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Step 1 - N° 10

Il Pensiero - Il Silenzio Mentale (1 parte)

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La chiave per il Risveglio Spirituale è il silenzio mentale, anche detto non pensiero o assenza di pensiero. La Meditazione ti permette di imparare il non pensiero e migliorare – oltre la salute – anche le tue sensorie, quindi le tue capacità psichiche ed extra-sensoriali. Il pensiero però non è solamente quello in cui ci si imbatte durante la Meditazione, ma quello che possiedi in qualunque momento di ogni singolo giorno. Il pensiero è ciò che ci rende più evoluti degli animali e più lontani dall’evoluzione spirituale, è la nostra forza e la nostra condanna. Questo perché il nostro pensiero non è unicamente scelto da noi, ma viene influenzato anche da ciò che ci circonda. Attraverso il pensiero possiamo riflettere su cosa ci fa bene e cosa invece ci fa sbagliare, ma cosa succede quando i pensieri che passano nella nostra mente non sono del tutto nostri? Nasce il Dubbio: non sai quale sia la scelta giusta da seguire, perché due voci contrastanti ti dicono cosa fare, senza lasciare spazio alla verità. Ecco a cosa serve praticare il silenzio mentale: per impedire alle voci di confonderti e lasciare che sorga la soluzione veritiera che ti permetta di fare la scelta più giusta e completa, senza lasciarti inciampare in una mezza verità. 

Se il pensiero fosse completamente tuo, senza subire nessuna influenza dall’esterno e variazione a seconda del volere altrui, avresti una completa connessione con il tuo Sé superiore. Ti direbbe volta per volta quale scelta risulterà la migliore per il futuro che ti attende e quindi quale invece scartare, senza lasciarti alcuna ombra di dubbio. Invece molto spesso ti ritrovi nel dubbio, o, peggio ancora, fai scelte che con assoluta certezza ritieni le migliori; per poi scoprire, anche dopo anni di distanza, che si trattava di decisioni sbagliate. Chissà quante volte ti sei detto “… Se solo lo avessi saputo!” oppure “Me lo sentivo, sapevo che fosse la scelta sbagliata… perché l’ho seguita comunque?” ma non puoi fartene una colpa perché i tuoi pensieri erano troppi, non riuscendo a decifrare quali fossero giusti e quali invece pronti a farti sbagliare. La pratica del silenzio mentale non vuole farti diventare una persona incapace di pensare, ma tutto al contrario, ti permette di eliminare i pensieri superflui e riconoscere quali invece sono dettati dalla tua Coscienza Superiore, che non ti farebbe mai sbagliare. Come potresti però riconoscere i pensieri giusti da quelli sbagliati, se non con la Meditazione in assenza di pensiero? La pratica del silenzio mentale non è facile, ma ti garantisce di diventare capace di riconoscere il tuo volere da quello che gli altri intorno a te ti impongono; ti fa capire chi sei, distinguendolo da quello che gli altri vogliono che tu sia. Ti fa sapere chi o cosa sta provando a direzionarti verso una via mentre tu vorresti seguirne un’altra, ti permette di essere libero dalle catene della tua mente. 

Il Silenzio Mentale è una vera e propria tecnica, attraverso la quale evolvi le tue doti psichiche e la connessione con la tua Anima; imparando a sentirla, a riconoscerla e a comprenderla. Possiamo illuderci di non avere bisogno del silenzio mentale, di avere già una profonda comunicazione con la nostra Anima e con Dio, di sapere già tutte le risposte e conoscere sempre la verità; eppure continuiamo a commettere errori e a pentirci delle nostre azioni passate. È normale commettere errori quando mille voci contrastanti si parlano addosso, impedendoti di capire cosa sia la cosa giusta da fare. Un pensiero ti dice una cosa, un sentimento ti dice l’altra, e sia che ascolti il cervello, sia che ascolti il cuore finirai per commettere azioni di cui poi ti sentirai in colpa. Lascia che sia la tua Coscienza superiore a dirti quale sia la via giusta, l’unica che conosce il futuro e sa cosa ti renderà felice e cosa ti farà pentire. 

Attraverso questo percorso ti insegnerò sempre meglio come funziona il Pensiero, come imparare a renderlo tuo alleato anziché costantemente tuo nemico; come riflettere anziché ossessionarsi, come pensare positivo anziché lasciarsi sopraffare da un pensiero negativo. Anche se crediamo di saper riconoscere molto bene i sentimenti dai pensieri, in realtà spesso questi si confondono, lasciandoci ingannare da pensieri o emozioni che non ci appartengono. 

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Spesso sono proprio le emozioni veloci a farci commettere gli sbagli peggiori, perché ci lasciamo trasportare da un sentimento in apparenza molto forte, ma che dura pochissimo tempo; il tanto giusto per farci sbagliare e dopo farci pentire. Ecco perché il consiglio di “seguire sempre il cuore” diventa inaffidabile, sin quando non si impara a riconoscere qual è il linguaggio che la nostra Anima usa per comunicarci la verità, da quali sono i pensieri e i sentimenti che subiamo e ci annebbiano la ragione. Con la pratica del non pensiero riuscirai a capire qual è un vero e giusto sentimento, da quale invece preme solo a farti del male e a farti sbagliare strada; per la stessa ragione ci daremo da fare per migliorare la nostra facoltà di pensare, perché i pensieri siano del tutto nostri e non più influenzati dall’esterno. Ora può sembrare tutto molto complicato perché da sempre hai convissuto con i pensieri degli altri nella tua mente, perciò ti sembra che sia normale; quando però inizi ad aprire gli occhi, ti rendi conto di quanti errori hai fatto e non per colpa tua, lasciando finalmente trapelare un sospiro di sollievo: ti sentirai come se stessi ricominciando a vivere. 

Combattere contro il pensiero sarebbe inutile: vincerebbe lui. Invece, puoi imparare ad addestrarlo affinché solamente i pensieri utili vengano a galla mentre i pensieri inutili – e addirittura nocivi per te – vengano subito allontanati. Questo non significa diventare irrazionali, tanto da vivere con la testa fra le nuvole e dimenticarsi della realtà: significa essere realisti e capire che pensare in modo negativo ti distrugge da dentro per arrivare a buttare all’aria tutto il mondo che ti eri costruito. Per fare un esempio concreto, è utile pensare che se ti impegnassi potresti riuscire ad ottenere una parte del tuo successo. Irrazionale è pensare di riuscire a realizzare i tuoi sogni senza fare il benché minimo sforzo per riuscirci; negativo è credere che, anche se ti impegnassi, non riusciresti comunque perché non saresti abbastanza capace, bravo o forte per arrivare a quel traguardo. La pratica del non pensiero ti permetterà di agire senza venire distratto dai mille pensieri che tenteranno di ostacolarti in mille modi, in qualunque genere di pratica o direzione vorresti realizzarti. Non capirai il benessere mentale di chi riesce ad ascoltare solo e unicamente la risposta giusta, sin quando non ti impegnerai nella pratica del non pensiero. Siamo abituati a scervellarci, specie per trovare la soluzione dei problemi più grandi. Quando basterebbe ascoltare la voce di chi vede molto più lontano di noi, che conosce già quale sia la via migliore da percorrere e quale invece, anche se in apparenza promette bene, ci porterà soltanto ad un grande fiasco. Poi fra sentire e seguire la via giusta c’è un grande spazio di valutazione, che solo con l’esperienza imparerai a fare senza scegliere ciò che – ben sai – ti porterà a pentirti. A volte commettere errori è ciò che ci attira di più, mette un po’ di adrenalina alla nostra vita; però imparando a riconoscere quali pensieri siano giusti e quali invece ti possono fare del male, capirai che sia meglio seguire la via giusta sempre, senza tagliarti le gambe da solo. 

Il Silenzio mentale non è solo prendere una decisione senza avere dubbi, perché come ho già spiegato non è detto che sia anche la decisione più giusta; potresti pentirtene dopo qualche mese come qualche anno. Il Silenzio mentale sarà molto di più. Lui ti permetterà di non venire influenzato dal Low, dai pensieri delle altre persone, dai Programmi energetici che ti hanno imposto o che ti sei creato da solo; ti permetterà di capire ciò che pensa la tua Anima anziché ragionare come un comune umano: Lei è esterna a questo mondo, non vive per guadagnare, vive per fare esperienza, Lei vive di esperienza! Lei conosce il futuro, o per meglio dire conosce le conseguenze delle tue azioni, a differenza di te, che le vivi dall’interno e le subisci; senza renderti conto di quale futuro ti attende a seconda delle azioni che svolgi. Lei è molto più semplice e diretta, tu ci giri intorno e ti fai distrarre facilmente: tu vivi nel Low, Lei no. Ma non puoi capire quale genere di esperienza sceglierebbe Lei se continui a pensare con il Regolatore del Low, ecco perché il più delle volte dirai che sia “la tua Anima a volerlo”, un modo come un altro per nascondere che ti sei lasciato influenzare da un impulso senza renderti conto di dove ti porterà. L’Anima non è superficiale e non perde tempo dietro argomenti futili; Lei pensa solo ad una cosa: alla propria evoluzione spirituale. 

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Ecco perché è fondamentale imparare a capire qual è il suo linguaggio anziché ascoltare i pensieri mentali e convincersi che siano le sue parole, come se Lei potesse davvero essere così confusa da non sapere quale sia la scelta migliore da fare. Per capire il linguaggio della Coscienza superiore bisogna imparare il non pensiero, solo in questo modo sarai certo delle sue indicazioni senza confonderle con i pensieri e sentimenti che provi, e che spesso ti vengono influenzati proprio per allontanarti dalla sua verità. 

Il primo passo è quello di imparare il Silenzio mentale durante la pratica della Meditazione che ti ho insegnato in precedenza: inizierai a comprendere quanto questo voglia influire sulla tua vita anche quando vorresti farlo tacere per un attimo. Perché dev’essere così opprimente quando vorresti stare un solo minuto in silenzio? Che cosa lo spinge ad essere così martellante, specie quando provi a Meditare? Attraverso la meditazione ti rendi conto di qualcosa che non avevi mai notato prima: che non sei tu a scegliere cosa e quanto pensare. Il secondo passo è quello di imparare a pensare molto più positivo durante la giornata rispetto a quanto facessi prima, invece che cascare nei pensieri negativi come accade a tutti: pensare positivo è molto più complicato di quanto credi. Il terzo passo sarà imparare a comprendere quando è necessario mettere a tacere il pensiero e quando invece è importante riflettere prima di agire: questo sarà il passo più complicato in assoluto, perché molto spesso ti lascerai abbindolare dai pensieri futili convinto che servano a farti prendere una giusta decisione, mentre che ti allontaneranno dalla via migliore. Di sicuro ti starai chiedendo perché non combattere direttamente contro il pensiero per eliminarlo del tutto, anziché passare prima per il pensiero positivo, e via dicendo: perché abbiamo un cervello e dobbiamo usarlo, ma non per questo dobbiamo permettere a tutto ciò che ci circonda di influenzare il nostro pensiero e decidere della nostra vita. Il Low è completamente contrario alla nostra evoluzione spirituale, ed il Low è tutto ciò che ci circonda e che compone la nostra vita quotidiana. Riconoscerlo, in ogni sua singola forma, non è affatto una passeggiata, però passo dopo passo si può riuscire a vederlo con occhi diversi e imparare a superarlo senza lasciarsi più ingannare. Quindi si può imparare ad avere un non pensiero ferreo, fermo e perfettamente equilibrato, ma prima di capire la differenza fra pensare e riflettere, impara a mantenere il non pensiero durante la Meditazione; nelle prossime lezioni ti spiegherò i diversi tipi di Pensiero e come fare a riconoscerli. 

Fine pagina 3 su 3. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

2577 commenti
  • sole15
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    01:56 27/04/25

    Sembra una cosa innaturale non avere totalmente pensieri perché siamo così tanto abituati ad averli da ritenere impossibile eliminarli. Fare errori continuamente con la scusa che ci fa crescere e imparare, in realtà porta ad avere una vita piena di sofferenze. Sapere fin da subito qual'è la scelta migliore da fare in ogni ambito è di gran lunga la cosa più sensata a cui ambire. Allenando il silenzio mentale si alzerà il volume della nostra Coscienza che saprà indicare sempre la via migliore per noi.

  • merlin
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    08:15 26/04/25

    bella lezione su pensiero e silenzio mentale. il silenzio mentale indispensabile per la crescita e il risveglio spirituale, prima di questo percorso avevo già letto la sua importanza e mi ero già reso conto di quanto fosse benefico...dapprima lo avevo sperimentato durante lo sport, per la precisione nella corsa concentrandomi sul respiro e sulle azioni del corpo infatti riuscivo per brevi periodi a non pensare poi durante le escursioni in montagna quando la mia attenzione era fissata sulla natura e sul percorso.. prima di approdare in ACD durante le meditazioni utilizzavo dei mantra per spegnere il pensiero perché lo ritenevo un metodo utile ma i risultati erano piuttosto scarsi infatti nonostante la ripetizione monotona I pensieri riuscivano comunque a farsi strada. Da quando la mia meditazione segue le tracce di Angel e medito sui Chakra i risultati ci sono, certo non riesco ancora a mantenere il silenzio mentale per tutta la durata della meditazione e il tempo di non pensiero effettivo varia a seconda delle volte, però ci sono state bellissime sessioni durante le quali sono riuscito a mantenerlo per lungo tempo. Conseguentemente a ciò durante la vita quotidiana mi sto esercitando a osservare e controllare i pensieri quasi fossi spettatore di essi e così ci sono volte in cui mi accorgo di pensieri non miei ma indotti, inutili e nocivi e questo mi aiuta ad eliminarli evitando che lavorino dentro di me e mi spingano poi a azioni che il mio essere non vuole veramente e delle quali mi pentirei. Credo poi di avere capito da questa lezione che il silenzio mentale ci aiuta a trovare le migliori soluzioni suggerendole tramite l'intuito quindi non ascoltare i pensieri ma ascoltare le intuizioni ci fa agire nel modo migliore..... certo tutto questo è abbastanza facile da scrivere però non è per niente facile da mettere in pratica però ci sto provando seriamente con la meditazione praticata con regolarità e cercando di restare consapevole il maggior tempo possibile poi ci sono giorni in cui gli eventi mi travolgono e a sera devo fare i conti con i miei fallimenti. ma va bene così ci si rialza e si continua...

  • Laura
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    21:13 25/04/25

    il silenzio mi piace molto, ma il non pensiero è difficilissimo. i pensieri arrivano come lampi e sono (sembrano) ingestibili. A volte prendono possesso della nostra vita, si insinuano e ci avvolgono e lottare diviene impossibile

  • sophy🌹
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    18:05 16/04/25

    Grazie per questo step, leggendo, mi ha fatto riflettere su quanto, ho scoperto di amare il silenzio, cosa che per me sarebbe stato impensabile, rispetto a come ero, e mi sentivo.Una volta, non mi piaceva il silenzio, e cercavo, di ascoltare radio, in auto, accendere la TV, anche Senza seguirla, ma che mi facesse compagnia, Da circa due o tre anni, coincidenza la Farsa, vissuta..ho iniziato, a cercare .la quiete, la tranquillità, il silenzio, ho capito che la natura, mi aiuta, a calmare la mente, e i pensieri, e credo mi aiuti, a volte, ad essere in non pensiero, è una mia supposizione, forse mi sto sbagliando, Riguardo, il non pensiero, voglio assolutamente, riuscire in questa pratica, a volte mi sento frustrata, perché arrivano subito i pensieri a disturbare, quando dedico il tempo , a farla,so che necessario insistere , e voglio farlo, perché sento, quella pace, che da tanto non sentivo piu' Mi sento come se stessi lottando, contro qualcosa, che non vuole che io vada avanti, coincidenza, mi ritrovo ad avere un vicino, che non so per quale ragione, ha preso in affitto, la casa accanto alla mia, e ha avviato un piccolo laboratorio abusivo, lavorando specialmente la notte, perché produce vibrazione, con le sue macchine, ed io lo sento molto bene, tutto il giorno, e la notte dormo poco e male, lo stesso dicasi al giono, sento il suo rumore continuo dentro la mia testa , e sono costretta ad uscire, per avere un po' di pace, voglio crescere, imparare le tecniche, grazie al non pensiero, e la meditazione, creare forza dentro di me, per attaccare, l'artificialita' che si nasconde dietro di lui, che mi sta facendo vivere malissimo, e l'unica cosa che mi dà sollievo, è la pratica. Anche perché, coincidenza, che non lo è, il primo giorno di iscrizione, in classe, ho sognato che uscendo da una stanza, vedo due uomini vestiti di scuro, uno di cui ricordo il viso molto bene, mi dice che sono venuti a prendermi, io ricordo nel sogno, di aver pensato, che fossero due operatori, vi era una terza figura , vestita di nero, che pensavo fosse mia mamma, ma poi ho capito che mi stesse ingannando, in quel momento ho pensato di essere morta, e dal dispiacere mi sono svegliata, tutta angosciata, anche questo, è un motivo, per non farmi più manipolare da nessuno, e vivere una vera vita, da persona serena, come è giusto che sia, proseguendo la mia crescita, ed evoluzione, per riuscire ad uscire, dal Low, ed aiutare la mia Coscienza, nella sua evoluzione che per me è la cosa più importante, Grazie Angel, per tutta la tua conoscenza, che hai reso per tutti disponibile, Sono molto contenta di aver trovato l'Accademia.. Grazie 🙏

  • Jimmy
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    15:08 16/04/25

    Non sempre riesco a restare in non pensiero durante la meditazione, molto dipende anche da quanto sono riposato e quindi anche dalla concentrazione che riesco a mettere. Spesso medito quando sono un po stanco e mi capita di perdermi quindi medito quando sono riposato. Nel tempo pero sono migliorato perche i primi tempi era un pensare continuo, ma sono lontano dal riuscire a fare una meditazione completa in non pensiero o con qualche pensiero ogni tanto.

  • Nina84
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    15:28 15/04/25

    Il silenzio, il pensiero positivo e la capacità di saper scegliere i pensieri sani e utili saranno per me forse il lavoro piu duro da fare inizialmente, ma ho una grande fiducia però in questo momento 🙏

  • Fabir
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    12:55 15/04/25

    È davvero difficile non cascare nei pensieri mentre sto meditando, ho scoperto che più rimango cosciente durante il giorno (cosa per me difficile) più anche le pratiche riescono ad essere pulite, essere cosciente durante la giornata toglie dalla mia testa i pensieri, almeno nei momenti in cui sento di essere nel Matrix. Altra cosa che ho notato è che sedendomi a meditare con una forte intenzione di farlo e farlo bene da forza alla mia meditazione che sto per fare. È un equilibrio che ancora non ho compreso, quello che determina una buona meditazione da una che invece è piena di pensieri, ma queste cose che ho scritto mi aiutano molto ad alzare il livello delle med. Ho molto bisogno di leggere e rileggere questi articoli perchè sento che mi stimolano a fare sempre meglio e nutrono la mia voglia di fare è andare avanti. Grazie Angel 🙏

  • Erika.
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    14:05 14/04/25

    Sicuramente in questo periodo passato in Accademia ho avuto modo di approfondire alcuni di questi argomenti e sono riuscita a migliorare di molto il non pensiero. Non sono mai riuscita a comunicare con la mia Anima e capisco bene il perché. La mia testa era sempre piena di pensieri e non mi fermavo mai ad ascoltarmi veramente. Finalmente, grazie ad Angel, sto iniziando a farlo, e anche se il percorso è ancora lungo, sento di essere sulla strada giusta.

  • aceba
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    21:18 13/04/25

    Quando ho ascoltato la lezione sul non pensiero, all’inizio ho provato un senso di confusione. Mi chiedevo: “Come si può parlare di non pensare? Non è proprio il pensiero ciò che ci distingue, ciò che ci definisce?” Ma man mano che le parole entravano più in profondità, ho iniziato a intuire che non si trattava di negare il pensiero, ma di imparare a vederlo da un’altra prospettiva. Viviamo immersi in un flusso continuo di pensieri. Appena ci svegliamo, la mente si mette in moto: programmiamo la giornata, ricordiamo il passato, anticipiamo il futuro. C’è sempre una voce nella testa che commenta, analizza, giudica. Spesso questa voce è così presente che finiamo per identificarci completamente con essa. Pensiamo di essere i nostri pensieri. Ma se così fosse, cosa accade nei momenti in cui la mente si ferma? Smettiamo forse di esistere? La lezione mi ha introdotto a un’esperienza diversa: quella del silenzio mentale. Un silenzio che non è vuoto, ma presenza. Che non è assenza, ma pienezza. Il non pensiero non è un buco nero, ma uno spazio limpido dove la coscienza può semplicemente essere, senza dover per forza fare qualcosa, senza dover interpretare ogni cosa. Ho iniziato a portare attenzione a quei brevi momenti in cui la mente tace. Può essere durante una camminata, quando mi perdo nel rumore delle foglie; oppure mentre guardo il cielo, e per qualche istante, smetto di nominare le nuvole, smetto di pensare “che bella giornata” e semplicemente… osservo. Sono attimi brevissimi, ma intensi. E in quei momenti sento una connessione diversa con me stesso, più profonda, quasi misteriosa. Non sto pensando, ma sono presente. Mi sono reso conto che siamo così abituati a pensare da credere che sia l’unico modo per conoscere, per comprendere. Ma a volte il pensiero complica, crea confusione, ci allontana dalla realtà così com’è. Il non pensiero, invece, è come una pausa rigenerante. È uno spazio in cui la mente si disintossica da sé stessa. In quel vuoto apparente, si apre qualcosa: una sensazione di pace, di chiarezza, di accettazione. Ho anche notato quanto il pensiero sia spesso automatico. Non lo scegliamo davvero. Arriva, si impone. E spesso ci porta via. La lezione mi ha fatto capire che posso osservarlo, lasciarlo scorrere come un fiume. E che tra un pensiero e l’altro, c’è uno spazio. Un piccolo intervallo. Un “non pensiero” che posso abitare. Non è facile, perché la mente tende a tornare sempre in scena, ma con la pratica e la consapevolezza, qualcosa cambia. Da questa lezione porto con me un messaggio importante: non siamo obbligati a seguire ogni pensiero. Possiamo fare amicizia con il silenzio. Possiamo imparare a “stare” senza dover sempre “capire”. È una forma di libertà, anche se ci fa paura. Perché ci mette in contatto con qualcosa di più vero, più nudo, più essenziale. In un mondo che corre veloce e che ci spinge a produrre, a parlare, a spiegare tutto, il non pensiero è quasi un atto rivoluzionario. È un ritorno a casa. È ascoltare la vita senza filtri. È respirare con la mente sgombra. È, forse, il primo passo per iniziare davvero a conoscere noi stessi.

  • ambrada
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    15:52 13/04/25

    È proprio vero! Il pensiero è il nostro più grande dono ma anche la nostra peggiore condanna. Ma renderlo nostro alleato è sicuramente il modo migliore per vivere sereni, distaccati e condizionati dai “pensieri” altrui. Purtroppo questa cosa viene spesso detta ma poco messa in pratica forse perché sentirsi liberi è ancora troppo difficile. Quante volte sento dire “ fregatene di quello che pensano gli altri “ ma poi sono proprio queste persone a rimanere invischiate nei giudizi altrui

  • ely_etta
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    17:14 11/04/25

    Anche questo articolo ci fa capire che è fondamentale sviluppare e allenare il nostro Sesto senso! Senza praticare, è impossibile riuscire a distinguere i nostri pensieri da quelli “esterni” e di conseguenza siamo destinati a vivere di scelte errate! Proprio da poco riflettevo sul fatto che siamo talmente scollegati con la nostra Coscienza e Anima, da non riuscire nemmeno a capire di quali cibi necessita il nostro corpo!!! Questo è inaccettabile e ci fa capire il livello in cui siamo! Grazie Angel e grazie a tutti voi dell’Accademia che ci aiutate ad evolverci! Speriamo di riuscire a fare lo stesso con altre persone 🙏🏻😊

  • Ahya
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    11:15 08/04/25

    E fino a qui ci siamo. Conosco sia la potenza del non pensiero che l’importanza del pensiero positivo in una certa misura riesco già a praticarli. Grazie.

  • lapatti
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    17:39 06/04/25

    tra le pratiche per il raggiungimento del non pensiero L arte meditativa e’ una delle meno dolorose e più vicine e accettabili per l essere umano.come ogni pratica necessità specie nei primi step di una grande forza di volontà e una buona dose di coraggio perché comunque sia chi decide di seguire questo percorso deve necessariamente essere dotato di grande coraggio e desiderio.usare l intento in ogni momento e abbandonare gran parte delle distrazioni può non essere così accettabile dal nostro cervello e non dobbiamo farci spaventare. rallentare dapprima la scelta nella vita quotidiana ogni qual volta la mente ce lo chiede e già un grande risultato.in questo modo riesco a non farmi usare dalla mente e posso “sentire” meglio se e quando e se necessario o meno decidere un’azione.ho imparato a soffermarmi con la meditazione anche all’ uso o meno delle parole che spesso non sono nemmeno troppo necessarie

  • Electra
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    19:40 05/04/25

    Immaginavo in modo ignorante che il non pensiero, fosse effettivamente una specie di "piccola morte". Probabilmente per questa ragione non sono mai davvero riuscita a distaccarmi dal mio flusso costante di pensieri, che per un certo periodo ho persino considerato distintivo e speciale. Prendere decisioni non è mai stato facile, perché pondero ogni aspetto ed infine diventa tutto uguale o troppo complicato per muovercisi in mezzo. Anche quando sbaglio, spero sempre che sia la via che mi porti in posti ancora più meravigliosi. A volte mi faccio semplicemente trasportare dagli eventi. Ho avuto spesso la sensazione di non avere presa sul reale, di essere più che altro un contenitore che fa esperienza di casualità decise da altri. Non credo, ad oggi, di sapere qual è la "via giusta" e perciò non potrei affermare che ci sia o che possa in modo consapevole percorrerla. Mi piacerebbe ricredermi e provare qualcosa di nuovo in questo senso.

  • ineffabile888
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    21:40 30/03/25

    È difficile riuscire a non pensare , mi allenerò per riuscirci , è incredibile come un percorso così fatto bene sia completamente gratuito!