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Step 1 - N° 40

Il Low Frequency – Il Regolatore anti-esperienze (3 parte)

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Nella lezione precedente, ti ho spiegato che il Low utilizza due principali metodi per abbassarci e tenerci ancorati alla bassa vibrazione. Il primo metodo è il nostro stesso pensiero, attraverso il Regolatore; il secondo metodo, è l’utilizzo delle persone intorno a noi, che creano situazioni e faccende che ci devono “per forza” coinvolgere, anche se in verità potrebbero fare a meno di noi e risolvere il problema anche da soli senza farci perdere tempo. Il Low Frequency utilizza il Regolatore, per sfruttare il nostro stesso pensiero contro di noi. Probabilmente ti sarà già capitato in passato, di aver vissuto un’esperienza particolare, cosiddetta paranormale, che nel momento preciso in cui è avvenuta eri consapevole che fosse qualcosa di assolutamente vero, reale, la prova che tutto questo esiste. Poi però, il giorno dopo o addirittura solo poche ore dopo, hai iniziato a dubitare dell’esperienza che ti è accaduta, iniziando a pensare che si sia trattato di immaginazione e che tu, per qualche assurda ragione, ti sia suggestionato e abbia avuto una visione distorta della realtà. Eppure, sei ben consapevole che non ci si può suggestionare dal nulla. Per esempio, potresti suggestionarti se, dopo aver passato la notte a guardare film horror, più tardi non riesci ad addormentarti perché qualunque rumore ti fa pensare che ci sia un mostro in casa. Non è possibile però pensare ad una suggestione, quando non c’è nessuna correlazione fra la tua normalissima routine di lavoro o faccende svolte come abitudine, ad una serata particolare nella quale inizi a sentirti osservato da qualcuno seppure tu sia solo in casa e, nonostante non ci sia vento e tutte le finestre siano chiuse, gli oggetti di casa iniziano a cadere e provocare forti rumori. È chiaro che in questo caso non si possa nemmeno lontanamente trattare di suggestione, perché la sensazione non è derivata dalla visione di un film horror, ma dai fatti reali che stanno accadendo in casa tua. Eppure, per qualche assurda ragione, il giorno dopo penserai di esserti suggestionato, e che in fondo sia normale che gli oggetti cadano da soli, perché “capita a tutti”. 

Il Regolatore è il mezzo che il Low utilizza per farci pensare ciò che il Low vuole che pensiamo. Il Regolatore è un sensore che appartiene al nostro cervello, che è sempre attivo ma si intensifica in precisi momenti, che funziona un po’ come il sensore del dolore: quest’ultimo infatti, fa in modo che non appena il tuo corpo sta provando un dolore, per esempio stai tenendo la mano accanto al fornello acceso, scatti l’input di reazione, ovvero che la tua mano scatta via per evitare di bruciarsi. É una reazione spontanea del nostro cervello, che in questo caso serve per salvaguardare la nostra vita. Il sensore del Regolatore funziona pressappoco allo stesso modo: non appena ti stai alzando di tonale, o stai cercando di farlo, scatta subito il meccanismo del Low, per farti ritornare ad un tonale basso, ovvero per farti riabbassare alla vibrazione del Low Frequency. Il Regolatore è il mezzo che il Low utilizza per parlare nella nostra mente con la nostra voce, con l’intento di farci credere che siamo noi a pensarla in questo modo. In sostanza è un sentore del nostro cervello che il Low Frequency utilizza per accorgersi immediatamente di quando ci stiamo alzando di vibrazione, affinché possa intervenire, dall’interno o dall’esterno, per riabbassarci subito. Dall’interno, attraverso i pensieri, i dubbi e le ossessioni, e dall’esterno, attraverso i rumori che ci distraggono, dalle persone che ci contattano o da eventi che accadono “da soli” e che ci fanno perdere un sacco di tempo. Il Low, attraverso il Regolatore, si accorge dell’alzamento del tuo tonale, dovuto ad un’esperienza accaduta, o all’idea di iniziare a praticare, per intervenire e quindi riabbassarti, o impedirti di iniziare la pratica destinata ad alzarti, in modo che questo non avvenga. Tutto ciò non deve spaventarti, perché non c’è nulla da temere, in quanto il Low non è “oscuro”, ma è un grande peso, perché se fa tutto questo per tenerti basso, significa che il tuo Risveglio è molto più importante di quanto tu creda. 

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Il Low sfrutta il Regolatore per farti dubitare delle tue e delle esperienze degli altri, facendoti credere che sia tutto suggestione, o spingendoti a sminuire queste esperienze facendole passare per meno forti di quanto lo siano state realmente. Nel frattempo, sfrutta il Regolatore per farti completamente dimenticare delle esperienze che ti sono capitate, o che ti sono state raccontate, per farti rimanere completamente ad una vibrazione Low, dormiente ed incosciente di ciò che sta accadendo nella tua vita e nella vita degli altri. Potresti avere una memoria di ferro sui ricordi definibili “normali”, ma stai pur certo che sui ricordi paranormali non sarai altrettanto capace di ricordare. Questo perché non dipende solo dalla tua memoria, ma dall’energia che hanno quei ricordi e dalla vibrazione in cui si trovano. Le esperienze paranormali sono molto più difficili da ricordare e soprattutto da mantenere come ricordi lucidi, perché il Regolatore farà in modo di lavarteli via, facendoteli ricordare a tratti e con pensiero sminuito, facendoteli passare come fossero stati sogni, o facendoteli dimenticare completamente. Il Low Frequency è una vibrazione bassa, che ti tiene ancorato alla sua stessa vibrazione. Non appena ti alzi di tonale e quindi cerchi di essere ad una vibrazione più alta di quella Low, il tuo Regolatore tenta di riabbassarti, facendoti venire in mente pensieri che hanno come unico obiettivo quello di riportarti ad una vibrazione bassa. Per esempio, attraverso la pratica stai alzando il tuo tonale al di sopra della vibrazione Low, così, per riabbassarti, ti fa venire in mente di interrompere subito la meditazione per andare a lavare i piatti, facendotela passare come un’azione urgentissima e che non può aspettare 20 minuti in più. Adesso, che leggi quanto scritto, ti sembra assurdo e pensi che questi metodi non potrebbero toccarti, invece non appena ti siedi a praticare e inizi ad alzarti di tonale, ti verranno in mente pensieri fra i più ambigui, come l’idea di dover telefonare qualcuno per dirgli qualcosa – che proprio in quel momento ti sembrerà di vitale importanza – come l’idea di dover mandare un file o un messaggio importante a qualcuno per ricordargli qualcosa, convincendoti che aspettare un minuto in più rovinerebbe tutto, e che quindi sia meglio interrompere la meditazione pur di chattare con quella persona, piuttosto che farla attendere 10 minuti in più, che fra l’altro a lei non cambierebbero nulla. 

Con ognuno di noi utilizza metodi più persuasivi per il nostro personale carattere, in quanto è il nostro personale Regolatore: fa parte del nostro cervello, quindi lui conosce molto meglio di chiunque altro quali siano i metodi e le scuse da usare per farci agganciare al meccanismo di abbassamento di coscienza del Low. Perciò con ognuno di noi sfrutta metodi diversi, ma non importa come, ciò che conta è che riuscirà a farti interrompere la pratica con le scuse più banali, tutte le volte che potrà. Spetta a te divenire cosciente dei suoi metodi e fare in modo che non ti freghino. Davvero è così urgente mandare quel messaggio? Sul serio non puoi resistere altri 10 minuti prima di fare quella telefonata e sapere dove si trova la tua fidanzata? Pensi davvero che i piatti scapperanno, se non li lavi subito? Eppure, qualunque scusa è buona per farti distrarre durante la meditazione e farti decidere, spontaneamente, di interromperla; quando non riesce a interrompertela con altri mezzi. In quei momenti, ti sembrerà davvero che qualunque scusa il Low ti metta davanti, sia la più ragionevole e logica, così che ti sentirai spinto a seguirla anche a costo di saltare la meditazione e dimenticarti del tuo percorso spirituale. Esso è molto, molto bravo a farti pensare che tutti quegli imprevisti e perditempo messi davanti, siano di fondamentale importanza, tanto da spingerti a rincorrerli e perderci tempo dietro, anche quando sai anche tu che si tratta unicamente di uno spreco di tempo che non porterà a nulla; eppure decidi di perseguirlo ugualmente. 

Il Low utilizza il Regolatore del nostro cervello, per farci avere dubbi, ossessioni, pensieri frivoli che ci impediscano di evolversi spiritualmente. Quindi il Low utilizza l’accesso che la Natura ha alle nostre menti, per riuscire a tenerci legati alla bassa vibrazione, in quanto il nostro cervello e quindi la nostra mente che pensa è completamente connessa a questo pianeta. 

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Mentre la Natura ha accesso alle nostre menti, dato che siamo nati e facciamo parte di questo Pianeta, il Low sfrutta questa via di entrata per manipolare i nostri pensieri e farci pensare di stare alla larga da qualunque cosa che potrebbe farci evolvere spiritualmente. Naturalmente, però, è molto furbo, perciò i pensieri che sfrutterà non saranno come “Stai alla larga da ciò che ti farà Risvegliare, altrimenti diventerai libero ed io non potrò più manipolarti”, ma ti inserirà pensieri come “Oggi è una bella giornata per spaccarsi di alcool! Mediterai domani!” e farti così cadere nell’incoscienza più totale, seppure consapevole che domani non mediterai affatto. Non ti rendi conto di quando è il tuo Regolatore a parlare, perché il Low accede alla tua mente in modo del tutto “naturale”, sfruttando appunto la Natura del tuo corpo umano. Ciò significa che diventa impossibile riconoscerlo, se non nei casi in cui è troppo evidente per non accorgersene, ma nella maggior parte dei casi il Regolatore parla come parleresti tu; quindi ti convinci che sia tu a pensarla in questo modo. Ti ho fatto l’esempio in cui potresti aver avuto un’esperienza paranormale, come ad esempio l’aver percepito un’entità, o averla vista con i tuoi occhi, e poco dopo il Regolatore ti ha fatto pensare che si trattasse di un’allucinazione, un problema di vista, o che ti sia immaginato tutto. Potresti aver avuto un’esperienza anche molto più forte, come l’esserti salvato da un incidente grave e aver percepito, poco prima, una presenza che ti stava accanto; eppure più tardi hai pensato di esserti immaginato tutto e che non ci fosse nessuno accanto a te. Ti concentrerai molto di più a pensare ai danni dell’auto, piuttosto che dedicare un solo istante a ricordare e cercare di capire cosa fosse quella sensazione di avere qualcuno accanto a te, durante l’incidente. D’accordo che i danni dell’auto sono importanti, ma è davvero necessario escludere completamente l’esperienza paranormale dalla tua mente e dai tuoi ricordi? 

Ho scelto questi esempi, perché di sicuro ti sarà accaduto qualcosa nel passato che non sei riuscito a spiegare, talvolta esperienze anche molto forti vissute anche decine di anni fa, eppure hai deciso di non pensarci più per paura o per svogliatezza, come se pensarci ti faccia stancare. Ecco, questo è un passaggio fondamentale per comprendere che cos’è il Low. Perché mai, pensare ad un’esperienza paranormale, dovrebbe farti sentire stanco? Perché non hai “voglia” di pensarci, ma potresti passare le ore a pensare ai problemi, alle bollette da pagare, a tutto quel caos mentale che ogni giorno ti ritrovi per la testa, ma ti senti “stanco” a pensare anche solo un minuto a qualche esperienza spirituale? Ti sembra di sentirti stanco, perché in effetti è faticoso alzarsi ad una vibrazione più alta, rispetto alla vibrazione Low nella quale viviamo da sempre. Il Low è come un piano vibrazionale sul quale tutti viviamo. Esistono moltissimi piani di vibrazione più alti e più bassi del Low standard sul quale ci troviamo. Tutti viviamo nel Low, ma c’è chi sceglie di affondare ancora più in profondità, e chi invece sceglie di praticare per restare ad un tonale più alto rispetto alla vibrazione Low. 

Tutti nasciamo nel Low base, eppure se facciamo l’esempio di persone che consumano droghe, a prescindere che si trattino di pesanti, leggere o bevande allucinogene, tutte queste portano la persona a vivere in una vibrazione Low ancor più bassa e stagnante di quanto ci viva una persona che non ne fa uso. Infatti, la droga, ma anche il consumo di alcool, porta le persone a vivere in un piano Low più profondo e stagnante di chi non consuma queste sostanze, tanto che diventa più difficile per loro uscirne. Ben diverso invece è per coloro che tentano di evolversi spiritualmente, quindi che fanno esperienze spirituali (senza uso di droghe! Perché esse sono anti-Risveglio, a differenza del nome e delle false illusioni con cui te le vendono!) in quanto le esperienze spirituali ti alzano di tonale e ti fanno vivere su un piano vibrazionale più alto del Low. Per chi non pratica, e quindi non è abituato ad alzare il proprio tonale ad una vibrazione più alta del comune Low, è più “faticoso” ricordare un’esperienza paranormale, perché ricordarla richiede di pensare ad un avvenimento accaduto in un momento in cui la tua vibrazione si è alzata. 

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Quando il tonale si alza non ti dà segnali fisici, ma è del tutto spontaneo e normale per la tua coscienza, perciò ti alzi o ti abbassi di tonale, senza rendertene minimamente conto. Quando pensi alle esperienze spirituali che ti sono accadute, il tuo tonale si sta alzando per permetterti di ricordare ciò che è accaduto e tentare di fartelo comprendere, ma se non sei abituato a mantenere quel tonale, già solo pensare ad un ricordo spirituale ti farà sentire “stanco”, come se avessi un calo di energia improvviso. Questo non è “normale”, ma accade proprio perché non sei abituato a restare con il tonale leggermente più alto, di quello in cui ti trovi quando vivi nel Low. Per chi pratica invece, diventa sempre più facile e meno faticoso, in quanto riesce ad accedere alla vibrazione di quel preciso ricordo, senza più fatica. 

Bisogna però chiarire che pensare al ricordo di un avvenimento spirituale accaduto nel passato, non ti alza il tonale più di un millesimo di grado, di quanto invece farebbe praticare la Meditazione più le altre tecniche psichiche. Infatti, durante le prime meditazioni, potrebbe sembrarti che praticare la meditazione sia stancante, proprio perché la meditazione ti fa alzare il tonale molto più in alto, e alle prime esperienze è faticoso reggere quel tonale per più tempo; infatti conclusa la meditazione, finirai per svolgere qualche azione o attività che ti ributti subito nel Low, in quanto non reggeresti quel tonale per più tempo. Per esempio, finita la meditazione ti verrà voglia di lavare i piatti, di guardarti un film di tre ore o di stare tutto il tempo a chattare con gli amici, perché il Low userà il tuo Regolatore per farti venire la voglia di compiere questi gesti, affinché possano riabbassare velocemente il tuo tonale. Il Low ha il terrore che tu possa alzare il tuo tonale e mantenerlo alto, perciò cercherà ogni modo per fartelo riabbassare, possibilmente con le tue stesse mani. Quindi puoi immaginare il Low come una strada piana sulla quale tutti camminano, ma quando ti alzi di tonale attraverso la pratica, è come se salissi su un grosso gradino più alto e continuassi a camminare su quel piano, percorrendo la stessa strada di tutti ma osservandola da mezzo metro più in alto. Di sicuro, più gradini salirai, più la visuale sarà molto diversa. Il punto è che il piano/gradino sul quale sei salito non rimarrà per sempre lo stesso, perché ti basterà svolgere mansioni quotidiane come pulire casa, andare al lavoro, uscire con gli amici, che scenderai dal gradino senza rendertene conto e riprenderai a camminare sul piano Low sul quale camminano tutti. 

Perciò restare con il tonale alto per tutta la giornata non è affatto semplice, e non potremmo nemmeno passare 24/24 a meditare; eppure, la meditazione è l’unico mezzo che ci permette di alzarci di tonale. Dopodiché, svolgendo altre tecniche secondarie ma assolutamente importanti anch’esse, è possibile riuscire a mantenere il tonale alto acquisito con la meditazione, per un tempo un po’ più lungo. La meditazione ti alza il tonale, dopodiché con altre pratiche insegnate negli Steps, come la tecnica dell’essere cosciente durante il giorno, ti permette di tenere il tonale un po’ più alto e non ricadere subito nel Low. Di conseguenza, più pratichi, più sarà facile e meno stancante mantenere il tonale alto, mentre ritornerà ad essere difficile non appena passerai del tempo senza praticare. Inoltre, ogni esperienza vissuta è avvenuta in un piano di tonale diverso; in altre parole più quell’esperienza che hai vissuto si trovava ad una vibrazione alta, più risulta “faticoso” pensare a lei e ricordarla nei minimi dettagli. Naturalmente non è facile riconoscere se quell’esperienza fosse “poco più alta” o se si trovasse ad una vibrazione molto alta; imparerai a riconoscere questi valori con il tempo e la pazienza. Ciò che importa al momento è comprendere che quando ti trovi ad una vibrazione/tonale Low, per te risulta difficile capire fino in fondo questi concetti, che si tratti di una lettura come l’esempio di questa lezione, o che si tratti del ricordo di un’esperienza. Invece, diventa molto più facile e spontaneo apprendere e comprendere queste conoscenze ed esperienze dopo aver meditato, perché possiedi un tonale ben più alto e che ti rende più “attivo” e più “sveglio”. 
Nella prossima lezione sul Low Frequency, ti spiegherò più a fondo come il Regolatore giochi nell’abbassarti di tonale, quali siano i metodi più usati dal Low per farti rimanere basso, e su quale piano si trovano i ricordi delle tue esperienze paranormali. Nel frattempo, ti consiglio di praticare la Meditazione e leggere i prossimi articoli di questo Step. 

Fine pagina 4 su 4. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1698 commenti
  • lapatti
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    16:56 05/05/25

    Eccolo,il regolatore.lo conosciamo tutti benissimo.io L ho sempre chiamato guardia o guardiano, qualcosa che gli assomiglia molto insomma.comunque ok regolatore.in effetti più giusto perché si attiva a tratti e modifica,regola, il tonale cioè L intensità della nostra percezione extrasensoriale.una volta riconosciuto e’più facile sapere che possiamo eluderlo.meditiamo.e’per me come un “disturbo” alla radio quando ascolti musica,come un intervento esterno, molto fastidioso.qualche volta si riesce a vederlo prima altre volte penso …m ha fregato hahahahh.e ‘ così

  • francesc_a
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    15:40 03/05/25

    Il Regolatore e’ un sistema di allarme energetico che scatta nel momento in cui il tonale si alza rispetto al livello di soglia impostato per l’uomo, questo serve a rendere difficoltosa l’evoluzione, sicuramente a livello naturale questo serve per la sopravvivenza ma dal momento che e’ fortemente manipolato cio’ serve al soggiogamento. In ogni caso reputo utile mantenere gli esercizi di presenza anche in stato di Low e in attivita’ quotidiane percio’ sono curiosa di arrivare a quella parte degli step, nel frattempo continuerò con i vari esercizi di meditazione e pulizia

  • Luna
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    15:03 03/05/25

    I am glad once again that such important topics are covered on several points, so even rereading it is a treat ! - Because especially for me in the beginning I gave in to the urges to for example immidiately search up something on the mobile from which I got a ''sudden idea'' right before/during/after practise. - By reading and knowing the mechanism it makes it often (not always) easier to snap back and realize that they are thoughts not serving any positive purpose in that moments. About the remembering part - due to practise and some memory exercises I am able to remember things easier, also moment in which I got influenced from outside/ from within. On the other side I can watch my partner (who slowly tries to get into topic) have much greater struggles to remember certain events or his thoughts snap back, telling him that it was 'normal'. Also to take the example of this lesson: I feel and see things oving around me to keep me from reading, but when I start, I am able to get the concepts, understand and draw paralells (with the current level I have). For a non practitioner the distractions kick harder and they are not able to follow at least one page through on their own sometimes (seen by my partner, my mum, 2 other friends)

  • francysco
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    11:23 03/05/25

    Il low e il regolatore riescono a distrarti dal percorso spirituale e a ingegnare qualsiasi scusa o pretesto per impedirti se inseguire e continuare un percorso spirituale. Negli anni mi sono sempre più reso conto di questa cosa, una verità davvero scomoda da accettare ma che una volta capito il meccanismo si può effettivamente trovare il modo di combatterlo, mantenendo una costanza nella pratica, nella presa di coscienza durante il giorno e anche grazie a tutti i consigli che Angel ci dà all'interno di ogni articolo. Non è un lavoro facile da svolgere ma ne vale sicuramente la pena dato che il nostro futuro potrebbe dipendere anche da ciò che stiamo attuando in questo presente a livello spirituale

  • tttom
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    05:54 03/05/25

    I don't find absurd at all, it's happening every moment, it's hard and exhausting to be constantly bombarded with interferences. It apears the moment you increase your tone. By working hard you can raise tonal, that kinda only way from experience, which is really on and off for me as I tend to drift off and ignore it when try hard for a while and drift of again. It happens in phases

  • leo2000
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    03:35 03/05/25

    Soprattutto prima di meditare si attiva tantissimo… il regolatore è molto astuto ed è molto interessante come ci lavora

  • merk
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    18:05 02/05/25

    Ora che ci ripenso da piccolo mi sentivo molto più osservato rispetto ad oggi, proprio perchè ci penso meno e ho tanti altri pensieri nella mente. Ricordo che a volte mi sentivo chiamare per nome, chiedevo se fosse mio padre, ma non era lui a chiamarmi. Credevo forse che me lo immaginassi io, ma per quante volte lo sentivo ho cominciato a crederci. Spesso avevo dejavu o sentivo parole ripetute per radio o a scuola. Mi rendo conto quanto prima fossi su un tonale diverso rispetto ad ora. Ero molto più connesso a sentire dejavu, sentire che ero qui per qualcosa di più. Ora meno, ma qualcosa comunque mi spinge oltre, alla ricerca anche contro a sentimenti che provo o pensieri. Capisco il compito del regolatore ed infatti proprio dopo aver fatto meditazione mi metto a fare dell'altro che mi porti ad un tonale più basso... Sono curioso di imparare le tecniche per allungare il tempo di durata del tonale alto! E magari anche essere meno assorbito dal Low in giornata mentre svolgo le solite faccende😊

  • niko77
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    20:46 01/05/25

    La meditazione in questo periodo procede costante ogni giorno, senza eccezioni, almeno una volta, spesso due. L'unica cosa che varia è l'orario. Pratico nel momento in cui trovo del tempo libero dal lavoro e sta andando bene così. L'unico problema è che si stanno presentando situazioni che mi prendono molta dell'energia che ho prodotto con la seduta di meditazione. Come avete detto il Regolatore si mette in moto a seconda di quando sente che il tonale si sta alzando... evidentemente ha trovato il mio punto debole nel lavoro e sta sfruttando questo punto debole per abbassarmi di tonale il più possibile appena ne ha la possibilità. Anche i pensieri durante la meditazione sono aumentati però non mi arrendo...respiro prana e dopo un pò vanno via...poi ne arrivano altri... 😅... Stò andando avanti e la sensazione di tranquillità che sento dopo aver meditato mi da la forza per continuare e mi fa stare bene. Inoltre ogni volta che ne ho la possibilità stò visualizzando la Prana. Quei piccoli corpuscoli luminosi sono dappertutto e nelle belle giornate sono ancora di più...mette allegria vederli andare veloci da una parte all'altra... 😂😂😂😀

  • Eleonora
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    11:28 01/05/25

    Ho avuto un’esperienza paranormale circa 40 anni fa, quando alla guida della mia auto con a bordo mia madre e la mia bambina, sono uscita in sorpasso credendo di essere ancora in autostrada mentre invece ne ero uscita. In una frazione di secondi, e’ avenuto che lo specchietto della mia auto sfiorasse appena l’altra auto e percependo istantaneamente presenze intorno a me. Quell’esperienza mi ha segnata parecchio perché da allora ho sempre avuto la certezza di avere accanto a me, non uno, ma più protettori e che io non ero sola a vivere questo calvario che è l’esistenza. Quindi io ho ho riconosciuto la Magia dell’Universo che ho portato sempre dentro di me, e quando quel “bisogno di appartenenza” mi faceva sentire troppo sola quel pericolo scampato mi dava serenità e leggerezza.

  • margot94
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    22:36 28/04/25

    Mi ha fatto cosi piacere riascoltare l'argomento! purtroppo il low sarà sempre il nemico del risveglio, non appendi inizi a pensare , qualsiasi cosa, ecco che entra all'attacco! Deve cercare di tenerci sempre il più possibile bassi di tonale. Noto che anche se provo a pensare di meditare, in un'attimo escono mille cose da fare, dalle telefonate inaspettate, ai pensieri più ossessionanti!! e più vado avanti e più mi rendo conto che cercare di meditare diventa un'impresa . ci sono stati vari episodi nella mia vita, dove determinate immagini , o parole mi si siano stampate nella testa, quando sono alta di tonale tutto bene, ma nel momento in cui mi abbasso di tonale , ecco che riaffiora tutto, è impressionante come vada ad influire anche sulle sofferenze !!

  • AnnaB
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    15:50 28/04/25

    Riletto a distanza di tempo, non posso che confermare per esperienza diretta la continua interferenza del Low nel percorso di meditazione e risveglio. Un dettaglio che allora non avevo colto, e che invece ora mi risuona molto, è che il Low parla proprio la tua stessa lingua, usa le tipiche dinamiche ti appartengono per sabotarti! Hai così l'impressione di essere stato tu a formulare certi pensieri che ti hanno poi portato a prendere determinate decisioni (come ad es. quella di rallentare, se non addirittura sospendere, le varie pratiche, Meditazione sui chakra in primis). Ti illudi di essere tu, con i tuoi ragionamenti, le tue deduzioni, ad avere deciso di mollare, e le motivazioni ti sembrano le più appropriate, perché ti sembra appunto una "tua" decisione, ma leggendo l'articolo comprendi che non è esattamente così che è andata. Proprio perché il low ci aggancia con ciò che più ci risuona, è così efficace nel suo intento e noi tendiamo a cascarci sempre. Peraltro, più cedi alle lusinghe del low, più diventa difficile alzare il proprio tonale perché ci si abitua a vivere costantemente in una vibrazione bassa.... E altra cosa interessante menzionata nel testo, che pure ho riscontrato, è la tendenza a far seguire alla meditazione attività low, proprio per ritornare giù, alle frequenze cui siamo di più abituati... insomma non si può mai abbassare la guardia. Grazie Angel per l'aiuto che ci dai nel mostrarci sempre la verità!!

  • giogi
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    12:43 28/04/25

    E' il terzo articolo nel quale parliamo del low frequency , questa volte Angel ci ha spiegato come il low per abbassarci ad un tonale più basso utilizzi uno stratagemma , ovvero l'utilizzo del Regolatore ,che fa parte del nostro cervello e quindi conosce come farci distrarre e abbassare il nostro tonale , facendoci venire in mente delle cose assurde in quel momento che non erano per nulla di vitale importanza . Quindi è fondamentale prendere coscienza di queste informazioni per evitare o ridurre la manipolazione quotidiana che ci applica il low per paura del nostro risveglio e l'inizio della nostra vera vita . Spesso mi capita , anche durante la meditazione , di pensare ad altro dicendomi ''Vabbè se penso un attimo a questa cosa che male c'è '' , invece poi va a finire che mi perdo completamente , come quando una persona in mare sta andando avanti senza accorgersi che sta andando verso la dispersione e l'isolamento nel mare aperto . Devo sicuramente migliorare in questo , sopra tutto in queste ultime settimane mi sono distaccato molto dalle tecniche , spesso non facendo nemmeno una meditazione al giorno , lo ammetto mi sono fatto prendere in pieno , e lo dico con la speranza di migliorare sempre di più .

  • nikolay
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    16:56 27/04/25

    Si, l'interferenza del low è continua e pervasiva, anche semplicemente durante la lettura di questo articolo mi sono venute in mente un mucchio di cose "urgenti" che dovevo fare. Oramai mi è chiaro, ma non riesco a liberarmene, non sono ancora riuscito a svolgere un'intera meditazione senza interferenze dovute ai pensieri più svariati. Ho capito che l'unica strada è perseverare nella pratica, e la sto seguendo. L'unico conforto, leggendo il commento degli altri utenti, è apprendere che non sono affatto solo, quindi è un processo normale che dobbiamo tutti affrontare per passare oltre.

  • sergio19
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    17:07 26/04/25

    Anche io, come nel commento qui sotto, ho riscontrato un continuo aumento delle difficoltà nel praticare. All’inizio sembrava tutto più facile, trovavo senza troppi intoppi il tempo per meditare, la meditazione dopo qualche minuto mi permetteva di rilassarmi e di concentrarmi. Non dico che la pratica era perfetta ma la sensazione di “ fatica” era minore di adesso. Ora , appunto, i pensieri mi tormentano nella meditazione e lo sforzo che devo compiere per cercare il non pensiero è maggiore. Questo stato però, a volte, si “ scioglie” e li scopro qualcosa di nuovo, che dura pochi secondi o pochi minuti. Ma mi basta, mi da la forza e la volontà di continuare..

  • tadolce
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    15:36 26/04/25

    Sono io l'ostacolo più grande che il Low utilizza per distrarmi, i miei pensieri e il non saper gestirli. Anche se il tempo per meditare c'è non riesco o meglio non voglio sfruttarlo al meglio. Dovrei metterci più impegno e costanza.