Seleziona la porzione di testo da chiarire
Step 1 - N° 42

Domande su Meditazione - Sensazioni e miglioramenti (4 parte)


Pagina 1 su 10

Angel: Benvenuti. Nella lezione di oggi lasceremo spazio alle domande sulla Meditazione. Potete iniziare con la prima domanda. 

Studente: Ciao Angel. Innanzitutto grazie per la possibilità che ci stai dando. È da premettere che mi sono iscritta in ACD qualche settimana fa, ma solo da 3 giorni ho iniziato a leggere il primo Step. Ho provato a meditare ma proprio non riesco a stare senza pensare. Il mio pensiero galoppa un po’ qua e un po’ là, tra le tante preoccupazioni e i pensieri più cretini; proprio non riesco a stare in una condizione di non pensiero. 

Angel: Ciao! Benvenuta in Accademia. È normalissimo che tu non riesca a tenere il non pensiero, dato che hai iniziato a meditare da soli tre giorni. Cosa ti aspetti? Stiamo parlando di una pratica complessa e sarebbe strano se ci fossi già riuscita. La difficoltà più comune di chi ha appena iniziato a praticare la meditazione è proprio quella di tenere il non pensiero, in quanto esso è uno sport per la mente e, come per tutti gli altri sport, ci vuole allenamento prima di riuscire a farlo bene. Non ti sei mai allenata prima d’ora, quindi è normale che oggi ti risulti difficile praticare il non pensiero per mezz’ora di fila. Non devi scoraggiarti, perché è difficile per tutti e leggendo tutti gli altri documenti del primo Step ti accorgerai che tantissimi altri studenti hanno provato le tue stesse difficoltà. Con l’impegno, però, puoi superarle come tutti. In tanti si arrendono perché non riescono a tenerlo in modo eccellente sin dal primo giorno di pratica, ma questo non ha senso perché sarebbe come pretendere di vincere la coppa mondiale solamente il tuo primo giorno di sport. Quindi è normale che risulti difficile e non devi demoralizzarti; ci vorrà del tempo, ma soprattutto tanto impegno. Giorno dopo giorno, se ci lavorerai sopra, il tuo non pensiero migliorerà sempre di più; se invece lasci scorrere il tempo senza metterci volontà, allora non cambierà molto. 

Studente: Quindi continuo lo stesso, anche se penso al vicino che mi fa arrabbiare, ai problemi economici, alla perdita di mio padre e al mio futuro incerto? Continuo comunque a insistere, malgrado la mia mente per ora è come un loop? 

Angel: Certo, perché se il tuo intento è quello di migliorare in questa tecnica, è importante che ti applichi senza mai arrenderti, tanto meno dopo soli tre giorni. La meditazione non è una tecnica magica dove devi imparare cantilene, posizioni e informazioni difficilissime: essa è semplice, è rilassante, perché lo scopo di questa tecnica è quello di farti stare bene, di migliorare la tua vita e permetterti di superare i problemi che sino ad ora non eri riuscita a toglierti di dosso in nessun modo. Stai tranquilla, perché se pratichi da 3 giorni non hai alcun motivo di scoraggiarti sin da ora; la paura di essere deboli, di non farcela, di essere inferiori, di sbagliare qualcosa, è il primo ostacolo che tutti dovranno superare, altrimenti non otterranno quello per cui hanno cercato una via spirituale. 

Studente: Il mio dubbio era che le altre persone insegnano a soffermarci su qualche altra cosa per ingannare il pensiero (mantra, immaginazioni, simboli, o simili), tu invece insegni il contrario. 

Angel: È questa la differenza dell’Accademia. Loro insegnano a sostituire un problema con un altro problema, io invece ti insegno come affrontarli per superarli definitivamente. 

Pagina 2 su 10

Studente: Ciao Angel. Anche io vorrei una parola di conforto. Ho appena iniziato e le mie meditazioni sono un disastro, non riesco a mantenere la mente sgombra da pensieri vari per più di qualche minuto. Devo continuamente riportare la mente sul non pensiero e sui chakra, così vorrei sapere da te se riuscirò, un giorno, a stare senza pensieri per mezz’ora e se riuscirò addirittura a stare senza pensiero per una giornata intera. Penso sia quello l’obiettivo finale, vero? Insomma, vorrei una parola di speranza! 

Angel: Rimanere per mezz’ora di meditazione in assoluto non pensiero è ben diverso da rimanere in non pensiero totale per tutto il giorno. Il nostro obiettivo è rimanere in non pensiero durante la meditazione e saper controllare perfettamente il nostro pensiero durante tutto il giorno, che è diverso. Controllare il pensiero significa essere capaci di scegliere cosa pensare e cosa – o come – non pensare. Anche se vogliamo fingerci tosti, noi siamo completamente sottomessi ai nostri pensieri perché essi possono decidere se migliorarci la giornata o rovinarci la vita. La cosa peggiore è che il pensiero si può influenzare e il nostro viene continuamente modificato a vantaggio di altri, quindi noi pensiamo ciò che qualcos’altro vuole che pensiamo. Attraverso la pratica del non pensiero dobbiamo imparare a decidere quando non pensare a nulla e imparare a scegliere cosa e come pensare durante il resto del giorno. Il non pensiero deriva prima di tutto da un buon rilassamento. Se parti subito con il voler stare in non pensiero, senza nemmeno provare a rilassarti, è chiaro che non ci riuscirai. Il non pensiero è molto complicato perché è una cosa che non hai mai provato prima d’ora e le persone intorno a noi ci insegnano a pensare ai problemi e ad ossessionarci su qualunque cosa ogni momento della nostra vita. Da sempre siamo abituati a pensare a mille cose da fare senza mai calmare la nostra mente. La meditazione è prima di tutto rilassamento, ma se tu decidi di non rilassarti come puoi pretendere di riuscire nel non pensiero? Non è impossibile farlo, ma bisogna semplicemente provarci e riprovarci, perché è uno sport per la mente, quindi non riuscirai sin dalla prima volta a ottenere la stessa agilità e la forza che possiede un altro sportivo che pratica costantemente da anni. Non metterti a confronto con me o con altri, hai appena iniziato questo percorso e non puoi pretendere in un giorno di riuscire perfettamente nel non pensiero. Devi procedere un passo alla volta, migliorando poco a poco. Non credere che io ci sia riuscita dopo un giorno, perché ti sbagli di grosso, anche io ho dovuto avere pazienza e costanza per imparare a farlo e solamente allenandomi ci sono riuscita. Si tratta di provarci ogni giorno e insistere per ottenere dei buoni risultati; insistere nella meditazione, non a parole. La tua frustrazione nasce perché ti aspetti che già da ora, che hai appena iniziato a meditare, tu debba essere bravissima e raggiungere altissimi livelli nella tecnica del non pensiero, ma non è così facile. Nessuno ci riesce al primo colpo e continuando così come se nulla fosse. Il pensiero è l’impedimento spirituale di ogni singola persona, e sarà il blocco più grande da superare per Risvegliarsi; non aspettarti di riuscire ad abbatterlo in due giorni. 

Studente: Scusami, ma l’obiettivo finale è riuscire a non pensare per tutto il giorno? 

Angel: Non dobbiamo diventare persone prive di capacità riflessive, che non pensano a niente e vivono nel mondo delle favole. Noi siamo umani e dobbiamo riflettere e ragionare, ma questo è diverso dal pensiero oppressivo e negativo che abbiamo ogni giorno. Riflettere e pensare sono due cose molto diverse, e step dopo step intendo mostrarti qual è la differenza tra vera riflessione e semplice pensiero, eliminando i pensieri superflui che non solo ti rallentano, ma addirittura ti fanno del male. Perciò, l’obiettivo finale è Risvegliarsi; per farlo bisogna sviluppare le proprie capacità psichiche o, in altre parole, il proprio Sesto senso, ma per riuscirci bisogna imparare a non pensare, diventando coscienti e assorbendo tanta energia pranica. 

Pagina 3 su 10

Ora non guardare al futuro, all’essere in grado di non pensare tutto il giorno; concentrati invece a riuscire a non pensare per tutta la mezz’ora di meditazione che svolgi. Mezz’ora non è molto, quindi prima impara a togliere i pensieri futili e poco a poco impegnati a togliere sempre più pensieri dalla tua meditazione. Si tratta solo di 30 minuti, non muore nessuno se per mezz’ora al giorno decidi di non pensare ai problemi e alle faccende di casa! Concentrati sul benessere mentale e fisico che ti fa sentire la meditazione in non pensiero, che rilassa tutto ciò che è dentro di te, facendoti sentire davvero bene, come se fossi più giovane e più pulita. È una sensazione meravigliosa, concentrati su di essa e non pensare. Prima smetterai di pensare ripetutamente alla stessa cosa, poi smetterai di scervellarti per i problemi. Magari penserai ancora alle faccende quotidiane, ma intanto avrai già tolto qualche pensiero fastidioso che ti impediva di stare bene e questo è un ottimo passo. Non si parte dal livello 0 per arrivare subito al livello 10, perché prima c’è il livello 1, poi il 2, poi il 3 e così via. Prima o poi riuscirai a non pensare alle faccende, poi ai pensieri di sfogo, poi agli altri pensieri che ti davano fastidio, finché con la costanza imparerai sempre meglio come rilassare la mente e decidere a cosa pensare o quando non pensare, a tuo comando. Una cosa è certa: fino a quando non riuscirai a tenere il non pensiero, il risveglio sarà anni luce lontano da te. 

Studente: Quindi, in poche parole, la meditazione equivale a non avere pensieri. Io cerco sempre di non pensare a niente mentre lo faccio, però mi chiedevo come si notino i miglioramenti senza pensare. Scusa il gioco di parole. 

Angel: I miglioramenti li senti fisicamente e mentalmente durante la giornata. La meditazione non ha lo scopo di funzionare solo durante quella mezz’ora in cui stai meditando, bensì quello di portarti un buon effetto durante tutta la giornata e per i giorni seguenti. Più ti impegni nella meditazione e pratichi con maggiore concentrazione, più i risultati saranno duraturi per tutto il giorno e per i giorni a venire. Durante la meditazione devi migliorare il rilassamento e il non pensiero e questo già sarà un buon inizio. Non pensare già a cosa fare dopo, prima impara i primi passi. Le aspettative distruggono le esperienze e, se mediti con il chiodo fisso di dover sentire qualcosa, rovini la tua personale meditazione. “E adesso cosa accade? Ma sto sbagliando? Ma sto meditando bene? Ma cosa dovrei sentire? Perché non sento ciò che gli altri dicono di sentire?”. Smetti di pensare, rilassati e goditi il momento. 

Studente: Prima della meditazione posso mettere un’intenzione, un desiderio? 

Angel: Certo che puoi farlo. L’intento deve essere: “Voglio meditare in non pensiero perfetto”. 

Studente: Ogni tanto, quando mi distraggo durante la meditazione, devo pensare per poter ritornare a concentrarmi sul tocco del chakra. Perdo energia? Oppure siamo sulla strada giusta? 

Angel: Non perdi energia, l’importante è non passare i 30 minuti a pensare. 

Studente: Ciao Angel, grazie per il tuo tempo. Sto meditando da pochi giorni. La spiritualità è stata sempre presente nel mio cammino; essa mi ha portato a voi e spero di trovare la forza di non farmi distrarre da tutto ciò che sto facendo per la mia evoluzione. Ho avuto piccole esperienze nelle mie prime meditazioni, ma per me sono piccoli passi verso l’alto. A volte, alla fine della meditazione, percepisco l’energia con le mani. Oggi mi è capitato di addormentarmi con mio figlio. Ad un certo punto mi ha svegliato un rumore fastidioso nelle orecchie e per un secondo, quando ho aperto gli occhi, ho visto come una grande nuvola bianca; ho sorriso perché ho capito che si trattava di energia positiva. Ti volevo chiedere: da qualche giorno sento dolore ogni tanto nei punti dei chakra, soprattutto al livello del Cuore, è normale? Oltretutto, vorrei chiederti se per il mio bambino che ha 15 mesi posso visualizzare prana bianca quando lo abbraccio. Mi viene spontaneo farlo per proteggerlo. Grazie. 

Pagina 4 su 10

Angel: Certo, è normale. I tuoi chakra stanno iniziando a prendere energia, si devono ancora allargare, quindi è normalissimo che ti facciano provare quei tipici fastidi durante la meditazione. Sono come muscoli che alleni e agli inizi possono farti un po’ male. Puoi certamente riempire di amore il bimbo mandandogli prana, lo proteggerà e farà bene alla sua evoluzione mentale oltre che alla salute fisica. 

Studente: Ciao Angel. Circa 4 anni fa capitai sul sito di ACD, ma non ci feci tanto caso, forse non ero pronto. Poi un annetto fa ci ricapitai e compresi il valore dei tuoi insegnamenti, quindi iniziai a meditare. Mi piaceva e stavo iniziando ad avvertire i miglioramenti, percezioni nuove, intuizioni utili per le mie scelte; purtroppo poi ho iniziato a ricevere sempre più impegni e contrattempi e ho abbandonato la meditazione senza accorgermene. È passato quasi un anno in cui non mi sono reso conto del trascorrere del tempo. Pensavo che non avrei meditato per qualche giorno e invece non ho meditato per un anno, ho compreso cosa intendi quando parli del Low che ci impedisce di meditare. Avevo appena iniziato e quando ho smesso si sono azzerati di nuovo anche i miglioramenti. Come dici tu, se non pratichi non ti evolvi, ed io volevo comunque illudermi che in un anno avrei avuto esperienze, anche se ho meditato solo qualche giorno prima di interrompere nuovamente. Da qualche settimana sono tornato alla carica, mi sono loggato nel sito ACD e ho seguito le procedure, sono di nuovo tuo studente! Il punto è che non so come riprendere a meditare. Ho paura di smettere di nuovo e questo mi fa bloccare, ogni giorno penso che vorrei meditare ma poi il pensiero che io possa smettere di nuovo mi ferma e alla fine non medito. Cosa mi consigli? 

Angel: Innanzitutto bentornato in ACD! Quello che sbagli è il tuo approccio alla meditazione, perché da come ne parli sembra che la consideri come se fosse qualcosa che ti lega, o come una gara, ma la meditazione è la soluzione ai tuoi problemi. La meditazione è una tecnica di rilassamento e praticandola migliorerai il tuo benessere ed evolverai le tue capacità. È uno sport per la mente: se pratichi sport o vai in palestra diventerai più forte fisicamente, ti cresceranno i muscoli, gli addominali, sarai messo meglio; non penso che tu abbia paura di iniziare uno sport con il pensiero fisso che se un giorno dovessi smettere perderai la muscolatura e gli addominali. Che senso ha bloccarsi dall’iniziare uno sport per la paura di doverlo interrompere un giorno? Come per qualunque altro sport, se amerai davvero la meditazione non smetterai di praticarla, ma, se anche fosse, non devi pensare a lei in modo così ossessivo. Il fatto è che la meditazione porta dei grandi benefici e quando inizi a sentirli e a comprenderli ti rendi conto che non potresti più vivere senza, ma sarà un desiderio spontaneo. Purtroppo noi siamo abituati a vivere una vita sedentaria, perciò vediamo lo sport quasi come una perdita di tempo e non come la nostra salvezza, sebbene invece svolgere un’attività sportiva ci permetta di restare in salute per molti più anni e addirittura ci consente di non contrarre mai tantissime malattie che arrivano a chi svolge poco movimento e che vengono associate alla vecchiaia. Guarda i veri sportivi, guarda gli anziani di 80 anni, quelli che hanno praticato sport per tutta la vita e renditi conto che sono in maggiore salute rispetto a quasi tutti i quarantenni che non fanno attività fisica. I fatti parlano chiaro: tutti sanno teoricamente che lo sport fa bene, ma pochi lo hanno capito davvero. Loro lo hanno continuato a praticare rimanendo in salute sino ad età avanzata, e questo è grandioso. Chi vede lo sport solo come perditempo non ha capito minimamente come funziona la vita umana; chi pratica lo sport, anche solo come hobby, si garantisce una salute migliore e prolungata. Poi c’è chi ama lo sport perché riconosce maggiormente la sua efficacia e per questo sceglie di praticarla, senza chiedersi se un domani smetterà oppure no. 

Pagina 5 su 10

Amare uno sport non significa diventare i campioni del mondo: amare uno sport e gareggiare per dimostrare di essere i migliori sono due cose completamente diverse che non vanno di pari passo come tanti credono. Ci sono tanti amanti dello sport a cui non interessa minimamente dimostrare di essere i più bravi, perché a loro importa solo dei miglioramenti di salute che lo sport gli offre, non di certo di dimostrarlo agli altri. Per la stessa ragione, chi ama la meditazione la pratica perché riconosce in lei innumerevoli miglioramenti che porta alla vita quotidiana, senza doversi interessare se un domani smetterà di praticarla o meno. Ciò che conta è praticarla ora, nel presente, facendo del bene a sé stessi. Quindi ti consiglio di non approcciarti alla meditazione in quel modo, ma lasciati andare al benessere mentale e fisico che ti offre. È tutto ciò che conta. Inizia a meditare e poi il tempo ti farà capire. 

Studente: Ciao Angel, la mia situazione è molto diversa. Mi capita quando medito o faccio le respirazioni praniche che prendo “troppa” energia, vado troppo in alto. Alcune persone che si occupano di tecniche spirituali mi hanno consigliato il radicamento, ma non capisco come farlo bene, sembra sempre che io abbia troppa energia. Tutto diventa molto strano, le percezioni si innalzano: l’udito, la vista e l’olfatto li sento come se li avessi a mille. Quindi mi viene l’ansia perché non so come controllarli. Come posso fare se capita questo? 

Angel: Ciao! Io non insegno il radicamento, in quanto ritengo che si tratti proprio della tecnica opposta al risveglio spirituale e alla libertà verso il Low. In altre parole, il radicamento è un modo per inserirsi ancor più profondamente dentro i programmi e le manipolazioni Low, tutto ciò di cui noi ci vogliamo liberare. Solo persone manipolate potrebbero dirti di aver preso “troppa energia”. Perché mai dovrebbe essere troppa? Inoltre, perché dovrebbe essere un problema se i tuoi sensi migliorano e si innalzano? La meditazione serve proprio a questo: ad evolvere le tue capacità, tra cui i 5 sensi. Non c’è nessun motivo di temere i tuoi sensi. Purtroppo le persone riescono a trovare problemi anche dove non ci sono e far credere agli altri che lo siano realmente. Se hai iniziato a cercare la spiritualità nella tua vita è perché il tuo desiderio è quello di evolverti, perciò non vedo perché temere se i propri sensi, per l’appunto, si evolvono. 

Studente: È vero che quando assorbo troppa energia poi devo svuotarla su una pietra o un cristallo? Una volta una persona spirituale mi ha insegnato che subito dopo aver meditato devo scaricare la mia energia sulle pietre, altrimenti mi risveglio troppo velocemente. 

Angel: Se c’è una cosa brutta nella spiritualità è che chiunque può fingersi maestro ed esperto spirituale, chiunque. Assorbire energia è l’obiettivo della meditazione e serve per renderci più forti e capaci di sfruttare le nostre capacità extrasensoriali che, altrimenti, non potremmo imparare ad usare. Quindi l’energia non è mai troppa, in quanto è paragonabile alla salute: avere “troppa” buona salute non è un male, infatti nemmeno esiste il problema della troppa salute, esiste invece il problema della poca salute, quindi dell’energia scarsa. Imparare il non pensiero vi sarà utilissimo soprattutto per evitare di creare problemi laddove non ci sono. Infatti potremmo desiderare di prendere più energia, ma temere di prenderne troppa è un problema che non esiste. Chi insegna a meditare e poi scaricare tutta l’energia dentro ad un oggetto, che sia una pietra o qualunque altra cosa, non ha minimamente compreso cosa significhi l’evoluzione spirituale, oppure l’ha compreso sin troppo bene e cerca di allontanare gli altri individui dal risveglio facendoli inciampare in metodi così banali, eppure a quanto pare funzionanti dato che c’è chi gli crede. Anche la paura di risvegliarsi troppo velocemente, da dove esce fuori? Quando vai a fare sport non hai paura di diventare troppo bravo, quindi perché dovresti temere questo con la meditazione? Anzi, vai a praticare sport proprio perché desideri migliorare, quindi se avviene più velocemente rispetto ad altri, ben venga. Il mio consiglio è di smettere di ascoltare chiunque parli della spiritualità: soltanto perché ne parla non significa che ne sappia davvero qualcosa.

Pagina 6 su 10

Studente: Avrei necessità di qualche chiarimento su alcune sensazioni provate durante la pratica della meditazione. Quando ho poggiato le dita sul chakra del Cuore ho sentito calore ma non il battito accelerato, inoltre l’energia percorreva il braccio e sentivo il formicolio sulle dita; quando ho poggiato le dita sul chakra della Mente mi sono arrivate delle immagini, due colori, il blu e il viola, e per un attimo ho visto dentro un cerchio tre bambini che meditavano nella posizione del loto. Arrivata al chakra della Corona, le dita erano come due calamite, le palpebre mi tiravano verso l’alto con forza. Infine, mentre meditavo sul chakra Chi, ho vibrato come una corda di violino. Tutte sensazioni piacevoli, ma sarei grata se potessi spiegarmi di cosa si tratta. 

Angel: Il formicolio sulle dita deriva dall’energia che si sta muovendo, quindi è ottimo. Quando hai poggiato le dita sul Cuore, hai sentito il calore ma non il battito accelerato, ma in realtà non c’è nessuna regola che ti imponga di sentirlo accelerato sempre, quindi non preoccupartene, non deve accadere per forza. Il calore fisico che senti durante la meditazione deriva dall’energia, specie dai chakra bassi sui quali hai meditato prima, che possono provocare un calore piacevole durante l’assorbimento di prana. Infatti, quando hai meditato sul Chi (chakra basso) ti sentivi vibrare ed è normale, in quanto l’assorbimento di energia può far provare queste sensazioni. Durante i chakra alti sono aumentate le immagini, sia perché mentre tieni il non pensiero il tuo cervello si ripulisce dai programmi vecchi e negativi e scappano fuori alcuni ricordi, pensieri e immagini che riaffiorano in superficie, sia perché il Low stesso, pur di distrarti ed impedirti di rimanere in silenzio mentale e quindi di evolvere le tue capacità, butta fuori qualunque pensiero e immagine affinché ti distragga. C’è anche un altro motivo però: i chakra della Mente e della Corona sono strettamente connessi alla tua creatività, quindi alla capacità di creare, e ciò ha inizio da una visualizzazione. Perciò non dico che l’immagine dei bambini sia un pensiero negativo o completamente Low, perché è stata probabilmente una rappresentazione della tua mente di come ha interpretato le energie che stavano entrando in te e le alte dimensioni che si toccano mentre stai meditando. Ciononostante, mentre mediti, devi ricordarti il vero obiettivo della pratica che non deve essere interrotto, quindi per quanto possano essere belle e interessanti le immagini che ti vengono mostrate, ricorda di non distrarti e non lasciarti ingannare per tutta la durata della meditazione. Nessuno ti impedisce, fuori dalla meditazione, di rievocare quell’immagine e provare a scoprirne di più, se davvero c’è un motivo, oppure ignorarla, se è stato solo un flash di passaggio, ma ascoltami quando ti dico di non distrarti durante la meditazione, altrimenti rovinerai l’intera sessione. Lascia che la mezz’ora di meditazione diventi perfetta: concentrati nei chakra con il silenzio mentale e non distrarti. Fuori dalla meditazione potrai scegliere se visualizzare nuovamente quell’immagine o potresti capire che erano solo distrazioni che non ti suscitano più nessun interesse. Durante la meditazione qualunque pensiero diventa improvvisamente interessantissimo, ma tu non devi cascarci. 

Studente: Qualche volta sento nei cinque chakra che devo toccare calore e pressione forte. Penso sia come un passaggio di energia (anche se per me assomiglia molto al vento), ma non comprendo bene di cosa si tratta. Sto attirando prana sbagliata? 

Pagina 7 su 10

Angel: Non preoccuparti, non c’è motivo per cui dovresti pensare questo. Il calore è segno che i chakra stanno assorbendo l’energia, in quanto questa provoca sensazioni di caldo grazie ai chakra bassi. Non è un caso se nei disegni i chakra bassi vengono rappresentati con i colori caldi (rosso, arancione, giallo) e i chakra alti con colori freddi (verde, blu, viola; il viola è l’unione fra il rosso e il blu, fra colore caldo e colore freddo); nei disegni vengono rappresentati con questi colori non perché il chakra Kundalini ad esempio sia rosso, bensì per spiegare attraverso un colore che quel chakra emana forte calore, proprio come la Corona non è davvero colorata, ma viene rappresentata dal colore viola per indicare una sensazione fredda e mistica. I chakra bassi sono molto più caldi mentre quelli alti sono più freddi, infatti quando mediti sui chakra bassi puoi sentire calore e quando mediti su quelli alti puoi sentire fresco. Se il chakra dello stomaco si chiama Plesso Solare e viene associato al colore giallo del sole ci sarà un motivo. Però le persone confondono l’associazione di un colore, sulla base delle sensazioni che esso suscita, all’energia che bisogna assorbire; così tante persone di oggi decidono di meditare assorbendo energia rossa, convinti che sia la cosa giusta e dimenticandosi che un conto è rappresentare artisticamente il calore con un colore caldo (rosso, arancione, etc), un altro conto è invece respirare energia rossa e quindi oscura dentro di sé. Pensare che i colori siano le energie che assorbiamo è sbagliato, perché sarebbe come credere che tutto ciò che è rosso faccia bene solamente perché la mela è rossa; oppure sarebbe come convincersi che tutto ciò che è verde sia salutare, solo perché le verdure fanno bene e sono perlopiù verdi. La fogna tende spesso ad essere verde, eppure non fa bene! L’acqua stagnante assume il colore verde, però fa malissimo e non si deve bere! Perciò è sbagliato credere che siccome il rosso è un bel colore, allora la prana rossa (che non c’entra nulla con la bellezza del colore!) sia una buona energia. È sbagliato e bisogna prestare attenzione a tutti quelli che parlano senza sapere. La stessa cosa vale per l’energia verde e via dicendo. L’energia più pura è quella bianca. Quindi se senti calore o se senti fresco non significa che tu stia sbagliando qualcosa, semplicemente ogni chakra fa provare sensazioni diverse come è normale che sia. 

Studente: È già tre volte che sento, dopo la tua meditazione, la corrente elettrica nella mano sinistra; questo per un bel po’ e in modo notevole. Non mi era mai capitato prima. Ho anche avuto degli scossoni interni, come un distacco da qualcosa. 

Angel: Mi fa molto piacere che tu abbia sentito l’elettricità nelle mani, è un ottimo inizio. Riguardo la sensazione di qualcosa che si è distaccata da te, è molto probabile che tu stia ripulendo qualcosa dentro di te che da molto tempo trattenevi, come un trauma, un programma energetico o un’influenza negativa che ti ha trattenuto energia all’interno e che ora stai distaccando. Non sottovalutare questi segnali perché sono prove che ti dimostrano che la meditazione sta dando i suoi effetti. Questo fatto, oltre a essere molto positivo, è anche importante per farti capire che la meditazione funziona, perché stai sperimentando le prove sulla tua pelle. 

Studente: Da qualche giorno, ogni volta che medito, mi viene pressione al chakra della Mente, però mi fa spesso male il seno sinistro. Sono i chakra che si ingrandiscono secondo te? Il seno a volte capita che mi faccia male anche al di fuori della meditazione. Giusto per capire. 

Angel: Riguardo al seno, non credo proprio dipenda dal chakra, proprio perché altrimenti sentiresti pressione o fastidio al centro del petto e non sarebbe dolore, tantomeno sul seno. Al massimo potrebbe essere un tuo problema fisico che l’energia della meditazione sta cercando di andare a curarti. Invece, riguardo al chakra della Mente, sì, è normalissimo. Puoi sentire pressione o fastidio al chakra anche al di fuori della meditazione proprio perché essa sta andando ad allargare il tuo chakra. Attenzione però: se senti dolore alla testa nei giorni in cui non hai meditato, significa che il chakra è carente di energia e ha bisogno di una meditazione per fargli passare il fastidio. I mal di testa derivano da una carenza di energia, infatti chi medita non soffre più di mal di testa durante le sue giornate. Il fastidio che crea il chakra della Mente dopo aver meditato è ben diverso dal mal di testa quotidiano di quando non si medita. Infatti il fastidio al chakra della Mente può arrivare ogni tanto per i primi giorni di percorso, non tutti i giorni della tua vita! Esso dura all’incirca per la prima settimana e non è una sensazione fissa che ti fa provare dolore, ma è solo una leggera pressione che senti mentre mediti o poco dopo. Il mal di testa quotidiano, quello che tutti conoscono, è dovuto alla carenza di energia ed è dolore vero, perché è un malessere fisico. Dagli un po’ di tempo e vedrai che poi non ti darà più fastidio. 

Pagina 8 su 10

Studente: Anche io ho una domanda. Ho la gatta che quando medito spesso viene sopra le mie gambe e dorme felice. Non mi disturba ma danneggia la mia meditazione, si deve allontanare. Ho notato che quando espiro l’aria sembra che faccia anche io le fusa! Come se l’aria (la prana) entrasse più’ in profondità. È normale o sbaglio qualcosa? 

Angel: In che senso fai le fusa? Intendi dire che fai rumore con il naso come se stessi russando? 

Studente: Sì, sento il respiro che fa rumore. 

Angel: È dovuto al fatto che ti stai rilassando, quindi cambia anche il ritmo del respiro, che può diventare più pesante e profondo. Ma non c’è nulla di strano in questo, si tratta solo di respiro più rilassato e profondo. Se inizi a russare però presta attenzione a non addormentarti, perché da lì manca poco. 

Studente: E la gatta si deve allontanare. 

Angel: Di certo meditare con un animale che ti tocca di continuo ti fa perdere concentrazione, quindi abbassa la qualità della tua meditazione. Mentre si medita bisogna lasciare gli animali in un’altra stanza o perlomeno lontani dal luogo in cui stai praticando. Si tratta solo di mezz’ora e non devi fartela rovinare da qualunque cosa capiti. Ci vuole anche un po’ di fermezza se si vuole praticare bene. È solo per mezz’ora. 

Studente: Pratico da poco la meditazione sui chakra e ho un problema. Sento i chakra piccolissimi, come qualcosa di infinitesimale. È normale? 

Angel: Hai appena iniziato a praticare la meditazione quindi è normale che senti i chakra piccolissimi, non preoccuparti. Meditando li sentirai sempre più grandi perché con l’energia che entra si allargheranno. 

Studente: Quando inizio a meditare, prima di concentrarmi sul primo chakra, cerco di rilassarmi e di respirare prana bianca. Se questo non venisse fatto nel modo adeguato, l’energia entrerebbe comunque nei chakra? Lo chiedo perché non riesco mai ad immaginare e percepire questa energia bianca. Quindi non so, forse prima dovrei concentrarmi di più su questo? 

Angel: Non preoccuparti, accadrà lo stesso. L’importante è che gli dai una sorta di input, poi il resto andrà da sé. La cosa importante è che ti rilassi. Se dovessi aspettare il momento in cui ti senti pienamente soddisfatto, finiresti per non iniziare mai la meditazione sui chakra. Quindi non preoccuparti: rilassati, respira prana e poi passa ai chakra. 

Pagina 9 su 10

Studente: Io vorrei aprire i miei 5 chakra principali, ma non so come sentire se si stanno aprendo o no, o se sono aperti troppo o poco. E se non c’è limite all’accumulo di energia in ogni chakra, quando un chakra può essere definito aperto? 

Angel: Quando mediti non devi preoccuparti né tantomeno pensare se stai aprendo i chakra o meno. Rilassati, medita e basta, senza farti problemi. Se passi mezzora a pensare e a procrastinare finirai per rovinare la mezz’ora di sessione e non combinare nulla. Non mi piace parlare dei chakra come fossero delle scatole, perché i muscoli non si aprono, ma crescono e si evolvono, si espandono e si fortificano, quindi pensa ai chakra come ai tuoi muscoli: più li alleni più si potenziano e si definiscono, si espandono; non sono di certo delle scatolette di tonno da aprire o chiudere. Anche questa è un’idea distorta che le persone si sono fatte dei chakra, proprio come per i colori. I chakra si sviluppano con il tempo e, proprio come accade per i muscoli, più li alleni più crescono e diventano forti. 

Studente: Quando capisco che sono pieno e devo passare al chakra successivo? 

Angel: Segui i tempi che ti ho indicato, perché questi vanno seguiti sin dal primo giorno e per gli anni a seguire. Anche io seguo i tempi di meditazione. La tecnica dice: medita per 7 minuti sul chakra Chi; quindi dopo i 7 minuti cambia chakra passando al Plesso. Hai appena iniziato a praticare meditazione quindi è molto importante che tu segua i tempi anziché sballarli e praticare molto in alcuni chakra e dimenticarti completamente degli altri. Quindi cerca di rimanere il più possibile coerente con i tempi indicati; poi se qualche volta fai dei minuti in più non c’è alcun problema, l’importante è non fare minuti in meno. 

Studente: Durante la meditazione mi è capitato di provare una sensazione di pienezza. Cosa faccio quando mi succede? Continuo a meditare su quel chakra o mi sposto su un altro? 

Angel: Continua sinché non finisce il tempo che dovresti trascorrere su quel chakra, perché potresti rischiare di interrompere l’assorbimento di prana proprio in un momento importante per lui. I tempi per i chakra vanno rispettati il più possibile, specialmente ora che hai appena iniziato a praticare e non riconosci bene l’energia. 

Studente: Quando uno dei chakra si attiva da solo fuori dalla meditazione, è sbagliato cercare di tenerne la connessione il più possibile? 

Angel: No, anzi, va bene. È normale che i chakra si “sveglino” anche da soli fuori dalla meditazione, perché si stanno evolvendo; quindi puoi decidere di rimanere cosciente in quel chakra e caricarlo di prana per tutto il tempo che vuoi. Non c’è problema, anzi, non fai altro che migliorare ancor di più le tue abilità. 

Studente: Delle altre volte mi è successo che puntando le dita sul Chi e sul chakra Mente ma senza toccarli, ho avvertito una specie di movimento sotto la pelle, come una forza che si muoveva per alcuni istanti. 

Angel: È un’ottima cosa, ovviamente si tratta della prana che hai assorbito dentro i chakra e che hai mosso con l’energia delle tue dita senza toccarti fisicamente. L’energia si può muovere anche a distanza, quindi anche senza toccarti. Le volte in cui abbiamo praticato insieme ed io vi ho mosso l’energia a distanza (nonostante voi foste a casa vostra e io a casa mia) e voi l’avete percepito, l’ho potuto fare grazie ai movimenti di energia che, come vedi, funzionano anche a distanza. 

Pagina 10 su 10

Studente: Per rilassarmi meglio mi aiuto ascoltando il respiro e i battiti del cuore, ma ho notato che a volte quando mi concentro solo sulla mente e la sento rilassare riesco ad andare più in profondità. La sensazione è come di chiudere gli occhi per una seconda volta, forse dovuta al rilassamento di un muscolo facciale. D’altronde è la mente a controllare tutto il corpo quindi basta rilassare la mente per rilassare tutto il corpo. A volte mi capita, mentre medito, che si stacca il tocco quando sono sul chakra della Mente ed è come se mi venisse un torpore, cosa può essere? 

Angel: È normale, si tratta del filamento di energia che si era creato tra le dita e il chakra. 

Studente: Ma perché si stacca proprio sul Mente e non sugli altri? 

Angel: Perché quando mediti sul chakra della Mente assumi una posizione del braccio un po’ scomoda, quindi è più facile che il braccio ceda rispetto invece a quando stai sul Chi, dove esso è ben più rilassato. 

Studente: È un problema se si medita prima di andare a letto? Avendo sempre gente in casa, è problematico trovare il momento e il luogo adatti per meditare con tranquillità. 

Angel: Non è affatto un problema, anzi, meditare anche prima di andare a dormire fa molto bene al sonno. L’importante è meditare, perché ovviamente quando poi diventa sera non si ha più voglia di farlo e si preferisce dire: “Beh, si è fatto tardi, ormai ho sonno, preferisco meditare domani”, finendo per rimandare all’indomani e, gira e rigira, si rimarrà senza meditare sino a sera, per poi ricadere di nuovo nello stesso tranello, dimenticandosi ogni giorno di praticare. Oltretutto è importante che durante la meditazione non ti addormenti, quindi è meglio non aspettare l’ultimo momento per meditare, altrimenti rischieresti di avere troppo sonno e di addormentarti durante la meditazione, rendendoti conto, la mattina dopo, di non aver concluso niente. 

Studente: C’è un orario o un luogo in cui è consigliabile meditare? È consigliabile poca luce? 

Angel: Non c’è orario, né un luogo perfetto; se desideri meditare puoi farlo quando e dove ti pare, per quanto vuoi. Idem per la luce, puoi tenerla come desideri. A seconda di come preferisci, puoi accendere la luce o abbassare le serrande. Dipende cosa ti rilassa di più. 

Studente: Andando avanti con la meditazione, inizio a vedere ad occhi aperti una luce bianca molto più forte di quella naturale che c’è nella stanza. Spesso medito al buio e vedo comunque questa luce bianca. Si tratta della prana? 

Angel: Sì certo, è la Prana che è stata richiamata dalla tua meditazione. Mi fa molto piacere che stai iniziando a vedere l’energia. 

Studente: Anche io l’altra sera mentre meditavo ad un certo punto ho aperto gli occhi ed ho visto una piccola scintilla bianca, con un alone giallo/oro. Poi è sparita subito, ma era minuscola, più piccola di una lucciola. Anche questa è prana? 

Angel: Sì certo, si tratta di prana. Mi fa molto piacere per voi. 
Per oggi abbiamo concluso la lezione. Vi invito a leggere attentamente tutte le domande degli altri studenti senza saltarne nessuna, affinché possiate riconoscere nelle risposte anche quelle che servivano a voi. In questo modo durante le prossime lezioni non ripeterete le stesse domande e andremo avanti con interventi e riflessioni interessanti. Sono sempre molto felice di rispondervi, però è giunto il momento di leggere le domande dei vostri compagni così che non ripetiate sempre le stesse uguali. Ma soprattutto vi invito a meditare e praticare, perché così i miglioramenti arriveranno sulla vostra pelle e troverete risposte grazie all’esperienza. Buona evoluzione! 

Fine pagina 10 su 10. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1196 commenti
  • iwona - 13:24 26/03/24

    Le domande dei compagni del viaggio e risposte su esse di Angel sono per me le perle di pura saggezza . Grazie

  • selene93 - 12:27 24/03/24

    Anch'io a volte mi chiedo se starò facendo giusto o sbagliato, ma cerco di andare oltre concentrandomi sui chakra. Ora so che se sento percezioni strane o uguali a quelle descritte da altri non è un problema, e anche che in molti si sentono frustrati per le difficoltà e mancanza di risultati. Mi piace la metafora dello sport, in nessuno sport dopo pochi giorni o settimane pretendiamo di essere già eccellenti. Grazie per queste riflessioni.

  • talea - 18:49 20/03/24

    Leggere le risposte di Angel è sempre illuminante, perché con parole semplici e chiare riesce a spiegare anche concetti che potrebbero essere difficili da comprendere. Anche se mi sono accorta di aver letto risposte a domande che erano già state poste in precedenza, ritengo sia comunque utile rileggerle o riascoltarle in quanto a mio parere non si finisce mai di imparare e a volte si tende a dimenticare o a tralasciare alcuni aspetti che invece è importante ricordare. Grazie per la condivisione.

  • yole - 20:50 18/03/24

    Le domande e risposte sono davvero utili a chi come me sta iniziando questo percorso. Ho capito forte e chiaro che bisogna praticare soprattutto senza avere prospettive, bisogna impegnarsi nel rilassamento e non pensiero, è il primo a trarne beneficio sarà il nostro benessere fisico e mentale. Non bisogna lasciarsi abbattere, mai mollare, non si può avere tutto e subito, come tutto in questa vita ci vuole perseveranza, forza di volontà e amore in quello che si fa, vedi che poi l’universo ci ricompensa! ☺️ grazie infinite 🌸

  • miky79 - 18:29 12/03/24

    Le aspettative distruggono l'esperienza mi ha colpito molto questa frase ed e verissima avere noi il controllo della nostra mente e non lei a controllare noi e un obbiettivo fondamentale a cui arrivare il modo in cui tutto e spiegato e estasiante io comincio ad avere dei benefici e più li senti e li vedi e più ti rendi conto di quanto non puoi più farne a meno ricordo che i primi giorni di meditazione mi sforzavo molto per trovare il tempo era come se tutto venisse prima ora invece il mio primo pensiero e meditare per sentirmi bene e fare una cosa importantissima per me grazie

  • tozza - 20:21 08/03/24

    Le aspettative finiscono sempre col rovinare tutto; dopotutto, si può vedere solo ciò che si desidera. Concentrandosi solamente su un particolare risultato, si rischia di ignorare gli altri e di ottenere meno di quanto si sarebbe potuto realmente avere. L'ideale è cercare sempre di godersi con calma ogni esperienza, senza cercare di confrontarsi con gli altri, dato che ognuno le vive a modo suo. Riguardo al non pensiero, è davvero complicato mantenerlo per lunghi periodi; per ora riesco a farlo per circa 20 minuti, dopo i quali è come se mi stancassi e i pensieri iniziassero lentamente ad apparire con sempre maggiore frequenza. Immagino che mi sia necessaria più pratica al riguardo.

  • Omni - 18:45 08/03/24

    Come al solito questi documenti si rivelano sempre di grande utilità per chi potrebbe avere i dubbi palesati dagli studenti che erano presenti a questa lezione trascritta e resa documento, avendo dunque letto la risposta in queste righe può dunque proseguire spedito nel suo Percorso. Trovo sempre fondamentale ed importante che venga ribadito quanto sia importante impegnarsi profondamente per muovere passi avanti nel migliorare sensibilmente il Silenzio Mentale, per me ogni volta che rileggo questo appunto avverto crescere in me la consapevolezza che questo processo necessiti davvero di grande impegno, determinazione e costanza; non sono semplici frasi fatte, è innegabile constatare che dopo decenni di vita passati a pensare (a volte, o meglio il più delle volte, ossessivamente) c'è da allenarsi tanto per "recuperare" e ha più senso provare e riprovare piuttosto che lasciarsi andare alla frustazione del non riuscire in tempi brevi. Mi è molto piaciuto l'invito, poco prima di Meditare, di dirsi tra sé e sé di volerlo fare nel silenzio perfetto della mente; così facendo ci si può aiutare a concentrarsi e a connettersi con il presente e con cosa si vorrebbe ottenere dalla sessione stessa piuttosto che iniziarla senza questo momento che può essere di aiuto a staccarsi dal low.

  • nike - 15:10 06/03/24

    I vostri documenti e le nostre domande, tutti questi chiarimenti sono un prezioso supporto per noi. Da chi è più "ipocondriaco" a chi invece è più superbo e crede di eccellere come magari può essere stato in più di un occasione il mio caso specifico. Ci aiuta e ci invita all umiltà così importante in un percorso di crescita interiore. Non c'è una domanda di troppo, molto curioso il fatto dei colori caldi nei chakra bassi come una specie di mappa termica delle sensazioni di calore che ogni chakra ci regala come sensazione, mi incita a volerne sapere di piu e riuscire a sentirli. O ad esempio le domande sulle braccia e sull immaginazione attiva. Ringrazio molto tutti voi ragazzi come sempre e questo meraviglioso percorso che attraversiamo tutti assieme .

  • klaudia - 12:37 04/03/24

    Penso sia assolutamente necessario entrare nell'ottica che i chakra non sono scatole da aprire ma sono come i muscoli che vanno nutriti e allenati costantemente per permettergli di crescere ed evolvere. Questo approccio rafforza la nostra determinazione nel praticare ogni giorno, proprio come si fa nello sport. Gli effetti si sentono! Grazie!

  • raffaella83 - 16:12 02/03/24

    Adoro leggere lo spazio Q&A dell'argomento meditativo, consente, non solo di approfondire aspetti su cui non mi sono soffermata, ma mi consente di avere una risposta sui dubbi che mi sorgono in merito alla pratica. Ho iniziato la meditazione che insegna Angel qualche mese prima dell'estate scorsa ed ho notato che il Chakra Chi era completamente impercettibile al tatto. Oggi, dopo diverse meditazioni, non solo avverto il movimento sotto-pelle, ma si attiva anche quando sono fuori e non medito o quando mi trovo in un momento particolare. Lo sento, percepisco un movimento sotto la pelle contemporaneamente al Chakra del Cuore e inizio a respirare e richiamare la Prana. È incredibile e bello sentire i Chakra attivi e pulsanti. Grazie ad Angel🌻 perché ci insegna una pratica così bella e benefica e ai preziosi Tutor 🌺 della mia classe perché si mettono a disposizione per chiarire ogni dubbio che arriva nella pratiche del mio percorso spirituale.

  • sarag - 12:05 01/03/24

    Da quando mi sono iscritta in ACD è successo parecchie volte che iniziassi a praticare ma che poi lasciassi passare diversi giorni prima di riprendere con regolarità, quindi sinceramente non saprei dire da quanto tempo sono diventata costante … so solo che ancora adesso faccio molta fatica a restare in assoluto silenzio mentale per mezz’ora. Ho notato però un certo miglioramento e il beneficio lo riscontro anche nella concentrazione quotidiana. Le risposte date in questa lezione mi hanno aiutato a capire che devo comunque togliere tutte le aspettative per potermi abbandonare al totale rilassamento; è un dettaglio fondamentale che avevo sottovalutato.

  • alex2406 Medaglia per aver completato lo Step 1 - 00:23 01/03/24

    Questi articoli con le domande degli studenti offrono sempre diversi spunti interessanti! È importante ricordarsi che se vogliamo raggiungere dei risultati è necessario applicarsi senza mai arrendersi. Per questo è anche molto importante non farsi aspettative, in quanto avendo appena iniziato non possiamo aspettarci già di fare miracoli. Ci sono diversi livelli di evoluzione e non possiamo raggiungere tutto subito, ma se saremo costanti le soddisfazioni non ci mancheranno di certo. Collegandomi ad una delle ultime domande degli studenti, io ultimamente sto meditando sempre anche prima di dormire e devo dire che mi piace molto, in quanto grazie al rilassamento mi permette di dormire molto bene

  • Cosmic Feather Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 - 12:56 24/02/24

    Mi rendo conto che per svolgere delle buone sessioni di meditazione devo davvero cercare di farmi meno aspettative possibili per potermi così rilassare, dato che purtroppo spesso compio l'errore di non sentire bene i chakra o l'energia che entra e finire così per scoraggiarmi anziché godermi il rilassamento e permettere all'esperienza di arrivare come deve. Altre volte, invece, mi lascio andare al rilassamento e alla sensazione dei chakra e mi risulta anche più semplice respirare la prana facendomi capire che senza rilassamento non si può fare molto e avere aspettative è un ottimo modo per stressare la mente e il corpo senza godersi l'esperienza per come viene.

  • Alep - 21:17 20/02/24

    Oggi ho sentito di più il Chi e Mente. Durante la meditazione invece sono riuscito a sentire la Corona, che mi fa un po' fastidio perché è al di fuori del mio campo visivo. Quando passa il tempo dalla meditazione sento che mi scarico e perciò provo di essere cosciente di come mi influenza l'energia e respiro prana.

  • Alejandro - 21:13 20/02/24

    Oggi ho sentito durante la giornata particolarmente il Chi e Mente. Durante la Meditazione invece sono riuscito a sentire la Corona anche senza toccarla. Mi fa un po' fastidio provare la sensazione fisica della Corona, perché è in un area del corpo diversa da tutti i chakra e dietro e sopra gli occhi. Più tempo trascorre dalla meditazione e più sento che mi svuoto di energia perciò provo a respirare più prana possibile per non svuotarmi completamente e cerco di essere cosciente di come l'energia mi influenza.