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Step 1 - N° 7

Cos'è un Percorso Spirituale - La Luce nel buio (1 parte)

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Ti presento l’Accademia con una piccola analogia, che ti aiuterà a comprendere se questo è il percorso che fa per te. 

Da tutta la vita sei abituato a vivere dentro a ciò che io definisco Low Frequency, che potremmo immaginare come una stanza buia che ti impedisce di vedere cosa c’è intorno a te. Da sempre sei abituato a vivere nel buio, un buio totale che non ti permette di conoscere le caratteristiche di questa stanza, i colori, l’arredamento, mobili o porte; non vedi nulla. In un certo senso però ti senti quasi rassicurato dal non vedere, perché sei abituato così da tutta la vita, quindi ti senti al sicuro e in qualche modo ti piace. Vivere rinchiuso in quella stanza buia è tutto ciò che conosci e che da sempre hai fatto, perciò non ti passa per la mente di voler uscire e scoprire dell’altro. 

Dentro di te, molto nel profondo, sai bene che quella stanza buia ti sta impedendo di vivere la tua reale vita perché ti senti chiuso e ovattato in una realtà troppo stretta per te. Però la routine, ogni giorno uguale, senza che accada mai nulla che scuota la tua vita, ti fa sentire al sicuro. Poi, ad un certo punto, mentre da seduto stai toccando il pavimento completamente al buio, trovi un fiammifero che probabilmente confondi per uno di quei giocattolini o passatempo con i quali ti diverti a distrarti in quella stanza. Giochi con questo bastoncino e ci perdi un po' di tempo appresso, sinché un giorno per istinto e senza quasi sapere come, lo sfreghi e questo prende fuoco. Si accende una grande luce, poi si attenua, ma nella tua vita è come uno scoppio di adrenalina. Improvvisamente scopri che c'è qualcosa di più del solito buio: c'è la luce! Questo fiammifero potrebbe simboleggiare la meditazione. 

Il fiammifero però dura poco, quindi lo guardi un attimo senza capire bene come, perché la stanza è completamente buia e tu stai tenendo in mano un bastoncino che fa una reazione strana, emette luce alla quale non sei abituato! E questo ti eccita ma ti scombussola nel frattempo, quasi come se la temessi. La luce accecante seppure piccola derivata dalla fiammella di quel fiammifero, ti stranisce perché è qualcosa del tutto nuova per te e, non appena si spegne, quasi rimani imbambolato a fissare il vuoto. Cerchi di capire il perché, cerchi di capire come potrebbe essere accaduto, cerchi di dare una spiegazione logica sino a che preferisci pensare di essertelo completamente immaginato. "È tutto buio qui intorno, lo è sempre stato, non c’è nulla di diverso” pensi, provando a ricordare la sensazione provata mentre osservavi quella fiammella; “Nessuno mi ha parlato della luce, ciò significa che la luce non esiste! Se esistesse tutto il mondo lo saprebbe..." continui nella tua mente, nel tentativo di dare una spiegazione a ciò che hai vissuto. Così, per qualche tempo scegli di ritornare a vivere la tua vita nel buio, dimenticando quanto accaduto con quel fiammifero. Ritorni nella tua routine, nella tua zona comfort, nella quale usi il tuo tempo a fingere di fare qualcosa, mentre ti muovi lento al buio per paura di farti male. Tante volte scegli di restare seduto, fermo immobile per molto tempo, anche per periodi molto lunghi della tua vita, per timore che muovendoti possa calpestare qualcosa o sbattere contro un muro e farti male per via del buio. Così scegli di stare fermo, dalla paura di farti male a causa della tua vista che ti impedisce di vedere nel buio dell'oscurità, anziché riconoscere che il vero problema, il vero ostacolo che ti impedisce di andare avanti, è proprio il buio, non la tua vista. 

Per caso, un giorno, mentre strisci le mani a terra per cercare di trovare qualcosa, trovi qualcos'altro: un altro fiammifero. Lo sai che è di nuovo lui: è ciò che illumina, che fa una luce immensa in quel buio oscuro. 

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Lo sai che se lo sfregassi a terra lui si accenderebbe e ti permetterebbe di provare di nuovo quella sensazione fuori dalla routine: una strana eccitazione che quasi ti spaventa, ma dentro di te la desideri perché senti che quei pochi minuti di luce ti fanno sentire un'emozione dentro che sembrerebbe quasi una rinascita. Lo prendi, lo sfreghi ed eccola… Quella luce ti illumina il volto! I tuoi occhi s’illuminano con lei e, nonostante la paura iniziale, scegli di volerla guardare ancora, di volerla osservare per molto più tempo. I primi tempi ti concentri unicamente sul benessere che ti fa provare il guardare quella luce. Quindi di tanto in tanto vai alla ricerca di nuovi fiammiferi per accenderli e guardare la loro luce, sino a che non si spengono e tu ritorni nel buio totale che ti impedisce di vedere la stanza. La ricerca dei fiammiferi è paragonabile alla ricerca di trovare quello spazio, durante la giornata, in cui puoi concederti di praticare. Tutta la giornata è trascorsa fra impegni, lavoro, mille pensieri che ti fanno vivere nell'incoscienza, quindi nel buio, ma di tanto in tanto cerchi uno spazio per te nel quale puoi dedicarti alla tua meditazione giornaliera. 

La ricerca dei fiammiferi diventa ormai una routine alla quale non vuoi rinunciare perché lo senti che ti fa stare bene, quindi trascorri la tua giornata al buio ma ogni tanto tocchi in giro con le mani per cercare di trovare un fiammifero da utilizzare, ma non sempre li trovi, infatti ci sono dei giorni in cui non trovi il modo di meditare. Ognuno vive il proprio percorso diversamente perciò c'è chi si è fermato già prima, stranito dalla forte luce del primo fiammifero, c'è chi invece si stuferà di cercare fiammiferi perché ritiene che accenderli sia troppo faticoso, e chi invece ha sempre avuto fra le mani dei fiammiferi ma non ha mai compreso come utilizzarli, perché li ha sempre usati come semplici bastoncini senza mai pensare di accenderli. Altri ancora, si rendono conto quasi subito della fortuna che hanno avuto nel trovare quel fiammifero ma, nonostante ciò, lo accendono e osservano la sua luce senza però andare oltre. Non fanno altro che restare fermi a fissare la luce nell’attesa che si consumi e poi si spenga. Ci sono alcuni, invece, che dopo un periodo più o meno lungo di osservazione e benessere provato grazie alla luce del piccolo fiammifero, inizieranno a riflettere su quanto sarebbe utile e astuto utilizzare la luce di quel fiammifero per cercarne degli altri, facendo così meno fatica a trovarli nella stanza, perché l'illuminazione del fiammifero gli permetterebbe di vedere meglio dove sono poggiati tutti gli altri. Ecco da dove nasce il vero percorso spirituale: dal momento in cui non ti fermi più a guardare la bellezza della luce ma decidi di utilizzare quell’energia per raggiungere degli obiettivi più grandi. 

Pensare di farlo non equivale a farlo perciò ci sono giorni in cui perdi la voglia, giorni in cui preferisci cercare domani, giorni in cui anche volendo non riesci a trovare fiammiferi intorno a te, ovvero non riesci a trovare del tempo libero per meditare; quindi trascorre del tempo. Con insistenza, però, riesci a mettere in atto il tuo piano e, appena trovato un nuovo fiammifero da accendere, anziché aspettare che l'effetto svanisca e che quindi la luce si spenga, sfrutti ogni secondo della sua durata per cercare nella stanza altri fiammiferi. Ai tuoi occhi la luce del fiammifero sembra enorme perché è la prima luce che hai visto in tutta la tua vita, ma nella realtà dei fatti quella lucina è davvero piccola, infatti dura poco e illumina solo a pochi centimetri dalla tua faccia, quindi è troppo piccola per mostrarti tutto ciò che c'è da vedere. Ma per te sembrerà abbastanza, infatti crederai di conoscere il mondo intero ora che hai visto quella lucina, quindi potresti sentirti già soddisfatto così. 

Passa il tempo e giorno dopo giorno usi i fiammiferi che hai raccolto per trovarne degli altri ma a causa di impegni vari e perdite di tempo ne accendi solo uno per volta, senza pensare che se li accendessi tutti assieme formeresti una luce molto più grande. Ogni tanto ci pensi, finché un giorno ne accendi prima uno, ma nel frattempo che provi ad accenderne un altro, quello prima si sta già spegnendo. Così finisci per pensare che sia soltanto una perdita inutile di tempo e di energia. Ma ci vuole tempo prima che tu comprenda che con un fiammifero potresti accendere anche tutti gli altri e che, insieme, formerebbero una grande luce. Un giorno però ci rifletti e... Wow, che idea grandiosa! Prendi un fiammifero, lo sfreghi e velocemente con la sua fiamma accendi tutti gli altri contemporaneamente, facendo brillare una grande e immensa luce! 

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La loro luce è così grande che tu ne rimani affascinato, rimani lì a fissarla imbambolato senza muovere un dito, e senza rendertene conto, i fiammiferi si spengono uno dopo l'altro e tu ritorni nel buio. Nonostante questo, ti senti ancora immerso nella piacevolissima sensazione che quella enorme luce ti ha dato, al punto che quasi non ti accorgi che sei tornato al buio da diversi secondi, poi da diversi minuti. Ancora pensi di essere nella luce perché il suo bagliore ti ha conquistato, però non fai caso di essere tornato al buio da un po'. Di sicuro accendere tutti i fiammiferi assieme ne è valsa la pena perché ti ha mostrato quella grande luce che ti ha emozionato, d'altro canto non hai saputo sfruttare il momento e sei restato fermo a fissare la luce aspettando che il tempo scadesse. Inoltre, hai consumato tutti i fiammiferi della tua scorta, quindi non ne hai altri da usare e devi riprendere la tua ricerca da capo, al buio. Naturalmente però la ricerca non ricomincerà davvero da capo, perché stavolta sai molto meglio che cosa stai cercando e che cosa vuoi trovare, a differenza di quando trovasti il fiammifero per la prima volta e non sapevi nemmeno come andasse acceso, né tantomeno perché avresti dovuto accenderlo. 

Tante persone si fermano qui, nel ricordo del bagliore della luce vissuto in un momento, lasciandosi cullare da quel bel ricordo, senza pensare che potrebbero di nuovo cercare fiammiferi (ovvero tempo per meditare) e rivivere nuovamente quella bellissima esperienza, tutte le volte che lo desiderano. Altri, però, nonostante il buio e nonostante le mille ragioni da cui vengono pervasi come tutte le altre persone, possiedono un occhio che vede più lontano e decidono di rimettersi alla ricerca di nuovi fiammiferi, accenderli per trovarne degli altri, per accenderli tutti insieme e creare una grande e forte luce, stavolta però con l'intento di sfruttarla e non solo di stare fermi impalati a fissarla. Alcune persone poi diventano strateghe: si rendono conto dell'importanza di quella luce e vogliono trovare il modo di vivere in quella vibrazione per più tempo possibile, perché vivere al buio non è più l'unica cosa che conta per loro: non hanno più paura della luce, ecco perché non sentono più il bisogno di rintanarsi nel buio. Così, alcune persone decidono di ingegnarsi, trovare più tempo durante il giorno in qualunque modo, per praticare un po' di più di quanto facessero in precedenza ed evolversi ogni giorno un passo più avanti. Ecco come, alcune persone, cercando nuovi fiammiferi, riescono a trovare delle intere scorte di candele. Le candele, si sa, hanno una durata molto più lunga di quanto potrebbe durare la piccola fiammella di un fiammifero, ecco che la candela in questa storia rappresenta la meditazione più profonda. Non parliamo più di una meditazione basata solo sul rilassamento, ma di una che vada oltre il semplice rilassamento e ti permetta di evolverti spiritualmente. 

Alcune persone si spingono oltre perché vogliono sapere quanto è forte la luce emanata da più candele accese assieme che, unite, possono illuminare un'area molto più vasta rispetto a quella a cui erano abituate quando accendevano più fiammiferi per volta. La luce di più candele accese risulterebbe più forte, più luminosa, più vasta, ma soprattutto più duratura rispetto al fiammifero che avevano conosciuto prima. Questo è solo l'inizio del tuo percorso spirituale. Hai acceso un fiammifero e ti trovi ancora alle primissime fasi, in cui sei ancora un po' spaventato da quella forte luce che ha sconvolto la tua vista abituata a vivere nel buio totale: l'incoscienza. Nel frattempo però, con la visione di quella luce ti sembrerà quasi di essere arrivato a destinazione, ovvero di aver già scoperto tutto ciò che c'era da scoprire, solo perché hai avuto la prima esperienza con una piccola fiammella di fiammifero. Eppure, il percorso non è neppure iniziato, perché questo è solo il primo assaggio di conoscenza che hai potuto assaporare. 

Ecco com'è il percorso spirituale dell'Accademia di Coscienza Dimensionale: all'inizio puoi sentire la scossa della routine che crolla, ma più assaggerai la luce della conoscenza, più ne vorrai apprendere dell’altra, perciò vorrai usare questa luce per raggiungere obiettivi più grandi. Un percorso spirituale non è soltanto la ricerca della luce per restare fermi ad osservarla sinché non si consuma. Il percorso spirituale ti insegna a sfruttare quella luce per crearne dell’altra, affinché non abbia fine, ma anzi si espanda. Attraverso l’Accademia avrai accesso a nuove conoscenze che come luci nel buio ti spiazzeranno e poi ti conquisteranno, perché ti renderai conto di non voler più fare a meno del sapere. Dopo che avrai assaporato la conoscenza non vorrai più fermarti nel buio dell’incoscienza. 

Questo non è solo un percorso di lettura, questa è l’Accademia di Coscienza Dimensionale. 

Fine pagina 3 su 3. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta. 

2481 commenti
  • Sophy
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    16:39 20/08/25

    La nostra ricerca spirituale, si può paragonare, alla ricerca di fiammiferi, per produrre luce, che ci fa stare bene,ma...se non alimentata a dovere, la luce generata con la meditazione, dopo un po' perde potere, si affievolisce, e Senza rendercene conto, basta poco, per ripiombare nel buio del Low, e della sua incoscienza. La cosa importante, è fare scorta di fiammiferi, ovvero di tempo, ed accenderli regolarmente, Senza perdere di vista, il rifornirci di altri fiammiferi, per poter continuare, ad accendere la nostra luce.Poi con il tempo, grazie alla nostra luce accesa, in maniera continua, potrà essere d'aiuto, anche ad altre persone, che la cercano e non sanno come poter fare, per avvicinarsi ad essa. Bellissima questa analogia di ricerca di fiammiferi, per creare luce, esempio perfetto, di quello che è il nostro, e il mio da farsi.In questo cammino. Grazie

  • L’OraLu✨
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    15:13 19/08/25

    Mi sono avvicinata alla meditazione ed ho capito subito che era una via potente, tuttavia dopo un periodo più o meno intenso di osservazione qlcosa è cambiato, mi sono sentita arenata… ho bisogno di imparare ad utilizzare l’energia per raggiungere i miei desideri più grandi… ho bisogno di imparare un percorso che mi faccia accendere tutti qsti fantastici fiammiferi. La pazienza è una buona accompagnatrice e un’ottima consigliera… da chiamare in soccorso, ma x imparare la perseveranza serve fede e comprensione profonda delle verità a mio avviso. Grazie Angel 🙏🏻 x qsta opportunità

  • Lorenzo
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
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    08:56 19/08/25

    Questo documento è molto bello, perché esprime appieno quello che è un percorso spirituale. La luce del fiammifero è davvero bella, capace di farti stare bene. La meditazione è questo, ti illumina dentro, ti fa sentire vivo e ti rende capace di vedere oltre quello che la vita Low ti mette davanti. Anche se le prime volte ciò ti fa mettere in discussione molte cose, di fatto quello che accade è vedere le cose per come stanno, sei sempre stato nel buio e procedendo a tastoni molte cose possono sembrare quello che non sono. Eppure quando ho iniziato questo percorso non ho sentito paura, ma anzi, avevo solo voglia di avere sempre più fiammiferi perché la pratica mi faceva e mi fa stare ancora bene. Non dobbiamo accontentarci di quello che abbiamo, dovremmo rendere quella Luce sempre più luminosa e forte, perché questo significa praticare per me, far diventare quella luce del fiammifero quella di un faro per molti altri e dar loro la possibilità di trovare i fiammiferi. Grazie mille Angel!

  • Alessio
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    15:31 17/08/25

    La metafora del fiammifero è molto significativa. Nel mio caso posso dire che avevo acceso una bellissima candela, ma negli ultimi 2 anni c'è chi fa di tutto per soffiarci e spegnerla definitivamente. Ma no, anche stavolta ho trovato qui la risposta per lasciarla accesa e continuare a lottare.

  • Parvati
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    15:17 17/08/25

    Mi sembra la risposta a quanto da me scritto nel post precedente, un metodo che gratifichi per spingere a continuare, ad andare sempre più avantiperhcè ci fa sentire sempre meglio ed è proprio quello che desidero

  • Armenya
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    20:46 16/08/25

    Si. Desidero continuare in questo percorso che illumina la mia coscienza. È un' esigenza che sento vivamente nel mio cuore. Sono certa che la conoscenza mi farà vivere con più serenità e saggezza.

  • arcoor
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    15:15 16/08/25

    Dopo aver letto questa pagina, la voglia di conoscere aumenta a dismisura. Bellissimo il fiammifero visto come strumento per trovarne di altri. Saper usare gli strumenti nel modo giusto ci porta a cose meravigliose.

  • fede91
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    03:30 15/08/25

    Molto bella questa analogia. Anch'io condivido le parole di alcuni partecipanti, affermando che sempre di più percepisco di vivere nel buio e mi sento provata da questa esistenza che al momento per me è priva di un vero significato. Voglio liberarmi dalle catene della routine quotidiana e comprendo sempre di più che il primo passo per farlo è quello di trovare spazio per la meditazione, che poco alla volta diventerà una pratica per esplorare se stessi sempre più in profondità. Sono davvero impaziente di continuare questo percorso e di scoprirne sempre di più.

  • francescafiore
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    14:45 11/08/25

    Bellissima analogia, fa comprendere a pieno il senso di questo stupendo percorso spirituale. Più leggo e più ho voglia di proseguire, anche perché io sono stanca, da ormai troppo tempo, di restare ferma "al buio". Grazie per tutta la Luce che ci state donando 🙏

  • Nichi
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    18:30 09/08/25

    Ho trovato questo articolo veramente bello e scenografico, me lo sono immaginato come un'animazione dipinta ad acquerello. Per quanto mi sia piaciuto tantissimo e il messaggio sia chiaro, purtroppo mi rendo conto di non aver probabilmente ancora acceso il lumino, perchè non saprei a che tipo di esperienza paragonarlo nella mia vita. Per quanto già da prima di iniziare questo percorso sapevo e sentivo che ci fosse qualcosa oltre alla mia percezione sensoriale, non ne ho mai fatto esperienza diretta, non ho mai visto la luce nel buio. Spero tanto di riuscire ad accendere presto il fiammifero e di tornare a rileggere questo articolo riconoscendomi davvero in ogni paragrafo. :)

  • monacodell'acqua
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    18:15 09/08/25

    Bellissimo aforisma del percorso di coscienza, la meditazione, la consapevolezza sono una luce nel buio del torpore delle anime che stiamo vivendo oggi giorno! Il buio è la dissociazione della pratica quotidiana ma la luce che abbiamo provato rimane in noi come il DNA, sappiamo che esiste e quando decidiamo di cercarla abbiamo già la strada indicata

  • Tali
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 2 Parte 1 su 2
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5 per la 2ª volta
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 9
    Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro Buddha secondo Angel Jeanne - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro La trappola del Sushi - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro Mangiare sano - Mese 1
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    13:49 08/08/25

    Ho sempre pensato che questo documento sia a dir poco meraviglioso! Con ogni singolo passaggio di questa stupenda metafora, ci hai dato modo di ripercorrere l'inizio del nostro percorso, i nostri primi passi, le nostre prime difficoltà! Ricordo ancora l'accensione del mio primo fiammifero, da lì è cambiato tutto enormemente, perché ormai avevo visto la luce, e non potevo tornare indietro! Credo che questo scritto sia stupendo e porti riflessioni a qualsiasi punto del percorso ci si trovi, sia appena iniziato, quindi dopo aver acceso i primi fiammiferi, sia dopo aver acceso da molto tempo le candele, perché alcune volte nonostante le si abbiano accese, può capire di "abituarsi" e non andare oltre, quando invece dovremmo puntare alla luce esterna del sole! Ti ringrazio tantissimo per questo scritto stupendo, e anche per aver scelto di insegnare a noi tutti i giorni gratuitamente!

  • Fylax
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    11:46 07/08/25

    RIFLESSIONI: Questa analogia ricorda da vicino il Mito della Caverna di Platone. Con una differenza importante. Laddove il prigioniero della Caverna “subisce” quasi involontariamente e a fatica il processo di risveglio, in questo caso è proprio la propensione insita in ciascuno di noi a desiderare il raggiungimento della verità. Ho trovato davvero stimolante un aspetto che l’autrice tende ad evidenziare quasi sottovoce. La contrapposizione tra staticità e dinamismo. Il buio porta l’uomo a voler star fermo, per paura o per abitudine alla consuetudine. Tutto ciò che rappresenta il percorso di crescita, dalla pulsione alla ricerca, alla fiamma stessa (immagine quasi archetipa dell’energia in movimento), è invece un atto di volontà motoria. Quasi a suggerirci che la stasi (l’accontentarsi di quanto si è raggiunto) finisce comunque con il farci aderire alla nostra originaria condizione di prigionieri. Al contrario il desiderio intimo di portare più luce nella nostra idea di verità è puro ed autentico dinamismo spirituale. Sembrerebbe, azzardo, che sia proprio quell’anelito a generare la prima scintilla di Luce.

  • Fylax
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    11:44 07/08/25

    RICAPITOLANDO: Una piccola analogia riguardante il percorso di crescita dell’Accademia di Coscienza Dimensionale: 1 - Una stanza buia; è la realtà generata dal Low in cui viviamo abitualmente. 2 - Un fiammifero sul pavimento, uno strumento per portar luce anche se per un brevissimo spazio di tempo: si tratta del primo approccio che si potrebbe avere con una tecnica di meditazione. 3 - Il desiderio, dapprima “distratto”, quindi sempre più pressante di ritrovare quella luce; ovvero il desiderio insito in noi di conoscere la verità sempre più a fondo. 4 - I giorni di buio in cui non si trova alcun fiammifero; ovvero i giorni in cui il Low ci allontanerà dalla tecnica meditativa. 5 - L’utilizzo del fiammifero per trovare altri fiammiferi; la tecnica meditativa utilizzata per raggiungere lidi più profondi, ovvero l’inizio di un percorso spirituale. 6 - L’utilizzo di più fiammiferi contemporaneamente; la strategia per illuminare più a fondo la nostra Coscienza. 7 - Le candele; sessioni di meditazione più lunghe e più intense. 8 - La necessità di rimanere nella Luce; ovvero la necessità di risvegliarsi e dimorare nella vera realtà che ci circonda.

  • giotto
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    10:55 07/08/25

    Poortare avanti il percorso con costanza non è facile, alti e bassi fanno parte della ricerca anche nei momenti più bui e nelle situazioni difficili. Mai arrendersi !!