Seleziona la porzione di testo da chiarire (max 80 parole)
Step 1 - N° 10

Il Pensiero - Il Silenzio Mentale (1 parte)

Pagina 1 su 3

La chiave per il Risveglio Spirituale è il silenzio mentale, anche detto non pensiero o assenza di pensiero. La Meditazione ti permette di imparare il non pensiero e migliorare – oltre la salute – anche le tue sensorie, quindi le tue capacità psichiche ed extra-sensoriali. Il pensiero però non è solamente quello in cui ci si imbatte durante la Meditazione, ma quello che possiedi in qualunque momento di ogni singolo giorno. Il pensiero è ciò che ci rende più evoluti degli animali e più lontani dall’evoluzione spirituale, è la nostra forza e la nostra condanna. Questo perché il nostro pensiero non è unicamente scelto da noi, ma viene influenzato anche da ciò che ci circonda. Attraverso il pensiero possiamo riflettere su cosa ci fa bene e cosa invece ci fa sbagliare, ma cosa succede quando i pensieri che passano nella nostra mente non sono del tutto nostri? Nasce il Dubbio: non sai quale sia la scelta giusta da seguire, perché due voci contrastanti ti dicono cosa fare, senza lasciare spazio alla verità. Ecco a cosa serve praticare il silenzio mentale: per impedire alle voci di confonderti e lasciare che sorga la soluzione veritiera che ti permetta di fare la scelta più giusta e completa, senza lasciarti inciampare in una mezza verità. 

Se il pensiero fosse completamente tuo, senza subire nessuna influenza dall’esterno e variazione a seconda del volere altrui, avresti una completa connessione con il tuo Sé superiore. Ti direbbe volta per volta quale scelta risulterà la migliore per il futuro che ti attende e quindi quale invece scartare, senza lasciarti alcuna ombra di dubbio. Invece molto spesso ti ritrovi nel dubbio, o, peggio ancora, fai scelte che con assoluta certezza ritieni le migliori; per poi scoprire, anche dopo anni di distanza, che si trattava di decisioni sbagliate. Chissà quante volte ti sei detto “… Se solo lo avessi saputo!” oppure “Me lo sentivo, sapevo che fosse la scelta sbagliata… perché l’ho seguita comunque?” ma non puoi fartene una colpa perché i tuoi pensieri erano troppi, non riuscendo a decifrare quali fossero giusti e quali invece pronti a farti sbagliare. La pratica del silenzio mentale non vuole farti diventare una persona incapace di pensare, ma tutto al contrario, ti permette di eliminare i pensieri superflui e riconoscere quali invece sono dettati dalla tua Coscienza Superiore, che non ti farebbe mai sbagliare. Come potresti però riconoscere i pensieri giusti da quelli sbagliati, se non con la Meditazione in assenza di pensiero? La pratica del silenzio mentale non è facile, ma ti garantisce di diventare capace di riconoscere il tuo volere da quello che gli altri intorno a te ti impongono; ti fa capire chi sei, distinguendolo da quello che gli altri vogliono che tu sia. Ti fa sapere chi o cosa sta provando a direzionarti verso una via mentre tu vorresti seguirne un’altra, ti permette di essere libero dalle catene della tua mente. 

Il Silenzio Mentale è una vera e propria tecnica, attraverso la quale evolvi le tue doti psichiche e la connessione con la tua Anima; imparando a sentirla, a riconoscerla e a comprenderla. Possiamo illuderci di non avere bisogno del silenzio mentale, di avere già una profonda comunicazione con la nostra Anima e con Dio, di sapere già tutte le risposte e conoscere sempre la verità; eppure continuiamo a commettere errori e a pentirci delle nostre azioni passate. È normale commettere errori quando mille voci contrastanti si parlano addosso, impedendoti di capire cosa sia la cosa giusta da fare. Un pensiero ti dice una cosa, un sentimento ti dice l’altra, e sia che ascolti il cervello, sia che ascolti il cuore finirai per commettere azioni di cui poi ti sentirai in colpa. Lascia che sia la tua Coscienza superiore a dirti quale sia la via giusta, l’unica che conosce il futuro e sa cosa ti renderà felice e cosa ti farà pentire. 

Attraverso questo percorso ti insegnerò sempre meglio come funziona il Pensiero, come imparare a renderlo tuo alleato anziché costantemente tuo nemico; come riflettere anziché ossessionarsi, come pensare positivo anziché lasciarsi sopraffare da un pensiero negativo. Anche se crediamo di saper riconoscere molto bene i sentimenti dai pensieri, in realtà spesso questi si confondono, lasciandoci ingannare da pensieri o emozioni che non ci appartengono. 

Pagina 2 su 3

Spesso sono proprio le emozioni veloci a farci commettere gli sbagli peggiori, perché ci lasciamo trasportare da un sentimento in apparenza molto forte, ma che dura pochissimo tempo; il tanto giusto per farci sbagliare e dopo farci pentire. Ecco perché il consiglio di “seguire sempre il cuore” diventa inaffidabile, sin quando non si impara a riconoscere qual è il linguaggio che la nostra Anima usa per comunicarci la verità, da quali sono i pensieri e i sentimenti che subiamo e ci annebbiano la ragione. Con la pratica del non pensiero riuscirai a capire qual è un vero e giusto sentimento, da quale invece preme solo a farti del male e a farti sbagliare strada; per la stessa ragione ci daremo da fare per migliorare la nostra facoltà di pensare, perché i pensieri siano del tutto nostri e non più influenzati dall’esterno. Ora può sembrare tutto molto complicato perché da sempre hai convissuto con i pensieri degli altri nella tua mente, perciò ti sembra che sia normale; quando però inizi ad aprire gli occhi, ti rendi conto di quanti errori hai fatto e non per colpa tua, lasciando finalmente trapelare un sospiro di sollievo: ti sentirai come se stessi ricominciando a vivere. 

Combattere contro il pensiero sarebbe inutile: vincerebbe lui. Invece, puoi imparare ad addestrarlo affinché solamente i pensieri utili vengano a galla mentre i pensieri inutili – e addirittura nocivi per te – vengano subito allontanati. Questo non significa diventare irrazionali, tanto da vivere con la testa fra le nuvole e dimenticarsi della realtà: significa essere realisti e capire che pensare in modo negativo ti distrugge da dentro per arrivare a buttare all’aria tutto il mondo che ti eri costruito. Per fare un esempio concreto, è utile pensare che se ti impegnassi potresti riuscire ad ottenere una parte del tuo successo. Irrazionale è pensare di riuscire a realizzare i tuoi sogni senza fare il benché minimo sforzo per riuscirci; negativo è credere che, anche se ti impegnassi, non riusciresti comunque perché non saresti abbastanza capace, bravo o forte per arrivare a quel traguardo. La pratica del non pensiero ti permetterà di agire senza venire distratto dai mille pensieri che tenteranno di ostacolarti in mille modi, in qualunque genere di pratica o direzione vorresti realizzarti. Non capirai il benessere mentale di chi riesce ad ascoltare solo e unicamente la risposta giusta, sin quando non ti impegnerai nella pratica del non pensiero. Siamo abituati a scervellarci, specie per trovare la soluzione dei problemi più grandi. Quando basterebbe ascoltare la voce di chi vede molto più lontano di noi, che conosce già quale sia la via migliore da percorrere e quale invece, anche se in apparenza promette bene, ci porterà soltanto ad un grande fiasco. Poi fra sentire e seguire la via giusta c’è un grande spazio di valutazione, che solo con l’esperienza imparerai a fare senza scegliere ciò che – ben sai – ti porterà a pentirti. A volte commettere errori è ciò che ci attira di più, mette un po’ di adrenalina alla nostra vita; però imparando a riconoscere quali pensieri siano giusti e quali invece ti possono fare del male, capirai che sia meglio seguire la via giusta sempre, senza tagliarti le gambe da solo. 

Il Silenzio mentale non è solo prendere una decisione senza avere dubbi, perché come ho già spiegato non è detto che sia anche la decisione più giusta; potresti pentirtene dopo qualche mese come qualche anno. Il Silenzio mentale sarà molto di più. Lui ti permetterà di non venire influenzato dal Low, dai pensieri delle altre persone, dai Programmi energetici che ti hanno imposto o che ti sei creato da solo; ti permetterà di capire ciò che pensa la tua Anima anziché ragionare come un comune umano: Lei è esterna a questo mondo, non vive per guadagnare, vive per fare esperienza, Lei vive di esperienza! Lei conosce il futuro, o per meglio dire conosce le conseguenze delle tue azioni, a differenza di te, che le vivi dall’interno e le subisci; senza renderti conto di quale futuro ti attende a seconda delle azioni che svolgi. Lei è molto più semplice e diretta, tu ci giri intorno e ti fai distrarre facilmente: tu vivi nel Low, Lei no. Ma non puoi capire quale genere di esperienza sceglierebbe Lei se continui a pensare con il Regolatore del Low, ecco perché il più delle volte dirai che sia “la tua Anima a volerlo”, un modo come un altro per nascondere che ti sei lasciato influenzare da un impulso senza renderti conto di dove ti porterà. L’Anima non è superficiale e non perde tempo dietro argomenti futili; Lei pensa solo ad una cosa: alla propria evoluzione spirituale. 

Pagina 3 su 3

Ecco perché è fondamentale imparare a capire qual è il suo linguaggio anziché ascoltare i pensieri mentali e convincersi che siano le sue parole, come se Lei potesse davvero essere così confusa da non sapere quale sia la scelta migliore da fare. Per capire il linguaggio della Coscienza superiore bisogna imparare il non pensiero, solo in questo modo sarai certo delle sue indicazioni senza confonderle con i pensieri e sentimenti che provi, e che spesso ti vengono influenzati proprio per allontanarti dalla sua verità. 

Il primo passo è quello di imparare il Silenzio mentale durante la pratica della Meditazione che ti ho insegnato in precedenza: inizierai a comprendere quanto questo voglia influire sulla tua vita anche quando vorresti farlo tacere per un attimo. Perché dev’essere così opprimente quando vorresti stare un solo minuto in silenzio? Che cosa lo spinge ad essere così martellante, specie quando provi a Meditare? Attraverso la meditazione ti rendi conto di qualcosa che non avevi mai notato prima: che non sei tu a scegliere cosa e quanto pensare. Il secondo passo è quello di imparare a pensare molto più positivo durante la giornata rispetto a quanto facessi prima, invece che cascare nei pensieri negativi come accade a tutti: pensare positivo è molto più complicato di quanto credi. Il terzo passo sarà imparare a comprendere quando è necessario mettere a tacere il pensiero e quando invece è importante riflettere prima di agire: questo sarà il passo più complicato in assoluto, perché molto spesso ti lascerai abbindolare dai pensieri futili convinto che servano a farti prendere una giusta decisione, mentre che ti allontaneranno dalla via migliore. Di sicuro ti starai chiedendo perché non combattere direttamente contro il pensiero per eliminarlo del tutto, anziché passare prima per il pensiero positivo, e via dicendo: perché abbiamo un cervello e dobbiamo usarlo, ma non per questo dobbiamo permettere a tutto ciò che ci circonda di influenzare il nostro pensiero e decidere della nostra vita. Il Low è completamente contrario alla nostra evoluzione spirituale, ed il Low è tutto ciò che ci circonda e che compone la nostra vita quotidiana. Riconoscerlo, in ogni sua singola forma, non è affatto una passeggiata, però passo dopo passo si può riuscire a vederlo con occhi diversi e imparare a superarlo senza lasciarsi più ingannare. Quindi si può imparare ad avere un non pensiero ferreo, fermo e perfettamente equilibrato, ma prima di capire la differenza fra pensare e riflettere, impara a mantenere il non pensiero durante la Meditazione; nelle prossime lezioni ti spiegherò i diversi tipi di Pensiero e come fare a riconoscerli. 

Fine pagina 3 su 3. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

2319 commenti
  • artemisia@ - 09:46 22/01/24

    Il pensiero crea, consapevole di questo, cerco di indirizzare i miei pensieri al positivo, cercando di stare nel flusso il più possibile. Grazie

  • baby81 - 09:20 22/01/24

    Coltivare il pensiero positivo è da sempre qualcosa che cerco di fare, unito alla mediazione (purtroppo incostante). Sono sicura che questo percorso mi aiuterà moltissimo!

  • loris-asoli - 16:41 21/01/24

    Il pensiero giusto è quello ispirato dal nostro Sé superiore che è anche la nostra coscienza superiore e il nostro vero essere. La pratica del non pensiero ci avvicina alla percezione del nostro Sé e al potergli lasciare la giuda. Più che riconoscere l’anima dovremmo riconoscere il nostro Sé superiore, il quale poi illumina e potenzia corpo, anima e spirito, volontà, emozioni, sentimenti, pensieri e ci porta nelle giuste azioni

  • unmanny 🐾 Medaglia per aver completato lo Step 1 - 11:48 17/01/24

    Uno dei luoghi o degli ambienti in cui, in base alla mia e personale esperienza, maggiormente il pensare crea le situazioni più difficili da gestire, è quello della nostra attività lavorativa: dal semplice portare avanti un progetto, all’ interazione con i colleghi, fino alle questioni che discutiamo con il nostro capo (o, ancora di più, con il capo del nostro capo), con il nostro pensiero, i nostri preconcetti e per alcuni anche con le ansie pregresse, finiamo per crearci un mondo che non è reale, non è ciò che accade “fuori”, ma è una intera e nostra interpretazione, quasi una”Matrix nella Matrix”. Per questo è importante orientare il nostro chiacchiericcio mentale verso lidi più solari e sereni, parallelamente alla pratica (quando possibile rispetto al vivere quotidiano) del non-pensiero, utile tra le altre cose per disintossicarci la mente :-)

  • eaeonora - 21:50 14/01/24

    Il non pensiero è una cosa che mi devo impegnare assolutamente a fare e da subito, perché questa mente ossessionante, sempre presente e’ ormai da troppo tempo che non la sopporto più. Grazie per la speranza che mi date di poter fare qualche cosa per poter riprendere la mia libertà.

  • rastaman - 08:36 14/01/24

    Per prima cosa cercherò di trovargli la posizione giusta dandogli l'importanza che ha per l'essere umano e non a farlo solo quando ho voglia o avanza del tempo..

  • Sole - 10:42 13/01/24

    Fantastico per ora è complicato, ma voglio imparare.....ho rischiato troppe volte di rovinare tutto solo perchè mi faccio le paranoie

  • gloria70 - 22:40 12/01/24

    E' veramente difficile per me zittire il pensiero mentre sto meditano spero piano piano di riuscirci

  • sgarghy - 13:58 12/01/24

    Restare in non pensiero è veramente arduo, sopratutto durante la meditazione quando anche un minimo suono o pensiero si insidia e ti deconcentra. Non vedo l'ora di padroneggiare il non pensiero per bene

  • Kiumo - 12:28 12/01/24

    In pratica il nostro cervello è programmato per formulare e invischiarsi in pensieri non per forza negativi ma futili….la meditazione quindi è un allenamento del nostro cervello, che serve per poter fare una selezione di pensieri, e cioè quelli utili da quelli inutili……

  • pleiad - 15:01 10/01/24

    Sembra una battaglia infinita tra diversi impulsi che combattono dentro di noi. La fatica dell'esistenza...della ricerca del nostro centro più autentico. Che la luce ci assista!

  • sarag Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 - 20:16 09/01/24

    Non solo è difficile restare in non pensiero, ma anche pensare positivo è piuttosto difficoltoso! Soprattutto con il bombardamento mediatico che subiamo ogni giorno, col terrorismo che ci viene proposto da tv e social vari, i nostri pensieri sono sempre attirati dalle notizie più nefaste. Il low questo lo sa bene e ci gioca con la totale intenzione di mantenere il controllo delle nostre menti. Non capiamo invece che modificare il nostro pensiero sino a farlo diventare positivo ci porterà a migliorare la qualità della nostra vita aiutandoci ad essere più sereni ma anche spingendoci a compiere azioni che ci avvicineranno al raggiungimento dei nostri obiettivi. Grazie a Dio ho acquisito un po’ di consapevolezza in questo senso, credo di essere sulla buona strada… quando sento le altre persone fare affermazioni negative percepisco una certa irritazione e mal sopporto discorsi rovinosi. Mi rendo conto però che ho ancora molto da lavorare in quanto a volte non riesco a modificare i miei pensieri per farli diventare positivi e rimango incastrata in un loop. Ora che, dopo aver letto questo articolo, ho scoperto che pensare positivo può essere anche d’aiuto alla mia meditazione in non pensiero e aiutarmi a connettermi con la mia anima sono incoraggiata a concentrarmi assolutamente sugli aspetti positivi degli eventi.

  • Cosmic Feather Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 3ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 - 14:55 07/01/24

    È proprio vero che anche i nostri sentimenti possono venire manipolati e non solo il pensiero. D'altronde, la connessione tra pensiero ed emozione, è molto stretta; dunque, influenzando uno automaticamente si influenza anche l'altro. Pensare positivo non è affatto facile e devo dire che ad oggi forse è una tra le tecniche più difficili da mettere in atto per me, però ci sto lavorando e ho comunque fatto progressi. A volte, però, quando mi accorgo di non riuscire proprio a pensare positivo, preferisco mantenere il silenzio mentale e distaccare l'emozione negativa sul nascere prima che venga nutrita dal pensiero e diventi poi ingestibile. Il non pensiero è la base fondamentale di preparazione alla Meditazione: dunque, non bisogna sottovalutare questo passaggio.

  • luci - 12:57 07/01/24

    Ho sempre creduto di potermi identificare con i miei pensieri. Questo nuovo concetto mi ha spiazzato. Sono ansiosa di fare pratica con il silenzio mentale per capire meglio e per scoprire quali sono i pensieri che davvero mi appartengono.

  • cippalippa - 15:48 06/01/24

    Un argomento molto interessante, non vedo ora di leggere, ascoltare e di capire di più.