non faresti mai del male ad una persona, ma da qui a diventare volontario negli ospedali c’è grandissima differenza. 

Non tutti gli ambientalisti e animalisti sono spirituali, perché un conto è amare l’ambiente o gli animali e lottare per il loro benessere, un conto è avere esperienze paranormali ed evolvere le proprie doti psichiche. Di nuovo, sono due argomenti completamente differenti. 

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Ritengo infatti che sia qualcosa di onorevole lottare per il bene degli indifesi, o per l’ambiente che viene troppo spesso sottovalutato e reso come una discarica, dimenticandoci che è casa nostra e che è lo stesso luogo da cui cogliamo i frutti che mangiamo. Infatti, più il mare è inquinato più il pesce muore, le specie rischiano di estinguersi e via dicendo, e noi mangiamo quello stesso pesce che sà di plastica. Come per tutti però anche tra gli ambientalisti e animalisti ci sono gli esaltati estremisti che fanno pazzie pur di obbligare gli altri a seguire la stessa strada, per esempio entrando nei negozi che vendono animali e insultando i proprietari (o addirittura spaccandogli le vetrate e peggio ancora) perché tengono i criceti in gabbia e i pesci nell’acquario. Beh, libera un criceto nella natura e vedrai come morirà ben presto mangiato da un gatto, che di certo non è vegano. Sicuramente il piccolo animale non abituato alla natura selvaggia preferirebbe rimanersene rintanano nel suo cotone! Escludendo però gli esagerati, ritengo che sia davvero importante che ci sia chi lotta per il bene dell’ambiente o per i diritti degli animali a non essere uccisi per gioco, a non subire violenze, a non venire abbandonati a morire di fame… ciò non toglie che ambientalisti e animalisti potrebbero non avere nulla a che fare con la spiritualità, perché non sono interessati a questi argomenti – tant’è che potrebbero essere tra gli scettici elencati negli scorsi articoli – e potrebbero non avere alcuna dote o esperienza paranormale. Quindi, non tutti coloro che difendono la flora e la fauna sono spirituali, come anche l’esatto opposto. 

Anche in questo caso ovviamente alcuni degli ambientalisti e animalisti proveranno ad inserirsi nei gruppi degli spirituali, fingersi interessati agli argomenti paranormali, per poi trascinare gli spirituali a seguire la stessa strada per diventare ambientalisti e animalisti. Non è un male purché non diventi esibizionismo ed estremismo allo stato puro come sta accadendo al giorno d’oggi! Comunque questo non è un tema che dovrebbe essere trattato in questo momento, perché ci stiamo allontanando dagli argomenti paranormali. 

Spero che questo articolo abbia permesso a tanti di iniziare un’importante riflessione su certi argomenti tanto discussi. Soprattutto mi auguro che si possa smettere di buttare fango sulla Spiritualità e assegnargli tutte le colpe del mondo, a causa di persone che si autodefiniscono spirituali e che fanno scelte poco sane o con cui non tutti sono d’accordo, sfruttando il nome di Dio e della Spiritualità. Se ti fa piacere leggere il continuo di questo argomento, leggi la quarta parte cliccando qui, dove troverai risposte alle prossime domande: 

Gli spirituali sono tutti fuori di testa? 

Gli spirituali sono tutti single? 

Gli spirituali sono tutti maniaci? 

Gli spirituali sono tutti gay? 

E se ritieni di essere d’accordo con quanto detto, fai conoscere questo articolo anche ai tuoi amici, condividendolo sulla tua bacheca. 

Fine pagina 11 su 11. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

586 commenti
  • SuelGi Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 - 13:32 06/11/23

    purtroppo anche io per un periodo della mia vita ho pensato che la dieta vegana fosse quella migliore per l’essere umano mi sono illuso di tutto ciò perché avevo letto da diverse fonti che tutti i derivati animali ammalassero il corpo e che tutte le malattie derivassero proprio dal mangiare animali e derivati.ero sicuro di tutto questo ed ero felice di star migliorando la mia salute . Però andando avanti con questa dieta dopo un anno e mezzo che non toccavo carne e derivati ho deciso di iniziare a bere il latte e mangiare i suoi derivati questo perché Informandomi capì che i nutrienti del latte sono essenziali per l’essere umano come i suoi derivati dopodiché Piano piano cominciò a inserire anche le uova per poi inserire anche il pesce e infine anche la carne.dopo quell’anno e mezzo di dieta vegana ero diventato eccessivamente magro e i miei muscoli erano super deboli tanto da non riuscire neanche a fare un piegamento. La debolezza del mio corpo mi motivò ad descrivermi in palestra e ora che sono iscritto da un anno ci vado regolarmente sono molto più forte fisicamente e anche il mio corpo a meno dolori e i miei organismo è più in salute questo perché mangio un po’ di tutto non bevo alcol non fumo cerco di non mangiare zucchero e di mangiare pochi cibi processati. sconsiglio fortemente una dieta vegana perché non contiene tutti i nutrienti di cui abbiamo , potrebbe andare bene solo se la si fa per un periodo di tempo corto come per esempio due settimane però se si prolunga può davvero fare male al corpo lo dico per esperienza personale

  • Gianmarco Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 - 14:12 27/10/23

    Purtroppo il problema è sempre lo stesso: l'ignoranza. Questa fa credere alla gente di sapere tutto e quindi di poter a priori giudicare un'altra persona solo perché loro hanno un'idea, una sovrastruttura mentale creatasi in anni di indottrinamento del sistema, che gli fa credere che il mondo sia così e quindi che ogni altro essere umano, per essere ritenuto accettato, debba seguire quella regola. Ovviamente sappiamo benissimo che l'ignoranza non è il vero problema, ma CHI ha voluto tale ignoranza, chi ha addomesticato l'essere umano negli anni a pensarla e a vedere la vita in un certo modo. Attorno ad ogni cosa si creano delle etichette e delle cose che possono essere ritenute giuste o sbagliate, ma questo sempre in base agli occhi della persona che sta guardando. Ovviamente più la visione sarà ampia, più si potrà analizzare meglio. Purtroppo questo è un problema che ho riscontrato anch'io, cioè il fatto di considerare il pesce come se non fosse carne. Mi viene da ridere solo a pensarci. Ad alcune persone dicevo "ma vedi che il pesce è carne, non è che è verdura o frutta", ma loro continuavano dicendo "sì, ma è diverso, non è proprio carne ecc..." cioè ho notato questo pensiero in diverse persone e chissà quante altre hanno questa stessa idea. Sì anch'io credo che ognuno debba ovviamente essere lasciato libero di fare la propria scelta alimentare nella vita, ma a due condizioni però: che la persona sia coerente con la scelta che fa e che non voglia imporre agli altri per forza quello che pensa e far sì che anche loro facciano lo stesso. Una cosa purtroppo che spesso manca è l'onestà, cioè essere onesti con sé stessi. Se l'uomo è onnivoro è inutile dire che non è fatto per mangiare carne ecc... perché non è vero, è una cosa che la persona si ripete per rafforzare la sua scelta. In più bisogna vedere se la persona che fa quella determinata scelta sia davvero in linea con quella scelta e felice di averla fatta, perché molte volte purtroppo non è così; a livello profondo si possono creare dei conflitti che pirtano poi appunto a quello che ho detto prima: imporre la propria volontà e giudicare a prescindere.

  • alex2406 Medaglia per aver completato lo Step 1 - 13:18 09/10/23

    Questi articoli sono bellissimi in quanto oltre a sfatare molti miti sulla spiritualità sono ricchi anche di informazioni utilissime, come ad esempio in questo caso sull'alimentazione e sull'attività fisica. Riguardo all' argomento dei vegani, è proprio vero che ciò che spinge molte persone a "odiare" questa corrente non è la dieta in sé ma la loro insistenza non voler convertire chiunque e soprattutto il modo in cui si pongono, che a mio modo di vedere è un qualcosa di fondamentale nei rapporti umani. È poi effettivamente paradossale che molti di loro allo stesso tempo facciano uso di fumo, alcool e addirittura droga. Riguardo all' Italia, beh non posso fare altro che confermare che per certi versi siamo fortunati a poter mangiare il cibo che abbiamo. Ho vissuto in altri stati e devo dire che le differenze sono enormi. Facendo l'esempio degli stati uniti, è molto difficile ad esempio trovare frutta e verdura di qualità, in quanto quella che si trova, oltre ad avere un prezzo elevato, non ha sapore e nemmeno le stesse proprietà (a parte alcuni casi eccezionali come ad esempio i mirtilli che ho trovato invece ottimi). Riguardo alla qualità di vita, sono completamente d'accordo che fare sport e ridurre lo stress sia di fondamentale importanza. Io personalmente mi alleno da diversi anni e ho provato sul mio corpo (e anche sulla mia mente) gli effetti benefici

  • asselandra - 23:12 27/08/23

    Ho letteralmente divorato questo articolo e ho riso tanto alla scena della serata in pizzeria con lo sguardo di odio puntato verso chi magari ha due fette di prosciutto sulla pizza. Premetto che visto che esistono svariati piani nutrizionali validi e sani, per me ha veramente poca importanza individuare quale regime e' considerato migliore o peggiore. Ma trovo veramente buffo quando il pasto, cioe' uno dei momenti piu' belli della giornata (almeno per me), diventa occasione di nervosismo e contrasto. Quante energie sprecate! LOL 🤣 ... Risate a parte non e' un caso che con basse frequenze ci si senta inclini allo scontro piuttosto che a un incontro. L'aggravante e' che l'alimentarsi dovrebbe essere un rito sacro e non un terreno di lotta. Anche solo un goccio d'acqua, se assunto col sorriso, puo' fare miracoli, mentre invece l'appesantire l'atmosfera - proprio mentre si mangia - e' un crimine verso l'umanita': impoveriamo cosi' tanto il beneficio del cibo.

  • Fedina Medaglia per aver completato lo Step 1 - 15:58 21/07/23

    Non sapevo che la carne e i suoi derivati dovessero essere mangiati solo 2 o 3 volte a settimana. Perfino i dietologi da cui sono stata, me la davano per tutti i giorni, almeno 3 volte al giorno, insieme a carboidrati e verdura/frutta. Forse per quando si tratta di ingrassare. L'esercizio fisico, invece, ero convinta che si facesse solo per dimagrire o per passione. Solo negli ultimi anni ho compreso la sua utilità, provandolo ogni giorno con costanza, anche controvoglia, finché non è diventata normalità.

  • marypersempre - 08:28 15/06/23

    Dopo aver letto questo interessante articolo, credo che ognuno di noi, e cioè ogni essere vivente debba fare ciò più lo renda felice e lo faccia stare bene, cioè, mangiare ciò che vuole per sentirsi soddisfatto, può essere: vegano, vegetariano, onnivoro, che importanza ha, se ciò lo fa stare bene, l’unica cosa che ritengo giusta è quella di rispettare sempre e comunque la volontà altrui!!!

  • Alessio - 01:33 12/05/23

    Sono molto sensibile all'argomento perché negli ultimi anni ho intrapreso un percorso nutrizionale che mi ha portato a perdere 25kg e tornare dopo diverso tempo al mio peso forma. Non l'ho fatto per il fisico in sé stesso, ma per cercare di migliorarmi e abbassare la probabilità di problemi in futuro. Non mi sono mai posto il problema di diventare vegano, vegetariano o altro, in realtà non mi interessa questo genere di cose. Ciò che mi infastidisce è però l'estremismo, la mancanza di rispetto e il tentativo di imporre le proprie scelte agli altri.

  • RobyOne Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta Medaglia per aver completato lo Step 2 - 18:32 01/05/23

    Sono assolutamente d'accordo sul fatto che i Vegani tentino in ogni modo e ad ogni occasione di convincere gli onnivori a diventare come loro. Conosco personalmente diversi vegani che continuano a mettere foto sui loro profili, stati e blog relative ad animali tristi e maltrattati cercando di instillare un senso di colpa negli altri. Ed è proprio vero che più fanno così più questo atteggiamento mi fa prendere le distanze da loro e dalla loro teoria. Io, onnivoro non tento di convincere loro, perchè loro fanno al contrario? e sono anche d'accordo col fatto che poi gli stessi bevono alcool ad ogni pasto. E quindi la coerenza dov'è? e fanno anche gruppo sentendosi superuomini e sfilando poi per le strade combattendo questo tipo di scelta. Ti do ragione, Maestra, su tutta la linea.

  • anele Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 - 18:49 27/01/23

    Non capisco assolutamente il nesso tra l'essere spirituali e l'essere vegani o omosessuali. Come si fa a utilizzare la spiritualità per obbligare gli altri a cambiare, per esempio, orientamento sessuale facendo passare le due cose come strettamente legate? Come se la spiritualità richiedesse il requisito di essere gay, vengani, eremiti. Sono concetti stupidi che la gente ha in testa per colpa di coloro che hanno sporcato questo tema con le loro ridicole idee e convinzioni. Riguardo alla dieta vegana, come hai descritto tu, possono esserci diversi motivi del perché una persona si avvicina a questa alimentazione e ultimamente se ne sente sempre di più parlare di questa dieta. Personalmente non sono vegana, mangio di tutto e mi piace tutto. Ultimamente ho cercato di cambiare alimentazione aumentando l'assunzione di frutta e verdura, cereali, legumi, prodotti il meno possibile lavorati e anche piatti preparati con cucinature semplici e il più leggere e sane possibili. Ho ridotto tantissimo i dolci, anche se qualche sgarro me lo concedo. Infatti, mi sono resa conto che sto meglio rispetto a prima e ho risolto dei problemi che avevo. Credo che l'alimentazione sia davvero importante perché influenza sia il corpo che la mente, perciò è fondamentale stare attenti e prenderci cura di noi stessi. Sono dell'idea che ogni alimento (escluso il cibo spazzatura ovviamente) ha le sue proprietà positive e va mangiato nelle giuste quantità cercando di mantenere una dieta il più equilibrata possibile. Rispetto ogni scelta, finché ovviamente vengo anche io rispettata per le mie scelte. Ovviamente sono aperta ad ascoltare le idee degli altri e a cambiare se sbaglio o se posso migliorarmi. Hai fatto benissimo a fare chiarezza sulle domande che hai trattato, che tutti noi possono farsi per colpa delle persone che col tempo hanno infangato il concetto di spiritualità e adesso per molti non è chiaro. Concordo pienamente con tutto quello che hai detto e ti ringrazio di aver esposto questi argomenti tanto discussi e poco compresi.

  • RiccardoB Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 - 04:41 27/01/23

    Era da tanto che non rileggevo questo articolo, e l'ho trovato bellissimo. Non ricordavo per niente tutta la profondità dei contenuti così come proprio i contenuti li ricordavo in modo diverso. Secondo me qui, Angel, non hai fatto altro che porre un ottimo esempio di come dovrebbe vivere uno spirituale: rispettare tutti, e prendere le distanze da chi vuole imporre pensieri e stili di vita. Punto. Questo articolo parla di questo, e ovviamente lo fa andando molto nel profondo della questione, senza rimanere in superficie. Non c'è alcuna critica, c'è solo la volontà di esprimere una dovuta presa di distanza da chi sfoggia una determinata scelta di vita e ha pure l'ardire di essere più evoluto, rinfacciandotelo pure. Già da questo si vede il reale livello di evoluzione... E' poi chiaro che chi per primo critica, è giusto che si aspetti di ricevere a sua volta critiche (e mi riferisco ovviamente ai vegani estremisti). Personalmente ho conosciuto molti vegani (e molti più ora in questi anni di Farsa, poichè appartenenti agli stessi ambienti dissidenti) e per fortuna non ho mai incontrato quella tipologia che ti guarda storto e ti fa sentire un assassino, ma in tutti quelli che ho conosciuto ho potuto riscontrare il fatto che tendono sempre a elevarsi come più sensibili degli altri (quindi anche in te). In maniera anche sottile, non palese, per esempio dicendo: "Non mangiare animali è una questione di mangiare sensibilità, tutto qua", che è un modo gentile per dire che tu sei insensibile, mentre lui/lei lo è, e anche molto. Così come ho conosciuto vari cosiddetti vegani che però ammettevano di strafogarsi di patatine, bere alcool quotidianamente, e rollarsi e fumarsi una canna di fronte a me (viva la salute...). Non ho niente contro la dieta in sè, e difatti avendo avuto l'occasione di conoscerne vari negli ultimi tempi ho avuto anche occasione di mangiare intere cene vegane, fatte anche da persone che fanno i cuochi, e sono sempre state squisite (anche se rifiuto di mangiare il seitan), ma a volte ci sono dei problemi con le persone. Anche perchè non mi pui parlare al tempo stesso di amore per gli animali, contrarietà al vacci e a qualsiasi forma di medicina chimica, alimentazione sana, tutela dell'ambiente, Governo e suoi complotti e quant'altro (quindi apparire consapevole) e poi sponsorizzare la carne sintetica. Come non puoi fare 2+2 e capire che un progetto del genere va totalmente contro la Natura!! Purtroppo alcune persone hanno l'abitudine (e la programmazione manipolata che le spinge a comportarsi così) di voler imporre il loro pensiero sugli altri, e questo non può non dare origine ad antipatie. Il rispetto non è dovuto per tutti, e va conquistato, da ambo le parti. Oltretutto, facendo parte di un Percorso come questo che insegna per davvero come evolversi spiritualmente (e quindi mette in luce quanto sia faticoso e impegnativo) reputo irritante che ci sia qualcuno che si ritiene più evoluto degli altri, o semplicemente evoluto, solo perchè non mangia gli animali, senza poi nemmeno, probabilmente, aver avuto nessuna esperienza ma soprattutto il controllo di essa, andandola espressamente a cercare. Ed è vero quello che dici: molti dei vegani che conosco sono spesso lunatici e deboli. Ho infatti apprezzato molto la parte sulla mente che rispecchia il corpo fisico e quindi ciò che mangiamo, che mi ha fatto inevitabilmente venire in mente l'antico detto: "Mens sana in corpore sano". Insomma, da questo articolo traspare la volontà di avere profondo rispetto per chi fa scelte di vita di un certo tipo e soprattutto si dimostra coerente con esse, e diffidare totalmente, prendendo le distanze, da chi lo fa per moda e ti rinfaccia pure la sua superiorità basata sul niente. Grazie Angel, mi sta piacendo molto leggere questi articoli in cui esponi molto linearmente e dettagliatamente il tuo pensiero! :D

  • Sasha Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 - 23:48 18/01/23

    Condivido completamente i ragionamenti di Angel. In più occasioni è emersa la mia preferenza per un’alimentazione vegetale e credo sia il caso di esporre apertamente il mio pensiero per evitare che si possa fraintendere che io appartenga alla categoria in questione. Innanzitutto, io sono io, con le mie caratteristiche, le mie esperienze, i miei ragionamenti, consapevolezze, poi quel che mangio non riguarda cosa sono ed è variabile, in base all'ambiente, al periodo, alle esigenze, a ciò che io sento sia giusto per me scegliere al fine di mantenere un equilibrio di salute nel contesto attuale di bombardamento tossico su qualsiasi fronte. Accetto che in semplicità il termine "vegano" possa venire utilizzato per riassumere, per farmi comprendere a volte (rare) scelgo di farlo io stessa, ma nel contesto di ciò che mangio in quella determinata occasione, non ad indicare ciò che io sono. Perché sarebbe solo un'ideologia altrimenti e io non sono nessuna etichetta. La mentalità è completamente diversa tra coloro che si definiscono "vegani" e me. Anche perché, se siamo così concentrati sull'ideologia, allora vegana lo sono ancora meno perché ad esempio io il miele lo consumo, con consapevolezza, e non intendo eliminarlo. Allo stesso modo domani potrei finalmente vivere immersa nella natura, avere delle galline e nel contesto di un nuovo stile di vita tanto sano potrei decidere di consumare delle uova. Oppure qualsiasi altra cosa animale. Non mi sono mai chiusa in una scelta, agisco principalmente in base ai risultati e alle evidenze osservate sul mio stesso corpo, certamente sostenute da delle conoscenze teoriche e da un insieme di consapevolezze autocostruite e non subite o prese così passivamente da altri. Che ritengo valide fino ad ora ma che resto pronta a rivalutare alla luce di altre argomentazioni che posso non conoscere. Dato che questo stesso insieme di consapevolezze è il risultato di un apprendimento continuo che è possibile solo con reale apertura mentale. La cosa che più mi interessa infatti non è difendere una scelta ma mantenere un'apertura mentale, perché da tempo ho compreso che è l'unico modo per imparare realmente. Se mi rendo conto di dover rivalutare delle conoscenze lo faccio, è nel mio interesse, e questo dovrebbe essere normale.. Correggersi dove vediamo sia necessario. Lo applico in qualsiasi aspetto, compreso questo. Quindi per me la questione è molto tranquilla. Però allo stesso tempo tengo a non esser assimilata o omologata con la categoria dei "vegani", solo perché apparentemente le mie scelte alimentari ci somigliano. Non faccio parte di quella categoria e di nessun’altra. Le mie scelte solo libere da ideologie, attaccamenti e condizionamenti sociali e etici. Se dovessi ammazzare un animale a mano per necessità o volontà di nutrirmi lo farei. E questo non significa, come attaccherebbero i vegani, che io sia crudele, la natura è impostata in questo modo. Ma attualmente, dato proprio che le mie scelte Non sono prevalentemente basate su teorie, anzi continuamente ragiono cercando di smentirmi da sola per rispondermi, se anche venissero meno delle spiegazioni, degli studi, delle tesi o dei dati (che sono tante, datate come recenti - ognuna adeguatamente censurata - e comunque anch'esse per la maggior parte prettamente esperienziali e scientifiche, basate su migliaia di casi reali, e non falsa scienza), non potrebbe questo annullare le evidenze e i risultati sistematici. Quindi bisognerebbe ragionarci in modo curioso e distaccato. Quantomeno per sfruttarlo come strumento in caso di bisogno. Perché allo stato dei fatti con un'alimentazione completamente vegetale (che significa materie prime naturali e integrali e non schifezze delle industrie o cibi elaborati e lavorati) il corpo da solo senza medicinali riesce a rigenerarsi e a ripristinare una situazione di salute completa anche dalle malattie (che io intendo come processi di guarigione laddove lo sono - laddove non abbiano altre cause, in quanto sappiamo che i fattori sono molteplici) più gravi, acute e croniche, e mantenersi nel tempo. E non sono cose che ripeto perché sentite chissà dove e chissà se se le sono inventate. Sono esperienze personali, vissute su di me e su altre persone conosciute, familiari e amici (se non vogliamo contare le testimonianze esterne o indirette che sono migliaia e che io so essere vere ma che volendo parlare in modo più che onesto non potrei garantire non avendole conosciute direttamente - nel senso che non ho assistito all'evento o ho conosciuto la persona). Devo riconoscere i risultati. Poi possiamo anche affrontare quelle che sarebbero le spiegazioni (tra cui tra l’altro che l’uomo non sarebbe onnivoro ma tendenzialmente frugivoro per evidenze di fisiologia e anatomia, es. dentatura, enzimi nella saliva, livello di acidità-ph dello stomaco, caratteristiche intestino, ecc… che non significa che non tolleriamo alimenti animali, anzi, ma, al pari di altri cibi, dovrebbero rappresentare un alimento di necessità, occasione o marginale rispetto a quelli vegetali freschi per non compromettere la salute a lungo termine. Lo vediamo quanto il corpo riesca a sopportare e gestire, per questioni di sopravvivenza. Basta pensare agli anni passati a consumare cibo spazzatura e bevande schifose o a fumare (non il mio caso), in una prima fase, a parte i primissimi campanelli d’allarme dei quali neanche ci accorgiamo perché troppo inconsapevoli, possiamo anche non avere conseguenze (apparentemente). Poi, persino gli erbivori, come le mucche, non è che lo siano strettamente, i fili d’erba non se li guardano e lavano prima di mangiare, sai quante lumache o insetti beccano. È contemplato un margine di flessibilità per ogni categoria). Ad esempio, per le esperienze avute, ripeto laddove non causate da altro, posso citare alcune delle problematiche che scompaiono definitivamente o migliorano incredibilmente per la sola azione del corpo in risposta alle scelte alimentari: carie, dermatiti, couperose, acne, cisti di qualsiasi dimensione (pure quelle che rioperate più volte si riformavano), ascessi, vene varicose, stempiature e diradamento capelli, perdita sopracciglia, problemi alla tiroide, diabete, cancri, parkinson...Ecc. E non è l'alimentazione che cura. È il corpo. Ma alimentandosi in questo modo riesce ad ottenere un grado di pulizia interna tale da riuscire a funzionare fino a questo punto di efficienza. E smette di accumulare fino ad intasarsi e fino a manifestare quelli che non sono altro che sintomi di intossicazione interna, a prescindere dai nomi e dal sistema di convinzioni attribuiti e imposti dalla falsa medicina ufficiale. Anche quindi smettendo di ammalarsi delle cose più comuni. Prima di trovare ACD, due anni fa, e di liberarmi grazie alla Meditazione dei fastidi e dolori non normali rimasti (fitte al cuore dall’infanzia, una determinata tipologia di mal di testa, dolori del ciclo, problemi di memoria – che tutt’ora tornano se non medito o proteggo abbastanza o se non pratico contro le vere cause che Angel spiega nei Volumi alieni, come chip, attacchi) già da molti anni avevo sperimentato questi risultati. Adesso sono quasi 7 anni che ne ho consapevolezza e dimostrazioni e continuano a confermarsi. Inoltre in altri casi, anche di infiammazioni o malattie virali (le quali difficilmente si prendono più, a meno che non ci si intasi il corpo in altri modi o che vengano per altri motivi, e a maggior ragione se pratichiamo), è possibile sfruttare gli stessi meccanismi per guarire rapidamente (1-3 giorni) ed evitare peggioramenti, portandoli ad espressione massima con qualche giorno di “digiuno”, a tisane e succhi vitali. I risultati sono sistematici e scientifici, sperimentabili da chiunque, se applicati determinati principi naturali e non certamente un’alimentazione “vegana” come comunemente intesa. Il resto lo ho scoperto da me ma il digiuno a liquidi invece era un rimedio abitudinario nella mia famiglia in quanto veniva applicato fin da quando ero piccola, seppur non tanto per conoscenze approfondite sul digiuno stesso ma più per istinto e apprendimento pratico, per trattare le influenze e la febbre. Ma qua diventa abbastanza lungo il discorso. Dunque sinteticamente io regolandomi anche in base al periodo attuale, tra inquinamento di aria, acqua, cibo, elettromagnetico, lavoro sedentario, stress, le sostanze che ci iniettano, ecc.. Soprattutto in un contesto tossico del genere, trovo il mio equilibrio e la migliore efficienza del corpo con un'alimentazione vegetale, con grande prevalenza di crudo e fresco, fatta di qualsiasi varietà di frutta, verdura cruda e cotta, cereali integrali, legumi, germogli, semi, noci, per lo più. Ma non solo. Anche di tante abitudini diverse, come evitare sale, zucchero, olio in cottura, cucinare in modo conservativo (cioè non stracuocere le verdure, per mantenere le proprietà), attenzione alle combinazioni (tra cui anche frutta separata dalle altre categorie, a meno di alcune eccezioni, in quanto la frutta passa subito - (20-30-40 min, a seconda della quantità) - all'intestino per essere assimilata e se dovesse aspettare il tempo di digestione delle altre categorie - da 2-3 a 4-5 ore - andrebbe in fermentazione e ne comprometteremmo anche i preziosi benefici oltre che portarci ulteriori complicazioni digestive.. Ci credo che la gente dica che gli fa male, non è la frutta che fa male ma il modo in cui la mangiano.. alla fine dei pasti specialmente) e altre cose su cui sto cercando ancora di lavorare per quanto condizionate dagli impegni giornalieri..come gli orari serali dei pasti. Che mi creano non pochi problemi quando non li rispetto cenando tardi la sera. E l’insufficiente attività fisica. Quindi non posso essere che d’accordo, come per le altre categorie, su quanto espresso riguardo le categorie dei vegani e degli ambientalisti. Che non mi includono. Ma mi riguarda nel momento in cui vengo additata così dalle persone con le quali non ho neanche mai parlato di questi argomenti e mi viene ributtato addosso tutto il carico di credenze, aspettative, fastidi riguardanti i vegani come categoria, soprattutto nei contesti di famiglia tradizionali dove non è semplice farsi conoscere. In ogni caso io mai limito, contesto o pretendo di convincere nessuno, anzi, ascolto, osservo, ragiono e resto per la maggior parte delle volte sulle mie, con assoluto rispetto, a meno che qualcuno non abbia voglia di confrontarsi o sia espressamente interessato a comprendere e domandarmi oppure se devo intervenire su cose che riguardano me per “farmi giustizia” o in altri casi in cui penso sia giusto e utile. Ritengo oltretutto che non sia normale che questo aspetto assuma una simile prevalenza esagerata e condizionante nella mente delle persone. In questi contesti per essere lasciata in pace se non voglio mangiare delle pietanze (non per forza per la questione dei cibi animali ma anche e soprattutto di quelli industriali ed elaborati) devo usare la scusa delle intolleranze, così che le persone smettano di tartassarmi e mi lascino tranquilla e libera di scegliere, ma non è assolutamente un problema di intolleranze. E che debba sentirmi io in difetto perché al posto del caffè latte industriale e brioche o biscotti pieni di schifezze, la mattina bevo un'aranciata e mangio altra frutta da piccole aziende biologiche o inizio i pasti con verdure crude mentre gli altri consumano pietanze strasalate e condite, stracotte, stragrasse e industriali è seriamente ridicolo. E questo sarebbe mangiare "normale".. È comune ma non normale. E tanto meno naturale. Ma sei tu non normale se non mangi così. Non è neanche questione di vegetale o animale.. Abbiamo perso proprio le basi di cosa voglia dire nutrirsi e non sappiamo neanche più riconoscere i segnali del corpo e tantomeno i sapori artefatti da quelli genuini. Poi mi vedono magra e subito senza neanche farsi domande, per convenienza, lo associano alla tipologia di alimentazione e rinforzano i propri schemi mentali. Non sapendo che anche quando mangiavo di tutto di animale (e preciso che nella mia famiglia si è sempre mangiato più possibile artigianale e biologico e consumato verdure e frutta), compreso il breve periodo in cui per i contesti del liceo iniziai a mangiare anche cibo spazzatura, ero magra allo stesso modo! È la mia costituzione, infatti avevo il problema inverso di non riuscire a prendere neanche un grammo di peso corporeo neanche "sfondandomi" per anni. Pur mangiando come appetito più di quanto mangiasse chiunque altro. Ciò che ha sempre fatto la differenza è l'allenamento fisico, che purtroppo negli ultimi anni per studio e lavoro ho trascurato troppo. È l'unica cosa che mi consente di aumentare la massa corporea. Di riflesso ad una forma ideale anche come salute. Comunque, che ognuno scelga per sè. E niente. Scusate per la lunghezza del commento, ma ho pensato che fosse utile spiegarmi, in maniera non completa ma un minimo più approfondita. Ribadisco l’assoluta tranquillità e apertura nel trattare la questione. Grazie Angel per la tua analisi accurata, come già scritto anche tempo fa, condivido assolutamente questi pensieri, e ti ringrazio anche per il nuovo libro sull'alimentazione che ho iniziato a leggere sicura di trovarci moltissime riflessioni importanti e informazioni indispensabili.

  • Gabrycavallo Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato lo Step 2 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 - 21:20 17/01/23

    Di vegani c’è ne sono molti nel mondo al giorno d’oggi , anche se in verità la maggior parte sono falsi vegani proprio come li hai descritti. Alcuni mangino il pesce perché “non è carne” o i derivati di carne e comunque si definiscono vegani al posto di vegetariani. Solo per pubblicizzare questa moda di essere vegani. Infatti è inutile dire dopo questo articolo perfettamente approfondito che i falsi vegani fingono anche di essere spirituali solo per entrare a far parte di più gruppi possibili e trovare nuove persone da condizionare e rendere vegani come loro. Questo senza alcun motivo perché a loro non cambierà nulla nei fatti se io divento vegano o no. Loro pensano che continuando a mangiare carne “prima o poi finirà” e ci spingeremo al limite per farci del male. Sicuramente i ritmi del consumismo odierno non sono come quelli di 30 /50 anni fa . È sicuramente il metodo di gestire gli allevamenti non è lo stesso in quanto con ciò che succede ora nel mondo non può assolutamente giovarne un allevamento di qualsiasi animale . Per questo dobbiamo comprendere come l’alimentazione vada presa sul serio cominciando ad ingerire maggiori quantità di frutta e meno di carne e carboidrati. Ci sono molti fattori che spieghi nelle lezioni più avanti sull’alimentazione che reputo fondamentali perché “noi siamo cosa mangiamo” e se continuiamo a mangiare maleavremo dei grandi limiti non solo nella spiritualità ma anche nella vita Low. Ti ringrazio Angel!

  • Energy Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 - 18:26 13/01/23

    Rileggo adesso questo articolo dopo tanto tempo.. la prima volta che lo lessi avevo un'alimentazione completamente diversa da quella attuale.. personalmente non mi definisco né vegano, né vegetariano, né fruttariano, né carnivoro.. a seguito di alcune manifestazioni che provenivano dal mio corpo, ho approfondito molto l'argomento alimentazione, e ho scoperto davvero un sacco di cose interessanti.. la prima in assoluto è che il nostro corpo è una macchina veramente pazzesca.. ha una marea di meccanismi che si attivano in occasione di vari eventi, sa autorigenerarsi, sa espellere le sostanze tossiche e sa inibire i malesseri in caso questi siano troppo frequenti, a scopo di sopravvivenza.. è veramente impressionante.. è molto più intelligente di quanto si possa pensare.. questo perché è vivo.. ogni frammento che lo compone è vivo, a differenza invece di una automobile, che è fatta solo di plastica e metalli.. detto ciò, ho direzionato la mia alimentazione verso ciò che di più sano potesse esserci e sperimentando sulla mia pelle i benefici.. prima di cambiare alimentazione soffrivo di colite, reflusso gastroesofageo, acidità di stomaco e non riuscivo ad assimilare gli alimenti.. il mio apparato digerente era davvero compromesso, eppure non mangiavo mai ai fast food, ristoranti o quant'altro, e anche in casa mangiavo tutti cibi piuttosto tranquilli e poco elaborati.. in una prima fase, avevo iniziato a togliere tutti i cibi più elaborati, quindi sughi come il ragù, preparazioni che richiedessero lunghi tempi di cottura ecc.. quindi mangiavo ad esempio un semplice riso bianco con formaggio, olio e peperoncino, oppure pasta aglio olio e peperoncino con un po' di parmigiano sopra, oppure una braciolina di maiale cotta in padella solo con olio, oppure pollo cotto al forno, sempre e solo con olio.. la mattina invece mi prendevo una tazza di caffè-latte con qualche biscotto.. quindi cose apparentemente tranquille.. eppure continuavo ad avere forti manifestazioni di malessere.. non ho mai avuto intolleranze, quindi non era quello il problema.. anche perché, uno stesso alimento crudo non mi faceva niente, ad esempio il pomodoro, mentre se cuocevo il pomodoro, ad esempio per farci un semplice sughetto anche solo con olio e basilico, o una pomarola, allora mi dava fastidio.. c'era quindi qualcosa di strano.. ricordo bene una volta in cui, siccome stavo male, chiesi a mia mamma di farmi semplicemente un po' di carne macinata cotta in padella con un po' d'olio.. appena mangiata mi venne un'acidità tremenda sul petto che veramente era invivibile.. col tempo ho quindi avuto modo di approfondire e comprendere molte nozioni importanti.. (queste informazioni le ho raccolte da ricercatori importanti, in controtendenza con ciò che dice il nostro "caro" governo, e che proprio per questo hanno subìto varie forme di persecuzione da parte del governo.. purtroppo ciò che il ministero della salute ci suggerisce di mangiare, e i fabbisogni giornalieri che ci suggerisce, sono fatti apposta per farci ammalare, e sono tutt'altro che per il nostro bene! Inoltre tutto ciò che ho scoperto sull'alimentazione l'ho messo effettivamente in pratica, e ho notato benefici enormi, infatti adesso non soffro più di alcuna "malattia", e il mio apparato digerente è tornato perfetto..) Una delle prime nozioni che ho appreso è che l'olio cotto fa male.. io pensavo facesse male solo il fritto, invece è proprio il fatto che l'olio, se scaldato, inizia subito delle rezioni che lo rendono di fatto tossico per l'organismo.. e questo spiegava il fatto che anche una semplice carne o braciolina o sughetto, o qualsiasi verdura cotta in padella con un filo d'olio, mi faceva male.. quindi adesso per cuocere, invece che metterci l'olio, uso un goccino d'acqua.. altra cosa fondamentale è l'eliminazione di sale e zucchero, in quanto sono sostanze inorganiche, che oltre ad essere estremamente raffinate utilizzando sostanze chimiche (ad esempio lo zucchero bianco che viene sbiancato con l'anidride solforosa, gas tossico) sono pure estremamente dannose per l'organismo, in quanto, di fatto, non sono alimenti e non sono vivi, mentre il nostro organismo viene nutrito da cibi vivi e freschi.. oltre a sale e zucchero ho rimosso i prodotti raffinati, come farina bianca, sostituendola con farina integrale (di qualsiasi cereale sia, farro, grano tenero, grano saraceno ecc..) e ho rimosso anche i prodotti lontani dalla loro freschezza, ovvero cibi che hanno già subito lavorazioni e che rimangono conservati per tempi prolungati, ad esempio i surgelati.. congelando gli alimenti, questi perdono gran parte delle loro proprietà nutritive, e quindi di fatto diventano mooolto meno nutrienti, oltre al fatto che il procedimento che subiscono non è naturale e quindi è dannoso per l'organismo.. quindi tutte le verdure congelate che mangiavo le ho sostituite con verdure fresche, e pure i succhi di frutta che bevevo ogni tanto, li ho rimpiazzati con il frutto direttamente, oppure succo fatto da me sul momento, in quanto un succo di frutta che rimane lì per mesi e mesi, anche se sigillato, sottovuoto o quel che si vuole, non è più fresco.. le proprietà della frutta decadono rapidamente una volta che si spreme il frutto.. e già la frutta si degrada velocemente quando la stacchi dall'albero, figuriamoci se la si spreme pure.. oltre a questo ho rimosso i prodotti industriali, pieni di additivi, che sono solo sostanze chimiche tossiche per il nostro organismo.. non comprendo veramente come possa essere anche soltanto venuto in mente di inserire sostanze chimiche negli alimenti..🤦🏻‍♂️ e a proposito delle sostanze chimiche, cerco di acquistare solo cibo biologico che, anche se non è una vera e propria garanzia di qualità, quantomeno viene prodotto utilizzando fertilizzanti più naturali e meno chimici.. un marchio molto più forte del Bio è Demeter, che significa che rispetta regole ancora più stringenti del Bio, quindi molto più affidabile come qualità.. un'altra cosa importante è l'ordine col quale mangiare gli alimenti.. ad esempio, è vero che mangiare la frutta fa benissimo, ma se si mangia la frutta solo dopo pranzo o dopo cena, la frutta diventa dannosa.. questo perchè la frutta richiede una digestione completamente diversa rispetto a quella degli altri cibi, e quindi un livello di acidità nello stomaco molto inferiore rispetto a quello richiesto ad esempio da un piatto di pasta.. quindi se mangiamo la frutta dopo aver mangiato pasta, o carne, o anche verdure, la frutta trova nello stomaco un livello di acidità molto diverso da quello di cui avrebbe bisogno, quindi inizia a fermentare, avviando processi di decomposizione (tranne alcuni frutti come mela, ananas e papaya, che possiedono enzimi antifermentativi e che quindi possono essere mangiati anche dopo i pasti).. e questo è tutt'altro che positivo, dato che non solo non si assumono le proprietà positive della frutta, ma decomponendosi provoca pure danni.. dopo aver fatto tutti questi cambiamenti, stavo già molto meglio di salute, ma ancora c'era qualcosa che non andava.. approfondendo, ho scoperto che il problema era proprio il mio caro latte.. io adoro il latte, l'ho sempre bevuto e mi è sempre piaciuto tantissimo.. uno dei maggiori problemi del latte, purtroppo, oltre al famoso lattosio, è la caseina, che è un collante usato anche a livello industriale.. la caseina, una volta all'interno del nostro corpo, va ad incollare i villi intestinali, impedendo la corretta assimilazione delle sostanze nutritive dei vari alimenti.. infatti il latte era proprio ciò che mi provocava la colite.. infatti, approfondendo, ho scoperto che gli esseri viventi, nei loro primi due anni di vita, possiedono enzimi nel proprio organismo che permettono di digerire la caseina.. questo è un meccanismo previsto dalla natura, fatto apposta per permetterci di assumere il latte della nostra specie dalla mamma.. dopo i primi due anni di vita, però, questi enzimi si riducono sempre più, e quindi non riusciamo più a digerire la caseina.. oltretutto, la quantità di caseina contenuta nel latte di mucca è molto superiore a quella presente nel latte umano, perché è adatto ai vitellini, che hanno una struttura diversa da quella umana (oltre ad avere 4 stomaci).. anche la quantità di proteine presente nel latte umano è diversa da quella del latte di mucca, basta pensare che nel latte umano c'è la stessa quantità di proteine presenti nella frutta, ovvero 1g ogni 100g.. ed infatti il fabbisogno giornaliero di proteine che ci viene consigliato dal nostro "carissimo" Ministero Della Salute è completamente sbagliato, è molto superiore di quello che dovrebbe essere.. questa sovrastima del fabbisogno è studiata a tavolino, in quanto le malattie in cui si incorre per eccesso di proteine sono proprio le patologie di cui oggi soffre la maggior parte della popolazione, e che provoca le principali cause di morte.. Insomma, ho spiegato tutto questo per dire che io non mi definisco né vegano, né carnivoro, né niente, in quanto ritengo che queste siano tutte etichette create apposta per infangare in modo semplice e veloce le persone.. come anche l'etichetta del razzista, solo perché uno ha osato dire che forse l'immigrazione non è positiva, o l'etichetta del complottista se uno prova ad accennare il fatto che la società in cui viviamo è controllata da qualcosa di più complesso da ciò che pensa la gente (e che tu Angel ci hai spiegato molto accuratamente). Il vegano è una persona che segue una moda, una ideologia, per questo l'alimentazione vegana è dannosa.. è dannosa perché se uno smette di mangiare il latte e poi si va a mangiare il salmone vegano, allora era meglio bersi il latte, almeno era un elemento naturale e non artificiale come il salmone vegano, che per fargli avere lo stesso sapore del salmone non voglio neanche sapere cosa ci hanno messo dentro.. la maggior parte dei prodotti che troviamo al supermercato con sopra la famosa spunta Veggie, sono tossici, in quanto contengono una marea di additivi e sono altamente elaborati.. di nutritivo non c'è proprio niente lì dentro.. ovviamente poi, una persona che si nutre di quello schifo, oltre che di olio cotto, zucchero, sale, farina bianca ecc, si ammala e poi si crede che il problema sia il fatto che non mangia il latte.. in realtà le cause sono molto più particolari ed è bello approfondirle.. credo che anche questa moda del "vegan" sia fatta apposta per allontanare le persone da una alimentazione veramente più sana, ricca di tantissima frutta e verdura, e che non è certo l'alimentazione vegana, dato che zucchero, sale, verdure congelate, hamburger veggie del merdonald's ecc sono tutti prodotti "vegan", ma che sono altamente dannosi.. io racconto solo la mia personale esperienza che ho avuto nel cambiare alimentazione nel modo sopra descritto (anche se ci sono tante altre cose che non ho menzionato per fattori di spazio), e i risultati che ho avuto sono enormi.. mi è sparito qualsiasi tipo di problema di cui soffrivo (detto questo, penso che ognuno debba essere libero di mangiare ciòche ritiene giusto per sé stesso. La mia spiegazione non è una propaganda, ma solo una spiegazione di perché ho scelto di cambiare alimentazione e che effetti ho avuto sul mio corpo.. sottolineo che la mia scelta non ha niente a che vedere con l'etica, in quanto non avrei nessun problema a bermi un bel bicchiere di latte o mangiarmi una bella bistecca, anzi! Non posso negare che siano alimenti squisiti di sapore e che mangerei volentieri se non mi facessero male.. d'altra parte ci stupiamo sempre del fatto che vengano ammazzati animali per nutrirci, ma allora ci potremmo stupire anche per le verdure, dato che quando mi mangio il basilico sto ammazzando la piantina togliendogli le foglie e quando mangio un germoglio sto ammazzando una piantina appena nata.. il punto è che tutto ciò che mangiamo è vivo o lo è stato fino a poco fa, ed è giusto che sia così, altrimenti sarebbe dannoso per il nostro organismo.. quindi anche io odio chi va in giro ad insultare la gente che dice "pensa al povero coniglietto che è stato ucciso per soddisfare la tua fame".. ma io dico.. mi devo mangiare i sassi? Qualunque cosa che mangio sono costretto ad "ucciderla", quindi proprio l'etica con l'alimentazione, a parer mio, è bene che non si tiri nel mezzo).. in ogni caso, moltissime delle cose che ho cambiato sono in perfetta sintonia con ciò che ci insegni anche tu Angel, infatti da te ho imparato molto sull'alimentazione nel corso dei vari articoli.. anche tu parli spesso del sale, zucchero, caffè, prodotti industriali ecc, che sono dannosi, e infatti ho completamente eliminato tutti questi "cibi".. mi piace molto il tuo modo di ragionare Angel, perché rifletti moltissimo su tutto, non dai niente per scontato ed esamini ogni singolo caso.. è molto bello leggere i tuoi ragionamenti, ti ringrazio molto per questa serie di articoli🥰

  • Diamante Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 - 00:46 11/01/23

    Mi trovo completamente d'accordo con Angel, ognuno deve essere libero di mangiare e direi anche di bere ciò che preferisce. Per questo se a me non va di bere alcol chi è al tavolo con me deve rispettare la mia scelta, può non condividerla, ma scelgo io cosa bere oppure no! E lo stesso per il cibo, mi piace seguire persone che mangiano vegetariano, perché spesso trovo idee alternative per cucinare e/o mangiare frutta e verdura, ma a me piace la carne e il pesce e i suoi derivati e non mi va di farmi condizionare dalle scelte altrui. Inoltre sono convinta che sia giusto mangiare il più vario possibile, e che l'uomo è onnivoro. Rispetto e trovo giusto rispettare le scelte alimentari altrui, l'importante che loro rispettino le mie. Per mia fortuna non ho mai trovato estremisti vegani, e mi sono evitata certe rotture!! Credo che ultimamente sia più una moda il voler mangiare vegetariano o vegano, che spesso una vera scelta. In molti si lasciano condizionare dai vari influencer, ma almeno tra le persone che conosco io, anche chi non mangia carne, spesso non ne sa spiegare il motivo, quasi come si vergognasse di dirlo se lo chiedi anche solo per semplice curiosità.

  • Gianlu idro Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 - 17:58 04/01/23

    È molto importante comprendere e riflettere a fondo su certe tematiche. In passato ho pensato di avvicinarmi al veganesimo, mi ha sfiorato il pensiero perché c’è stato un breve periodo nel quale la carne non mi piaceva. Non so esattamente cosa successe, forse perché mia madre me ne faceva mangiare troppa e quindi per quel breve periodo mi disgustava proprio. Poi è passato e adesso mi piace molto. Concordo su quello che hai detto, sia sul pensiero che hai riguardo a chi lo fa per amore verso gli animali e chi lo fa per salute. In ogni caso la scelta va rispettata ma l’importante è non voler imporre le proprie idee sugli altri a forza! Sicuramente bisogna mangiare tantissime verdure e frutta, su questo non ci piove assolutamente. Carboidrati complessi come farro, orzo ecc che non siano raffinati, a differenza ad esempio dei prodotti fatti con la farina bianca. Ma anche le proteine di origine animale servono! Io attualmente mangio tutto e sto cercando di limitare molto le schifezze mangiandone il meno possibile, le proteine le sto tenendo alte perché in questo momento ne ho di bisogno anche per l’attività fisica. Servono sia a costruire che a mantenere la massa magra. Non ho conosciuto nella mia vita vegani che vogliono imporre eccessivamente il proprio pensiero, però un po’ sfasati si. Un po’ tanto. Un estremismo davvero eccessivo e immotivato che fa davvero cadere i coglioni a terra, letteralmente. Ci vuole un equilibrio in tutte le cose, e nel nostro caso che siamo una specie onnivora, il veganesimo non è la giusta strada.