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Step 1 - N° 24

Il Pensiero - Il non pensiero durante la Pratica (2 parte)

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La prima e la più diffusa difficoltà della Meditazione è l’incapacità di mantenere il non pensiero, ostacolo che porta molte persone ad arrendersi sin dalla prima sessione di pratica. Durante questo percorso ti sto insegnando la Meditazione in silenzio mentale, perché tu possa comprendere quanto sia importante il non pensiero durante la pratica. Le domande sono tante e sempre le stesse: 
“Come faccio a mantenere il non pensiero? Come faccio a non pensare durante tutta la Meditazione?” Innanzitutto, il non pensiero deve essere allenato quotidianamente, altrimenti non migliorerà mai da solo. La Meditazione è la tecnica migliore e più efficace per abituare la mente al silenzio mentale, perché tu possa decidere quando debba esserci il silenzio senza passare la vita a subire i tuoi pensieri. Perseguire il silenzio mentale, specialmente durante la pratica, è fondamentale per l’evoluzione delle proprie sensorie: senza non pensiero non potresti sviluppare il tuo sesto senso, comprendere ciò che la tua Anima ha da svelarti, né capiresti cos’è Dio e come comunicare con Esso. Il pensiero più comune è credere che non si possa comunicare con la propria Anima o con Dio, se non a parole; invece, è proprio il pensiero continuo che ci allontana dalla consapevolezza dell’Anima e della vera e pura comunicazione con Dio, che non avviene con le parole, ma con una connessione più profonda: più psichica. 

Il pensiero è il nemico numero uno del Risveglio Spirituale: potresti pensare che sia un’esagerazione, che i nemici peggiori siano le entità negative, gli oscuri, eppure questi agiscono proprio sul pensiero, perché questo è la miglior arma per far cedere le gambe di una persona; è esattamente il metodo più utilizzato per far cadere chiunque nel tranello dell’anti-spiritualità. Il pensiero, specialmente quello continuo, è l’aggancio che il Low utilizza per tenerci fermi ad una vibrazione bassa, così da assicurarsi che abbiamo ben altro a cui pensare che all’evoluzione spirituale. Il Low sfrutta il nostro pensiero per distrarci, facendoci pensare a qualunque cosa durante il giorno pur di non lasciarci liberi di pensare alla nostra presa di Coscienza. 
È giusto dire che siamo bombardati dai pensieri, perché ogni giorno, in qualunque momento, abbiamo mille cose a cui pensare, e finiamo per non avere tempo di riflettere sul nostro percorso spirituale e su come darci da fare per avvicinarci di più al risveglio totale delle nostre capacità extra-sensoriali, oltre che a come ottenere le risposte a tutte le nostre domande sulla vita e sulla nostra esistenza. Perché esistiamo? Perché siamo presenti in questa vita? Non abbiamo tempo per cercare risposte, ma abbiamo tutto il tempo che vogliamo per spenderlo davanti alla TV o per uscire con gli amici a bere e parlare del niente. 

Il Low sa molto bene come fregarci, non è di certo nato ieri; noi invece, a confronto siamo decisamente più ingenui. Così ci lasciamo abbindolare dai pensieri quotidiani che non hanno un altro scopo se non quello di allontanarci dall’unico vero pensiero che ci aiuterebbe a scoprire chi siamo: la spiritualità. Certo è che solamente pensare alla spiritualità non ci permetterebbe di Risvegliarci, in quanto per riuscirci bisogna praticare, e nessun libro e nessuna lezione teorica potrà mai sostituire la pratica; questo perché ogni lezione serve a farti riflettere su chi sei e per quale ragione tu sia qui, ma è la pratica meditativa che ti fa ottenere, nel profondo, la risposta ad ogni singola domanda, anche a quelle che non ti eri ancora posto. Prima di praticare costantemente la meditazione, nemmeno io avevo idea di quanto fosse importante il non pensiero, perché lo sottovalutavo pensando che non potesse girare tutto intorno a lui: possibile che la semplice azione di pensare possa allontanarmi così tanto dalla mia evoluzione? Perché mai, l’atto più naturale del mondo che è quello di pensare, dovrebbe allontanarmi dall’evoluzione spirituale? La ragione è molto più complessa di quanto sembri, e l’ho compresa solo dopo aver iniziato a praticare, perché prima non avevo i mezzi e le capacità per riuscirci. 

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Il pensiero è fortemente manipolato, spesso indotto da intelligenze molto più furbe di noi che sanno bene come fare e come non farsi scoprire. Vedi il Low: esso è capace di farci pensare quello che vuole, e credendo che siano nostri pensieri, li ascolteremo. Per cui il problema non è la facoltà di pensare, ma sono tutti quei pensieri che non riconosciamo come esterni ma che purtroppo non sono nostri, e che ci vengono imposti senza che nessuno si accorga di nulla: perché sono solo pensieri, i soli e unici capaci di modellare la nostra vita a loro piacimento, facendoci pure illudere che siano nostre decisioni personali. 

I pensieri sono un grande ostacolo alla nostra evoluzione e riconoscerli è molto complicato: non potremmo provare a combatterli di petto, perché vincerebbero loro! Perciò la soluzione è quella di abbassare tutti i pensieri, affinché le sensorie, o per meglio dire il nostro Sesto Senso, risalti e si faccia sentire. Esso non parla a parole, per cui sarà più semplice riconoscerlo se abbassiamo tutti gli altri pensieri, di cui l’enorme maggioranza sono solo perditempo creati dal Low con lo scopo di allontanarci dall’evoluzione. Il Sesto senso, ovvero il mezzo con cui il nostro Sé superiore riesce ad agire in questo piano fisico, non comunica parlando, ma si fa sentire attraverso percezioni e sensazioni, da non confondere però con i pensieri e i sentimenti che possono essere influenzati dall’esterno per farci credere qualcosa che non è, facendoci sbagliare pista. Ti sarà già capitato di aver avuto delle percezioni, ad esempio su alcune persone che hai sentito negative per te, senza che abbiano fatto nulla di male per fartelo pensare; di seguito poi si sono dimostrate esattamente come avevi percepito: ovvero negative o con brutte intenzioni verso i tuoi confronti. Ciononostante, chissà quante volte ti sarà capitato di fare fatica a riconoscere se quella sensazione fosse giusta o solo un brutto giudizio iniziale, perciò non lo hai ascoltato e più tardi ti sei pentito. Tutto questo è accaduto perché il sesto senso è molto debole, in quanto non lo hai mai allenato in vita tua; inoltre, il pensiero è molto alto, perché non hai mai svolto una seria pratica di silenzio mentale, ecco perché le sensazioni vere e dettate dal sesto senso sono così difficili da riconoscere e facili da confondere con i pensieri indotti. 

Per sviluppare il sesto senso e addestrare il silenzio mentale bisogna seguire la pratica della Meditazione, l’unica tecnica in assoluto che possa evolverti spiritualmente e allo stesso tempo abbassare l’influenza del Low su di te. Se ci fosse un’altra soluzione, una più facile e veloce, l’avremmo già messa in atto subito, tutti quanti, così saremmo già fuori dal Low e del tutto liberi dal Matrix. Invece siamo qui, dove la maggioranza delle persone si frega, pensando di non avere bisogno di praticare la meditazione perché i loro pensieri sono “già tutti evoluti”, senza rendersi conto che sono proprio questi i pensieri del Low che li fanno cadere nel tranello. Capire e accettare che il proprio pensiero sia stato deciso dal Low è davvero difficile; ti viene chiesto di andare contro il tuo stesso pensiero, come potrebbe essere semplice? Però se rimani in silenzio, per un po’ di tempo tutti i giorni, ti rendi conto come qualcosa di più “tuo”, di più vero e di più positivo, accresce dentro di te e ti fa sentire bene, calma le tue ansie, i tuoi pensieri e le tue ossessioni e inizia a dare una forma migliore alla tua vita. All’inizio non lo capisci, accade qualcosa di buono ma pensi che sia solo un caso, eppure più continui a meditare e più eventi positivi accadono durante il giorno, da quelli più piccoli ma continui a quelli più grandi che lasciano il segno. 

Ogni qualvolta praticherai, seppure non riuscirai a mantenere il non pensiero perfetto, ti renderai conto di quanto ti faccia stare bene meditare, tanto che non vorrai smettere. Nel contempo, inizierai a fare caso di quanto sia insistente il Low, imprimendoti pensieri (tra i più assurdi), pur di farti smettere di praticare o farti andare storta anche questa sessione. Perché tanto impegno per impedirti di rimanere in silenzio mentale per una sola mezz’oretta, quando in un’intera giornata di 24 ore ti ha completamente in pugno? Perché, se decidi di rimanere in silenzio, qualcosa o qualcuno deve obbligarti a pensare? 

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Eppure, solo se deciderai di praticare ti renderai conto di quanto sia vero che qualcosa, contro la tua volontà, tenta di farti pensare anche quando vorresti una piccola pausa. Il fatto è che se non hai nulla a cui pensare, ti metterà davanti qualunque genere di fantasia o immaginazione che ti distragga, impedendoti di rimanere concentrato sulla meditazione. Se non mediti non te ne puoi rendere conto, perciò credi che tutto questo non sia reale; invece, se inizi a praticare la meditazione in silenzio mentale, ti rendi conto di come sbucano fuori pensieri che non hai mai avuto prima, al solo scopo di occupare la tua mente e distrarti dall’obiettivo della meditazione: quello di far tacere i pensieri per alzare il volume del tuo sesto senso. 

Solo meditando ti puoi rendere conto di quanto il pensiero sia manipolato da qualcosa o qualcuno di cui non ti eri mai accorto prima ma del quale, grazie alla meditazione, oggi puoi diventarne cosciente. Tutto questo perché, mentre cercherai di meditare, anche non credendo ciecamente all’esistenza del Low, se solo proverai a mantenere il non pensiero per troppo tempo inizieranno a comparire pensieri e fantasie che non avevi mai fatto prima, tutto pur di distrarti. Per quale ragione non hai il diritto di rimanere, anche un solo minuto, in assoluto silenzio? Infatti, qui non si tratta di ore, ma si tratta di restare un solo minuto completamente in silenzio: provaci e capirai la difficoltà. È normale: anche un solo minuto di assoluto silenzio ti porterà ad alzare il volume del tuo sesto senso, figurati quanto può fare restando un’intera sessione di meditazione completa in non pensiero. Potrebbe sembrare tanto, eppure si tratta di una sola mezz’ora al giorno: che sarà mai? Per il Low, invece, si tratta di un enorme ostacolo, perché se tu restassi in meditazione per un’intera mezz’ora ogni giorno, prendendola come sana abitudine quotidiana, per lui risulterà molto più complicato influenzare la tua vita e le tue decisioni. Ecco perché s’impegna a farti scegliere di fare tutt’altro che meditare, di farti perdere tempo con questioni futili pur di non avere tempo di sederti una sola mezz’ora al giorno a meditare, ma di farti avere sempre tempo per la TV, per chattare o guardarti le serie dei telefilm su internet. Praticando ti rendi conto di quanto sia importante farlo, purtroppo invece se non pratichi non capirai mai le ragioni per cui andrebbe fatto, non conoscendo i benefici che ha da offrirti. Il Low si impegna per non farti iniziare la meditazione, consapevole che se la praticassi costantemente evolveresti il tuo sesto senso a tal punto che per lui diventerebbe poi impossibile mantenerti sotto il suo controllo. Questa è la ragione per cui il primo passo da compiere è imparare il non pensiero durante la pratica della Meditazione, affinché il volume del Low si abbassi e si alzi quello delle tue capacità psichiche. 

La difficoltà c’è e ci sarà per svariato tempo: non aspettarti che dall’oggi al domani imparerai l’assoluto non pensiero che duri 24 ore, solo per aver pensato di volerlo fare! Però puoi veramente migliorarlo tanto, attraverso la pratica giornaliera e costante, imparando a scegliere quando rimanere in silenzio mentale e per quanto tempo farlo. Il silenzio mentale è utilissimo, perché impari a decidere cosa pensare e quando pensarci, focalizzando tutta la tua attenzione su un unico punto anziché distrarti su mille problemi a cui non vorresti dare energie, ma che invece te ne rubano contro la tua volontà. Vedi quando vuoi lavorare su un progetto ma hai mille preoccupazioni che ti assalgono, facendoti perdere un sacco di tempo e impedendoti di capire come continuarlo; oppure quando sei alla ricerca di un’ispirazione creativa, ma non ci riesci perché sei troppo offuscato da altri vari pensieri; oppure quando vorresti studiare per un esame, ma non riesci a capire ciò che stai leggendo perché nel mentre sei ansioso o hai altro per la testa. Il silenzio mentale non serve solo a silenziare, ma anche ad insegnarti come, quando e a cosa pensare, per tua decisione personale, anziché subire i mille pensieri che si infilano nella tua mente e ti impediscono di fare altro. Saper controllare i propri pensieri è incredibilmente funzionale, perché riuscirai a concentrarti su quello che ti interessa davvero, senza perdere tantissimo tempo che invece potresti utilizzare per fare altro. 

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Come per l’ispirazione artistica: essa viene da sola perché non sai controllarla, ma quanto sarebbe bello se questa venisse ogni volta che lo decidi? Magari in grandi quantità, giusta e mirata verso l’obiettivo che volevi raggiungere, anziché girarci intorno e venirti sempre nel momento più sbagliato e inopportuno. Quante volte ti è arrivata l’ispirazione proprio mentre non avevi carta e penna davanti, o mentre stavi lavorando e non potevi di certo fermarti a segnare l’idea? O peggio ancora alle 04.00 di notte, obbligandoti a scegliere se dormire o se alzarti per scriverti l’idea. Questo è solo uno dei tantissimi motivi per il quale imparare ad addomesticare il proprio pensiero è tanto importante. Il silenzio mentale durante la meditazione ti permette di diventare più focalizzato durante la tua vita personale, sentimentale e lavorativa. Il silenzio mentale ti rende più attento, cosciente, più lucido e attivo: chiunque desidera avere al proprio fianco un partner che sia attento e si accorga di come si sente, e perché no, anche di ciò che sta pensando; perché la meditazione ti rende anche molto più empatico e telepatico, soprattutto verso le persone che ami. Questo è un grande punto a favore, perché l’altra persona se ne renderà conto, non capirà la ragione per cui sei più attento eppure gli piacerà questo nuovo lato di te, perché la tua maggiore capacità di notare le cose – anche i più piccoli cambiamenti – ti renderanno più interessante ai suoi occhi, diverso rispetto agli altri. Tutto questo avviene se impari il non pensiero durante la meditazione, perciò non succede se continui a pensare come hai sempre fatto: sai già dove ti porta il modo con cui hai sempre agito, però non sai dove ti porterà il silenzio mentale, ma è arrivato il momento di scoprirlo. 

Il segreto del non pensiero durante la meditazione sta nella concentrazione. Ancora una volta ti ripeto che combattere di forza contro il pensiero sarebbe controproducente, perché vincerebbe lui. Invece, puoi addomesticarlo piano piano, con esercizi e pratica quotidiana, riuscendo a renderlo più coerente con il tuo volere, anziché essere tu a doverti adattare a lui come hai sempre fatto sinora. L’esempio lampante è quello di iniziare una splendida giornata con l’umore a pezzi, tutto questo per un unico pensiero che poi sfocia in tanti altri pensieri negativi. Hai davanti una bellissima giornata, incontri belle persone e ti accadono eventi insoliti e piacevoli, eppure i tuoi pensieri negativi del giorno ti impediscono di goderti l’esperienza, facendoti vedere tutto nero. Per cui adatti la tua giornata al tuo umore, o meglio l’adatti ai tuoi pensieri. Se invece imparassi ad organizzare i tuoi pensieri al tuo volere, potresti cambiare la giornata in meglio, perché anziché buttare all’aria un bell’evento o un bell’inizio di giornata a causa dei tuoi pensieri, potresti cambiare quest’ultimi e renderli più positivi, modellandoli a seconda della giornata che stai vivendo. Perciò, anziché farti affliggere dai tuoi pensieri, puoi scegliere di stopparli, metterli in pausa per il tempo che ti serve e goderti ciò che ti capita senza fartelo scappare via; dopodiché ti renderai conto che quegli stessi pensieri che prima ti sembravano così tanto importanti, in un solo giorno avranno perso completamente importanza, dandoti l’occasione di capire cosa ti saresti perso se avessi dato retta a loro. 

Per imparare il silenzio mentale durante il giorno bisogna che lo impari seriamente durante la Meditazione, altrimenti non lo capirai mai a fondo, nemmeno se ti illuderai di avercela fatta. Il non pensiero non serve solo a restare più concentrato durante il giorno, ma ad impedire al Low di manipolare i tuoi pensieri e i tuoi desideri, facendoti credere che siano i tuoi. Durante la pratica della Meditazione cerca di concentrarti su quello che stai facendo, ovvero sul respiro, sul chakra e sul desiderio di volerti evolvere. Rimani concentrato sulla motivazione che ti spinge a sederti in mezzo loto e scegliere di meditare: focalizzati su quell’intento per rimanere motivato, durante tutta la meditazione, su questo desiderio anziché perderti in mille pensieri futili al momento. Spiega a te stesso che non è il momento di pensare ad altro, che hai solo mezz’ora di tempo per evolverti e non devi sprecarla a pensare o ad immaginare, perché hai tutto il giorno per poterlo fare e in questa unica mezz’ora devi riuscire a restare in silenzio mentale nonostante le forti tentazioni. 

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La difficoltà più grande sarà quella di rimanere motivato a restare in non pensiero, perché mentre starai meditando ti verrà una grandissima voglia di pensare a tutt’altro per passare il tempo; hai solo mezz’ora di tempo per evolverti, spiega a te stesso che è l’unica occasione che hai per fare progressi e che non devi buttarla all’aria. Se convinci te stesso, sarà molto più semplice mantenere lo stato mentale silenzioso. Il non pensiero infatti non è sinonimo di assenza, bensì porta il significato di essere presente nel momento senza farti trascinare dai pensieri della tua mente. 

Ogni volta che ti perdi nei pensieri, non arrabbiarti: peggioreresti le cose. Invece, rimani calmo e ripeti a te stesso che devi concentrarti sul chakra e non pensare a null’altro. Impara quindi a distinguere quali pensieri stoppare per primi: i pensieri che ti riportano a ricordare qualcosa del passato, ad immaginare qualcosa di fantasioso, a canticchiare una canzone che ti piace, a pensare alla persona che ami, o ai tuoi figli, oppure a ragionare sulle mansioni domestiche che dovresti svolgere; stoppali tutti, perché durante la meditazione che dura soltanto mezz’ora, non devi pensare a nulla di tutto questo. Non ti viene chiesto di smettere di amare la persona che ti fa battere il cuore, o di smettere di accudire i tuoi figli, ti viene chiesto di non pensarci durante la mezz’ora giornaliera che dovresti dedicare interamente alla meditazione. Se impari a dedicare questa intera mezz’ora giornaliera solamente a te stesso, allora inizierai a dare il comando alla tua vita di girare intorno a te, anziché il contrario. Durante la meditazione ricorda spesso a te stesso di doverti concentrare unicamente sulla respirazione pranica e sul chakra su cui stai meditando e se ti aiuta, puoi pensarlo a parole dicendo a te stesso “concentrati sul chakra”; poi, silenziati di nuovo. Non puoi abbattere tutti i pensieri in una sola volta, ma puoi svolgere una selezione poco per volta, eliminando prima i pensieri che ti portano lontano da ciò che stai svolgendo nel presente, per poi un giorno arrivare a controllarli tutti al 100%. Quindi, se i pensieri sono tanti, ripeti a te stesso di doverti concentrare solamente sul chakra, così che quel pensiero non riesca a distrarti, e poi cerca di rimanere concentrato sul chakra senza doverlo ripetere a parole troppe volte. In questo modo, poco a poco, abbasserai ogni tipo di pensiero e la tua attenzione rimarrà vigile e focalizzata su ciò che si alzerà in piedi, che sarà il tuo sesto senso. 

Ovviamente, con il tempo dovrai imparare a rimanere concentrato durante la meditazione senza dover ripeterlo a parole, però questo pensiero serve a focalizzarti e farti tornare concentrato su ciò che stai facendo, per cui non è da paragonare ad un pensiero più pesante, come ad esempio quello di pensare alle faccende domestiche mentre stai meditando: è sempre un pensiero, ma il primo serve per ricordarti cosa stai facendo sul momento e su cosa dovresti concentrarti, il secondo serve soltanto a distrarti e allontanarti da ciò che stai facendo, riportandoti ad una bassa vibrazione. Perciò puoi utilizzare il pensiero per focalizzarti meglio sul chakra, ma devi evitare che questo diventi una sorta di Mantra, finendo per “pensare” al chakra anziché sentirlo davvero. Ricordati sempre che il chakra va percepito fisicamente, non solo immaginato, ecco perché utilizziamo le dita che dovranno toccare la pelle del chakra affinché la percezione fisica ci faccia ricordare cosa dobbiamo fare e in quale punto preciso dobbiamo focalizzarci; cosa che, solamente immaginando la posizione del chakra, non ci permetterebbe di fare. Detto questo, non sarà facile imparare il non pensiero, né sarà immediato, ma con la pratica giornaliera e costante potrai notare miglioramenti che a lungo andare diventeranno sempre più fedeli e pronunciati. Praticando ogni giorno migliorerai tanto, sino a che arriverà il momento, senza rendertene conto, in cui sarai diventato molto più bravo a mantenere il non pensiero e la concentrazione sia durante la pratica che durante la giornata. Non avere l’ansia di evolverti di fretta e furia ma allo stesso tempo non avere troppa calma di deciderti nel metterti a praticare, prima inizierai il tuo percorso e prima vedrai i progressi che tanto sognavi. Ricordati che per migliorare il non pensiero devi respirare prana, che ti darà un grande aiuto a rilassarti e quindi a calmare la mente e tutti i suoi meccanismi di pensiero. Respira prana e rilassati, in questo modo sarà più semplice imparare il silenzio mentale. 

Fine pagina 5 su 5. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1667 commenti
  • alex2406 Medaglia per aver completato lo Step 1 - 22:09 15/05/23

    Il non pensiero è sicuramente uno degli ostacoli più grandi che sto riscontrando durante le mie meditazioni, anche se sto già notando dei miglioramenti. Durante le sessioni, mi aiuta molto focalizzarmi sul respiro e/o sul tocco delle dita sulla pelle

  • Gianlu idro Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 - 12:29 15/05/23

    Praticare il Silenzio mentale è fondamentale ed importantissimo. E ogni giorno è fondamentale ricordarsi che i pensieri sono completamente manipolabili da forze esterne. Sia dal low che da forza oscure (anche positive certo... ma la maggior parte dei pensieri sono solo perditempo per allontanarci dall'evoluzione), invisibili delle quali non ci accorgiamo, ma che agiscono senza problemi. Ricordo quanto all'inizio del mio percorso fosse difficile mantenere il non pensiero, mille pensieri che frullavano per la testa e quanto fosse difficile tenerli a bada. Grazie alla meditazione è cambiata la situazione ed è decisamente migliorata e cambiata radicalmente. Grazie per tutti questi preziosi consigli!

  • Martina Medaglia per aver completato lo Step 1 - 16:07 12/05/23

    "Vera e pura comunicazione con Dio", la mia mente sicuramente non riesce neanche a immaginare a che livelli di comunicazione si possa arrivare, molte volte mi è capitato di sentire una forte felicità quando meditavo sul cuore, o in generale durante alcune med o lasciarsi andare, una felicità diversa da quella provata nella vita low, già quella era bellissima, da piangere di gioia, chissà la vera e pura comunicazione con Dio, il solo pensiero mi emoziona tantissimo, infatti per motivare il non pensiero prima delle med mi ricordo gli obiettivi che voglio raggiungere più di tutti, in particolare perché grazie alla meditazione e all'energia la mia Anima\ Coscienza vive e può continuare a vivere. A parte chi lavora letteralmente 10/15 anche 20 ore e lì si che uno fuori dal lavoro ha poco tempo, ho capito che se si vuole il tempo si trova soprattutto per praticare, perché se togliamo il tempo usato per social, tv, videogiochi ecc lo spazio per fare qualcosa di produttivo e praticare c'è. Quando mi perdo in pensieri durante le med, mi concentro sul respiro,ritorno presente respiro prana e da lì ricomincio a concentrarmi sul chakra e così via, questo mi aiuta a bloccarli. Sto cercando di controllare i pensieri anche fuori dalla pratica, infatti quando mi rendo conto che sto pensando e sono nel low, inizio a respirare prana, o mi concentro su un Chakra, oppure faccio qualche tecnica veloce. Grazie questo articolo è davvero fondamentale!!! Grazie!!!

  • kimo - 17:46 11/05/23

    Cosa aggiungere? Tutto chiaro e semplice, lunica soluzione per crescere è Meditare, piu medito e piu amo il mio prossimo, piu amo il mio prossimo e piu riesco a meditare meglio, grazie per queste preziosissime delucidazioni

  • kimo - 17:46 11/05/23

    Cosa aggiungere? Tutto chiaro e semplice, lunica soluzione per crescere è Meditare, più medito e più amo il mio prossimo, più amo il mio prossimo e più riesco a meditare meglio, grazie per queste preziosissime delucidazioni

  • giada.gualtieri - 22:19 08/05/23

    Articolo meraviglioso, Non so veramente come esprimere che emozioni mi abbia dato. Meditando da qualche mese mi è ancora difficile mantenere il non pensiero durante la meditazione, però io cerco di non scoraggiarmi e medito ogni giorno, due volte al giorno. Non mi importa quanto Esso provi a sconfiggermi e a mettermi i bastoni tra le ruote, Io so che la mia evoluzione spirituale è troppo importante per cedere e smettere di perseguirla. E soprattutto, Abbandonarsi al low vuol dire Abbandonarsi a tutto il male della vita e subirlo, e io assolutamente non voglio più farlo, non ora che ho i mezzi per evitare tutto ciò. Grazie Angel per avermi dato questi mezzi, proverò ad evolvermi ogni giorno. Purtroppo ci sono dei giorni in cui il low diventa davvero insistente, giorni in cui pur di farti smettere di meditare Inizia a farti stare male e ti fa avere dei problemi. Beh se ci tiene così tanto a romperci le scatole un motivo ci sarà, e sinceramente io aspiro a stare bene, a stare in pace, ad essere padrona della mia vita e completamente libera. Non voglio essere mai più addormentata come lo ero prima di scoprire questo percorso. Anzi, mi impegnerò ogni giorno a migliorare sempre di più nel pensiero. Comunque già abbassando il volume dei pensieri sto riscontrando molti effetti positivi, e alcuni eventi che prima mi avrebbero proprio fatta soffrire sono riuscita a distaccarli

  • Chiara Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 - 17:35 07/05/23

    Combattere direttamente contro il pensiero non servirà, ma abbassare il suo volume tanto da non sentirlo più sarà la via che porterà all'evoluzione. Tutti i nostri nemici agiscono tramite il nostro pensiero, per farci smettere di praticare, per distrarci, per farci prendere le decisioni sbagliate, ecco perchè è il nemico numero uno per l'evoluzione spirituale, il pensiero è il ponte che ci collega direttamente al low. è difficile e lo sarà sempre, ecco perchè non si deve mai abbassare la guardia, viviamo con i pensieri a mille fin da piccoli, ci perdiamo in essi e sono così rumorosi da farci venire i mal di testa. Calmare la mente con la meditazione mi ha fatto stare benissimo, dandomi lucidità. Rileggere questo documento mi ha spronata e mi ha fatto riflettere su delle situazioni sbagliate che vivo, grazie mille per questi insegnamenti.

  • Dora Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato lo Step 2 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 - 13:17 06/05/23

    Ho imparato oppure ho disimparato a credere che non pensare è uguale a concentrarmi su qualcos'altro. Io amo leggere amo i film la musica sono cose che mi appassionano realmente più delle persone nella media. Ma ho dovuto fare i conti con la realtà perché non mi limitavo a farlo quel tot di tempo ma riuscivo a starci per ore e ore. Io purtroppo tendo molto alla fantasia e prima di capire dove sta l'errore stavo più nel low di una persona che non ha nessun interesse per la spiritualità. I primi tempi della meditazione ho pensato che per me fosse impossibile silenziare i miliardi pensieri che riempivano la mia testa. Non ho mai mollato e sono arrivati i risultati e quei momenti di silenzio mentale sono straordinari. Ovviamente c'è il low che impazzisce e se mantengo concentrazione per prima riesco a percepire il low e le sue manipolazioni come qualcosa di esterno non più pensiero mio e quando non cedo alle distrazioni in qualche modo la vinco io. Ma ci vuole tanta concentrazione. Qualche mese fa ho avuto un giorno di febbre e mi sono addormentata respirando prana . Mi sono ritrovata in un sogno strano di quello stressante e pesante nonostante non c'era niente. Neanche io come corpo ma percepivo parole parole che non finivano mai. E io volevo uscire da tutto ciò invece ho iniziato a vedere come una parola era subito legata ad un altra ed era cosi al infinito anche se non avevano nessun senso. Come una trappola infinita fatta di parole ,una ragnatela senza fine . Mi sono svegliata è nonostante so che è stato un incubo ho percepito il funzionamento negativo del pensiero continuo .

  • Isa Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta Medaglia per aver completato lo Step 2 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 2 - 12:06 06/05/23

    Documento meraviglioso e pienissimo di energia che carica e motiva in maniera fortissima! Subito dopo averlo riletto sono andata a meditare perché mi sentivo molto motivata e alta di tonale grazie alla lettura e, consapevole dei consigli appena ripassati, ho applicato tutto, riuscendo così a svolgere una meditazione profonda e bellissima. Tutto ciò che è condiviso in questo documento è estremamente vero e importante e riesco ad afferrarlo meglio ora con più pratica alle spalle. Confermo che il non pensiero è davvero complesso da tenere, ancora oggi è il mio punto debole e qualcosa su cui devo continuare a lavorare moltissimo. Ma proprio come scrivi nel documento con la pratica costante si migliora e non posso negare, infatti, che sebbene sia ancora traballante, il mio silenzio mentale è migliorato tantissimo in questi anni. Inoltre con l’esperienza mi sono accorta ancora di più di quanto la maggior parte dei pensieri non siano nostri. Già leggerlo le prime volte è stato assurdo, perché appunto uno pensa che pensare sia la cosa più naturale e non che invece sia un qualcosa di imposto forzatamente dall’esterno. Invece poi quando inizi a fare esperienza e capisci, sulla tua pelle, che in effetti è proprio così è tosto, ma allo stesso tempo è meraviglioso perché ti senti liberare da tantissimi pesi e pensieri che non sono mai stati tuoi. Reputo questo documento importantissimo e da rileggere più e più volte. È veramente fondamentale non dimenticare mai questi insegnamenti, ma continuare ad approfondire perché i livelli di scoperta che possiamo raggiungere non finiscono mai. Grazie infinite Angel per queste conoscenze di vitale importanza e per l’energia e la spinta che imprimi in ogni lezione!

  • Fedina Medaglia per aver completato lo Step 1 - 14:20 04/05/23

    Prima, per evitare di pensare ad alcune cose negative, mi bastava mettermi davanti alla tv a guardare qualche film o serie tv avvincenti, per "spegnere il cervello" e rilassarmi. Ora, con la meditazione, posso farlo in un modo più salutare ed evolutivo. Durante il giorno, invece, mentre faccio altre cose o sento qualche pensiero negativo far capolino, mi basta respirare e visualizzare prana qualche istante, per sentirmi più tranquilla. E' come se spostassi l'attenzione su me stessa, anziché su quello che sto facendo o guardando o pensando.

  • Klaren Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 - 14:42 03/05/23

    Il silenzio mentale è sicuramente una delle difficoltà più grandi per quanto riguarda la pratica di tutti i generi, che sia solo per la meditazione o per altre tecniche più avanzate. E' la base di tutto, comprendo come il Low cerchi di usare i nostri stessi pensieri per aumentare il rumore all'interno del nostro cervello e distrarci dalla pratica rovinandocela, quando si raggiungono anche livelli medi di non pensiero la pratica diventa sempre più "produttiva", nel senso che le tecniche iniziano a fare molto effetto e si va davvero molto in profondità.

  • Chiara Calien Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 - 21:31 02/05/23

    Più leggo questi articoli del primo step e più, attraverso l'esperienza raccolta, riesco a ferrare meglio i concetti e a comprenderne l'insegnamento che vi è dietro. È proprio vero,.il primo step è quello più difficile in assoluto e non si finisce mai di imparare! Questo articolo sul non pensiero è importantissimo. Ai primi tempi mi risultava difficile credere che la stragrande maggioranza dei pensieri non sono nostri ma ci sono stati imposto dall'esterno, e ci è voluto molto per comprenderlo, ma solo grazie alla pratica della Meditazione ho potuto comprendere piano piano cosa vuol dire, e ancora adesso sto imparando a capirlo. Sebbene queste si trattino delle basi, non si finisce mai di imparare e di trovare sfumature più avanzate di quello che si aveva compreso in precedenza. Questo articolo è una delle basi più importanti in assoluto per non farsi risucchiare dal low e da tutte quelle tentazioni che ci portano ad essere bassi e sottomettibili. Grazie tantissimo per questo doc!!

  • Galanasoul - 23:48 22/04/23

    Io adoro meditare, ma sono ancora molto debole alle tentazioni e distrazioni del Low. Avevo deciso di meditare ogni mattina,ma quando mi sveglio, il Low mi tira giu´ e mi porta a bere il caffe´ invece :( Non guardo la TV, sono assolutamente decisa e interessata ad continuare il mio percorso spirituale. Comunque, credo sia piu´ naturale per me meditare la sera. Mi siedo e medito ogni giorno, ma non ho ancora creato una routine. E´ giunto il momento di farlo.

  • Stella Spica - 19:31 17/04/23

    Caspita quanto è pesante questo Low! Mi sono ben resa conto di questa cosa, mentre medito è davvero difficile bloccare i pensieri. Dovrò esercitarmi per bene, forza!

  • MJ Medaglia per aver completato lo Step 1 - 15:11 16/04/23

    Prima di arrivare in ACD avevo già assaggiato dei piccoli momenti di Non Pensiero in Meditazione. Non sapevo però che il Silenzio Mentale serviva a controllare "come, quando e a cosa pensare..." Ogni tanto riuscivo a sentir la pace interiore che porta ma non avrei mai pensato quanto fosse importante meno ancora che abassando i Pensieri si alzassi il Sesto Senso. Se ho capito bene, allenando il Silenzio Mentale diventerò più "attenta, consciente, lucida, reativa, empatica e telepatica verso le persone che amo", in soma tutte quelle caratteristiche che ho sempre desiderato migliorare in me. Ho passato tutta la mia vita sentendo che il Non Pensiero non esiste e che Meditare serve a rilassare e guardare i pensieri da lontano... ma quante bugie ti raccontano!!! Se c'é qualcuno/qualcosa che tenta impedire di rimanere in Non Pensiero vuole dire che é un'arma molto potente che io voglio imparare a domesticare. Grazie mille ACD per questo articolo prezioso