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Step 2 - N° 9

Domande su Energia – Comprendere la respirazione Pranica (2 parte)

  
 

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Studente: Ciao Angel. Si parla molto spesso di prana, meglio ancora prana bianca, potresti darmi delle definizioni più dettagliate e comunque spiegare il termine? Ti ringrazio immensamente. 

Angel: La prana è un’energia che, per il momento, potresti non vedere con gli occhi, in quanto non hai mai praticato le tecniche per riuscirci, quindi si tratta di un’energia per ora invisibile ai tuoi occhi. Ciononostante essa esiste e funziona, proprio come l’ossigeno: non lo vedi, eppure respirandolo fa il suo dovere, tenendoti in vita; senza ossigeno non riusciresti a vivere. L’energia prana è come l’ossigeno, che serve alle tue facoltà psichiche, serve a far respirare il tuo Sesto Senso, e quindi serve alla tua Coscienza/Anima. Questo è un percorso di evoluzione spirituale e psichica, che serve a farti riconoscere le tue capacità extrasensoriali, serve a farti ricordare le esperienze paranormali che hai vissuto e che probabilmente non ricordi o non hai riconosciuto nell’immediato; quindi serve a farti crescere psichicamente e scoprire chi sei, perché sei qui, qual è il tuo scopo più grande, con l’intento di arrivare al Risveglio e... oltre. La prana è il termine che diamo a quell’energia che ci aiuta in tutto questo: senza di essa non è possibile riuscirci, perché essa è la chiave per aprirci al mondo psichico con coscienza; senza prana rimaniamo chiusi e ciechi, cioè tutto accade intorno a noi ma noi continuiamo a non vedere/percepire nulla, rimanendo ignoranti. L’energia prana è la chiave che ci permette di accedere a queste dimensioni sottili e scoprirne il contenuto. Chi non pratica con la prana, ne rimarrà ignaro per il resto della sua vita, senza minimamente immaginare che cosa ci sia dietro; chi invece ci pratica, scoprirà qual è il meraviglioso mondo della Realtà. Quindi tutti gli argomenti insegnati su questo percorso dipendono dall’utilizzo della prana, che è un’energia invisibile agli occhi non allenati, ma quando inizi a praticare la tecnica per vedere l’energia scopri che è assolutamente possibile vederla. La prana è un’energia che non necessariamente devi saper vedere subito per poterla richiamare ed utilizzare; infatti durante la Meditazione puoi richiamarla visualizzandola, ovvero immaginando il suo arrivo. Anche se non la vedi con gli occhi, puoi percepirla e sentire che c’è davvero, puoi sentire la sua presenza attraverso le tue sensorie psichiche. Inoltre, puoi esercitarti sulla visualizzazione, che è una tecnica che ti servirà per il compimento di molte altre tecniche; prima di tutto sulla visualizzazione della prana. Questa è l’energia prana, spero di aver colmato ogni tuo dubbio! 

Studente: Ciao Angel. C'è differenza tra prana e l’energia Chi/Ki? 

Angel: In sostanza dipende molto da chi te lo insegna, perché purtroppo molti percorsi finiscono per associare stessi termini a definizioni completamente diverse. In questa Accademia, il Chi è il chakra (il primo su cui meditiamo durante la meditazione sui chakra), e la prana è l’energia che si può respirare. Altri percorsi intendono il Chi come sinonimo di prana (quindi non è più il chakra, ma sinonimo di energia), altri ancora chiamano Ki l’energia del Chi, quindi l’energia del chakra, che non è per forza la prana, ma si riferisce all’energia del corpo che si concentra sul Chi. Infatti molti praticano sull’energia Chi senza però meditare! Ciò significa che si concentrano ad utilizzare e riutilizzare sino allo sfinimento la poca energia presente di natura nel proprio corpo, senza però capire che quella non è infinita, infatti bisogna incrementare nuova energia che noi assorbiamo attraverso la meditazione. A seconda del percorso in cui vai, ti insegnano definizioni diverse. Quindi: per non confonderti, sappi che in questo percorso chiamiamo Chi solamente il chakra Chi! E l’energia la chiamiamo prana. Semplice, intuitivo e per niente confusionario. 

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Studente: La prana che assorbiamo durante la meditazione e l’energia vitale che ci tiene in vita sono la stessa cosa? 

Angel: Non esattamente, l’energia che ci tiene in vita è quella che appartiene al nostro corpo fisico, ed è un’energia molto più elaborata e “bassa”, invece la prana è un’energia estremamente più elevata, è energia pura. Infatti, noi assorbiamo prana durante la meditazione proprio perché è lei a permetterci di evolvere le nostre sensorie e diventare più percettivi ed evoluti; se bastasse la nostra energia vitale, ovvero quella che appartiene da sempre al nostro corpo, ovviamente sarebbe già tutto fatto, nel senso che avremmo un sesto senso super evoluto sin dalla nascita e sapremmo utilizzare tutte le capacità psichiche esistenti (come la telecinesi, la premonizione, oppure l’autoguarigione e la guarigione sugli altri, tutto ad altissimi livelli), senza il minimo bisogno di praticare. Invece, come vedi, ciò non accade, perché non possiedi tutte le facoltà psichiche evolute e tutto il resto. L’energia vitale serve al nostro corpo fisico per muoversi, ma la prana serve al nostro Sesto Senso e alla nostra Psiche, per evolversi e trovare il Risveglio. Sono due cose completamente diverse. 

Studente: I miei amici mi dicono spesso che io sono una persona che ha molta energia, perché parlo molto, ho sempre voglia di fare, mentre loro si annoiano in fretta e si stufano. Questo significa che ho molta energia e non avrei bisogno di meditare per assorbirne altra? 

Angel: Come già detto nella risposta precedente, non è la stessa cosa. Solo perché si utilizza il termine “energia” non significa che stiamo parlando della stessa cosa. Il fatto che tu sia una persona “molto energica”, a detta dei tuoi amici, non ha nulla a che vedere con la prana. Ovviamente è una buona cosa che tu abbia voglia di fare, anche quando gli altri sono stanchi o apatici, ma questo non ha nulla a che vedere con la Spiritualità e le Capacità Psichiche. Per intenderci, tu sai vedere l’energia con gli occhi aperti? Oppure, riesci a compiere guarigioni sulle altre persone? (Ovvero curare i loro problemi di salute con l’utilizzo dell’energia, non di certo con le parole o con il conforto emotivo). O, ancora, sai proteggere una persona dalle energie e presenze negative? Sei capace di comunicare con le tue vite passate? La risposta è sicuramente “no”; ed è qui che capisci il concetto. Essere una persona solare e piena di energie è un modo per definire una persona che non sta mai ferma, che non si fa prendere dalla pigrizia, quindi sei una persona che ha voglia di fare. Ma questo non ha nulla a che vedere con la Prana, che è l’energia psichica, dimensionale, che ti permette di evolverti e trovare il Risveglio. Quindi, ovviamente, se vuoi evolverti Psichicamente è assolutamente importante che mediti, in quanto la tua “energia” non è l’energia prana di cui parliamo in questo percorso. Spero di aver risolto il tuo dubbio! 

Studente: In meditazione, la prana è nell'aria, la respiriamo all'interno grazie ai polmoni ma possiamo respirarla anche direttamente all'interno del chakra interessato. Quindi mi viene da pensare che è presente nell'aria ma non necessariamente assorbibile solo dai polmoni e quindi dal nostro "corpo". Chiedo innanzitutto se ho capito bene domandando quindi se è assorbibile anche quando noi espiriamo, se manteniamo l'intenzione di stare ancora "ricevendo/richiamando/assorbendo" prana. 

Angel: Sì certo, quando hai l’intento di respirare prana, la stai assorbendo anche nel momento in cui espiri, perché la prana non è assorbibile solo dal respiro in sé (quindi dai polmoni fisici), ma continua ad entrare in te anche nell’attimo in cui espiri. La prana è ovunque, a prescindere dall’aria che respiri, lei è ovunque. Ma come fai a capire della sua presenza senza partire da una base? La base è la respirazione pranica, quindi mentre respiri ti concentri e visualizzi di respirare prana, ed è così che inizi a richiamarla. Il respiro è la cosa più naturale per noi, ed è molto più facile assorbire prana attraverso la respirazione. Dopodiché, impari che puoi assorbirla anche senza che essa passi per i polmoni, per esempio assorbendo prana direttamente dal chakra; quindi senza bisogno che passi prima dal naso. 

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Studente: Quando dici di respirare dal chakra, per esempio dal Chi, o dal Plesso, devo immaginare che la prana entri dal naso, percorra tutto il corpo, per poi giungere al Chi? 

Angel: No, allora, quando dico di respirare prana, significa che tu respiri prana dal naso e quindi l’assorbi dall’intero corpo; quando però dico di respirare dal chakra, significa che ti concentri sul Chi, o sul Plesso che sia, e “respiri” direttamente dal chakra, ovvero ti concentri sull’intento di far entrare la prana direttamente attraverso la pelle, per farla arrivare al Chi, senza bisogno di respirarla con il naso e far percorrere tutto il corpo. Semplicemente ti concentri sul Chi, e assorbi prana dalla pelle come se il Chi stesso respirasse. Quindi capisci che la prana non è aria, perché non hai bisogno di polmoni per respirarla e assorbirla. Il chakra può assorbire prana direttamente. 

Studente: Se mi concentro e assorbo prana, l'energia si accumula nei chakra? Oppure dove finisce? 

Angel: Se intendi che respiri prana dal naso, questa prana si diffonde all’interno del tuo corpo e degli organi, quindi energizza il tuo corpo, ripulisce i polmoni, fa bene agli organi vari. Perciò ovviamente va bene! Se invece ti concentri a respirare proprio dal chakra, quindi assorbendo prana da un preciso chakra, l’energia andrà al suo interno, pertanto andrà a riempire quel contenitore che si chiama Chakra. 

Studente: Quindi è più importante respirare dal naso, o respirare dal chakra? 

Angel: Entrambe le cose, ovviamente. Se segui la tecnica che ti ho insegnato attraverso i vari audio, in alcuni momenti ti dico “respira prana” e questo significa respira dal naso, affinché l’energia, entrando dal naso, vada poi ad espandersi all’interno del corpo; in altri momenti, invece, ti dico “respira dal chakra”, e in tal caso respirerai direttamente dal chakra, ovvero assorbirai prana dal chakra senza dover pensare ai polmoni, eccetera. Non bisogna complicarsi le cose, semplicemente respira prana senza farti troppi problemi. Lei è positiva, quindi ti fa bene in entrambi i casi. Poi dipende dall’obiettivo che in quel momento vuoi ottenere. Nel primo caso, la respirazione pranica ti energizza l’interno del corpo, quindi ti dà un effetto curativo agli organi, etc. Nel secondo caso, respiri prana dal chakra affinché esso si riempia di prana. Capisci che entrambe vanno applicate e una non esclude l’altra. È ovvio che se tu decidessi di respirare sempre e solo la “respirazione dal naso” senza mai concentrarti sui chakra per tutto il tuo percorso, significherebbe che i tuoi chakra non si evolverebbero, perché non gli staresti dando energia. Se ti concentrassi sempre e solo sui chakra, senza mai visualizzare la prana che entra dal naso e si diffonde all’interno del corpo, non riceveresti gli effetti positivi che si possono godere durante la respirazione pranica. Quindi evita di farti tanti problemi e semplicemente segui le consegne durante l’ascolto degli audio di cui vieni provvisto durante questo Percorso, così che praticherai entrambe le respirazioni senza problemi inutili. Senza farti troppi problemi, segui l’audio e applica le tecniche. All’inizio della meditazione ti dirà di respirare profondamente, quindi respirerai dal naso e visualizzerai la prana che entra dentro di te. Quando poi si passa ad un chakra, ti concentri su di esso, e visualizzi la prana entrare direttamente sul chakra. 

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Studente: Se respiro dalla bocca anziché dal naso è un problema? 

Angel: Certo che no. 

Studente: Ciao, ho una domanda che mi crea ancora qualche dubbio. Come faccio a capire che sto respirando prana? Grazie. 

Angel: All’inizio non te ne rendi davvero conto, perché non sei abituato ovviamente, quindi la sensazione è quasi impercettibile. Tu concentrati sull’intento di volerla respirare, e con il tempo diventerai più allenato e quindi più capace di capire quando la stai respirando e quando no. Quando mediti stai mettendo l'intento di respirare l’energia, ed essa entra in te in maniera calma e delicata, non bruscamente, quindi è chiaro che accade tutto in maniera molto serena. Con il tempo, poi, imparerai a riconoscere le sensazioni di benessere che accadono al tuo interno e distinguerai quando stai respirando bene la prana da quando invece ti stai concentrando poco, e quindi l’assorbimento è inferiore. Datti il tempo, perché c’è bisogno di tempo di pratica per imparare, non accade senza allenamento. 

Studente: Ho capito, quindi non ci sono dei segnali fisici? 

Angel: Inizialmente non li percepisci, perché non hai il massimo controllo e conoscenza delle tue percezioni interne. Con il tempo, però, inizi a riconoscere alcuni segnali, anche fisici, che accadono quando respiri molta prana. Per iniziare però puoi rendertene conto attraverso il rilassamento e il benessere mentale che ti offre, sia fisicamente, che mentalmente. Detto ciò, respirare prana ti alza di tonale, quindi le tue sensorie si amplificano e diventi più percettivo. 

Studente: Mentre medito, anche se penso all'energia e sento i chakra, ho il dubbio che non sto respirando prana ma semplice aria, che respiro in ogni momento). Anche se non ho il dubbio per tutta la meditazione (mi viene a tratti), sto comunque respirando prana? I chakra si stanno comunque caricando o questo pensiero blocca l'energia e l'intento? Quindi la meditazione non vale anche se medito fino alla fine? 

Angel: Non farti distrarre da questi pensieri. Tu concentrati sulla visualizzazione, quindi visualizza l’energia bianca che entra in te ad ogni tuo respiro; fatto questo, non pensare a nient’altro, non pensare se ci stai riuscendo oppure no; ignora completamente quei pensieri! Sono lì per distrarti e farti arrendere! Non dargli ascolto e continua la tua sessione, che ovviamente andrà benissimo, a prescindere da cosa dicano i pensieri. Quindi continua la meditazione senza dare retta ai dubbi, perché andrà benissimo. 

Studente: A proposito del fatto di respirare prana, che viene citato nell’articolo, c'è una cosa che ancora non mi è chiarissima: respirare prana coi polmoni si può considerare corretto al 100%? O sarebbe meglio imparare a respirarla anche (o solo) spiritualmente? Fermo restando che sicuramente aiutarsi col respiro umano aiuta. Richiamo prana ad intento, la percepisco col sentimento, ma quando la respiro uso i polmoni. 

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Angel: Prima di tutto devi imparare a respirare la prana, e per respirarla ovviamente utilizzerai i polmoni, quindi sì, va bene così come stai facendo. La prana non va solo immaginata, ma proprio inspirata. Ciò non toglie che la prana è libera e non si fa bloccare dalle strutture; se può oltrepassare muri, può oltrepassare anche un semplice corpo umano, quindi può attraversare la pelle e venire assorbita dal chakra anche senza il respiro. Ciò che intendo è che noi la respiriamo con i polmoni perché la respirazione è la cosa più spontanea e naturale per noi esseri umani, e non vedo perché dovremmo ignorarne l’utilizzo. Ma ciò non toglie che se hai l’intento di respirare prana, la stai assorbendo anche nel preciso istante in cui con il naso stai buttando fuori l’aria; quindi, mentre l’ossigeno lo respiri solo quando inspiri dentro, e quando espiri butti fuori, la prana la stai assorbendo sia quando inspiri che quando espiri, in quanto può oltrepassare questi schemi. Associamo la respirazione pranica alla respirazione fisica perché è estremamente più semplice comprendere come fare a respirare la prana, ma questo non significa che assorbiamo prana solo nel momento in cui inspiriamo. 

Studente: Ok, quindi va bene così come sto facendo, anche perché percepisco il beneficio. 

Angel: Sì, certamente. 

Studente: La respirazione di prana avviene sempre con la visualizzazione? 

Angel: Agli inizi sì, perché ti fa concentrare meglio su ciò che vuoi richiamare, quindi la prana. Se non usi la visualizzazione, perché pensi di saper già fare tutto e che tu non ne abbia bisogno (ma la verità è che non ne hai voglia, perché visualizzarla richiede impegno), semplicemente stai respirando aria come sempre ma senza richiamare prana, perché non ci hai messo l’intento. Il punto è: tutte le volte che cerchi di “velocizzare” la tecnica, togliendo passaggi che secondo te sono poco importanti, è normale che poi la tecnica non ti uscirà bene e non ne avrai i benefici; questo non accade perché la tecnica non funziona, ma perché tu hai deciso di eliminare i passaggi (fondamentali per la riuscita!) perché non avevi voglia di praticarli e pensavi si potessero tralasciare. Se ci sono quei passaggi da fare, ci sarà una ragione. Perciò tutte le volte che non ci va di compiere un passaggio, perché ci richiede “fatica”, probabilmente si tratta proprio di quello più importante per la buona riuscita di quella tecnica, ed è importante quindi non saltarlo per nessuna ragione. La respirazione pranica infatti è la chiave, perché senza di essa non puoi sviluppare tutte le altre tecniche e capacità. 

Studente: Sto provando le mie prime meditazioni e ad essere cosciente. Puoi aiutarmi nella respirazione? Alle volte immagino e cerco di sentire di inalare la prana come un fumo denso e luminoso, altre volte come una polvere brillante che mi riempie il naso, la gola, poi i polmoni e che si espande in tutto il mio corpo e poi restituisco con l'espirazione. Mi resta difficile però mantenere questa immagine. Innanzitutto vorrei chiederti: è corretto il mio modo di visualizzare la prana? C’è un modo o un’immagine migliore che mi possa aiutare a non perdere l'attenzione sulla respirazione di prana? 

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Angel: Sì, va bene, tranne che per il “restituisco”, perché fa intendere che respiri prana e poi la butti fuori, ma in questo caso non avrebbe senso; la prana che respiri resterà dentro e deve restare dentro. Detto ciò, concentrati a richiamare quantità sempre più grandi di prana, così da aumentare l’assorbimento di energia dentro di te. 

Studente: Da diversi anni, la mattina, quando esco di casa, respiro profondamente, coscientemente e gioiosamente per attrarre prana con gratitudine allo scopo di vitalizzare il corpo. Desidererei sapere, se come nella meditazione, questi respiri iniziali contribuiscono a fare ricaricare in automatico i chakra durante tutta la giornata? 

Angel: Respirare prana durante la giornata, fuori dalle meditazioni, ovviamente aiuta molto la propria evoluzione, in quanto ti permette di diventare più cosciente dell’energia che ti circonda anche quando sei fuori casa e quindi durante il giorno; però ovviamente non basta fare due respiri profondi la mattina, pensando che da lì parta una catena che ricarichi i tuoi chakra per tutta la durata della giornata. Magari! Anche perché, da quanto hai detto, respiri prana allo scopo di vitalizzare il corpo, non i chakra! Quindi si ritorna al discorso di prima: respiri prana all’interno del corpo, ma non ti stai concentrando su un preciso chakra. È facile pensare alla “via più semplice”, ovvero pensi che basterebbe un respiro cosciente la mattina appena svegliato per andare a riempire l’intero corpo e tutti gli 8 chakra contemporaneamente, con un solo respiro, che basti per l’intera giornata. Anzi, perché no, per l’intera vita! Sarebbe come pensare che bastasse un euro, un solo euro, per salvare l’intero pianeta dalla povertà. Ovviamente sarebbe bello se fosse vero, ma questo non lo rende realmente vero! Un euro non basta per sfamare milioni o miliardi di persone, quindi perché un singolo respiro dovrebbe bastare per sfamare tutti i chakra e il corpo fisico per intero? Con questo esempio desidero farti capire che sarebbe bello, ma dobbiamo essere sinceri con noi stessi e capire che i minimi sforzi non bastano per ottenere grandi risultati, altrimenti che senso avrebbe sforzarsi di più, se bastasse così poco? Possiamo desiderarlo, possiamo illuderci che sia così, ma questo non cambia la realtà dei fatti. Quindi no, qualche respiro di prana alla mattina non ti regalerà un’intera giornata di assorbimento di prana dai chakra automaticamente. Questo non significa che sia inutile, perché, come già detto, respirare prana anche in momenti esterni alla meditazione fa molto bene alla tua evoluzione e alla tua salute. 

Studente: Mi viene difficoltoso respirare prana fuori dalla meditazione, mentre sono nel Low, proprio per questioni di respirazione, ho notato; non posso semplicemente sentire che entra nel chakra e focalizzarmi sulla prana bianca che entra dritta dritta senza dover per forza respirare coscientemente? Perché è come se con la meditazione mi fossi abituato ad abbinare l'entrata della prana con un respiro di una certa profondità. 

Angel: Bisogna essere capaci di respirare prana in qualunque momento, anche perché essa entra anche se non fai profondissimi e lunghissimi respiri. Ovvio che respirare profondamente aiuta, perché aiuta il rilassamento, ma è bene saper respirare prana in qualunque situazione, per il semplice fatto che ti servirà. Come già detto prima, se un passaggio ti risulta difficile, significa probabilmente che è il passaggio più importante; quindi anziché cercare “scorciatoie” all’infinito per scappare sempre dalle difficoltà, cerca invece di superare questo piccolissimo ostacolo, esercitandoti un po’ di più sulla respirazione pranica. 

Studente: La Prana può dare sensazione di freddo intenso quando viene assorbita? Il freddo di cui parlo non è come quando ci si espone alle intemperie, ma ricorda più la "qualità" e non gli effetti fisici, come ad esempio i brividi. 

Angel: Sì certo, ti consiglio di leggere le lezioni “Domande sulla Meditazione”, perché all’interno di quegli articoli abbiamo parlato molto spesso del caldo, e del freddo, che può accadere in maniera molto evidente durante la pratica. Per oggi è tutto, se avete altre domande potete inviarle premendo con il tasto destro e cliccando successivamente su “Scrivi domanda”.

Ricorda inoltre di lasciare sempre un commento sotto ogni articolo che hai letto, come in questo caso. 

Fine pagina 6 su 6. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

762 commenti
  • rik - 22:09 15/10/23

    Ho avuto riscontri molto concreti e positivi con la respirazione Pranica sopratutto quando ho meditato all’aperto, durante lunghe camminate in sentieri di montagna molto distanti da luoghi abitati (camminata meditativa). Recentemente meditando alla base di una cascata che scende dal monte Pelmo nelle Dolomiti orientali ho percepito e respirato grandi quantità di ozono e molta prana che aleggiavano tutto intorno a me e ho avuto la sensazione di grande benessere e rigenerazione (spirituale e fisica). L’aria era così rarefatta e pranica che quasi si poteva tagliare con il coltello. Il rumore dell’acqua che scrosciando dall’alto si infrangeva rumorosamente sulle rocce sottostanti creava un’atmosfera magica e assolutamente perfetta per la meditazione. Certamente anche durante le meditazioni sui chakra in non pensiero tra le mura di casa sto ottenendo buoni risultati e ho imparato a comprendere - con sempre crescente consapevolezza - il profondo significato spirituale e curativo della respirazione pranica. Grazie Angel per avermi aperto una porta sull’infinito.

  • apis - 15:13 15/10/23

    Prana bianco è davvero la chiave di tutto. È il nostro carburante psichico per ogni singola tecnica e per la nostra evoluzione. La respirazione del prana è la tecnica più semplice e basilare ed è per questo che a volte me ne "dimentico". Eppure la sua stessa semplicità ti permette di eseguirla in qualsiasi momento, anche quando sei impegnato, perché richiede solo un minimo di attenzione una volta che l'hai imparata bene. Con un po' di pratica, noterai subito l'aumento del tono o le reazioni fisiologiche. Assorbendo l'energia, anche il corpo funziona meglio e tutto inizia a fluire e a riscaldarsi. Se mi concentro molto bene sul prana bianco in una tecnica, basta un piccolo pensiero e l'energia inizia a fluire, anche prima di dover visualizzare molto. Se sono molto ben connesso e assorbo molto prana o lo muovo nella stanza, sento una vibrazione molto alta e sottile in tutto il corpo, che ho riconosciuto come la frequenza specifica del prana bianco. Con il prana blu non è ancora così facile, ma ha un carattere fresco senza essere davvero freddo e vibra più intensamente e meno velocemente.

  • andreius - 21:12 13/10/23

    Avevo un dubbio latente che è stato soddisfatto: la prana non si respira fuori ma si inspira e basta e si può continuare ad'assorbire anche quando si espira. Inoltre mi viene il dubbio di chiedermi se il caldo che tutte le persone sentono in questo periodo non sia indotto, visto che io meditando tutti i giorni non lo sento, oppure se sia proprio la meditazione che abbassi la mia temperatura corporea.

  • Gianlu idro Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 - 18:25 11/10/23

    È molto importante ciò che spieghi riguardo alla respirazione pranica sia dal naso con i polmoni che dai chakra e come esse aiutino molto nell'evoluzione psichica, entrambe perché ognuna delle due aiutano a migliorarsi. Mai sottovalutare inoltre l'importanza della visualizzazione! Che è troppo importante! E di quei passaggi che "non abbiamo voglia" di svolgere. Sono i passaggi che ci farebbero proprio evolvere e che se saltati chissà di quanto ostacolerebbero la propria evoluzione. Grazie Angel!!

  • georgia - 15:26 10/10/23

    Chiarissimo, mi sono sentita a mio agio con la visualizzazione della prana da subito in modo spontaneo. Ogni tanto mi succede nell'arco della giornata di richiamare prana anche fuori dalla meditazione.

  • myzzylove Medaglia per aver completato lo Step 1 - 19:46 09/10/23

    Riascoltando questo articolo mi ha colpito particolarmente il fatto che è importante saper respirare prana ovunque e in qualsiasi situazione. Mi è capitato di tagliarmi un dito, sicuramente perché non sono stata molto cosciente in quel momento altrimenti avrei potuto sicuramente evitare il danno, credo comunque che il taglio sicuramente sia stato molto più leggero grazie alla protezione e alle 4 meditazioni fatte la mattina. E, a differenza delle altre volte, poi ho compreso il perché dell’accaduto. Essendo fuori casa, ed avendo un lavoro da svolgere, ho subito disinfettato e bloccato la ferita con un cerotto è una pomata che porto sempre nella borsa per tagli, graffi, screpolature ecc. La pelle, nonostante avessi perso molto sangue ed il taglio fosse profondo, si è subito come “attaccata”. La cosa che mi ha permesso di continuare e terminare il mio compito è stato il respirare prana tutto il tempo. Se smettevo, tipo 20 secondi, il dito cominciava a pulsare tanto e a farmi male, riprendevo subito a respirare prana e il dolore spariva. Quindi ho potuto constatare nuovamente che respirare aria e respirare prana sono due cose completamente diverse. Per respirare prana ho messo l’intento di respirarla e mandarla ad “aggiustare/ curare” il dito ed ha subito funzionato come sempre anche se ancora non la vedo, comunque la percepisco. Certo mi accorgo che più sono su di tonale più riesco a sentirla. Ma se sto giù non mi faccio certo fermare e la respiro ugualmente, perché so quanto fa bene. Grazie mille Angel ❤️

  • Francesca Medaglia per aver completato lo Step 1 - 12:18 09/10/23

    Mi sono messa in testa che voglio riprendere la pratica e la concentrazione totale sulle tecniche che ultimamente sentivo di praticare più per inerzia e infatti non ne sentivo grandi benefici. Rileggere questo articolare all’apparenza basico e semplice mi ha aiutato invece molto a ricordarmi la potenza del respirare prana e come bisogna ricominciare dalla basi è mai dare nulla per scontato

  • deb Medaglia per aver completato lo Step 1 - 22:20 08/10/23

    Sempre interessante approfondire con le domande e risposte, in questo caso il richiamo della Prana può sembrare una cosa scontata ma non è proprio così. Anche se è una cosa naturale, e penso che siamo predisposti tutti ad attirarla, c'è comunque un impegno dietro nel visualizzarla e una costanza per riuscire ad attirare sempre più maggiori quantità. Col passare del tempo riesco a ricordarmi più spesso di respirare Prana durante la giornata e sento che anche la meditazione ne trae beneficio. È tutto collegato perché è grazie alle meditazioni se poi riesco ad essere più cosciente durante la giornata. Grazie ♥️

  • jael Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta - 00:48 05/10/23

    Ho trovato molto interessante la spiegazione riguardo la differenza tra il respirare Prana attraverso il naso, o attraverso i chakra. Ho compreso che la respirazione attraverso il naso ricarica l'intero corpo e lo rafforza anche a livello immunitario, mentre la respirazione attraverso i chakra ricarica direttamente i singoli chakra. È curioso come, già dalle prime volte in cui esercitavo la Meditazione sui chakra, avevo la sensazione, in automatico, di ritrovarmi dentro ad essi, di identificarmici. Poi, in una delle Meditazioni dell'Accademia ho ritrovato proprio questa indicazione: immedesimarsi nel singolo chakra, di volta in volta, respirando attraverso di esso. Riguardo la domanda sul sentire freddo o caldo, io sento sempre caldo, durante la Meditazione sui chakra. Sento una leggera aria più fresca solo quando richiamo la Prana attorno a me. In alcuni casi, specie se medito sul Cuore o sul Corona, arrivo addirittura a sentire un calore talmente forte in tutto il corpo, come se vibrasse di energia, fino alla sudorazione. In compenso, nel momento in cui ho provato a muovere l'energia per fare qualche sperimentazione preparatoria ai viaggi astrali, ho sentito freddo subito dopo. Non fresco esternamente, proprio freddo interiormente. Non so se è normale o se sbaglio qualcosa.

  • ery - 13:15 30/09/23

    Quando attiro Prana nel mio corpo lo sento pulsare, solita cosa con i chakra. Oltre a respirarlo lo attiro proprio con tutto il corpo dalla pelle.

  • jasmina - 14:57 27/09/23

    Grazie sempre per questi articoli con le domande che rischiarano sempre la mia mente dai dubbi. Fatico ancora a vedere la luce, ma comunque percepisco ogni chakra ( specie di vibrazioni), alcuni giorni un po’ di più altri un po’ di meno ma li sento! Per quanto riguarda la concentrazione anche lì, dipende , nonostante l’intento la mente alcune volte prende il sopravvento e devo concentrarmi di continuo per rimanere centrata… l’importante è continuare ❤️

    • Tina Vanacore - 13:29 12/10/23

      Anche io come La domanda che è stata fatta respiro la mattina con dei respiri profondi che allargano i polmoni quindi queste spiegazioni mi è stata utile per ora la Visualizzazione Piano piano sta cominciando a dare i suoi frutti ora è un pochino meglio la Prana la vedo come della morbida energia bianca che respiro e che va a finire dentro al corpo

  • gabrielemaio - 15:09 26/09/23

    Ho capito che immaginare in modo fantasioso è peculiare del low e invece la visualizzazione è supportata dall’Intento dunque non riesco a spiegare quando pratico con cosa vedo il prana forse con “altri” occhi. In questa fase riesco solo ad avvertire la sua presenza, è come un soffio fresco di piacere, un flusso di luce tenue che mi rinfranca. Ci sono delle volte che davvero sono inghiottito dall’inconsapevolezza e mi ritrovo a respirare prana e dopo mi sento MOLTO meglio. Nonostante lo sappia benissimo faccio ancora fatica a praticare in modo ferreo e supercostante, non capisco se c’è qualcosa che mi addormenta. Questa sensazione, questo stato interiore di avere la possibilità, di essere accettato e atteso ha cambiato qualcosa dentro di me. Adesso è chiaro che la direzione è quella, qualsiasi ostacolo per quanto fastidioso e violento è solo un ostacolo non una strada senza sfondo. In qualche modo sono debitore ad Angel.

  • sabros - 10:10 25/09/23

    Come sempre gli step delle domande sono molto importanti e mi aiutano a capire molte cose sulle quali avevi incertezze e dubbi grazie per queste sessioni di dibattito.

  • graziano.g - 00:43 25/09/23

    È chiarito il fatto che la respirazione fisica, polmonare, è una delle modalità attraverso cui assumiamo prana. È considerata in modo privilegiato, specialmente nelle fasi iniziali o nelle quali sta familiarizzando con la pratica meditativa, per un evidente analogia con l'assunzione di aria e l'assorbimento di ossigeno durante la respirazione come processo fisiologico. Un discorso simile vale con l'alimentazione e il metabolismo che forniscono all'organismo i principi nutritivi necessari: come insegna la biologia, esercitano funzione energetica, funzione costruttrice e riparatrice, funzione equilibratrice, regolatrice e protettiva. Solo che tutta questa attività biochimica sembra essere by-passata da quelle persone (poche in verità rispetto alla popolazione umana) che vivono assumendo quantità trascurabili o nulle di cibo materiale (né solidi né liquidi). Si parla così di 'alimentazione pranica' e il fenomeno è constatato sia attualmente sia nei secoli e nei millenni passati, nella vita di contemplativi, mistici, yoghi, meditanti, ricevendo spiegazioni e nomi diversi.

  • asselandra - 23:11 23/09/23

    Grazie per aver riportato anche queste Domande e Risposte! :) Nel rileggere gli articoli dopo un pochino di tempo, alcuni passaggi assumono connotazioni più chiare ✨