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Step 1 - N° 40

Il Low Frequency – Il Regolatore anti-esperienze (3 parte)

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Nella lezione precedente, ti ho spiegato che il Low utilizza due principali metodi per abbassarci e tenerci ancorati alla bassa vibrazione. Il primo metodo è il nostro stesso pensiero, attraverso il Regolatore; il secondo metodo, è l’utilizzo delle persone intorno a noi, che creano situazioni e faccende che ci devono “per forza” coinvolgere, anche se in verità potrebbero fare a meno di noi e risolvere il problema anche da soli senza farci perdere tempo. Il Low Frequency utilizza il Regolatore, per sfruttare il nostro stesso pensiero contro di noi. Probabilmente ti sarà già capitato in passato, di aver vissuto un’esperienza particolare, cosiddetta paranormale, che nel momento preciso in cui è avvenuta eri consapevole che fosse qualcosa di assolutamente vero, reale, la prova che tutto questo esiste. Poi però, il giorno dopo o addirittura solo poche ore dopo, hai iniziato a dubitare dell’esperienza che ti è accaduta, iniziando a pensare che si sia trattato di immaginazione e che tu, per qualche assurda ragione, ti sia suggestionato e abbia avuto una visione distorta della realtà. Eppure, sei ben consapevole che non ci si può suggestionare dal nulla. Per esempio, potresti suggestionarti se, dopo aver passato la notte a guardare film horror, più tardi non riesci ad addormentarti perché qualunque rumore ti fa pensare che ci sia un mostro in casa. Non è possibile però pensare ad una suggestione, quando non c’è nessuna correlazione fra la tua normalissima routine di lavoro o faccende svolte come abitudine, ad una serata particolare nella quale inizi a sentirti osservato da qualcuno seppure tu sia solo in casa e, nonostante non ci sia vento e tutte le finestre siano chiuse, gli oggetti di casa iniziano a cadere e provocare forti rumori. È chiaro che in questo caso non si possa nemmeno lontanamente trattare di suggestione, perché la sensazione non è derivata dalla visione di un film horror, ma dai fatti reali che stanno accadendo in casa tua. Eppure, per qualche assurda ragione, il giorno dopo penserai di esserti suggestionato, e che in fondo sia normale che gli oggetti cadano da soli, perché “capita a tutti”. 

Il Regolatore è il mezzo che il Low utilizza per farci pensare ciò che il Low vuole che pensiamo. Il Regolatore è un sensore che appartiene al nostro cervello, che è sempre attivo ma si intensifica in precisi momenti, che funziona un po’ come il sensore del dolore: quest’ultimo infatti, fa in modo che non appena il tuo corpo sta provando un dolore, per esempio stai tenendo la mano accanto al fornello acceso, scatti l’input di reazione, ovvero che la tua mano scatta via per evitare di bruciarsi. É una reazione spontanea del nostro cervello, che in questo caso serve per salvaguardare la nostra vita. Il sensore del Regolatore funziona pressappoco allo stesso modo: non appena ti stai alzando di tonale, o stai cercando di farlo, scatta subito il meccanismo del Low, per farti ritornare ad un tonale basso, ovvero per farti riabbassare alla vibrazione del Low Frequency. Il Regolatore è il mezzo che il Low utilizza per parlare nella nostra mente con la nostra voce, con l’intento di farci credere che siamo noi a pensarla in questo modo. In sostanza è un sentore del nostro cervello che il Low Frequency utilizza per accorgersi immediatamente di quando ci stiamo alzando di vibrazione, affinché possa intervenire, dall’interno o dall’esterno, per riabbassarci subito. Dall’interno, attraverso i pensieri, i dubbi e le ossessioni, e dall’esterno, attraverso i rumori che ci distraggono, dalle persone che ci contattano o da eventi che accadono “da soli” e che ci fanno perdere un sacco di tempo. Il Low, attraverso il Regolatore, si accorge dell’alzamento del tuo tonale, dovuto ad un’esperienza accaduta, o all’idea di iniziare a praticare, per intervenire e quindi riabbassarti, o impedirti di iniziare la pratica destinata ad alzarti, in modo che questo non avvenga. Tutto ciò non deve spaventarti, perché non c’è nulla da temere, in quanto il Low non è “oscuro”, ma è un grande peso, perché se fa tutto questo per tenerti basso, significa che il tuo Risveglio è molto più importante di quanto tu creda. 

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Il Low sfrutta il Regolatore per farti dubitare delle tue e delle esperienze degli altri, facendoti credere che sia tutto suggestione, o spingendoti a sminuire queste esperienze facendole passare per meno forti di quanto lo siano state realmente. Nel frattempo, sfrutta il Regolatore per farti completamente dimenticare delle esperienze che ti sono capitate, o che ti sono state raccontate, per farti rimanere completamente ad una vibrazione Low, dormiente ed incosciente di ciò che sta accadendo nella tua vita e nella vita degli altri. Potresti avere una memoria di ferro sui ricordi definibili “normali”, ma stai pur certo che sui ricordi paranormali non sarai altrettanto capace di ricordare. Questo perché non dipende solo dalla tua memoria, ma dall’energia che hanno quei ricordi e dalla vibrazione in cui si trovano. Le esperienze paranormali sono molto più difficili da ricordare e soprattutto da mantenere come ricordi lucidi, perché il Regolatore farà in modo di lavarteli via, facendoteli ricordare a tratti e con pensiero sminuito, facendoteli passare come fossero stati sogni, o facendoteli dimenticare completamente. Il Low Frequency è una vibrazione bassa, che ti tiene ancorato alla sua stessa vibrazione. Non appena ti alzi di tonale e quindi cerchi di essere ad una vibrazione più alta di quella Low, il tuo Regolatore tenta di riabbassarti, facendoti venire in mente pensieri che hanno come unico obiettivo quello di riportarti ad una vibrazione bassa. Per esempio, attraverso la pratica stai alzando il tuo tonale al di sopra della vibrazione Low, così, per riabbassarti, ti fa venire in mente di interrompere subito la meditazione per andare a lavare i piatti, facendotela passare come un’azione urgentissima e che non può aspettare 20 minuti in più. Adesso, che leggi quanto scritto, ti sembra assurdo e pensi che questi metodi non potrebbero toccarti, invece non appena ti siedi a praticare e inizi ad alzarti di tonale, ti verranno in mente pensieri fra i più ambigui, come l’idea di dover telefonare qualcuno per dirgli qualcosa – che proprio in quel momento ti sembrerà di vitale importanza – come l’idea di dover mandare un file o un messaggio importante a qualcuno per ricordargli qualcosa, convincendoti che aspettare un minuto in più rovinerebbe tutto, e che quindi sia meglio interrompere la meditazione pur di chattare con quella persona, piuttosto che farla attendere 10 minuti in più, che fra l’altro a lei non cambierebbero nulla. 

Con ognuno di noi utilizza metodi più persuasivi per il nostro personale carattere, in quanto è il nostro personale Regolatore: fa parte del nostro cervello, quindi lui conosce molto meglio di chiunque altro quali siano i metodi e le scuse da usare per farci agganciare al meccanismo di abbassamento di coscienza del Low. Perciò con ognuno di noi sfrutta metodi diversi, ma non importa come, ciò che conta è che riuscirà a farti interrompere la pratica con le scuse più banali, tutte le volte che potrà. Spetta a te divenire cosciente dei suoi metodi e fare in modo che non ti freghino. Davvero è così urgente mandare quel messaggio? Sul serio non puoi resistere altri 10 minuti prima di fare quella telefonata e sapere dove si trova la tua fidanzata? Pensi davvero che i piatti scapperanno, se non li lavi subito? Eppure, qualunque scusa è buona per farti distrarre durante la meditazione e farti decidere, spontaneamente, di interromperla; quando non riesce a interrompertela con altri mezzi. In quei momenti, ti sembrerà davvero che qualunque scusa il Low ti metta davanti, sia la più ragionevole e logica, così che ti sentirai spinto a seguirla anche a costo di saltare la meditazione e dimenticarti del tuo percorso spirituale. Esso è molto, molto bravo a farti pensare che tutti quegli imprevisti e perditempo messi davanti, siano di fondamentale importanza, tanto da spingerti a rincorrerli e perderci tempo dietro, anche quando sai anche tu che si tratta unicamente di uno spreco di tempo che non porterà a nulla; eppure decidi di perseguirlo ugualmente. 

Il Low utilizza il Regolatore del nostro cervello, per farci avere dubbi, ossessioni, pensieri frivoli che ci impediscano di evolversi spiritualmente. Quindi il Low utilizza l’accesso che la Natura ha alle nostre menti, per riuscire a tenerci legati alla bassa vibrazione, in quanto il nostro cervello e quindi la nostra mente che pensa è completamente connessa a questo pianeta. 

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Mentre la Natura ha accesso alle nostre menti, dato che siamo nati e facciamo parte di questo Pianeta, il Low sfrutta questa via di entrata per manipolare i nostri pensieri e farci pensare di stare alla larga da qualunque cosa che potrebbe farci evolvere spiritualmente. Naturalmente, però, è molto furbo, perciò i pensieri che sfrutterà non saranno come “Stai alla larga da ciò che ti farà Risvegliare, altrimenti diventerai libero ed io non potrò più manipolarti”, ma ti inserirà pensieri come “Oggi è una bella giornata per spaccarsi di alcool! Mediterai domani!” e farti così cadere nell’incoscienza più totale, seppure consapevole che domani non mediterai affatto. Non ti rendi conto di quando è il tuo Regolatore a parlare, perché il Low accede alla tua mente in modo del tutto “naturale”, sfruttando appunto la Natura del tuo corpo umano. Ciò significa che diventa impossibile riconoscerlo, se non nei casi in cui è troppo evidente per non accorgersene, ma nella maggior parte dei casi il Regolatore parla come parleresti tu; quindi ti convinci che sia tu a pensarla in questo modo. Ti ho fatto l’esempio in cui potresti aver avuto un’esperienza paranormale, come ad esempio l’aver percepito un’entità, o averla vista con i tuoi occhi, e poco dopo il Regolatore ti ha fatto pensare che si trattasse di un’allucinazione, un problema di vista, o che ti sia immaginato tutto. Potresti aver avuto un’esperienza anche molto più forte, come l’esserti salvato da un incidente grave e aver percepito, poco prima, una presenza che ti stava accanto; eppure più tardi hai pensato di esserti immaginato tutto e che non ci fosse nessuno accanto a te. Ti concentrerai molto di più a pensare ai danni dell’auto, piuttosto che dedicare un solo istante a ricordare e cercare di capire cosa fosse quella sensazione di avere qualcuno accanto a te, durante l’incidente. D’accordo che i danni dell’auto sono importanti, ma è davvero necessario escludere completamente l’esperienza paranormale dalla tua mente e dai tuoi ricordi? 

Ho scelto questi esempi, perché di sicuro ti sarà accaduto qualcosa nel passato che non sei riuscito a spiegare, talvolta esperienze anche molto forti vissute anche decine di anni fa, eppure hai deciso di non pensarci più per paura o per svogliatezza, come se pensarci ti faccia stancare. Ecco, questo è un passaggio fondamentale per comprendere che cos’è il Low. Perché mai, pensare ad un’esperienza paranormale, dovrebbe farti sentire stanco? Perché non hai “voglia” di pensarci, ma potresti passare le ore a pensare ai problemi, alle bollette da pagare, a tutto quel caos mentale che ogni giorno ti ritrovi per la testa, ma ti senti “stanco” a pensare anche solo un minuto a qualche esperienza spirituale? Ti sembra di sentirti stanco, perché in effetti è faticoso alzarsi ad una vibrazione più alta, rispetto alla vibrazione Low nella quale viviamo da sempre. Il Low è come un piano vibrazionale sul quale tutti viviamo. Esistono moltissimi piani di vibrazione più alti e più bassi del Low standard sul quale ci troviamo. Tutti viviamo nel Low, ma c’è chi sceglie di affondare ancora più in profondità, e chi invece sceglie di praticare per restare ad un tonale più alto rispetto alla vibrazione Low. 

Tutti nasciamo nel Low base, eppure se facciamo l’esempio di persone che consumano droghe, a prescindere che si trattino di pesanti, leggere o bevande allucinogene, tutte queste portano la persona a vivere in una vibrazione Low ancor più bassa e stagnante di quanto ci viva una persona che non ne fa uso. Infatti, la droga, ma anche il consumo di alcool, porta le persone a vivere in un piano Low più profondo e stagnante di chi non consuma queste sostanze, tanto che diventa più difficile per loro uscirne. Ben diverso invece è per coloro che tentano di evolversi spiritualmente, quindi che fanno esperienze spirituali (senza uso di droghe! Perché esse sono anti-Risveglio, a differenza del nome e delle false illusioni con cui te le vendono!) in quanto le esperienze spirituali ti alzano di tonale e ti fanno vivere su un piano vibrazionale più alto del Low. Per chi non pratica, e quindi non è abituato ad alzare il proprio tonale ad una vibrazione più alta del comune Low, è più “faticoso” ricordare un’esperienza paranormale, perché ricordarla richiede di pensare ad un avvenimento accaduto in un momento in cui la tua vibrazione si è alzata. 

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Quando il tonale si alza non ti dà segnali fisici, ma è del tutto spontaneo e normale per la tua coscienza, perciò ti alzi o ti abbassi di tonale, senza rendertene minimamente conto. Quando pensi alle esperienze spirituali che ti sono accadute, il tuo tonale si sta alzando per permetterti di ricordare ciò che è accaduto e tentare di fartelo comprendere, ma se non sei abituato a mantenere quel tonale, già solo pensare ad un ricordo spirituale ti farà sentire “stanco”, come se avessi un calo di energia improvviso. Questo non è “normale”, ma accade proprio perché non sei abituato a restare con il tonale leggermente più alto, di quello in cui ti trovi quando vivi nel Low. Per chi pratica invece, diventa sempre più facile e meno faticoso, in quanto riesce ad accedere alla vibrazione di quel preciso ricordo, senza più fatica. 

Bisogna però chiarire che pensare al ricordo di un avvenimento spirituale accaduto nel passato, non ti alza il tonale più di un millesimo di grado, di quanto invece farebbe praticare la Meditazione più le altre tecniche psichiche. Infatti, durante le prime meditazioni, potrebbe sembrarti che praticare la meditazione sia stancante, proprio perché la meditazione ti fa alzare il tonale molto più in alto, e alle prime esperienze è faticoso reggere quel tonale per più tempo; infatti conclusa la meditazione, finirai per svolgere qualche azione o attività che ti ributti subito nel Low, in quanto non reggeresti quel tonale per più tempo. Per esempio, finita la meditazione ti verrà voglia di lavare i piatti, di guardarti un film di tre ore o di stare tutto il tempo a chattare con gli amici, perché il Low userà il tuo Regolatore per farti venire la voglia di compiere questi gesti, affinché possano riabbassare velocemente il tuo tonale. Il Low ha il terrore che tu possa alzare il tuo tonale e mantenerlo alto, perciò cercherà ogni modo per fartelo riabbassare, possibilmente con le tue stesse mani. Quindi puoi immaginare il Low come una strada piana sulla quale tutti camminano, ma quando ti alzi di tonale attraverso la pratica, è come se salissi su un grosso gradino più alto e continuassi a camminare su quel piano, percorrendo la stessa strada di tutti ma osservandola da mezzo metro più in alto. Di sicuro, più gradini salirai, più la visuale sarà molto diversa. Il punto è che il piano/gradino sul quale sei salito non rimarrà per sempre lo stesso, perché ti basterà svolgere mansioni quotidiane come pulire casa, andare al lavoro, uscire con gli amici, che scenderai dal gradino senza rendertene conto e riprenderai a camminare sul piano Low sul quale camminano tutti. 

Perciò restare con il tonale alto per tutta la giornata non è affatto semplice, e non potremmo nemmeno passare 24/24 a meditare; eppure, la meditazione è l’unico mezzo che ci permette di alzarci di tonale. Dopodiché, svolgendo altre tecniche secondarie ma assolutamente importanti anch’esse, è possibile riuscire a mantenere il tonale alto acquisito con la meditazione, per un tempo un po’ più lungo. La meditazione ti alza il tonale, dopodiché con altre pratiche insegnate negli Steps, come la tecnica dell’essere cosciente durante il giorno, ti permette di tenere il tonale un po’ più alto e non ricadere subito nel Low. Di conseguenza, più pratichi, più sarà facile e meno stancante mantenere il tonale alto, mentre ritornerà ad essere difficile non appena passerai del tempo senza praticare. Inoltre, ogni esperienza vissuta è avvenuta in un piano di tonale diverso; in altre parole più quell’esperienza che hai vissuto si trovava ad una vibrazione alta, più risulta “faticoso” pensare a lei e ricordarla nei minimi dettagli. Naturalmente non è facile riconoscere se quell’esperienza fosse “poco più alta” o se si trovasse ad una vibrazione molto alta; imparerai a riconoscere questi valori con il tempo e la pazienza. Ciò che importa al momento è comprendere che quando ti trovi ad una vibrazione/tonale Low, per te risulta difficile capire fino in fondo questi concetti, che si tratti di una lettura come l’esempio di questa lezione, o che si tratti del ricordo di un’esperienza. Invece, diventa molto più facile e spontaneo apprendere e comprendere queste conoscenze ed esperienze dopo aver meditato, perché possiedi un tonale ben più alto e che ti rende più “attivo” e più “sveglio”. 
Nella prossima lezione sul Low Frequency, ti spiegherò più a fondo come il Regolatore giochi nell’abbassarti di tonale, quali siano i metodi più usati dal Low per farti rimanere basso, e su quale piano si trovano i ricordi delle tue esperienze paranormali. Nel frattempo, ti consiglio di praticare la Meditazione e leggere i prossimi articoli di questo Step. 

Fine pagina 4 su 4. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1536 commenti
  • cristina65 - 11:59 24/11/23

    Di solito medito appena sveglia, ma se lo faccio in altri momenti della giornata, posso stare certa che ci sarà sempre qualche cosa di importante che devo fare prima e che mi fa procrastinare il momento della meditazione. Devo a volte fare uno sforzo per mollare tutto e mettermi a meditare. E' come se nella mia mente l'idea di meditare sia solo un momento di relax da fare quindi nei momenti liberi, e in realtà si manifestano sempre cose che sembrano più importanti. Insomma è proprio una lotta continua questo low. Per non parlare della difficoltà a mantenere alto il tonale quando ti immergi nella quotidianità in mezzo ad altre persone. Parto alla mattina bella carica, decisa a non farmi coinvolgere dai malumori di altre persone, qualche volta ci riesco e altre volte finisco poi per capitolare. Ma i giorni che riesco a mantenere alto il tonale fino a sera sono soddisfatta di me, le cose fluiscono meglio e mi sento anche più energica.

  • Elisa - 09:30 24/11/23

    Sono passati tre anni da quando ho conosciuto l’Accademia , iniziando a comprendere che cosa significhi e come agisca il Low. Da quel momento ho cercato di rendermi conto di quanto fossero influenzate le mie azioni.. ed è vero.. Ci sono mille modi in cui il Low agisce attraverso ciò che accade intorno a noi, attraverso le persone che ci circondano, ma anche e soprattutto attraverso i nostri stessi pensieri, mascherandosi con i nostri personali pensieri. Molte volte mi rendo conto che agisce molto prima: in certi momenti quando ho già idea di sviluppare in un certo modo la mia giornata, organizzandomi dei momenti in cui pratico, già molte ore prima inizio a pensare cose che dovrei fare o che potrei fare e diviene improvvisamente difficilissimo rinunciare, serve tanta concentrazione e consapevolezza per rendersi conto dei suoi tentacoli. È vero dopo la meditazione vengono in mente tantissime cose da fare, che portano ad abbassare velocemente il tonale, per questo, quando me ne rendo conto, cerco sempre di concentrarmi sui suoni dimensionali respirare prana, tentando di mantenere la frequenza a livelli più alti. Grazie 🙏 🍂💜🌺

  • Saras2021 Medaglia per aver completato lo Step 1 - 14:08 23/11/23

    Riesco a percepire il low sempre meglio. Faccio ancora farica a mantenere la vibrazione alta dopo la meditazione. Il low interviene Puntualmente facendomi subito distrarre a fare altro o addirittura mi programma la giornata in modo che io mi metta a praticare con i minuti contati rispetto ad un impegno importante della giornata. Quindi finisco di praticare e subito dopo devo andare ad allenarmi per esempio o andare ad un compleanno a cui "non posso" Mancare. Ho gia conosciuto la forma peggiore di low frequency nella mia vita, e saperlo riconoscere sempre meglio mi rende più sicuro ancora di poterlo battere sempre.

  • trix - 22:40 22/11/23

    Mi sono resa conto che se cerco di meditare o di alzare la frequenza del mio vivere il low si “accanisce” contro di me. E se per caso mi trovo in un momento di stanchezza fisica è un attimo scivolare sempre più giù e innescare una spirale distruttiva. Ma in effetti è veramente faticoso mantenere un certo grado di attenzione e di coscienza di se. Ci sono molte leve su cui il low può fare presa e anche se mi rendo conto che tutto ciò dipende da lui faccio fatica a rialzarmi veloce e a ripartire. Devo anche ammettere che fare “la poretta me” dalle mie parti si dice così, a gran parte di me viene veramente bene perché assumersi la responsabilità del vivere non è così scontato.

  • romitoroby - 15:31 18/11/23

    Questo low frequency è il primo nemico da sconfiggere! Infatti mi capita esattamente che dopo la meditazione prende in mano il telefonino, si scrive si controllano i social e si fa tutto quello che fuori dalla meditazione

  • marco78 - 11:57 15/11/23

    Effettivamente se si vive con il “pilota automatico” attivo non ci dai assolutamente peso, ma ponendoci attenzione e acquisita la consapevolezza noti tutte le “trappole” sul tuo cammino. Grazie

  • caty - 19:33 12/11/23

    A me è successo dopo una settimana che facevo la meditazione sui chakra di essere così stanca da addormentarmi letteralmente sul piatto mentre cenavo ...non so se dipende da questa lotta continua con il low

  • Marziana - 02:24 10/11/23

    È davvero una lotta continua questa contro il low e il regolatore. Poi a volte magicamente tutto si appiana e si mette a posto, con coincidenze meravigliose che sembrano dirti: brava! Sei sulla strada giusta!

  • catiuscia - 12:27 09/11/23

    Ho appena meditato ed ogni volta mi risulta essere sempre più potente. Questa volta quando ho finito mi è venuto il mal di testa, ed ancora adesso, dopo una ventina di minuti dalla fine, ancora sento un cerchio avvolgermi la testa. Spero che sia segno positivo! :) Comunque ho notato anche io che appena finita la meditazione, mi faccio prendere dalla solita routine, che può essere sistemare la lavastoviglie, piegare i panni etc etc. Quindi come dici te Angel è il Low che ce lo fa fare così ritorniamo ad un livello vibrazionale più basso?? Anche se questa volta son voluta rimanere più a lungo a sentire l'effetto post mediazione, ho voluto vedere cosa il corpo percepiva, e piano piano mi sto accorgendo che voglio essere sempre cosciente del momento e non "di volare via" con la mente, con mille pensieri in testa mentre faccio le cose. Voglio essere più presente!

  • altomare - 22:14 25/10/23

    Dopo la prima spiegazione del low ho cominciato a farci caso ed effettivamente a parte i 1000 pensieri quando provo a meditare mi sono resa conto che ha capito come abbassare le mie vibrazioni.

  • Sara Medaglia per aver completato lo Step 1 - 01:26 24/10/23

    Ricordo benissimo cose paranormali che mi son successe, ma non posso dire di essere sicura di ricordarle tutte. Quando pensiamo di aver fatto qualcosa con assoluta certezza siamo pronti a mettere la mano sul fuoco, ma quante volte poi succede che ci scottiamo e ne rimiamo sorpresi poiché fortemente convinti di averla fatta? Eppure… Mi capita spesso dopo la meditazione o altre pratiche di sentirmi stanca al termine di esse, come se avessi sforzato fisicamente il mio corpo pur essendo rimasta in una posizione comoda per molto tempo. Il regolare lo definirei come l’istinto del Low, mentre il low è la vibrazione più bassa che cerca di mantenerci al suo livello, il regolatore è colui che agisce nel momento in cui riusciamo nel nostro intento. Il low si assicura che in qualche modo non arriviamo mai ad un tonale più alto, il regolatore subentra nel momento in cui il Low ha fallito la sua missione e si applica per corregge la situazione nel momento in cui invece il nostro tonale si è alzato. È una continua lotta.

  • klaudia - 18:41 22/10/23

    Non lo chiamavo Low Frequency e non sapevo dell'esistenza del Regolatore però da un certo momento in poi ho capito o intuito che qualcosa cercava di deviare la mia strada, è stato il momento in cui ho iniziato a meditare. Oggi non riesco a far passare neanche un giorno senza mediazione, lo faccio mattina e pomeriggio perché altrimenti mi sento pesante e "sporca", si insomma sento una brutta sensazione addosso. Ho capito che quella è la strada e la percorro, certo non sono una lepre, ma faccio comunque un passo dietro l'altro senza deviare. Grazie.

  • atavica - 18:11 20/10/23

    È vero che allenarsi per crescere spiritualmente è faticoso, in questi giorni di studio con l'accademia infatti mi sento meno stanca. Meditare ogni mattina mi sta aiutando molto e spesso sto meditando anche nel pomeriggio.

  • joy14 - 12:01 19/10/23

    Poco prima di leggere questo articolo ho praticato la mediazione sui chakra, ed ho potuto constatare l'influenza del low che ha cercato in tutti modi di distrarmi con pensieri a caso e cose da fare proprio in quel momento. Ho comunque fatto il mio meglio per mantenere la concentrazione, consapevole del fatto che con la costanza sarà ancora più facile

  • rob78londra - 13:55 10/10/23

    Anche questo articolo e stato molto interessante,ho provato a concentrarmi soltanto ascoltando l'audio ma molte volte mi sono accorto come Il Low ha cercato di invitarmi a smettere di ascoltare o ha iniziato a farmi pensare a tante altre cose pur di farmi distrarre. Grazie Low di essere cosi amichevole ma riusciro a risvegliarmi con la pratica.adesso vado a meditare