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Step 1 - N° 40

Meditazione - Lo Scopo (5 parte)


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La Meditazione ci è sempre stata mostrata come una pratica mistica, rigida, e anche un po’ folle. Se guardiamo ad esempio i film, i cartoni animati e le dicerie che parlano della meditazione, notiamo quanto vogliano farci sembrare questa pratica strana, difficile, schematica e persino dura. Basti pensare all’esempio figurativo che danno – volutamente – ai personaggi dei cartoni animati che meditano, con il mirato obiettivo di screditare questa tecnica: li fanno sembrare distratti, pazzerelli e con la testa fra le nuvole. Nei film troviamo sempre l’esempio dei monaci buddhisti che meditano in condizioni rigidissime, a petto nudo a temperature troppo basse, seduti sopra un letto di spine, e via dicendo. È chiaro che dare l’immagine folle della meditazione attraverso messaggi che già da bambini iniziamo a ricevere, non può fare altro che allontanarci da questa pratica. Ma perché vogliono questo? Chi esattamente vuole allontanarci dalla tecnica meditativa? Di sicuro non possiamo basare la nostra idea di meditazione su certi esempi. La meditazione può evolversi su diversi livelli, perciò la serietà su questa tecnica non deve mai mancare. Questo però non ha l’obiettivo di eliminare il primo essenziale passo e livello della meditazione, senza il quale tra l’altro non si può andare avanti. La meditazione prima di tutto è rilassamento, e questo non mi stancherò mai di dirlo. È inutile pensare di accostare due sistemi opposti, come la meditazione in condizioni estreme alla meditazione in rilassamento, perché la nostra mente ovviamente non può accettare questa unione, ritenendola quasi impossibile. Dobbiamo invece basarci sul fatto reale che esistono tantissimi tipi di meditazione e tantissimi livelli di ognuna, a seconda di quale obiettivo si voglia raggiungere. Ognuno decide di approcciarsi alla meditazione per un motivo diverso. 

Le persone che desiderano rendere il loro corpo fisico molto forte, ad esempio i grandi maestri di arti marziali che vogliono definire il loro corpo come un’arma, decideranno di proseguire con quello stile di meditazione duro e rigido per il proprio fisico, che li obbligherà a fare dei sacrifici molto pesanti se vorranno ottenere precisi risultati, dovendo sopportare prove fisiche anche molto stressanti. Loro, ovviamente, dovranno riuscire a sopportare ogni peso per superare la propria fatica, perché solo in questo modo potranno diventare forti di struttura. Infatti, i più grandi maestri o sportivi che decidono di rendere il loro corpo molto più forte della media, praticano uno stile di meditazione che gli permetta di tenere la mente ferma durante gli allenamenti fisici molto pesanti che decidono di intraprendere, perché senza quello stato mentale meditativo non riuscirebbero a superare un certo limite di forza fisica tipico dell’umano. I più “forti” meditano per calmare la mente, ma soprattutto per obbligarla a decidere di superare ogni fatica, avendo ben compreso che la stanchezza, il dolore, il cedimento, derivano prima di tutto dalla mente e solo dopo dal corpo. Se la mente è forte e ben decisa, il corpo regge molti più pesi di quanto ne sosterrebbe quello di chi non allena la sua mente. 

Questo però non c’entra nulla con chi decide di meditare per trovare la pace in sé stesso. Nonostante si creda che con il termine Meditazione si parli sempre della stessa tecnica, in realtà sarebbe come parlare dello Sport: tu potresti pensare che questo termine sia sinonimo di Calcio ma non è così, perché io potrei invece riferirmi al Tennis essendo anch’esso uno sport, sebbene completamente diverso da quello che intendi tu. Non possiamo quindi comprenderci, se entrambi decidiamo di parlare di sport senza spiegare a quale in particolare ci stiamo riferendo. La meditazione non è uno stile preciso e definito, perché esistono tantissimi tipi di meditazione e ognuno sceglie il proprio percorso per quello che sta cercando. Se tu fossi un patito dello sport e cercassi un metodo per fortificare i tuoi muscoli, avresti cercato dei metodi più sportivi, dove spiegano come addestrare la propria mente a superare la fatica di certi allenamenti fisici da svolgere per diventare più agili e forti in quel preciso sport, e nemmeno ti interesserebbe parlare di spiritualità. Se sei interessato a questo stile da me proposto e ti senti affine ai miei documenti, è perché quello che stai cercando è un’evoluzione spirituale, un benessere interno. 

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Sia chiaro che il corpo fisico è molto importante, ma voler tenere il proprio corpo in salute, e voler diventare il campione mondiale o il maestro di arti marziali più potente, è ben diverso, a maggior ragione se nemmeno si pratica sport perché non si ha voglia di muoversi. Il benessere mentale ed emotivo sono molto importanti e utili per affrontare gli ostacoli di tutti i giorni e il raggiungimento di livelli di coscienza superiori alla media ci permette di vivere la nostra vita coscienti di quello che ci sta succedendo oltre che modificare quello che non ci piace. 

In poche parole, lo sviluppo mentale ci permette di essere più svegli e lucidi a confronto delle persone che seguono la vita decisa da altri, come fossero tante pecore. Noi non siamo pecore, siamo umani capaci di ragionare con la nostra testa, ed è a questo che serve la Consapevolezza. Lo stile di meditazione che insegno si basa prima di tutto sul rilassamento, che porta il praticante ad un benessere interno distaccando lo stress e l’ansia, la rabbia repressa, il dolore, per sentirsi di nuovo in pace con sé stesso. Questo è il primo livello, essenziale per andare avanti. Dopodiché ci sono altri livelli, come lo sviluppo della propria mente che chiameremo doti psichiche o spirituali. Nonostante esistano tantissimi generi di meditazione a seconda di quale obiettivo si vuole raggiungere, e si utilizzi questo termine nel linguaggio comune anche in modo errato – come ad esempio “vado a meditare su quel problema” che tradotto significa “vado a ragionare su quel problema” – la tecnica della meditazione a cui mi riferisco in Accademia sarà sempre quella sui chakra in non pensiero. Il resto distrae l’attenzione dal vero obiettivo della meditazione, che è quella di portare benessere e rilassamento attraverso il non pensiero e l’evoluzione spirituale. Perciò voglio essere chiara nel dire che durante il percorso che ti sto mostrando, quando cito il termine “Meditazione”, intendo solo ed esclusivamente la meditazione pratica che ti ho insegnato negli scorsi articoli; non intendo altri significati quali “ragionare, pensare, ascoltare musica, cucinare, fare sport”, e via dicendo, e non intendo altri stili di meditazione se non quello che ti ho insegnato. Anche se ascoltare musica o rilassarsi in un bagno caldo, sia oggi definito uno stato meditativo perché porta benessere, la meditazione di cui parlo si riferisce sempre allo stato di rilassamento ed evoluzione spirituale, e non solo quello di rilassamento. Conoscere la differenza è molto importante, perché un conto è rilassarsi, un conto è evolversi. 

Il primo livello della meditazione è il rilassamento. Anche se può sembrare qualcosa di scontato e di basso livello, in realtà è la base fondamentale per poter raggiungere qualunque altro passo successivo. I passi dopo porteranno la tua mente ad evolvere capacità che hai sempre avuto ma che non hai mai affinato prima d’ora. La Meditazione è lo sport per la mente, perché nonostante tu abbia le gambe non sempre credi di poter correre molto più veloce di quanto fai, perché sei convinto di avere un limite che non potrai superare. La meditazione A.C.D. ti mostrerà come è possibile superare quei limiti mentali, evolvendo in te capacità psichiche che ti saranno utili nella vita di tutti i giorni, per migliorare la tua vita e definirti davvero vivo, libero, capace di decidere di ogni evento della tua vita. Tra l’altro, saranno doti mentali fuori dall’ordinario. La capacità di decidere oggigiorno ci viene fatta passare come fosse una responsabilità negativa, proprio per farci scegliere di non responsabilizzarci della nostra vita e di lasciare che altri, sopra di noi, decidano per conto nostro pur facendoci soffrire. 

La capacità di decidere ci permette di scegliere se vivere una vita piena di soddisfazioni e motivi per svegliarci felici la mattina, o una vita piena di sofferenze e delusioni. Siamo talmente abituati a soffrire che non ricordiamo quasi più cosa significhi svegliarsi felici. Se non riesci a vedere, perché i tuoi occhi sono chiusi, non puoi comprendere quello che sta succedendo intorno a te, perché non ne hai la più pallida idea. 

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Potrei passare ore a parlarti di cosa siano le doti psichiche e di quanto queste siano importanti, ma poiché adesso non le vedi potresti continuare a credere che non cambierebbero nulla della tua vita, che rimarrebbe tutto uguale, o addirittura che ti porterebbero addosso responsabilità maggiori e negative, come se essere forte ti recasse più dolore di quanto ne avessi quando eri debole. Questi sono messaggi sbagliati che coloro che controllano la società ci inviano proprio per farci temere di diventare forti affinché decidiamo spontaneamente di rimanere deboli. Non c’è niente di male nell’evolvere qualcosa che possiedi da sempre, perché come qualsiasi altro muscolo del tuo corpo la tua mente può essere allenata e portata a raggiungere livelli che ora come ora nemmeno puoi immaginare, ma che appartengono di natura alla tua psiche. 

A questo punto sarai tu, passo per passo, a decidere se continuare solo con il rilassamento oppure se provare ad aprirti a livelli superiori. Come potresti decidere? Beh, sarà la tua mente a farlo. Alcune persone arrivano a questo percorso che sono già pronte ad avventurarsi nell’evoluzione spirituale, perché sono talmente sicure che quello che ci circonda non sia l’assoluta verità da volerla già scoprire tutta. Altre persone non sono ancora consapevoli che intorno a loro ci sia finzione, perché ingenuamente credono che sia tutto ben visibile e che nessuno ci stia nascondendo nulla, che sia tutto ben chiaro e ovvio. La meditazione sarà fondamentale per rendere queste persone consapevoli che ci sia qualcos’altro oltre a quello che noi umani vediamo quotidianamente. Il rilassamento e il non pensiero permettono al praticante di rendersi conto che la sofferenza e molti dei pensieri che giravano nella sua mente non erano davvero suoi. La mente di ogni persona decide, seppure in modo inconscio, quando è pronta ad andare oltre, ma questa decisione può prenderla solo se viene stimolata e fortificata grazie alla Meditazione. Infatti, nonostante una persona possa credere di essere pronta ad evolversi e quindi conoscere verità più spinte, non riuscirà ad ottenerle senza una presa di coscienza derivata dalla Meditazione, perciò continuerà a girare intorno alle sue domande arrendendosi alla solita frase “non ottengo mai risposte!”. Per questo motivo non si può credere che se ci si vuole limitare al rilassamento, allora bisognerebbe meditare di meno e che altrimenti “ci si evolverebbe troppo”. La Meditazione ti offre precisamente ciò che vuoi ottenere, o meglio, ti porta dove la tua coscienza vuole farti arrivare, anche se tu probabilmente non sai quale esattamente sia lo scopo. 

Molte situazioni accadute nella nostra vita sono a noi incomprensibili, quindi molte persone si avvicinano alla meditazione per scoprire la ragione di ciò che in fondo le ha portate dove sono oggi. La paura dell’evoluzione deriva dall’incapacità di capire cosa significhi questo termine; di certo, però, evolvendosi ci si renderà sempre più conto di quanto l’evoluzione spirituale sia la scelta migliore, non essendoci nulla di così spaventoso come poteva sembrare all’inizio. Nessuno ha paura di diventare più intelligente o di diventare bravissimo in uno sport, quindi perché si teme l’evoluzione spirituale? Che cosa ci porta a credere che questo potrebbe essere un male? Le dicerie, con certezza assoluta le cause sono le dicerie. Infatti la paura dell’evoluzione si basa unicamente sul pensiero che ci siamo fatti ascoltando le voci di persone che parlano senza sapere, ma che cercano di convincere gli altri di sapere tutto; altre volte si tratta di persone che sanno bene quello che stanno dicendo, e proprio per questo cercano di limitare l’evoluzione degli altri così da poterli manipolare più facilmente. 

Per comprendere l’evoluzione, bisogna evolversi, accettando la possibilità di esserne capaci. L’idea di non potercela fare risale anch’essa alla diceria che solo poche persone possano evolversi, che l’avanzamento non sia per tutti. Visto che oggi questo pensiero sta ormai venendo abbattuto, non c’è più alcun motivo di credere che ci sia qualcosa di sbagliato nell’evoluzione mentale e quindi spirituale. 

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La tecnica della Meditazione è molto importante per la nostra salute e moltissime persone, negli ultimi tempi, si stanno aprendo a questa pratica perché stanno riconoscendo che non è niente di difficile, pericoloso o spaventoso, come l’ignoranza ha voluto farci credere attraverso la voce degli stolti. Se guardi gli articoli di notizie sul web, oltre che nei libri universitari, noterai che si parla sempre più di meditazione come una sana abitudine che rilassa la nostra mente e ne consegue una buona condotta intellettuale, grazie alla salute mentale e fisica che essa porta. Il benessere che la meditazione crea in molteplici ambiti della nostra vita non è più un segreto messo a tacere, perché sempre più persone di qualunque età stanno riconoscendo che qualcosa nella propria vita non funziona a dovere, anche quando cercano di mantenere la loro vita più “normale” possibile. Studiano, lavorano, escono con amici, eppure manca sempre qualcosa. È una consapevolezza del vuoto che continua a lasciare quel desiderio di scoprire la verità che vuole essere riempito, ma non si sa mai da dove cominciare. 

La nostra mente non riesce a dirci a parole “voglio sapere la verità!”, perché la maggior parte delle persone non vuole ascoltare, siamo troppo distratti dalle perdite di tempo della nostra vita! La nostra mente cerca di spingerci verso una soluzione a lungo termine, che si traduce in “percorso spirituale”. C’è chi lo inizia pensando che l’unico obiettivo sia quello di rilassarsi, per poi ritrovarsi a desiderare di conoscere sempre più verità solo dopo averne scoperta qualcuna. L’appetito vien mangiando, perché solo quando si sa si scopre di non sapere. Questi detti non sono insignificanti, vogliono precisare che se non conosci la verità non puoi sapere di volerla conoscere. Se non assaggi il sapore della libertà non puoi sapere di desiderarla. La tua mente non può dirti “sappi che la verità è questa” se non ha una base su cui poggiarsi; perciò ti ha spinto a cercare qualcosa, che ti ha portato a qualcosa, e che alla fine di tutto ti ha condotto alla Meditazione, perché è la chiave per ottenere le risposte alle tue domande e non solo a quelle attuali, ma anche a quelle che verranno. 

Per questa ragione la meditazione fa bene a chiunque, a prescindere da quale sia l’obiettivo che vuoi o credi di voler raggiungere. Non sapendo quanto infinito sia il benessere che la pratica porta, essa ti condurrà dove sarà giusto che tu debba arrivare, volta per volta. Infatti la meditazione è un percorso continuo, che ti porterà sempre più avanti con i miglioramenti nella tua vita e non si fermerà, se tu non smetterai di meditare. Più a lungo deciderai di proseguire con la meditazione più lontano arriverai con le risposte, con i miglioramenti spirituali, mentali, e soprattutto nella tua vita, che purtroppo cesseranno quando tu deciderai di cessare la meditazione. Lo capirai solo vivendo, solo meditando, è chiaro che non potresti capirlo altrimenti. Sicuramente lo scopo iniziale è quello di sentirsi bene, di togliersi finalmente quella sofferenza di dosso che ci fa restare bassi, ma non è tutto perché la sofferenza in realtà è causata dall’inconsapevolezza di poter decidere della propria vita da soli. Noi riempiamo la nostra vita di fattori esterni perché non sappiamo di poterla riempire di noi stessi, perciò basiamo la nostra felicità su agganci all’esterno e, se questi crollano, crolla tutta la nostra vita. Nessuno a scuola ci ha mai insegnato che possiamo essere pieni e soddisfatti senza basare la nostra felicità su altri, così obblighiamo gli altri a prendersi la responsabilità della nostra felicità, o la associamo ai beni materiali in nostro possesso. Sentirsi pieni non significa dover rinunciare alle persone o ai piaceri materiali, essendo questa una teoria ancora una volta creata apposta per portare incoscienza in noi, proprio come tante altre. Noi dobbiamo essere circondati dalle persone che amiamo e dai beni materiali che desideriamo, ma dobbiamo dare loro il valore che meritano, né più né meno. Se noi comprendiamo che ciò che è esterno a noi deve essere considerato come un extra alla nostra felicità, e non come l’unica motivazione, la nostra vita sarà più equilibrata ed estremamente più serena. 

La nostra felicità si amplia se noi ci permettiamo di sentirci pieni e soddisfatti per merito nostro, e solo meditando ti renderai conto di quanto questa pratica ti farà sentire pieno e quanto ti spingerà a realizzarti, desiderio che prima di meditare potevi non avere. 

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La meditazione permette alla tua Coscienza più evoluta di comunicare direttamente con te, di chiarire cosa vuole fare, cosa vuole ottenere, spiegandoti perché vuole tutto ciò. Meditando chiarisci le tue idee, ti senti spinto ad azzardare mosse che prima non facevi per timore, o perché nemmeno sapevi di poterle riuscire a fare. L’evoluzione spirituale è qualcosa che non si può descrivere con poche parole, perché si espande su troppi fattori per poterli elencare. Il primo punto per il quale ci interessa è quel benessere emotivo che tutti stiamo cercando, quella capacità di non soffrire e di sentirci appagati anche quando qualcuno o qualcosa intorno a noi prova a farci stare male. Questo desiderio suscita in noi il volersi sentire più forti, più sicuri, migliori di come ci sentiamo. L’energia che prendiamo attraverso la meditazione ci riempie facendoci sentire ed essere molto più forti, e la consapevolezza che si evolve in noi grazie alla stessa tecnica ci fa capire quanto fosse difficile, prima, quando ancora non meditavamo. 

Il mezzo per raggiungere questo stato di benessere continuo è la meditazione, nonostante una sessione soltanto non basti e bisogna proseguire con una corretta abitudine. Permetti alla tua mente di aprirsi meditando in non pensiero, rilassandoti e offrendo al tuo corpo e alla tua mente la possibilità di stare bene. Se comprendi il primo livello, allora non sarà difficile interessarsi al livello successivo, e poi a quello dopo, né tanto meno a metterlo in pratica. Tutto dipenderà da quanto deciderai di praticare e dall’interesse nel provare, ogni giorno, a migliorare sempre di più. Si tratta semplicemente di allenamento, come per ogni altro strumento. Praticando quotidianamente la meditazione ti renderai conto, se starai attento a quello che succede, che qualcosa in te si starà evolvendo. Il tuo modo di vedere le cose, il tuo modo di approcciarti alla vita di tutti i giorni, il tuo modo di affrontare i problemi con più dimestichezza e tranquillità, tutto ciò starà cambiando e starà diventando più leggero e allegro. Passerai le giornate tipiche con un qualcosa in più che non saprai definire nell’immediato, ma quando il tempo sarà maturo ti renderai conto che si tratterà di evoluzione derivante dalla meditazione. Per questo non deve spaventarti l’evoluzione spirituale, perché in realtà è proprio ciò che stavi cercando. 

Poco a poco, il tuo desiderio di rilassarti si tradurrà in quello che era davvero: il desiderio di conoscere la verità. Ciò che non ci viene detto è che la verità non la si scopre soltanto, ma la si vive. 
Evolvendo la tua mente e le tue capacità – che scoprirai con il giusto allenamento – permetterai alla tua vita di modellarsi a seconda del tuo volere, che sarà sicuramente positivo. La meditazione infatti non porta solo a rilassarsi perché quello è soltanto il primo passo di un lunghissimo percorso verso l’evoluzione; la meditazione porta a migliorare la propria vita sotto ogni aspetto, rendendoci capaci di modificare le situazioni in cui ci troviamo, allontanare gli avvenimenti che non ci piacciono, difenderci dalle persone che ci stanno facendo del male e annullare problemi che ci avrebbero dovuto toccare, prevedendoli e sistemandoli prima che tutto succeda, attraverso le doti psichiche che la Meditazione risveglia. Non credere di sapere già tutto solo per aver letto questo testo, perché tutto ciò è ancora troppo poco per capire quello a cui mi riferisco. Medita, e capirai da solo quanto è vasto il mondo che ti stavi perdendo. Il rilassamento è il primo passo, dopo sarà il tuo Io a spingerti ad alzarti di un gradino o farti continuare con il rilassamento. Non avere fretta, non avere limiti, qualunque sia la scelta del tuo Io sarà quella perfetta per te. 

Con questa lezione spero di aver risolto alcune domande molto importanti, specie per alcuni che spesso tralasciano il rilassamento e prima o poi si chiederanno: “Perché pratico e non vado avanti?”, spiegando quale sia il motivo che tiene fermi la maggior parte delle persone; ovvero il non aver imparato il rilassamento per la troppa fretta di passare avanti. 

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Altri invece, rimarranno allo stesso livello perché si sono illusi di potersi evolvere nonostante non pratichino abbastanza, pensando che basti stare qui e leggere qualche documento, anche senza praticare costantemente, per evolversi. Altri, forse, hanno talmente tanta paura di evolversi che stanno bloccando loro stessi la propria evoluzione. Oggi però spero di aver risposto a domande di fondamentale importanza. Probabilmente c’è chi potrebbe pensare di aver compreso la meditazione alla perfezione e che non ci sia bisogno di tante lezioni per spiegarla, ma ti dirò che anche dopo anni che pratico la tecnica sto ancora scoprendo quanto magnifica essa sia. All’inizio si crede che ad un certo punto si impari il metodo e che da quel momento in poi sarà sempre uguale, come se si potesse imparare a memoria, invece ho compreso che più vado avanti più scopro nuovi livelli che non mi sarei mai immaginata, perché questi non saranno comprensibili sin quando non ti sarai alzato ad un livello più alto per riuscirci. Quindi cercherò di spiegare questi livelli passo dopo passo attraverso i documenti, ma ovviamente sarai tu a doverli praticare per poterli comprendere davvero bene. Altrimenti rimarranno soltanto parole. 

Buona Meditazione! 

Fine pagina 6 su 6.  Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1550 commenti
  • raffffa
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    09:25 28/06/25

    all'inizio mi sembrava difficile meditare anche una sola volta al giorno, ma basta volerlo...adesso riesco a meditare regolarmente ogni giorno tre o quattro volte,più le altre pratiche,con tanti benefici fisici e mentali...l'unico problema è che il cellulare va usato solo per quello che serve senza esagerare, in 2 o 3 giorni ho perso tutti i progressi che avevo fatto in sei mesi di meditazione😡😡, riesco a meditare sempre 3 o 4 volte però non riesco a tenere il non pensiero...

  • Si sa.72
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    21:42 22/06/25

    E’ vero, più medito è più mi viene voglia di farlo! Il benessere che provo quando riesco a stare in non pensiero è davvero meraviglioso è una pace che rigenera! Dopo aver meditato mi sento rigenerata, la stanchezza passa e davvero mi sento bene! Mi accorgo che l’approccio alla vita è diverso e non vedo l’ora di continuare! Grazie Angel per tutte queste informazioni molto utili

  • aceba
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    11:18 07/06/25

    Leggendo questo articolo mi è subito venuto in mente un detto...l'appetito vien mangiando...ed è proprio così! Inizi a meditare, a praticare il rilassamento, e quando non riesci a farlo, perchè il Low ti ha fatto sviare da questa importante pratica, ti accorgi che non ti senti come vorresti, che quando la meditazione qualcosa cambia dentro di te. Io personalmente, anche se da poco più di due mesi, sento una notevole differenza, il rilassamento ed il non pensiero è ciò che cerco ogni giorno e più volte al giorno, tutte le volte che mi è possibile e quando non lo è faccio n modo che avvenga. Non vedo più Tv, leggo il giusto e sento proprio la necessità di meditare. Sono molto incuriosita dei livelli successivi, ma so che non si deve avere fretta, piuttosto approfondire per godere del benessere che ci offre!

  • mimmomm
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    13:46 06/06/25

    a volte è difficile sapere che cosa si desidera davvero, ma come leggo qua sembra che appunto non si può desiderare una cosa finché non ne hai un assaggio , e quindi inizi a conoscerla, cosa che come l'appetito verso il cibo ti invoglia a volerne sempre di più. Importante notare che non bisogna appunto avere fretta per avanzare nel percorso spirituale, ma fidarsi nel proprio io e delle sue scelte, e confidare nel fatto che qualsiasi scelta venga fatta o test a cui si è sottoposti è per la crescita e l'evoluzione spirituale. Sottolineare l'importanza della pratica e non solo della lettura, nonostante tutte le vicissitudini che ci frappongono dal praticare.

  • merlin
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    23:27 04/06/25

    in questo articolo decisamente introduttivo troviamo tutte le ragioni per cui dovremmo iniziare seriamente a meditare. La meditazione sui Chakra in non pensiero insegnata in ACD è davvero la pratica più efficace che io abbia mai provato, in passato ho provato yoga, training autogeno, mindfulness ma pur essendo tutte pratiche utili al rilassamento e al benessere psicofisico nessuna mi ha mai dato i benefici che mi sta dando la pratica insegnata in ACD infatti oltre al benessere durante e dopo la meditazione I vantaggi sono tangibili nella vita quotidiana aiutando a vivere un approccio alla vita completamente rinnovato con pensiero positivo, sufficiente distacco e tanta luce. Sono contento se come dice l'articolo sempre più persone si avvicinano alla meditazione anche se non credo siano tante vista la fauna che si incontra ogni giorno tracotante ignorante arrogante.

  • sole15
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    01:23 02/06/25

    Seppure in questo articolo viene spiegata l'esistenza di altri tipi di meditazione, per me continua ad essercene solo una, ma non più noiosa o senza senso, come credevo prima di provare quella di ACD. Mai avrei immaginato che mi sarebbe così tanto piaciuta, al punto da renderla uno stile di vita, una 'routine' irrinunciabile, l'unica cosa che mi permette di avere un vero scopo nella vita. Evolversi è una cosa che tutti possono fare, basta solo volerlo davvero e mettersi di impegno per migliorare ogni giorno di più. Più vai avanti e più diventa difficile guardarsi indietro.

  • valentinamaria
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    19:42 01/06/25

    È vero che la fatica nello sport deriva prima di tutto dalla mente, l'ho potuto sperimentare quando ho iniziato a correre: una delle prime volte sono andata con mia cugina e io, avendo poca resistenza, mi volevo fermare ogni 2 minuti ma lei non mi lasciava fare pause. All'inizio pensavo che le mie gambe avrebbero ceduto da un momento all'altro, ma superati i 2km non mi sentivo più stanca e mi sono accorta che il problema era la pigrizia. Poi ultimamente ho raggiunto un nuovo livello di consapevolezza riguardo il non pensiero, che serve, come dice l'articolo, per rendersi conto che la sofferenza e molti dei pensieri che girano nella nostra mente non sono davvero nostri. Mi sono resa conto di come i pensieri tendano sempre al negativo e che spesso un singolo ricordo negativo può rovinarmi l'umore per un'ora intera se non di più, invece un ricordo felice non ha lo stesso impatto. Comunque sono felice di vedere che molte persone hanno aggiunto la meditazione alla propria routine, lo vedo specialmente negli influencer che si occupano di produttività e self improvement, quindi di conseguenza in quelli che seguono i loro consigli. In ogni caso noto con piacere la differenza del mio stato d'animo tra i giorni in cui pratico poco e male e quelli in cui pratico di più e meglio, perché nel secondo caso sento di avere un "benessere di base" (non saprei spiegarlo bene ma sento di avere più energia positiva che impedisce ad eventuali avvenimenti/pensieri negativi di rovinare il mio umore), invece nel primo caso al primo inconveniente è facile che io crolli. Grazie per l'articolo. :)

  • gpaiano
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    09:16 16/05/25

    Ho iniziato questo percorso piu o meno 3 mesetti fa.. ovviamente trovato per “caso” mi sono fiondato subito nella lettura di tutti gli articoli… perche volevo sapere sempre di piu sempre dinpiu.. ma meditavo poco e molto probabilmente anche male, perche non solo mi ero bloccato nell apprendere le nozioni nuove ma non riuscivo nemmeno a completare bene le sessioni di meditazione.. cosi ho ricominciato tutto da capo , con calma e inserendomi nella classe .. sembra, anzi va molto meglio adesso riesco anche a fare più sedute di meditazione

  • Barby74
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    00:12 15/05/25

    meditare è il punto di partenza di questo percorso che di volta in volta sarà sempre più chiaro e risoluto se però noi alziamo il tonale,meditando,il rilassamento aprirà molti cassetti del nostro passato e ci aiuterà a comprendere perché le cose vanno in un modo e perché dobbiamo conoscere il nostro passato per sanare il presente.

  • lapatti
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    06:54 09/05/25

    la vita stessa è un percorso.e quindi è movimento.così come ogni pratica,sia che si pratichi per migliorare fisico che per aumentare e realizzarsi spiritualmente.in realtà non ci sono mezze misure, le mezze misure sono low,distrazioni.la meditazione un mezzo di movimento per niente statico,permette un buon movimento energetico e bilancia L intero essere.non promette miracoli ma condiziona beneficamente,smuove, riposiziona,allevia, aggancia,alleggerisce,centra.altro che statico benessere e noioso lavoro.qui si è “guerrieri”.allenarsi giornalmente ad affrontare gioiosamente il sogno che viviamo.ogni ripensamento è assolutamente inutile,pensare e’ un po’ perdersi.e ciò che dobbiamo perdere e’ l abitudine a ripercorrere ogni volta lo stesso giro della ruota come un criceto, con rispetto ai criceti

  • myzzylove
    Medaglia per aver completato lo Step 1
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    12:47 05/05/25

    Continuando a meditare cambia tutto dentro e fuori di te! Quando ho iniziato a meditare costantemente, perché senza la costanza non si ottengono risultati, ho iniziato con una meditazione, poi sono passata a tre e mi sembrava impossibile pensare di farne di più e di fare anche altre tecniche durante il giorno! Pensavo non ci riuscirò mai. Ma il desiderio di fare più meditazioni ha fatto sì che nel tempo io ci sia riuscita e, se in precedenza potevo fare un po’ i sali e scendi ( sempre comunque minimo perché negli articoli di Angel ho sempre letto dell’importanza della costanza ) tipo da 5 a 4 ogni tanto, adesso ne faccio sette e per me è la normalità e non le salterei per nessun motivo al mondo. Aumentando le meditazioni e migliorandole il tempo per fare tutto e’ magicamente apparso. Grazie mille Angel per spronarci a fare sempre di più! 🙏🏻

  • Bugi
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    03:12 04/05/25

    Devo dire che più vado avanti con la lettura e più mi viene voglia di scoprire la verità naturalmente meditando . Per me è un mondo nuovo ho sempre pensato che la mia vita doveva essere così com'era e non pensavo minimamente che io potessi fare qualcosa per cambiarla...ma sono molto felice di scoprire che non è così che possiamo fare tanto come conoscere la verita evolverci essere liberi provare esperienze...se penso com'ero prima di scoprire l'accademia, poi sicuramente ho tanta strada da fare ,ero veramente cieca . Ora voglio andare avanti anche se trovo un po' di difficoltà a concentrarmi i pensieri si affollano mentre pratico ma non mi arrendo. Grazie di tutto.

  • Luna
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Volume 1
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    16:00 03/05/25

    Rereading this article enables me to give an example about how meditation as a mental practise can help benifit your life and overcome blocks. - A few weeks ago I was visiting someone living in the 4th floor, we went on their balcony and it made me sick and afraid, even thinking the balcony would break underneath me (vertigo). The next day after having had a good session of meditation beforehand, I could enter the balcony and look down even without the slightest discomfort, thus beeing able to enjoy the moment, so much the someone even was baffled. Simuliar things I figured with anxiety reagarding large groups of people, new places, traveling alone, finding myself in darker places alone etc. - many of the blocks that held me back then ceased to non existence after a while of good practise (and ofc daily one). Due to constant practise I was able to build up a healthier surrounding for myself: be it mental/ phsyical health/ people wise - alot in and around me changed for the better also in ways I couldnt have seen positive for myself a year ago. It really makes me happy and motivated omce again beeimg able to reread the theory to the now already achieved benifits of the technique (and more to come), more than worth it

  • giuls
    Medaglia per aver completato lo Step 1
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    09:48 03/05/25

    Se aveste chiesto alla me di un anno fa che cosa pensassi della meditazione avrei probabilmente risposto che era una pratica noiosa e che faceva perdere un sacco di tempo. Da quando invece ho iniziato a praticare ho compreso quanto invece sia tutt’altro che una pratica noiosa. La pace e la serenità che ti dona la meditazione non l’avevo mai sperimentata prima! Sono ormai 10 mesi che pratico con costanza e gli sbalzi di umore che caratterizzavano le mie giornate sono scomparsi del tutto. Ora sono più lucida in ogni mia scelta e ho imparato a fare alle cose il giusto peso. Poi con il tempo la pratica si trasforma in una vera e propria esperienza mistica, inizi a percepire l’energia e provi emozioni mai provate prima. Ogni meditazione è diversa dall’altra, è una nuova scoperta. Grazie a questo articolo mi sono resa conto di quanti progressi io abbia fatto e quanto ormai la meditazione sia diventata una pratica necessaria per me. Rileggere questo articolo mi è servito anche per ricordarmi che non tutti cerchiamo lo stesso tipo di percorso e non tutti puntiamo alla stessa evoluzione. Con il fatto che l’accademia mi ha aiutato tantissimo e mi sta facendo crescere ogni giorno di più la sponsorizzo il più possibile. Non appena qualcuno mi accenna l’interesse ad un percorso spirituale subito gli nomino l’accademia. Ma forse ogni tanto spingo un po’ troppo e devo imparare a capire che non tutti puntano al risveglio, o almeno non in questo momento. O comunque devo imparare a comprendere che ognuno ha diversi interessi e che quindi è giusto che scelgano il percorso che più gli si addice. Comunque concordo in pieno nel dire che una volta assaggiata la libertà di decidere per la tua vita e soprattutto la libertà di goderti la vita è impossibile per me tornare alla vita che facevo prima di conoscere la meditazione. Si è vero, ci sono stati e mi aspetto che ci saranno periodi in cui la mia pratica cala per colpa del Low artificiale, ma comunque non riuscirei mai a tornare alla vita triste di prima.

  • sergio19
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    07:41 03/05/25

    Da qualche mese medito seguendo le tracce dell’Accademia. Il mio percorso ha alti e bassi, a volte combatto contro un low persistente che non vuole farmi meditare e durante la meditazione combatto per rimanere concentrato. A volte sono invece spaventato dal perdere quest’occasione di evoluzione, conosco bene i meccanismi che mi fanno guardare altrove perdendo così una possibilità. Ma il punto è questo, combattere faticare aver paura: si forse questo può essere una buona spinta per fare ma non credo questo meccanismo possa durare molto tempo. Ultimamente, a volte, percepisco qualcosa d’altro, un abbandono mentale e fisico, un altro stato che mi toglie i pensieri e le sensazioni qui sopra descritte. E mi sento in pace. A volte, per poco tempo.. poi ritorno giù, ma con qualcosa di nuovo.. 👍