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Step 2 - N° 99

Essere Coscienti – Diventare vigile (2 parte)


 


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Nella scorsa lezione ti ho consigliato di respirare prana 3 volte al giorno, per aiutarti a prendere meglio coscienza nell’arco della tua giornata. Probabilmente ora potresti renderti conto di essertene dimenticato, forse già dal secondo o terzo giorno che avevi iniziato a farlo. Tenere costanza, come dicevo, non è affatto semplice, però ho speranza che se tu stai proseguendo la lettura di questi articoli è probabilmente perché ti interessa prendere coscienza, quindi il mio desiderio è quello di insegnarti passo dopo passo come riuscirci. Essere coscienti significa rimanere in guardia da quello che sta succedendo dentro e intorno a te, e non credere che sia così semplice. Continuamente ci ritroviamo in mezzo a situazioni che vengono influenzate a catena, quindi una viene influenzata per poi crearne un’altra e così via, e ti ritrovi in mezzo a situazioni che si muovono intorno a te e che continuano a crearsi una dopo l’altra per farti andare storto qualcosa. La coscienza, unita a tutte le tecniche che ti sto insegnando, ti permetterà di interrompere questa catena prima che arrivi alla fine, così da non permettergli di averne già prestabilita. Agire prima che le situazioni peggiorino è molto meglio che aspettare di vedere quanto peggiorano, per poi agire. Noi siamo abituati infatti ad aspettare il momento peggiore, dicendo a noi stessi “Beh, spera che non succeda quella cosa, altrimenti mi arrabbio!”, ma nel mentre rimaniamo fermi ad aspettare che quella cosa succeda, quasi per dire “avevo ragione”, nel frattempo non ci rendiamo conto che avere ragione in quel caso è una pessima notizia. Essere coscienti ci permette di innescare dentro di noi una voce che ci permetterà di avere risposte immediate, che ci spingerà ad agire anche quando crediamo che non avremmo potuto fare niente. È come una voce che dentro di te ti dice: “Hey, ma che fai??? Non vedi che sta succedendo questa cosa? Fermala subito! Per fermarla devi fare così!” e all’improvviso ti ritrovi a spalancare gli occhi e dire “Ma come ho fatto a non pensarci prima? Come facevo a starmene fermo impalato?” 

Noi dovremmo “arrabbiarci” prima che succeda quella situazione spiacevole: ovviamente non dobbiamo arrabbiarci per davvero, ma dobbiamo seguire quell’istinto forte che ci spinge ad agire, un po’ come quando siamo arrabbiati e veniamo spinti ad avere una forza interiore più determinata a reagire. Quando sei in pericolo, sei molto più motivato a svolgere il tuo lavoro il più velocemente possibile e meglio di quanto faresti quando sei calmo e rilassato; questo non è un bene, perché si tratta di un’abitudine apatica che rallenta la nostra evoluzione personale. Noi invece dovremmo avere quella grinta e quella forza mentale di compiere ogni azione anche nei momenti più calmi, per assicurarci di avere sempre un ottimo scorrere della nostra vita. In parole semplici, dovremmo agire prima che il danno succeda, non dopo; dovremmo “arrabbiarci” o meglio stimolarci ad andare forte contro gli ostacoli già prima che quelli diventino veramente troppo forti per noi. Aspettare ci rovina, ci fa arrivare al peggio, ma dobbiamo sempre reagire prima che sia troppo tardi. Ecco cosa ci porta la presa di coscienza: essere reattivi immediatamente, senza bisogno di perdere tempo e aspettare che la situazione peggiori; dobbiamo agire subito. Questo ovviamente vale in ogni ambito e non solo riguardo i guai catastrofici, ma anche per eventi banali che però, nel loro piccolo, ci fanno un minimo soffrire o rimanere in pensiero. Qualunque cosa ci faccia anche leggermente male, è comunque da prendere in considerazione e bisogna decidere di eliminarla dalla nostra vita. Questo è prendere coscienza: capire cosa ci fa male, perché ce ne sta facendo, perché glielo stiamo permettendo, perché non decidiamo di cessare subito quel dolore e quindi, agire per farlo cessare in modo definitivo. La coscienza ci porta all’azione, non ci porta solo a parlare dentro la nostra testa senza però raggiungere nessun nuovo traguardo. La coscienza ci dà la possibilità di agire in modo giusto, ovvero compiendo azioni che per certo ci porteranno a risultati buoni, e mai a farci dire “che cavolo ho fatto!”. 

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Prendere coscienza significa essere presenti: tutti credono di riuscirci, perché non è facile capire cos’è la presa di coscienza, e sebbene io stia provando a spiegartelo, non credere che sia tutto qui. Passerà almeno qualche anno di puro allenamento perché tu riesca ad essere davvero molto più cosciente, per ora subisci le emozioni e i pensieri: non li decidi, li subisci. Essere cosciente ti permette di sapere esattamente come devi reagire a precise situazioni. È inutile negarlo, durante le nostre giornate succedono numerosissime situazioni che ci portano via energie, possiamo definirli come piccoli problemini, che però sommati ci fanno perdere positività, ci rendono un po’ più spenti, stanchi, scarichi. Questo perché in pratica, reagiamo alle situazioni convinti di sapere come fare, nel frattempo però subiamo tutte le emozioni, pensieri e situazioni che ci accadono. Noi non reagiamo con tutta calma e con distacco totale, non reagiamo come se fossimo al di fuori del problema rendendoci conto che tutto ciò che ci circonda è falso: noi reagiamo pensando che sia tutto vero e che, se anche fosse tutto falso, comunque noi dovremmo subire i problemi perché ci appartengono. Ecco qual è il problema della teoria: che non ti porterà mai a cambiare la tua vita. 

La presa di coscienza non è facile, perché si crede che sia qualcosa di teorico, come se leggere un documento possa renderti cosciente; sì è vero, ti aiuta a prendere coscienza mentre lo leggi, perché ti rendi conto di non essere cosciente quanto credevi di essere; ma questo non è tutto, perché bisogna sentirsi coscienti sempre e non solo quell’unica volta in cui leggi un testo che ti piace. È tremendamente difficile diventare coscienti durante i momenti difficili, perché questi ti travolgono e ti fanno credere che sia giusto che tu soffra, che tu debba soffrire perché è il tuo dovere, quasi facendoti sentire in colpa se tu non provassi sofferenza come qualcuno o qualcosa intorno a te ti impone di fare. La pratica, ti permette di farti le domande giuste al momento giusto. Non è una qualsiasi domanda a portarti le risposte di cui hai bisogno, ma le domande giuste, perché se continui con quelle sbagliate, esse continueranno a confonderti e creare in te ansia e desolazione, sconforto e solitudine. La presa di coscienza ti permette di porti domande mentre stai subendo dolore e di chiederti: “Quella persona che mi sta urlando contro adesso, è importante per me?”, e la stessa presa di coscienza ti permette di rispondere correttamente alla tua domanda: “No, è una persona che non conosco, si autodefinisce il mio capo perché lavoro per lui, ma nella realtà, al di fuori di quella porta, lui non è nessuno per me, non ci tengo a lui, non lo stimo, non lo amo, il suo pensiero verso di me non conta nulla!”; dunque, la tua presa di coscienza ti permette di comprendere: “allora perché ti importa di quello che dice? Ora ti sta dicendo che sei un incapace\fallito\inutile, perché gli credi? Perché ti importa di quello che dice, se non ti importa della sua persona?” e a quel punto ti rendi conto che ha ragione: perché, se non ti importa di una persona, quando essa espone il suo pensiero, questo improvvisamente diventa sacro per te? Senza la presa di coscienza, probabilmente avresti sofferto molto per le sue parole, proprio come hai sempre fatto, perché di certo avresti detto “che mi frega di lui? non è nessuno per me!” ma dentro di te avresti provato sofferenza, avresti continuato a pensare a quelle parole che rimbombano nella tua testa, e quasi avresti creduto alle sue parole, provando tristezza dentro di te, forse avresti anche pianto. Prendere coscienza ti permette di distaccare quello che non è tuo facendoti capire che non hai alcun motivo di appropriartene, non è qualcosa di buono che dovresti tenere nella tua vita. La coscienza ti permette di distaccare i dolori e amplificare le situazioni che ti creano o potrebbero creare piacere, felicità, serenità. Pensa ad esempio a quei momenti in cui sei circondato da amici o alla persona che ami: momenti che, quando ci pensi, ti rendono felice perché ti riempiono la vita e ti fanno dire “vorrei tanto che fosse durato per sempre… vorrei che oggi fosse ancora quel giorno, così da potermi divertire così tanto”, il punto è che quei giorni probabilmente non te li sei goduti davvero al meglio. 

Pensa a quei momenti in cui ti trovi con un amico che vedi sì e no una volta ogni 2-3 mesi, e quando siete lì a parlare, e poi c’è un attimo di silenzio, tu prendi il telefono per vedere cosa succede nei vari social network. Questo il più delle volte è perdere coscienza, perché stai dimenticando il presente che stai vivendo, per immergerti in una dimensione isolata dove in pratica ci sei tu e il mondo del social network, ma il tuo amico non esiste più, è come se fosse scomparso dal tuo mondo. 

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Peggio ancora accade quando lui ti sta parlando e tu nel mentre messaggi o chatti al cellulare, completamente incosciente, convinto anche di starlo ascoltando solo perché ti ricordi le parole che ha detto, eppure sei completamente concentrato sul cellulare. Sentire le parole che dice non è un dono, infatti puoi scrivere al telefono e nel mentre ascoltare quello che lui dice, contemporaneamente, ma in quel momento tu sei del tutto incosciente. Bisogna riconoscere la differenza tra vedere e ascoltare quello che ci circonda, dall’essere coscienti di quello che sta accadendo davvero intorno a noi. Essere coscienti è un esercizio molto difficile, è come se dovessi riaprire gli occhi ogni volta che le palpebre si chiudono, e ti garantisco che la coscienza si “addormenta” molto più spesso di quanto immagini, in pratica, siamo perennemente addormentati. Non è facile capire cosa significa perché non lo hai quasi mai fatto, o comunque non sei diventato cosciente a livelli altissimi, perciò non puoi immaginarlo; ma prendere coscienza significa diventare qualcosa che tu non avresti mai nemmeno sognato di essere. In fondo, tu hai un pensiero del tuo futuro, o meglio un livello o una vibrazione che più o meno non cambierai, vedi il tuo futuro un po’ piatto, come reazione alle azioni che hai svolto sinora: se hai studiato per un indirizzo, lavorerai in quel mestiere, se stai svolgendo un mestiere, vedi la tua vita per sempre in quel mestiere, o comunque qualcosa di molto simile; non vedi te stesso in un ambito completamente diverso, perché credi che non ti sentiresti a tuo agio. Questo perché non sai controllare le situazioni intorno a te ma quelle accadono e basta, tu le subisci e questo ti può rendere sofferente, è tutto qui. 

Inizi a prendere coscienza quando, grazie alla pratica, ti rendi conto di stare subendo anziché stare decidendo della tua vita; diventi cosciente quando inizi a mettere in pratica i fatti, anziché subirli. È troppo facile credere che la coscienza arriverà, pian piano, meditando. La meditazione è una tecnica, ma la coscienza è un’altra, quindi meditare con coscienza può esserti di grande aiuto, ma se pratichi coscienza anche durante l’intera giornata, lo diventerai molto di più. Il punto è che ci vuole pratica, non sarà il tempo che trascorre a portarti ad un livello più alto. Ad esempio, ricordati della prima lezione sulla coscienza che hai letto: da quell’articolo a quello di oggi, è passato un po' di tempo; questo ti ha fatto evolvere sulla presa di coscienza? No, perché non ti sei allenato, non hai praticato coscienza come ti avevo consigliato. Non hai commesso nessun peccato, semplicemente non hai cambiato nulla nella tua vita quando invece avresti potuto farlo. Il cambiamento avviene quando noi decidiamo di farlo avvenire, altrimenti subiamo il cambiamento, che in genere non porta a nulla di buono. Se di continuo ti sto ripetendo che non è facile, significa che devi comprendere l’importanza del fatto che il Low e ciò che ti circonda si stanno impegnando senza sosta a farti rimanere incosciente, riabbassandoti subito quando provi ad alzarti. Ci sono tantissime persone che meditano, ma la maggior parte sono incoscienti, perché credono che basti meditare incoscientemente, per evolversi. Non è così. L’evoluzione è l’insieme dei tasselli, non è sedersi in un divano e aspettare mezz’ora ascoltando un mix musicale che dovrebbe rilassarti. Eppure, la maggior parte degli “spirituali” fanno così, ed è quasi certo che anche tu lo faccia. Non è grave, devi solo capire il motivo per cui vuoi arrivare in alto, perché così sarà molto più facile darti forza per impegnarti ad arrivarci. 

Potrebbe risultare quasi inconcepibile pensare di poter decidere della propria vita, poter prendere il comando di tutto ciò che accade intorno a noi, perché ci viene da pensare che sia impossibile e che, anche se non lo fosse, sarebbe quasi brutto, perché altrimenti sarebbe troppo facile. Questo non è affatto un pensiero nostro. Mi fa pensare a quella strana teoria in cui alcuni strani soggetti credono, che una persona buona debba stare assieme ad una persona negativa proprio per equilibrarla portando pazienza per le sue cattiverie, e amarla dato che è una persona negativa che non fa altro che ferire gli altri, proprio perché la prima è una persona buona e con questo deve sopportare senza lamentarsi. Questo, a parer mio, non è affatto un ragionamento sano di mente. 

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Ritengo infatti che una persona buona, debba stare assieme ad un’altra persona buona, proprio perché è buona merita il meglio, non il peggio. La persona negativa, è negativa perché continua a fare del male alle altre persone, quindi non merita assolutamente che qualcuno soffra e si sacrifichi per rendere la sua vita migliore mentre lei continua a rovinare quella degli altri. Qui non si tratta di provare pietà verso quella persona negativa, si tratta di avere buon senso verso quella persona buona che non merita affatto una vita dolorosa. A questo punto, sono convinta che sia giusto pensare che se possiamo migliorare la nostra vita, dobbiamo farlo, non dobbiamo subire ingiustizie e sofferenze solo perché noi stessi decidiamo che debba essere così. 

Se non potessimo farlo, se non potessimo cambiare la nostra vita, allora dovremmo metterci il cuore in pace… ma se abbiamo la possibilità di cambiare almeno qualcosa nella nostra vita in meglio, facciamolo, perché gli eventi positivi non fanno altro che renderci persone migliori, perché ci aiutano ad essere felici, ci aiutano ad essere soddisfatti, motivati, ottimisti, e questo come una catena scatena in noi una bontà che ci permette di essere ancora più generosi e gentili con gli altri di quanto già lo fossimo prima, perché sentiremo di doverlo fare. Allora dobbiamo accettare che gli eventi positivi possono accadere anche a noi, non devieranno strada se noi li inglobiamo nella nostra vita. Essere coscienti ci permette di non venire influenzati da chi vuole vederci morire di dolore, e ciò ci permetterà di capire che il pensiero “troppo facile non è bello” o addirittura “una vita senza problemi è noiosa”, non è qualcosa che proviene dal nostro interno, ma da qualcosa che vuole che noi stiamo male. Attraverso le tecniche e la presa di coscienza, unite assieme, possiamo modificare gli eventi della nostra vita e renderli più positivi, eliminando i problemi che ci fanno soffrire. Poter vivere la vita serenamente non è qualcosa di noioso, invece, avere continuamente motivi per piangere e stringersi il cuore pensando che sarebbe meglio morire, questo sì che diventa noioso. È giusto che nella vita si conoscano tutti i sentimenti e che delle volte si soffra un po’, ma questo è davvero esagerato; continuare una vita dove esistono più problemi e sofferenze che momenti di pace e serenità, questo è davvero troppo. Questa non è vita, è pura violenza psicologica e fisica che qualcuno o qualcosa sta continuando a buttarci contro e noi scegliamo di subire senza alcuna reazione. Questa è incoscienza, e noi dobbiamo permetterci di riconoscerla, così da sentirci finalmente in pace. Non è giusto soffrire, quindi perché continui a permettertelo? Perché non ti permetti di sentirti finalmente in pace, vivendo la tua vita con serenità, con tante soddisfazioni, con la felicità di svegliarti la mattina anziché chiederti perché dovresti alzarti anche oggi e vedere una vita che non ti piace? 

Ora che stai leggendo, probabilmente sei a casa tua, comodo, forse in un momento di silenzio, perciò non afferri il significato di prendere coscienza nei momenti difficili. Prova invece, nel momento preciso in cui qualcuno ti sta rimproverando, ti sta dando una brutta notizia, ti sta giudicando, ti sta impedendo di realizzare i tuoi obiettivi, a prendere coscienza dell’attimo e dire “Eccomi, sono presente proprio mentre sta accadendo…”; non dopo quando sarai a casa con calma ripensando a quel momento; sii cosciente proprio nel momento esatto in cui sta succedendo, perché sarà così che potrai cambiarlo. Allora, nel momento esatto in cui quello strano sentimento negativo sta entrando dentro di te, ferma il tempo, senti il preciso istante e rallentalo, fissa negli occhi quella persona o quella situazione che vorrebbe entrare negativamente in te e bloccala all’esterno: non permettere al dolore di entrare. Potrebbe dirti o farti qualunque cosa, che il dolore non deve entrare in te. Tieni il controllo mentale, sii cosciente nel momento, istante, millesimo di secondo dopo millesimo di secondo, non abbassare la tua coscienza, presta attenzione ad ogni suo sguardo, ad ogni suo accenno del viso, fissa i suoi occhi e ripeti a te stesso “Tu non puoi farmi del male. IO sono cosciente”. 

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Non deve diventare un mantra, deve semplicemente farti ricordare di essere presente in quel precisissimo istante, e poi, quando sarai capace di farlo, eliminerai le parole dalla tua mente perché sarai cosciente senza parole, lo sarai ad intento, lo sarai nell’immediato, ancor più veloce di quanto potresti pronunciare le parole. Noterai che sarà il suo sguardo ad abbassarsi, noterai che sarà lui a demotivarsi, a rendersi conto che non ha più potere su di te. Qualunque persona o situazione, si renderà conto che non potrà più sottometterti, e tu potrai accorgerti che quella sensazione piacevole e piena di forza ti ha permesso di non subire la sottomissione per l’ennesima volta. Questo è prendere coscienza: permetterti di cambiare la situazione nel momento presente, non dopo chissà quando e se succederà. Prendere questi insegnamenti come buone basi per aumentare il proprio autocontrollo, ti porterà ad essere una persona sicura di sé che saprà agire quando è necessario e fermarsi a riflettere quando la situazione lo richiederà; se prendessi queste parole per aumentare il tuo ego e il tuo desiderio di sottomettere gli altri, non saresti più la vittima, ma il problema degli altri, il che porterebbe loro a soffrire. Non devi permettere di essere la sofferenza degli altri, però allo stesso tempo non devi soffrire a causa loro, impegnandoti affinché non accada più un’occasione in cui dovresti prendere una delle due scelte. Prevenire è meglio che curare, e se leggessi a fondo questo semplice insegnamento che ci tramandiamo, e lo ascoltassi con coscienza, comprenderesti che la soluzione giusta è agire quando il problema ancora non è reale, prima che questo effettivamente lo diventi. In fondo, il problema non esiste sinché non è creato fisicamente, non è concreto, e noi possiamo diventare coscienti per eliminarlo ancor prima che esso lo diventi. 

Questa è la prima motivazione per la quale è importante diventare coscienti, poi, con l’esperienza pratica, ti renderai conto che ci saranno molti più motivi che ti faranno dire “ah, se in quel momento fossi stato cosciente…” e questo dovrà stimolarti ad esserlo, non il contrario. Praticare la coscienza è difficile, mantenere la costanza sembrerà impossibile, eppure è solo un’abitudine da prendere nella propria routine, poi la svolgerai con molta più serenità. Rimani in guardia dentro e fuori, sii cosciente di quello che ti passa per la testa, prendi il controllo dei tuoi pensieri e poi, contemporaneamente, sii presente in ogni situazione che accade, non lasciare che il tuo corpo sia lì senza la tua mente; sii presente in ogni luogo in cui si trova il tuo corpo fisico, non essere altrove. Seguilo, vedi dove ti porta, senti cosa ti fa provare, riconosci le vie che il tuo corpo percorre, sii presente insieme a lui con la tua coscienza. Per questo, durante la giornata, per 3 volte al giorno, ripeti a mente “sono presente” o “sono cosciente”. Poi respira prana, respirala con coscienza, non farlo con abitudine e svogliatezza, senti il controllo nella tua mente e decidi di essere vigile, con gli occhi spalancati, per osservare tutto quello che succede. Non renderlo un mantra, non renderla una cantilena come fosse una preghiera che ripeti a memoria senza capire il significato di quello che stai dicendo. Usa le parole che più ti si addicono e datti il comando di diventare cosciente non appena pronunci quelle parole, reagisci a quelle parole come fossero il telecomando che accende la tua lucidità e ti rende vigile. Poi imparerai a farlo senza parole. Segui il tuo corpo con la mente, sii presente in quello che fai e in ogni cosa che dici alle altre persone, non parlare senza sapere quello che stai dicendo, non agire senza sapere cosa sta facendo il tuo corpo in questo momento. Impara a diventare cosciente, poi, saprai farlo senza parole. Hai solo bisogno del via, poi partirai come un razzo. Datti la possibilità di essere superiore a quello che ritenevi di essere. Per 3 volte al giorno, riconosci te stesso, renditi cosciente di cosa stai facendo proprio in quel momento e respira prana. Poi, prova a trattenere la coscienza attiva il più a lungo possibile. Non disperare se risulterà stancante e difficile, non preoccuparti, abbi fiducia in te. 

Fine pagina 5 su 5. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta. 

705 commenti
  • tyler_durden Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 1 - 18:32 09/05/22

    Ho preso la buona abitudine dei 3 respiri di prana quando sono nel low ma all'inizio mi dimenticavo sempre. Essere coscienti sognifica riconoscere cosa c'è di negativo e bittarlo fiori dalla nostra vita, giusto. Oltre che rimanere sempre mel qui e ora. Essere coscienti quando si medita è importante ma lo è anche quando sei nel low o con altre persone.

  • Lara Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 - 22:33 28/04/22

    Dal primo documento sulla coscenza ho provato a fare i esercizi il più possibile, mi piace molto respirare prana durante il giorno e ho iniziato a essere più coscente quando faccio le cose o sono in un preciso posto, ma nei momenti difficili mi faccio travolgere dalle emozioni e non riesco più a pensare ad altro. Dovrò esercitarmi proprio nei momenti bui.

  • tony53 Medaglia per aver completato lo Step 1 - 20:00 21/04/22

    Essere coscienti almeno nei momenti cruciali è già un obiettivo da impegnarsi a raggiungere; essere sempre coscienti può derivare solo da un allenamento costante da non tralasciare mai. Come per le altre tecniche è l'impegno che può fare la differenza e l'abitudine a non essere coscienti è il vero ostacolo da superare. Grazie

  • Juan - 10:47 17/04/22

    Purtroppo devo constatare che soprattutto in questo ultimo periodo mi ritrovo iper immerso a fare tante cose perdendo di vista la mia presenza cosciente... Grazie per gli insegnamenti ☺️

  • Gladiator Medaglia per aver completato lo Step 1 - 09:23 15/04/22

    Sembra un esercizio facile ma non lo è per niente. Se provi a fare attenzione ai vari momenti della giornata ti accorgi con facilità che ci sono momenti che neanche ti ricordi. Passano interi minuti, a volte anche qualche ora, dei quali non ricordi assolutamente nulla, e ti chiedi com'è possibile! Ho provato varie volte ad essere presente, cosciente per qualche decina di minuti ad ogni istante che vivo. Devo dire che è incredibilmente difficile, ma se ci riesci cambia veramente tutto. Sarai molto più forte nei momenti difficili, perché non potrai essere più influenzato in maniera forte dai momenti negativi. Essere "coscienti" ti cambia la vita!

  • Madda Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato lo Step 2 - 17:24 14/04/22

    Essere coscienti e presenti e un esercizio mentale che richiede allenamento costante durante il giorno. Non basta leggerlo o pensare agli insegnanti di una lettera, perché è molto più profondo l'insegnamento...e fin che non si comincia a praticare "l'essere cosciente" per davvero e non come una cantilena o come una cosa da fare un po' di volte al giorno, non ci rendiamo conto cosa sia significhi poter decidere per la propria vita. Non è sempre facile essere coscienti di come gestire una situazione spiacevole, ma seguendo questo percorso piano piano si impara. Mi sono capitati diversi eventi che prima potevano finire con uno spiacevole finale che magari l'ho avrei rimpianto e rimuginato per diverso tempo ( come solitamente facevo). In quei momenti era come se mi vedesi da fuori e gestivo la situazione come spettatore e non facente parte della situazione, e la cosa più bella e soddisfacente e che i primi secondi instintivamente i miei polmoni si sono riempiti di prana😊. Sono cosciente però che con un fiore non diventa primavera, e che mi devo impegnare in ogni istante della giornata. Guardando indietro mi rendo conto che dei piccoli passi io li abbia fatti ed è stimolante ancora di più proseguire l'allenamento, perché di strada ce ne da fare!

  • Jn'aipluspeur Medaglia per aver completato lo Step 1 - 17:01 14/04/22

    Ho enormi difficoltà a comprendere esattamente cosa devo fare per credere in me stessa.. Il senso di colpa, la convinzione di non meritare Amore, la paura dell'abbandono, l'insicurezza, la certezza di non essere all'altezza sono entrate in me quando avevo 6 anni. Sono stata in silenzio per i successivi 15 anni senza agire, non so perché. Oggi non mi importa più del fatto in sé. Ma sono cresciuta con loro e per qualche strano motivo non riesco a farne a meno. È assurdo ma mi sembra di aver quasi bisogno di soffrire per qualcosa di brutto che mi è stato fatto. Non è colpa mia lo so. Eppure ce l'ho dentro e fa male. Ancora oggi e anche in questo momento ho le lacrime. Il risultato? Preda facile per chi ha bisogno di qualcuno da sottomettere e sminuire per il proprio benessere. "Ma io sono ancora qua...eh già...eh già"!!

  • Michiko.h Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 - 13:56 14/04/22

    È vero dopo l'ultima lettura sull'essere coscienti sono riuscita a praticarlo giusto due tre giorni non è per niente facile, ultimamente me lo sto ricordando cercando di respirare prana durante la giornata. Siamo portati da sempre alla ricerca del l'infelicità come quando si dice spesso "l'amore non è bello se non litigarello" come se avere un rapporto o vita sereno è tranquillo fosse la peggior cosa che ci capiti. Grazie per i consigli molto preziosi cercherò di metterlo in atto nelle giornate e nei momenti difficili

  • Dolores Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato lo Step 2 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 1 - 11:41 14/04/22

    Essere coscienti credo sia una cosa difficile da riuscire a mantenere tutto il giorno sempre..ma con la pazienza e la pratica forse, seguendo i tuoi consigli, capirò meglio come essere sempre cosciente... Grazie per i tuoi preziosi consigli!

  • Maryall80 Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato lo Step 2 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 - 10:17 14/04/22

    Per quanto a dirlo possa essere facile, alla fine nel farlo è complicato. Ci provo ogni giorno ad essere cosciente durante l'arco della giornata, spesso la tristezza legata al fatto che non riesco a trovare lavoro mi butta giù, oppure mi faccio prendere dalle giornate negative del mio compagno.Quando mi rendo conto che sto subendo, respiro prana rimandendo cosciente e passa tutto, vedo la differenza da quando mi faccio prendere dalla negatività a quando decido di essere cosciente. La presa di coscienza è una pratica che va svolta ogni singolo momento se vogliamo evolverci, e dobbiamo sforzarci nell'applicarla se vogliamo vedere miglioramenti nella nostra vita. Grazie per questo bellissimo articolo.

  • Sasha Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 - 20:46 13/04/22

    Dei respiri di Prana sono riuscita a ricordarmene ogni giorno in vari momenti. Cerco di rimanere cosciente delle azioni che compio con il corpo, dei pensieri e sentimenti, di rimanere in non pensiero se l'attivita non richiede di ragionare, e così facendo mi ricordo spontaneamente della Prana e di respirarla. Cerco anche di tenere alta la guardia, di recepire e agire per tempo per quanto possibile, consapevole di dover imparare a fare sempre meglio nel sentire ciò che accade e nel seguire subito l'istinto che spinge a reagire. Bisogna essere reattivi immediatamente, la coscienza porta all'azione in modo giusto. Essere presenti, non subire emozioni, pensieri, situazioni, ma decidere di essi. Essere coscienti significa sapere esattamente come dover reagire a precise situazioni. Reagire con calma e distacco, riconoscendo che tutto ciò che ci circonda è illusorio. Bisognerebbe essere coscienti sempre, anche nei momenti piu difficili. La presa di coscienza permette di porsi le domande giuste al momento giusto e darsi le risposte corrette. Esiste una differenza fondamentale tra vedere e ascoltare ciò che ci circonda ed essere coscienti di ciò che sta accadendo veramente intorno a noi. Dovremmo Praticare coscienza durante l'intera giornata. Cerco continuamente di ricordarmi il motivo per cui voglio evolvermi e per questo, se non quando devo isolarmi da ambienti particolarmente pieni di distrazioni, medito in silenzio senza mix, proprio per non rischiare di passare quella mezz'ora ad ascoltare musica rilassante. Dobbiamo cambiare la nostra vita in meglio se possiamo farlo, vivendo serenamente possiamo essere anche migliori con gli altri. E nei momenti difficili dobbiamo essere presenti, "ferma il tempo, senti il preciso istante e rallentalo, fissa negli occhi quella persona o quella situazione che vorrebbe entrare negativamente in te e bloccala all'esterno". Tenere il controllo mentale. Essere coscenti ad intento, nell'immediato, cambiando la situazione nel momento presente. Agire o fermarsi a riflettere quando necessario. Sopratutto reagire per impedire al problema di diventare reale. Seguirò ogni consiglio contenuto in questo meraviglioso documento. Grazie Angel!

  • Assunta - 18:01 13/04/22

    "Respirare prana 3 volte al giorno"ho iniziato appena ho letto il documento, per qualche giorno e poi mi sono dimenticata di continuare a farlo. I consigli e l'esortazione che avverto in questo articolo, mi aiuteranno a mettere in pratica il restare cosciente

  • Nykole Medaglia per aver completato lo Step 1 - 00:01 13/04/22

    Bellissimo documento. L'essere coscienti e rimanerlo durante tutta la giornata non è affatto semplice. Mi sto impegnando un passo alla volta ,perché prima di tutto devo capire bene cosa significa realmente essere coscienti; durante la giornata, per adesso, ho preso l'abitudine di respirare Prana, la cosa che devo migliorare però è che bisogna respirarla con coscienza e non perché è diventata un abitudine; molte delle situazioni che mi accadono,pronte per farmi soffrire, cerco di fermarle prima, certe volte ci riesco altre volte mi dimentico completamente; ho notato come la maggior parte delle cose che faccio durante la giornata le eseguo in automatico senza un minimo di coscienza; sono consapevole e cerco di migliorare. Essere coscienti significa restare svegli e consapevoli di quello che accade intorno e dentro di noi. Siamo continuamente circondati da situazioni, eventi, una catena infinita di cause ed effetti...e se fossimo più coscienti sicuramente gli eventi negativi sarebbero di gran lunga minori o inesistenti. Desidero tanto reagire prima ancora che qualcosa possa recarmi un danno, invece di stare lì a subire,o cercare di riparare quando ormai è già accaduto; essere coscienti ci permette di reagire in anticipo a determinate situazioni senza essere immersi dai pensieri e dalle emozioni che non sono nostre. Ho compreso bene che diventare coscienti non dipende dalla meditazione ma dobbiamo decidere di allenarci appunto nella presa di coscienza. Attraverso le tecniche e la presa di coscienza, possiamo cominciare a rendere la nostra vita molto più positiva. "rimani in guardia dentro e fuori ,sii cosciente di quello che ti passa per la testa, prendi il controllo dei tuoi pensieri e contemporaneamente sii presente in ogni situazione che accade ,non lasciare che il tuo corpo sia lì senza la tua mente " è veramente bellissimo e spero che un giorno potrò avvicinarmi a questo traguardo! Grazie di cuore Angel.

  • Melissa Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 - 13:34 12/04/22

    Inutile dire che oltre ad essere una Maestra di Arti Psichiche, lo sei anche di Vita! Rimanere Coscienti in momenti in cui ti aggrediscono, non è semplice, infatti poi si ci pente sempre di non aver risposto in un certo modo. Desidero prendere coscienza sempre, in ogni momento, ci sto provando ed i risultati ci sono ma c’è ancora tanta strada da fare. Non voglio essere un robot, sono un essere vivo e devo essere vigile a tutto. Grazie!

  • Alessiaa Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato lo Step 2 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 2 - 17:47 09/04/22

    Molto bello questo articolo, purtroppo è vero noi subiamo continuamente le emozioni e i pensieri che non ci appartengono, perché non siamo coscienti su ciò che ci accade intorno. Avere vigile la coscienza, significa agire nell'immediato e sapere bene cosa fare senza attendere che la situazione peggiori. È porsi le domande giuste specialmente in situazioni difficili e distaccare quei sentimenti negativi che ci colpiscono. Prendere coscienza significa anche vivere il momento, il presente e goderci ogni attimo, è vivere nel qui e ora. Ovviamente serve molto allenamento ma possiamo arrivare ad alti livelli e concretizzare eventi positivi e non il contrario, perché saremo coscienti e sapremo cosa fare, migliorando la nostra vita e di conseguenza essere più felici. Mi impegnerò nell'eseguire l'esercizio 3 volte al giorno, grazie Angel.