arrow-up-circle
Seleziona la porzione di testo da chiarire (max 80 parole)
Step 3 - N° 1

Essere Coscienti – Diventare vigile (2 parte)


Pagina 1 su 5 

Nella scorsa lezione ti ho consigliato di respirare prana 3 volte al giorno, per aiutarti a prendere meglio coscienza nell’arco della tua giornata. Probabilmente ora potresti renderti conto di essertene dimenticato, forse già dal secondo o terzo giorno che avevi iniziato a farlo. Tenere costanza, come dicevo, non è affatto semplice, però ho speranza che se tu stai proseguendo la lettura di questi articoli è probabilmente perché ti interessa prendere coscienza, quindi il mio desiderio è quello di insegnarti passo dopo passo come riuscirci. Essere coscienti significa rimanere in guardia da quello che sta succedendo dentro e intorno a te, e non credere che sia così semplice. Continuamente ci ritroviamo in mezzo a situazioni che vengono influenzate a catena, quindi una viene influenzata per poi crearne un’altra e così via, e ti ritrovi in mezzo a situazioni che si muovono intorno a te e che continuano a crearsi una dopo l’altra per farti andare storto qualcosa. La coscienza, unita a tutte le tecniche che ti sto insegnando, ti permetterà di interrompere questa catena prima che arrivi alla fine, così da non permettergli di averne già prestabilita. Agire prima che le situazioni peggiorino è molto meglio che aspettare di vedere quanto peggiorano, per poi agire. Noi siamo abituati infatti ad aspettare il momento peggiore, dicendo a noi stessi “Beh, spera che non succeda quella cosa, altrimenti mi arrabbio!”, ma nel mentre rimaniamo fermi ad aspettare che quella cosa succeda, quasi per dire “avevo ragione”, nel frattempo non ci rendiamo conto che avere ragione in quel caso è una pessima notizia. Essere coscienti ci permette di innescare dentro di noi una voce che ci permetterà di avere risposte immediate, che ci spingerà ad agire anche quando crediamo che non avremmo potuto fare niente. È come una voce che dentro di te ti dice: “Hey, ma che fai??? Non vedi che sta succedendo questa cosa? Fermala subito! Per fermarla devi fare così!” e all’improvviso ti ritrovi a spalancare gli occhi e dire “Ma come ho fatto a non pensarci prima? Come facevo a starmene fermo impalato?” 

Noi dovremmo “arrabbiarci” prima che succeda quella situazione spiacevole: ovviamente non dobbiamo arrabbiarci per davvero, ma dobbiamo seguire quell’istinto forte che ci spinge ad agire, un po’ come quando siamo arrabbiati e veniamo spinti ad avere una forza interiore più determinata a reagire. Quando sei in pericolo, sei molto più motivato a svolgere il tuo lavoro il più velocemente possibile e meglio di quanto faresti quando sei calmo e rilassato; questo non è un bene, perché si tratta di un’abitudine apatica che rallenta la nostra evoluzione personale. Noi invece dovremmo avere quella grinta e quella forza mentale di compiere ogni azione anche nei momenti più calmi, per assicurarci di avere sempre un ottimo scorrere della nostra vita. In parole semplici, dovremmo agire prima che il danno succeda, non dopo; dovremmo “arrabbiarci” o meglio stimolarci ad andare forte contro gli ostacoli già prima che quelli diventino veramente troppo forti per noi. Aspettare ci rovina, ci fa arrivare al peggio, ma dobbiamo sempre reagire prima che sia troppo tardi. Ecco cosa ci porta la presa di coscienza: essere reattivi immediatamente, senza bisogno di perdere tempo e aspettare che la situazione peggiori; dobbiamo agire subito. Questo ovviamente vale in ogni ambito e non solo riguardo i guai catastrofici, ma anche per eventi banali che però, nel loro piccolo, ci fanno un minimo soffrire o rimanere in pensiero. Qualunque cosa ci faccia anche leggermente male, è comunque da prendere in considerazione e bisogna decidere di eliminarla dalla nostra vita. Questo è prendere coscienza: capire cosa ci fa male, perché ce ne sta facendo, perché glielo stiamo permettendo, perché non decidiamo di cessare subito quel dolore e quindi, agire per farlo cessare in modo definitivo. La coscienza ci porta all’azione, non ci porta solo a parlare dentro la nostra testa senza però raggiungere nessun nuovo traguardo. La coscienza ci dà la possibilità di agire in modo giusto, ovvero compiendo azioni che per certo ci porteranno a risultati buoni, e mai a farci dire “che cavolo ho fatto!”. 

Pagina 2 su 5 

Prendere coscienza significa essere presenti: tutti credono di riuscirci, perché non è facile capire cos’è la presa di coscienza, e sebbene io stia provando a spiegartelo, non credere che sia tutto qui. Passerà almeno qualche anno di puro allenamento perché tu riesca ad essere davvero molto più cosciente, per ora subisci le emozioni e i pensieri: non li decidi, li subisci. Essere cosciente ti permette di sapere esattamente come devi reagire a precise situazioni. È inutile negarlo, durante le nostre giornate succedono numerosissime situazioni che ci portano via energie, possiamo definirli come piccoli problemini, che però sommati ci fanno perdere positività, ci rendono un po’ più spenti, stanchi, scarichi. Questo perché in pratica, reagiamo alle situazioni convinti di sapere come fare, nel frattempo però subiamo tutte le emozioni, pensieri e situazioni che ci accadono. Noi non reagiamo con tutta calma e con distacco totale, non reagiamo come se fossimo al di fuori del problema rendendoci conto che tutto ciò che ci circonda è falso: noi reagiamo pensando che sia tutto vero e che, se anche fosse tutto falso, comunque noi dovremmo subire i problemi perché ci appartengono. Ecco qual è il problema della teoria: che non ti porterà mai a cambiare la tua vita. 

La presa di coscienza non è facile, perché si crede che sia qualcosa di teorico, come se leggere un documento possa renderti cosciente; sì è vero, ti aiuta a prendere coscienza mentre lo leggi, perché ti rendi conto di non essere cosciente quanto credevi di essere; ma questo non è tutto, perché bisogna sentirsi coscienti sempre e non solo quell’unica volta in cui leggi un testo che ti piace. È tremendamente difficile diventare coscienti durante i momenti difficili, perché questi ti travolgono e ti fanno credere che sia giusto che tu soffra, che tu debba soffrire perché è il tuo dovere, quasi facendoti sentire in colpa se tu non provassi sofferenza come qualcuno o qualcosa intorno a te ti impone di fare. La pratica, ti permette di farti le domande giuste al momento giusto. Non è una qualsiasi domanda a portarti le risposte di cui hai bisogno, ma le domande giuste, perché se continui con quelle sbagliate, esse continueranno a confonderti e creare in te ansia e desolazione, sconforto e solitudine. La presa di coscienza ti permette di porti domande mentre stai subendo dolore e di chiederti: “Quella persona che mi sta urlando contro adesso, è importante per me?”, e la stessa presa di coscienza ti permette di rispondere correttamente alla tua domanda: “No, è una persona che non conosco, si autodefinisce il mio capo perché lavoro per lui, ma nella realtà, al di fuori di quella porta, lui non è nessuno per me, non ci tengo a lui, non lo stimo, non lo amo, il suo pensiero verso di me non conta nulla!”; dunque, la tua presa di coscienza ti permette di comprendere: “allora perché ti importa di quello che dice? Ora ti sta dicendo che sei un incapace\fallito\inutile, perché gli credi? Perché ti importa di quello che dice, se non ti importa della sua persona?” e a quel punto ti rendi conto che ha ragione: perché, se non ti importa di una persona, quando essa espone il suo pensiero, questo improvvisamente diventa sacro per te? Senza la presa di coscienza, probabilmente avresti sofferto molto per le sue parole, proprio come hai sempre fatto, perché di certo avresti detto “che mi frega di lui? non è nessuno per me!” ma dentro di te avresti provato sofferenza, avresti continuato a pensare a quelle parole che rimbombano nella tua testa, e quasi avresti creduto alle sue parole, provando tristezza dentro di te, forse avresti anche pianto. Prendere coscienza ti permette di distaccare quello che non è tuo facendoti capire che non hai alcun motivo di appropriartene, non è qualcosa di buono che dovresti tenere nella tua vita. La coscienza ti permette di distaccare i dolori e amplificare le situazioni che ti creano o potrebbero creare piacere, felicità, serenità. Pensa ad esempio a quei momenti in cui sei circondato da amici o alla persona che ami: momenti che, quando ci pensi, ti rendono felice perché ti riempiono la vita e ti fanno dire “vorrei tanto che fosse durato per sempre… vorrei che oggi fosse ancora quel giorno, così da potermi divertire così tanto”, il punto è che quei giorni probabilmente non te li sei goduti davvero al meglio. 

Pensa a quei momenti in cui ti trovi con un amico che vedi sì e no una volta ogni 2-3 mesi, e quando siete lì a parlare, e poi c’è un attimo di silenzio, tu prendi il telefono per vedere cosa succede nei vari social network. Questo il più delle volte è perdere coscienza, perché stai dimenticando il presente che stai vivendo, per immergerti in una dimensione isolata dove in pratica ci sei tu e il mondo del social network, ma il tuo amico non esiste più, è come se fosse scomparso dal tuo mondo. 

Pagina 3 su 5

Peggio ancora accade quando lui ti sta parlando e tu nel mentre messaggi o chatti al cellulare, completamente incosciente, convinto anche di starlo ascoltando solo perché ti ricordi le parole che ha detto, eppure sei completamente concentrato sul cellulare. Sentire le parole che dice non è un dono, infatti puoi scrivere al telefono e nel mentre ascoltare quello che lui dice, contemporaneamente, ma in quel momento tu sei del tutto incosciente. Bisogna riconoscere la differenza tra vedere e ascoltare quello che ci circonda, dall’essere coscienti di quello che sta accadendo davvero intorno a noi. Essere coscienti è un esercizio molto difficile, è come se dovessi riaprire gli occhi ogni volta che le palpebre si chiudono, e ti garantisco che la coscienza si “addormenta” molto più spesso di quanto immagini, in pratica, siamo perennemente addormentati. Non è facile capire cosa significa perché non lo hai quasi mai fatto, o comunque non sei diventato cosciente a livelli altissimi, perciò non puoi immaginarlo; ma prendere coscienza significa diventare qualcosa che tu non avresti mai nemmeno sognato di essere. In fondo, tu hai un pensiero del tuo futuro, o meglio un livello o una vibrazione che più o meno non cambierai, vedi il tuo futuro un po’ piatto, come reazione alle azioni che hai svolto sinora: se hai studiato per un indirizzo, lavorerai in quel mestiere, se stai svolgendo un mestiere, vedi la tua vita per sempre in quel mestiere, o comunque qualcosa di molto simile; non vedi te stesso in un ambito completamente diverso, perché credi che non ti sentiresti a tuo agio. Questo perché non sai controllare le situazioni intorno a te ma quelle accadono e basta, tu le subisci e questo ti può rendere sofferente, è tutto qui. 

Inizi a prendere coscienza quando, grazie alla pratica, ti rendi conto di stare subendo anziché stare decidendo della tua vita; diventi cosciente quando inizi a mettere in pratica i fatti, anziché subirli. È troppo facile credere che la coscienza arriverà, pian piano, meditando. La meditazione è una tecnica, ma la coscienza è un’altra, quindi meditare con coscienza può esserti di grande aiuto, ma se pratichi coscienza anche durante l’intera giornata, lo diventerai molto di più. Il punto è che ci vuole pratica, non sarà il tempo che trascorre a portarti ad un livello più alto. Ad esempio, ricordati della prima lezione sulla coscienza che hai letto: da quell’articolo a quello di oggi, è passato un po' di tempo; questo ti ha fatto evolvere sulla presa di coscienza? No, perché non ti sei allenato, non hai praticato coscienza come ti avevo consigliato. Non hai commesso nessun peccato, semplicemente non hai cambiato nulla nella tua vita quando invece avresti potuto farlo. Il cambiamento avviene quando noi decidiamo di farlo avvenire, altrimenti subiamo il cambiamento, che in genere non porta a nulla di buono. Se di continuo ti sto ripetendo che non è facile, significa che devi comprendere l’importanza del fatto che il Low e ciò che ti circonda si stanno impegnando senza sosta a farti rimanere incosciente, riabbassandoti subito quando provi ad alzarti. Ci sono tantissime persone che meditano, ma la maggior parte sono incoscienti, perché credono che basti meditare incoscientemente, per evolversi. Non è così. L’evoluzione è l’insieme dei tasselli, non è sedersi in un divano e aspettare mezz’ora ascoltando un mix musicale che dovrebbe rilassarti. Eppure, la maggior parte degli “spirituali” fanno così, ed è quasi certo che anche tu lo faccia. Non è grave, devi solo capire il motivo per cui vuoi arrivare in alto, perché così sarà molto più facile darti forza per impegnarti ad arrivarci. 

Potrebbe risultare quasi inconcepibile pensare di poter decidere della propria vita, poter prendere il comando di tutto ciò che accade intorno a noi, perché ci viene da pensare che sia impossibile e che, anche se non lo fosse, sarebbe quasi brutto, perché altrimenti sarebbe troppo facile. Questo non è affatto un pensiero nostro. Mi fa pensare a quella strana teoria in cui alcuni strani soggetti credono, che una persona buona debba stare assieme ad una persona negativa proprio per equilibrarla portando pazienza per le sue cattiverie, e amarla dato che è una persona negativa che non fa altro che ferire gli altri, proprio perché la prima è una persona buona e con questo deve sopportare senza lamentarsi. Questo, a parer mio, non è affatto un ragionamento sano di mente. 

Pagina 4 su 5

Ritengo infatti che una persona buona, debba stare assieme ad un’altra persona buona, proprio perché è buona merita il meglio, non il peggio. La persona negativa, è negativa perché continua a fare del male alle altre persone, quindi non merita assolutamente che qualcuno soffra e si sacrifichi per rendere la sua vita migliore mentre lei continua a rovinare quella degli altri. Qui non si tratta di provare pietà verso quella persona negativa, si tratta di avere buon senso verso quella persona buona che non merita affatto una vita dolorosa. A questo punto, sono convinta che sia giusto pensare che se possiamo migliorare la nostra vita, dobbiamo farlo, non dobbiamo subire ingiustizie e sofferenze solo perché noi stessi decidiamo che debba essere così. 

Se non potessimo farlo, se non potessimo cambiare la nostra vita, allora dovremmo metterci il cuore in pace… ma se abbiamo la possibilità di cambiare almeno qualcosa nella nostra vita in meglio, facciamolo, perché gli eventi positivi non fanno altro che renderci persone migliori, perché ci aiutano ad essere felici, ci aiutano ad essere soddisfatti, motivati, ottimisti, e questo come una catena scatena in noi una bontà che ci permette di essere ancora più generosi e gentili con gli altri di quanto già lo fossimo prima, perché sentiremo di doverlo fare. Allora dobbiamo accettare che gli eventi positivi possono accadere anche a noi, non devieranno strada se noi li inglobiamo nella nostra vita. Essere coscienti ci permette di non venire influenzati da chi vuole vederci morire di dolore, e ciò ci permetterà di capire che il pensiero “troppo facile non è bello” o addirittura “una vita senza problemi è noiosa”, non è qualcosa che proviene dal nostro interno, ma da qualcosa che vuole che noi stiamo male. Attraverso le tecniche e la presa di coscienza, unite assieme, possiamo modificare gli eventi della nostra vita e renderli più positivi, eliminando i problemi che ci fanno soffrire. Poter vivere la vita serenamente non è qualcosa di noioso, invece, avere continuamente motivi per piangere e stringersi il cuore pensando che sarebbe meglio morire, questo sì che diventa noioso. È giusto che nella vita si conoscano tutti i sentimenti e che delle volte si soffra un po’, ma questo è davvero esagerato; continuare una vita dove esistono più problemi e sofferenze che momenti di pace e serenità, questo è davvero troppo. Questa non è vita, è pura violenza psicologica e fisica che qualcuno o qualcosa sta continuando a buttarci contro e noi scegliamo di subire senza alcuna reazione. Questa è incoscienza, e noi dobbiamo permetterci di riconoscerla, così da sentirci finalmente in pace. Non è giusto soffrire, quindi perché continui a permettertelo? Perché non ti permetti di sentirti finalmente in pace, vivendo la tua vita con serenità, con tante soddisfazioni, con la felicità di svegliarti la mattina anziché chiederti perché dovresti alzarti anche oggi e vedere una vita che non ti piace? 

Ora che stai leggendo, probabilmente sei a casa tua, comodo, forse in un momento di silenzio, perciò non afferri il significato di prendere coscienza nei momenti difficili. Prova invece, nel momento preciso in cui qualcuno ti sta rimproverando, ti sta dando una brutta notizia, ti sta giudicando, ti sta impedendo di realizzare i tuoi obiettivi, a prendere coscienza dell’attimo e dire “Eccomi, sono presente proprio mentre sta accadendo…”; non dopo quando sarai a casa con calma ripensando a quel momento; sii cosciente proprio nel momento esatto in cui sta succedendo, perché sarà così che potrai cambiarlo. Allora, nel momento esatto in cui quello strano sentimento negativo sta entrando dentro di te, ferma il tempo, senti il preciso istante e rallentalo, fissa negli occhi quella persona o quella situazione che vorrebbe entrare negativamente in te e bloccala all’esterno: non permettere al dolore di entrare. Potrebbe dirti o farti qualunque cosa, che il dolore non deve entrare in te. Tieni il controllo mentale, sii cosciente nel momento, istante, millesimo di secondo dopo millesimo di secondo, non abbassare la tua coscienza, presta attenzione ad ogni suo sguardo, ad ogni suo accenno del viso, fissa i suoi occhi e ripeti a te stesso “Tu non puoi farmi del male. IO sono cosciente”. 

Pagina 5 su 5

Non deve diventare un mantra, deve semplicemente farti ricordare di essere presente in quel precisissimo istante, e poi, quando sarai capace di farlo, eliminerai le parole dalla tua mente perché sarai cosciente senza parole, lo sarai ad intento, lo sarai nell’immediato, ancor più veloce di quanto potresti pronunciare le parole. Noterai che sarà il suo sguardo ad abbassarsi, noterai che sarà lui a demotivarsi, a rendersi conto che non ha più potere su di te. Qualunque persona o situazione, si renderà conto che non potrà più sottometterti, e tu potrai accorgerti che quella sensazione piacevole e piena di forza ti ha permesso di non subire la sottomissione per l’ennesima volta. Questo è prendere coscienza: permetterti di cambiare la situazione nel momento presente, non dopo chissà quando e se succederà. Prendere questi insegnamenti come buone basi per aumentare il proprio autocontrollo, ti porterà ad essere una persona sicura di sé che saprà agire quando è necessario e fermarsi a riflettere quando la situazione lo richiederà; se prendessi queste parole per aumentare il tuo ego e il tuo desiderio di sottomettere gli altri, non saresti più la vittima, ma il problema degli altri, il che porterebbe loro a soffrire. Non devi permettere di essere la sofferenza degli altri, però allo stesso tempo non devi soffrire a causa loro, impegnandoti affinché non accada più un’occasione in cui dovresti prendere una delle due scelte. Prevenire è meglio che curare, e se leggessi a fondo questo semplice insegnamento che ci tramandiamo, e lo ascoltassi con coscienza, comprenderesti che la soluzione giusta è agire quando il problema ancora non è reale, prima che questo effettivamente lo diventi. In fondo, il problema non esiste sinché non è creato fisicamente, non è concreto, e noi possiamo diventare coscienti per eliminarlo ancor prima che esso lo diventi. 

Questa è la prima motivazione per la quale è importante diventare coscienti, poi, con l’esperienza pratica, ti renderai conto che ci saranno molti più motivi che ti faranno dire “ah, se in quel momento fossi stato cosciente…” e questo dovrà stimolarti ad esserlo, non il contrario. Praticare la coscienza è difficile, mantenere la costanza sembrerà impossibile, eppure è solo un’abitudine da prendere nella propria routine, poi la svolgerai con molta più serenità. Rimani in guardia dentro e fuori, sii cosciente di quello che ti passa per la testa, prendi il controllo dei tuoi pensieri e poi, contemporaneamente, sii presente in ogni situazione che accade, non lasciare che il tuo corpo sia lì senza la tua mente; sii presente in ogni luogo in cui si trova il tuo corpo fisico, non essere altrove. Seguilo, vedi dove ti porta, senti cosa ti fa provare, riconosci le vie che il tuo corpo percorre, sii presente insieme a lui con la tua coscienza. Per questo, durante la giornata, per 3 volte al giorno, ripeti a mente “sono presente” o “sono cosciente”. Poi respira prana, respirala con coscienza, non farlo con abitudine e svogliatezza, senti il controllo nella tua mente e decidi di essere vigile, con gli occhi spalancati, per osservare tutto quello che succede. Non renderlo un mantra, non renderla una cantilena come fosse una preghiera che ripeti a memoria senza capire il significato di quello che stai dicendo. Usa le parole che più ti si addicono e datti il comando di diventare cosciente non appena pronunci quelle parole, reagisci a quelle parole come fossero il telecomando che accende la tua lucidità e ti rende vigile. Poi imparerai a farlo senza parole. Segui il tuo corpo con la mente, sii presente in quello che fai e in ogni cosa che dici alle altre persone, non parlare senza sapere quello che stai dicendo, non agire senza sapere cosa sta facendo il tuo corpo in questo momento. Impara a diventare cosciente, poi, saprai farlo senza parole. Hai solo bisogno del via, poi partirai come un razzo. Datti la possibilità di essere superiore a quello che ritenevi di essere. Per 3 volte al giorno, riconosci te stesso, renditi cosciente di cosa stai facendo proprio in quel momento e respira prana. Poi, prova a trattenere la coscienza attiva il più a lungo possibile. Non disperare se risulterà stancante e difficile, non preoccuparti, abbi fiducia in te. 

Fine pagina 5 su 5. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta. 

788 commenti
  • merlin
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    09:43 15/09/25

    al secondo ascolto di questa lezione mi rendo conto che nonostante i chiari insegnamenti che contiene non riesco ancora a metterli in pratica.... ogni parola di questo audio andrebbe sottolineata per la sua importanza i consigli e gli insegnamenti che contiene sono essenziali e basilari restare cosciente è talmente importante che il low fa di tutto per impedirtelo e spesso purtroppo molto spesso ci riesce.... non riusciamo neppure a respirare prana nel matrix tre volte al giorno.... ne abbiamo di strada da fare.... certo parlo per me.. ma immagino sentendo le parole di Angel di non essere solo in questa condizione anzi.... non dobbiamo mollare mai ma tendiamo sempre ad essere migliori ogni istante ad essere presenti ogni istante.... Grazie per tutte le parole che ci dai e per la forza che imprimo in esse

  • Giusy
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    08:36 15/09/25

    Questo esercizio è molto ineressante così mi posso esercitare per rimanere nel momento presente, a volte mi perdo un pò nei pensieri di cosa fare e perdo più tempo e mi sento più stanca, mi inmpegnerò a esercitare questo esercizio come scritto 3 volte al giorni, mi sono resa conto che più sto nel pensiero di quello che c'è da fare e più il tempo scorre velocemente e con il risultatto di aver concluso la metà delle cose e forse a volte anche meno. Grazie Angel per tutto l'aiuto che ci dai

  • graziano.g
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    13:04 13/09/25

    Il 'concentrato', in prospettiva positiva, di questa lezione: coscienza di quello che passa per la mente; prendere il controllo dei propri pensieri, presenza in ogni situazione che accade, in ogni luogo in cui il corpo fisico si trova. Darsi un breve e mirato comando mentale per risveglire o reindirizzare l'attenzione. Presenza in ogni azione che si compie e in ogni affermazione verbale. Respirare prana con coscienza. Gli obiettivi sono ambiziosi e di difficile acquisizione, come detto esplicitamente. Inizialmente, terrò fisso il semplice (sulla carta, diciamo) programma indicato. Abbondano nell'articolo gli aspetti negativi inerenti all'argomento, ma conviene mantenere l'attenzione diretta a quelli costruttivi.

  • KouteiMar
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    11:13 13/09/25

    A pensarci sono molte le situazioni in cui avrei voluto essere più cosciente per poterle affrontare meglio. In quei momenti non puoi sperare di farcela se non ti sei allenato costantemente fino ad un attimo prima, perché quando le emozioni sono tanto forti, provare a respirare prana per calmarsi o anche provare a fidarsi di Dio non funziona come vorresti, e giustamente, perché la coscienza è qualcosa che va sviluppata ogni secondo, e non qualcosa che puoi sperare di richiamare solo nei momenti di difficoltà, e questo vale per ogni cosa. Nei periodi in cui sono più cosciente, anche le meditazioni migliorano, e quando le meditazioni migliorano anche la presa di coscienza si sviluppa, è un circolo virtuoso. Ma la decisione di impegnarsi deve essere presa ogni giorno, perché basta anche 1 o 2 giorni in cui si decide di non impegnarsi e sopravvalutarsi un po' troppo, che si perdono tutti i risultati ottenuti precedentemente. Ho poi notato che il rilassamento e la coscienza vanno di pari passo: non puoi essere tanto cosciente se in quel momento non sei anche rilassato, perché ovviamente la prana entra meglio nel corpo se si è rilassati.

  • Zerocalk
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    10:55 13/09/25

    Purtroppo quello che scrive Angel in questo articolo è tutto vero! Ogni singola azione del Low durante la giornata va ad accumularsi a quelle successive portandoci sempre più negatività al nostro interno e accumulandola sempre più ogni giorno arriviamo ad un punto in cui saremo stanchi e stressati cronici! Dobbiamo allora far forza sulla nostra coscienza per essere consapevoli di quello che ci accade e di non aspettare la fine della giornata per vedere cosa è successo ma giocare in anticipo tramite respirazioni di Prana e di imparare a vedere cosa ci sta accadendo durante il giorno in modo che col tempo impareremo a destreggiarci durante questi momenti di Low. Attualmente nel lavoro che svolgo faccio fatica a prendermi del tempo perchè sono costantemente a contatto con altre persone e devo stare attento a quello che faccio perchè potrei farmi male e far male anche agli altri vicini a me. Ma potrei sfruttare il momento di andare in bagno per prendermi due minuti per fare la respirazione, occorre solo prendere questa abitudine che il più delle volte dalla fretta ci si dimentica ma grazie a queste letture Angel ci ripete cosa dobbiamo fare e con il tempo si prenderà quell'abitudine che ci migliorerà ogni giorno di quel tanto da potenziare la nostra coscienza e il nostro cammino! Ho salvato questo articolo tra i miei preferiti perchè lo ritengo di fondamentale importanza in quanto nulla è da sottovalutare di quello che Angel ci scrive!

  • nike
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 2 Parte 1 su 2
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5
    Medaglia per aver completato il libro Buddha secondo Angel Jeanne - Volume 1
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    10:38 13/09/25

    La presa di coscienza è una tecnica molto bella che nel tempo se allenata porta soddisfazione. Angel specifica nel documento che la presa di coscienza e la meditazione sono due tecniche diverse ed ha fatto benissimo a sottolinearlo. Troppo spesso magari meditiamo pensando che una volta presa la Prana che ci serve possiamo correre e tornare nel low in cui abbiamo impegni ( probabilmente urgenti o resi tali dal low proprio per farti perdere di coscienza. Nella mia esperienza ho notato che mi è più semplice rimanere cosciente o svolgere tecniche fuori dal low dopo che ho iniziato a tentare di entrare più in profondità nei chakra durante le meditazioni, seppure non riesco ancora a farlo per tutte le meditazioni. Come anche da quando ho cercato di renderli vivi e coscienti a loro volta, o mi sono collegato a dimensioni pure con l intento di agire con la Prana che arriva da lì. Dimensioni che percepivo in connessione con Dio e l anima/essere o con le EL magari. Tra le tecniche che credo mi abbia aiutato ci siano la pulizia energetica perché mi ha abituato all idea di provare un forte intento e di creare con la Prana emozioni positive intorno a me, ma anche appunto di dare "vita" e coscienza alle cose. Oppure un altro esercizio è il rinforzo Aura sempre con l intento che quel nutrimento renda la mia aura più viva. Il taglio fili quando è fatto bene e anche l attacco con i fulmini perché è molto intuitivo anche nel low. Ma la presa di coscienza è la tecnica utile a sviluppare questa proprietà. Mi sono reso conto che da sempre sentivo influssi di altre dimensioni/ vite passate positive/ Dio o entità amiche che mandandomi positività alzavano il mio tonale anche se di poco permettendomi di sentire forti emozioni che nel tempo ho associato alle più varie cose e che ha stimolato fin dal pju piccolo me un senso di avventura che oggi mi fa un po da bussola nella vita e anche nel mio percorso. Mi sono reso conto grazie a questo che ciò che io ho sempre voluto è il trovarmi su uno strato dimensionale molto cosciente che mi permetta di sentirmi davvero connesso con l ambiente che ho attorno tanto da accorgermi delle meraviglie della natura e sentirmi parte di esse. Come ad esempio il vento che soffia calmo muovendo le chiome degli alberi in maniera armonica che sembra nascondere una voce. Questo essere cosciente e poi portarmi a strati dimensionali più elevati sarebbe anche la base per essere la persona o meglio avere la personalità, e quindi la maschera che da sempre sento sia la più mia, che è molto diversa da quella a tratti più infantile, immatura nel senso di giovane inesperta e acerba. Più fredda e calcolatrice nel senso di razionale seppure non è mia intenzione diventare noioso o perdere i sapori della vita. Anzi è proprio per ampliarli di molto che sento che quella sia la strada giusta. Un esercizio che mi torna utile per respirare Prana è ricordarmi che tutto sia un Matrix e che io non esisto e quindi richiamare Prana risulta più semplice. Purtroppo per colpa del low siamo vicnolati su strati dimensionali molto più bassi e raggiungere quelli che sentiamo come "naturalezza" che quindi dovrebbero essere immediati e spontanei o quasi, sono molto lontani! È come se ogni volta che dovessi alzarti la mattina per lavarti la faccia con un acqua fresca per svegliarti dovessi prima farti il giro dell isolato a piedi tutte le mattine senza saperlo o capire il perché. Nemmeno ti immagini che potresti tranquillamente fare due passi aprire una porta e svegliarti col sorriso invece di essere buttato nella strada con le macchine e i clacson per poterti solo permettere di andare in bagno a svegliarti. Sacrosanto il consiglio sul non lasciare che le cose accadono e si rovinino prima di mettersi ad agite

  • Shirel
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    10:17 13/09/25

    Articolo illuminante e significativo. Dopo aver passato un periodo stressante ed aver rischiato di smarrire il percorso spirituale, leggere questo documento mi ha "scosso" un bel pó riportandomi sulla strada del "Risveglio". Durante la lettura infatti c'è stato un momento in cui mi sono completamente fermata nel momento presente ed ho detto tra me e me: ci sei? Sei sveglia? Sei di nuovo qui? Riesci a "vedere" quel che accade? È stato fantastico poter aver preso coscienza in questo istante! Essere Coscienti è fondamentale! Adesso mi rendo conto che meditare con coscienza è la base per poter proseguire. Grazie Angel per essere così paziente e guidarci in modo saggio ed autentico in questo viaggio dell'Anima.

  • Cosmic Feather
    Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 3ª volta
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1 per la 2ª volta
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 2 Parte 1 su 2
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4 per la 2ª volta
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5 per la 2ª volta
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 6
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7 per la 2ª volta
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 8
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 9
    Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro Buddha secondo Angel Jeanne - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro La trappola del Sushi - Volume 1
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    18:30 11/09/25

    Questo articolo è molto utile per prendere maggiore coscienza di sè ed iniziare a capire che cosa essere coscienti significa. Ci sono periodi in cui riesco di più a rimanere lucido, poi dopo qualche giorno solitamente la cosa va a scemare e faccio molta fatica a rialzare la Coscienza. Noto che i periodi in cui sono più cosciente sono anche quelli in cui sono più energico, più felice e motivato, invogliato a fare e a Praticare. Al contrario del restante in cui invece risulto più apatico e triste. Le domande da auto porsi che Angel ha utilizzato nell’articolo sono molto utili. “A cosa sto pensando? Come mi sento? Perché mi sento in questo modo? E perché lo sto permettendo? Non c’è nulla che posso fare per risolvere concretamente questa cosa?” A volte ci si accorge che il malessere è creato da dei pensieri che stiamo avendo in quel momento, o che sono influenzati da chi ci circonda. Altre volte mi è capitato di percepire come lo stress che altre persone mi addossano, tramite le loro aspettative, mi rendesse triste e sottomesso, incosciente. Altre volte ancora la presenza di qualche sintomo fisico mi destava preoccupazione e mi buttava giù, creando quel senso di sopraffazione che ti fa sentire impotente. Poi ci sono le situazioni artificiali create ad hoc, in cui senti proprio che quella persona ti sta venendo contro perché manipolata da qualcosa, o quell’evento è successo perché è stato appunto deciso da qualcosa. Bisogna imparare ad essere coscienti in ogni momento, sforzandosi di esserlo anche in quelli difficili, come quando il capo ci rimprovera o ci stanno dando una brutta notizia. Angel ha ragione, bisogna agire prima ancora che il problema si manifesti nel fisico. Grazie Angel per i preziosi consigli!

  • gabrielemaio
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 6
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    14:06 10/09/25

    L’essere coscienti mi ha sempre fatto restare perplesso mi sono chiesto tante volte che vuol dire essere presente nel qui ed ora? Basta farsi una domanda ogni ora, ogni minuto o ogni istante. Poi ho scorto che è un esercizio di pura volontà esattamente come lo è la meditazione ovvero un susseguirsi continuo di momenti di presenza, di stare nell’istante dopo istante e di comprendere dove si è e cosa si sta pensando. Anche farsi un autodomanda è una meditazione forse, la capacità di autoriflessione seppure momentanea. Siamo immersi fino al collo nel low e tutti tende a farci distrarre, dimenticare, passare oltre con traguardi miseri. Molto difficile ma molto affascinante e misterioso è tentare di essere vigili qui ed ora. Meditare incoscientemente è davvero l’ultimo baluardo che il regolatore spende per demolirci perché dopo c’è l’Adesso.

  • löwe81
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5
    Medaglia per aver completato il libro Buddha secondo Angel Jeanne - Volume 1
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    10:51 07/09/25

    Non sono effettivamente costante in questo esercizio, ma ci provo. Aiuta essere coscienti nei momenti negativi che la vita ci pone avanti, aiuta a non subire il Born out, a non lasciarsi influenzare da certe situazioni e il tuo corpo e la tua psiche ringraziano. Non è affatto facile, ma lentamente entra dentro di me, e certe reazioni ad alcune azioni mi meravigliano positivamente, sono sicura che se non fossi a questo livello di coscienza, avrei agito diversamente, d'impulso, peggiorando addirittura la situazione.

  • cassiopea9
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    16:51 04/09/25

    Molto utile l'esercizio per cui devo ripetermi di essere cosciente, soprattutto nei momenti negativi, aiuta parecchio ad aumentare il distacco. cerco già di respirare prana nei momenti low ogni volta che mi viene in mente, vedo però che mantenere la stato di coscienza con costanza è difficilissimo. Mi sono accorta però che negli ultimi giorni mi sento come se avessi ricevuto un boost, per cui mi sento più energica e positiva, con miglioramento della qualità e quantità delle pratiche e una maggiore stato di coscienza durante il giorno, sebbene gli impegni e distrazioni low siano più numerosi

  • leonella
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7
    Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Volume 1
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    16:24 01/09/25

    Proprio qualche giorno fa riflettevo sul fatto che, per quanto io conosca già alcune dinamiche del Low, ci sono situazioni in cui mi "frega" comunque. Non dovrei stupirmene, sono stata incosciente tutta la vita, e, come dice Angel, diventare coscienti non è cosa facile. Ora lo sono più di prima, ne sono felice, ma il "prima" della Pratica era praticamente zero coscienza. Anch'io per i primi giorni ho respirato Prana per tre volte al giorno. Poi me ne sono dimenticata, e ho continuato a respirarla, ma quando mi ricordavo, quindi non ho deciso io quando farlo. Decidere della propria vita e di fare andare gli eventi così come vogliamo noi è un concetto che impone un fondamentale cambiamento, il rovesciamento di un paradigma: "sarà quel che Dio vorrà ". Sono grata alla nostra Maestra, Jeanne Angel, per quanto insegna in questo documento. E per la fiducia che ripone in noi stessi. È di grande sostegno!💖💪

  • suly
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    17:34 23/08/25

    Si rivela un esercizio fondamentale quello dell’essere coscienti per potersi evolvere veramente. Sembra semplice ma come ci dice Angel non lo è affatto. Mi è utile questo articolo perché per l’ennesima volta mi sollecita in questa pratica tanto necessaria. Mi ci impegno e devo ammettere che sempre più riesco a mantenere uno stato di coscienza sopratutto quando mi trovo in situazioni con molta gente perché mi si palesa il pericolo di abbassarmi troppo di tonale e di lasciarmi influenzare. Quando sono in mezzo a questo tipo di situazioni spesso ricordo la mia protezione respirandoci dentro oppure prendo coscienza della mia aura potenziandola affinché anch’essa mi protegga. Credo che anche questi due esercizi facciano parte della presa di coscienza quotidiana. Mi rendo conto però che non devo abbassare la guardia quando mi trovo magari in gruppi più ristretti di persone tra amici o parenti con i quali mi sento sicura a rischio però di non ricordarmi quanto sia necessario essere ben presenti anche in quelle situazioni. In ogni momento anche quando siamo da soli, con il nostro partner, con familiari o in una folla di persone dovremmo essere perfettamente coscienti del momento e della nostra energia avvicinando ora a ogni volta che riusciamo. Voglio diventare sempre più cosciente sono determinato in questo!

  • GiacomoR
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7
    Medaglia per aver completato il libro Buddha secondo Angel Jeanne - Volume 1
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    00:28 22/08/25

    Proverò questo nuovo esercizio proposto, sono sicuro che porterà ottimi miglioramenti. Sinceramente rimanere cosciente fino a quel punto mentre si litiga con qualcuno è veramente difficile per me e penso anche per tutti coloro che sono al mio livello attuale, rimanere cosciente quando si è con altre persone è più difficile, ancor di più se si provano forti emozioni in quel momento. è un passo necessario da fare, per prendere il controllo della propria vita e per risvegliarsi. Non si può di certo rimanere sottomessi alle proprie maschere e lasciare che dei non praticanti ci feriscano con solo delle parole se si vuole raggiungere questi obbiettivi. Mi piacciono questi articoli sul restare coscienti perché ci offrono degli esercizi via via più impegnativi ma al livello adatto per noi per riprendere il controllo della nostra mente. Devo imparare a rimanere qui ed ora nel mio corpo fisico, mi rendo conto che ogni volta che il mio pensiero va altrove disperdo le mie energie mentali, sarei molto più forte psichicamente se fossi molto più cosciente durante le mie giornate.

  • noemy
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    17:43 19/08/25

    si, in effetti essere coscienti sempre, non è affatto facile all'inizio...però è fondamentale sforzarsi di esserlo e me ne rendo conto perchè quando lo faccio tutto cambia radicalmente! Ricordo il passaggio del respiro 3 volte al giorno e per quanto sembri assurdo ho provato a farlo...magari non sempre tre volte, ma almeno una volta in tutta la giornata torno con il pensiero a quelle parole e le metto in pratica. Noi siamo abituati a vivere nel passato, attraverso le rimuginazioni e nel futuro, attraverso gli impegno, le scadenze, gli orari...non viene così abitudinario vivere nel qui ed ora! Sicuramente non si cambia dall'oggi al domani, però è un po' come l'efficacia delle pratiche, più ci si impegna e si usa la costanza, più una cosa viene fatta in modo migliore e con più frequenza...questa è la cosa bella! Che più ti applichi, più vedi i risultati, più ti invoglia a metterti ancora più d'impegno!!! è una reazione a catena...!!! GRAZIE!!!